tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post1907172966299650713..comments2024-03-25T09:55:42.957+01:00Comments on Francesco Simoncelli's Freedonia: Boom-Bust nel microcosmoFrancesco Simoncellihttp://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-52684043654660684042010-12-26T15:18:49.294+01:002010-12-26T15:18:49.294+01:00Ciao Alberto. Secondo me Keynes era il pollo giust...Ciao Alberto. Secondo me Keynes era il pollo giusto nel momento giusto, poi la sua partecipazione al Congresso di Versailles, secondo me, deve avergli fornito <i>amichetti potenti</i>. Un'utile strumento per veicolare un'assurda visione dell'economia(un'ottimo personaggio per il motto: "far girare l'economia"; secondo cui, ad esempio, le catastrofi sono una <i>manna</i> per l'economia. Ovvero quell'imbecille di Krugman che sparava cazzate dopo il 9/11). Per non parlare di altre scemenze (l'inflazione "spinge" l'economia come suole dire anche Larry Summers, le grandi opere statali forniscono posti di lavoro, le aziende fallimentari devono essere salvate, ecc.).<br /><br />Non ultimo il caso degli alluvioni che hanno danneggiato molte proprietà. Poichè se non si fosse costruito vicino i letti dei fiumi, lo Stato non sarebbe "intervenuto" per elargire i soldi contro la calamità naturale. E altre amenità assortite. Il guaio è che queste nozioni hanno così permeato lo strato mentale, che non c'è bisogno nemmeno di sapere chi le abbia dette. Infatti secondo alcuni miei amici che hanno fatto ragioneria, Keynes era una nota ferramente sulla Fifth Avenue. Non credo fosse scemo, ma uno sfruttatore della sua posizione. Come le sue teorie, egli guardava al breve termine e non al lungo termine :)<br /><br /><i>Basterebbe (sempre per assurdo) una seria e completa politica di liberalizzazione del mercato o servirebbe altro?</i><br /><br />Le liberalizzazioni sarebbero un'ottimo passo in avanti (anche solo che le persone al solo udire della parola "liberalizzazione" non facessero scattare mille allarmi mentali, sarebbe una vittoria). Ma con lo Stato come "concorrente", ed un bancomat pressochè illimitato in suo possesso, non so quanto possano essere utili. Inoltre non appena i tassi d'interesse saliranno, falliranno di nuovo tutte le banche, le aziende e gli Stati <i>salvati</i>. E' purtroppo un passaggio obbligato per ripulire il sistema in toto da tutto il pattume accumulato. La pianificazione centrale e lo Stato in sè, sono dei fallimenti colossali ed infatti questa fine stanno facendo.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-735703050852532332010-12-26T12:01:25.867+01:002010-12-26T12:01:25.867+01:00La cosa buffa è che una delle accuse più frequenti...La cosa buffa è che una delle accuse più frequenti rivolte ai più sfrenati mercatisti è quella di essere avventurieri cinici che provocano il Boom fregandosene degli effetti inevitabili del Bust.<br /><br />Solo gli addetti ai lavori (almeno quelli onesti) mettono in relazione la spesa pubblica tanto predicata da Keynes, con i mercati drogati che inevitabilmente presto o tardi devono smaltire l'overdose.<br /><br />E tutto questo nonostante Keynes sia studiato fin dalle superiori (almeno vent'anni fa quando facevo ragioneria lo era), mentre Hayek è sconosciuto. Bah!<br /><br />E per dimostrare che non siamo fanatici, propongo questa citazione di Keynes (aaargh!!!), su cui concordo (doppio aaargh!!!), ovviamente applicandola a lui per primo.<br /><br />"Le idee degli economisti e dei filosofi politici, sia quando hanno torto che quando hanno ragione, sono molto più potenti di quanto si creda. Davvero il mondo è governato da poco altro. Uomini pragmatici che credono di essere estranei a qualunque condizionamento intellettuale sono solitamente schiavi di qualche economista defunto"<br /><br />Una domanda: se, per assurdo, FED, BCE e BoJ decidessero di piantarla di stampare denaro (chi più, chi meno di nascosto) ed addirittura alzassero i tassi di interesse, questo frenerebbe la corsa al disastro del debito pubblico, ma almeno nel breve periodo bloccherebbe anche gli investimenti. Basterebbe (sempre per assurdo) una seria e completa politica di liberalizzazione del mercato o servirebbe altro?<br /><br />Buon "bust" post-natalizioAlbertonoreply@blogger.com