tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post6044809252431768685..comments2024-03-25T09:55:42.957+01:00Comments on Francesco Simoncelli's Freedonia: Tanto cara fu la bancarottaFrancesco Simoncellihttp://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-5073897625551603622013-06-03T18:27:16.845+02:002013-06-03T18:27:16.845+02:00Ciao Francesco
Questo post l'ho trovato con gr...Ciao Francesco<br />Questo post l'ho trovato con grande ritardo, ma è davvero uno dei tuoi migliori. Forse il più appassionato. Grande!<br />Ed è attualissimo. Ed anche il commento di Alberto è davvero buono.<br />Il XX secolo dovrà esser ricordato come il secolo dello statalismo, della grande illusione collettiva, della grande truffa e della grande menzogna.<br />Ma dove cazzo è finito il buon senso?Andnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-29510133599853749752011-01-12T12:24:44.329+01:002011-01-12T12:24:44.329+01:00Ciao Alberto. Vorrei aggiungere solo un paio di co...Ciao Alberto. Vorrei aggiungere solo un paio di cose alla tua già lucida e completa analisi.<br /><br /><i>[...] appena pronunci le paroline "Quantitative Easing", gli si staglia un enorme punto interrogativo sul volto che fa tanta tenerezza.</i><br /><br />La cosa che mi fa scompisciare dalle risate è che sono le stesse persone che si fidano ciecamente delle politiche dell Banca Centrale, nonostante fino a due seconda prima avevano lanciato strali contro le banche commerciali.<br /><br /><br /><i>Andai a vedere "Capitalism: A Love Story", di Michael Moore. Tra le tante idiozie, ne vidi una che rappresentava la più grande autorete alle pseudoteorie antimercatiste di Moore.</i><br /><br />Infatti il sistema che abbiamo oggi non è per niente capitalista, ma corporativista (sotto pressione della realtà, l'ha dovuto ammettere anche Moore: http://www.youtube.com/watch?v=gwQ41Yo60og). Ovvero un sistema in cui corporazioni, grandi aziende e governo si aiutano a vicenda, le prime due foraggiando pecuniariamente i politici e poi chiedendo favori, il terzo favorendo quelle grandi realtà elettorali (qui in Italia si parla sempre degli "operai della Fiat") per ottenere voti alle elezioni.<br /><br /><br /><i>Pure gli antiberlusconiani più convinti non hanno ancora capito che il bersaglio della loro ossessione è un prodotto dello Stato. Questo è il dato che più mi inquieta.</i><br /><br />Centro!<br /><br /><br /><i>Quante paia di braccia dovranno ancora cadere, prima che una piccola, sottile crepa, nella convinzione collettiva che quello statale sia un sistema ancora valido?</i><br /><br />Ormai anche le gonadi stanno cadendo istantaneamente ogni qual volta la <i>collettività</i> partecipa festante ai festeggiamenti vari della Repubblica, parate, inaugurazioni di memoriali ed amenità assortite.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-14954889326087962982011-01-12T11:12:24.501+01:002011-01-12T11:12:24.501+01:00Tipico da Keynesiani scavare buche
Grande Johnny!...<i>Tipico da Keynesiani scavare buche</i><br /><br />Grande Johnny! Sì, scavare buche molto simili a fosse.<br /><br /><i>Una politica economica utile sarebbe: non rubare, non ammazzare, non rompere i coglioni.</i><br /><br />Chissà quante volte ti sarai dovuto sorbire etichette come "qualunquista", "superficiale", "semplicistico" fino al sempreverde "fascista". E a tanta gente così convinta che le risposte migliori sono quelle contorte, quelle ripetutamente smentite dai fatti e dalla storia, quelle che non tengono minimamente conto delle esigenze più elementari dell'individuo, appena pronunci le paroline "Quantitative Easing", gli si staglia un enorme punto interrogativo sul volto che fa tanta tenerezza.<br /><br /><i>Tanto in Europa come negli Stati Uniti, l'ideologia del libero mercato, che ha permesso la nascita delle bolle d'attivo in modo incontrollato – il mercato sa sempre di più e il governo non deve intervenire - lega le mani ai responsabili impedendogli di articolare risposte effettive alla crisi."</i><br />Eh già ... perché è stato il libero mercato ad abbassare i tassi d'interesse ai minimi storici per far comperare case a chi i soldi per ripagare i debiti non li aveva.<br /><br />Questa porcata, di addossare le colpe dello Stato al Libero Mercato, funziona alla grande.<br /><br />Andai a vedere "Capitalism: A Love Story", di Michael Moore. Tra le tante idiozie, ne vidi una che rappresentava la più grande autorete alle pseudoteorie antimercatiste di Moore.<br /><br />Scena-1: la polizia, su ordine del tribunale, a fronte di un'istanza di una banca, sfratta una famiglia che non ha più soldi per pagare il mutuo. Polizia=stato (potere esecutivo), tribunale=stato (potere giudiziario), banca=mercato.<br /><br />Scena-2: il Congresso approva il pacchetto salva-banche da 900 miliardi o più (soldi dei contribuenti, alcuni dei quali sfrattati). Congresso=stato (potere legislativo), banche=mercato<br /><br />Ricapitolando, in questo teatrino, 3 attori sono indubbiamente statali ed 1 è del mercato. All'uscita del cinema, sentii i commenti sdegnati di coloro i quali stramaledivano il sistema capitalista che ci rovinava. La loro attenzione era concentrata sul Mercato, incredibile. Sì, perché il Mercato è corruttore. Nemmeno un cenno, però, sul perché lo Stato sia corruttibile ...<br /><br />Avevano appena visto i tre pilastri dello Stato alleati contro il contribuente eppure continuavano a puntare il dito contro il Mercato. Nessuno che ragionasse su quello che aveva appena visto e dicesse: "perché hanno salvato la banche?".<br /><br />Il Congresso avrebbe potuto tranquillamente dire: le banche che non sanno fare il proprio mestiere, vadano a gambe all'aria. Questa sì, che è la legge del Mercato.<br />Avrebbero potuto salvare i correntisti, lasciando al loro destino chi aveva scommesso sui subprime. Ma no, purtroppo lo Stato ragiona in termini di finanziatori di campagne elettorali.<br /><br />Quante volte sentiamo dire, dai più convinti sostenitori dello Stato, cose del genere "solo gli idioti hanno certezze" oppure "io amo coltivare il dubbio". Però su almeno una cosa hanno solo certezze e nessun dubbio: lo Stato è imprescindibile.<br /><br />Pure gli antiberlusconiani più convinti non hanno ancora capito che il bersaglio della loro ossessione è un prodotto dello Stato. Questo è il dato che più mi inquieta.<br /><br />Quante paia di braccia dovranno ancora cadere, prima che una piccola, sottile crepa, nella convinzione collettiva che quello statale sia un sistema ancora valido?<br /><br />A prestoAlbertonoreply@blogger.com