tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post6391396174960253452..comments2024-03-25T09:55:42.957+01:00Comments on Francesco Simoncelli's Freedonia: La tempesta perfettaFrancesco Simoncellihttp://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-44795102601481809442015-10-27T01:19:31.275+01:002015-10-27T01:19:31.275+01:00Dopo che lo zio Mario ha annunciato politiche mone...Dopo che lo zio Mario ha annunciato politiche monetarie ulteriormente allentate, <a href="http://www.bloomberg.com/news/articles/2015-10-23/government-debt-in-france-and-italy-swells-to-euro-era-highs" rel="nofollow"><i>Bloomberg</i> ci ricorda in che condizioni si trovano due dei malati più gravi dell'Eurozona</a>: Francia e Italia. Inutile puntualizzare che, nonostante tutte le promesse verbali e scritte su pezzi di carta inutili, la BCE sta aiutando questi due zombie colossali a monetizzare il proprio pattume obbligazionario. Detto in due parole, stanno comprando tempo per scavarsi una fossa più profonda. Nessuno sta attuando riforme che abbiano (almeno all'apparenza) una volontà di cambiare le cose. Nessuno di questi paesi è intenzionato ad invertire la marcia. Per quanto riguarda l'Italia in particolare, nella prossima finanziaria c'è la volontà palesata di aumentare i deficit di bilancio. A fronte d'entrate minori e un debito impagabile, la strada del governo italiano è quello d'aumentare ulteriormente i suoi oneri finanziari.<br /><br />Il keynesismo è stato già abbandonato. Il tutto si riduce a sostenere artificialmente e a tutti i costi una struttura clientelare che fa acqua da tutte le parti. Qual è la prova di una ripresa economica sostenibile? L'aumento del part-time? I flebili risultati positivi dovuti soprattutto al settore industriale dell'auto stimolato dalla bolla dei prestiti per automobili "made in USA"? (Tra l'altro, ci sarà da ridere quando la capacità in eccesso d'acciaio proveniente dalla Cina, disintegrerà industrie come l'Ilva.) O i decennali italiani tradati a 161 bps nonostante un debito impagabile e oneri finanziari più gravosi? Ciò di cui possiamo rallegrarci è che iI Grande Default darà agli Austriaci la possibilità di tornare ad essere determinanti nel pensiero economico più ampio.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-7535734919363443102015-10-26T22:44:16.480+01:002015-10-26T22:44:16.480+01:00Salve Davide.
Su questo punto sono da sempre stat...Salve Davide.<br /><br />Su questo punto sono da sempre stato chiaro, ovvero, si tratta di un ciclo economico che è stato congelato ed è stato diviso in due tronconi. Sebbene sembra che i pianificatori monetari centrali abbiano disinnescato l'esplosività della crisi del 2008, in realtà ne hanno acuito il dolore economico che bisognerà sopportare. Lei è un clientelista? Lei è dipendente dal welfare state? Lei è posizionato <i>long</i> su obbligazioni e azioni? Lei ha lasciato indifesi i suoi risparmi? Se a tutte queste domande la risposta è "no", allora non ha nulla di cui preoccuparsi. Lo sconquasso a cui andranno incontro le attività in bolla e, di riflesso, le agenzie di pianificazione centrale non influenzerà (o se lo farà, sarà solo in minima parte) coloro che si preparano adeguatamente.<br /><br />Il Grande Default non le sottrae la sua arte. Non le sottrae la sua capacità. Non le sottrae le idee. Invece andrà a sottrarre tutti quei privilegi che gli zombie finanziairi non hanno fatto altro che accatastare sin dal 1971. Dalle bolle scoppiate nascono sempre nuove opportunità, soprattutto, vengono segnalate quelle più remunerative. È questo lo scopo di una recessione, non quello di "spazzare via il mondo".Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-39866657038577467462015-10-26T17:48:24.343+01:002015-10-26T17:48:24.343+01:00Sono anni che oramai sento dire "nei prossimi...Sono anni che oramai sento dire "nei prossimi 6/12 mesi" ci saranno tempeste,crolli,catastrofi e chi più ne ha più ne metta. Più o meno siamo allo stesso livello di coloro che ogni tanto profetizzano la fine del mondo!!!Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12489466619225199640noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-63295526614473284912015-10-25T11:16:13.746+01:002015-10-25T11:16:13.746+01:00Lo zio Mario ha annunciato più della stessa cosa. ...<a href="http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2015/10/22/bce-alla-finestra-ma-draghi-lavora-a-rilancio-qe_c5c21f29-a986-4529-aac4-3e29b82619f3.html" rel="nofollow">Lo zio Mario ha annunciato più della stessa cosa</a>. Una volta avviate le politiche monetarie non convenzionali, non si possono più fermare. Sebbene servano a pungolare il settore bancario commerciale affinché concedano nuovi prestiti, questa strategia non sta funzionando. Perché? Perché le banche commerciali europee, non volendo usufruire del <i>deposit facility</i> della BCE a causa dei tassi negativi, hanno trasformato i bond sovrani europei in scarafaggi da motel: entrano nei loro bilanci e non escono. Diversamente dalla Cina che sta saraventando fuori dalla finestra i suoi possedimenti in valuta estera, la BCE reastrellerà principalmente tali asset.<br /><br />I numeri della ripresa sono tutti legati alle sale del casinò azionario, ai dividendi delle grandi aziendi e ai programmi di LBO con cui gonfiano i valore delle loro società. Main Street è in stagnazione sin da quando è scoppiata dalla crisi europea nel 2010 e questa situazione non cambierà nel futuro prossimo, anzi data la volontà delle banche centrali di portare ad un livello superiore l'interventismo nei mercati, la ridistribuzione dei risparmi reali verso le attività in bolla depriverà ancora di più la società di risorse scarse con cui poter espandere il bacino della ricchezza reale.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-69737846644356144162015-10-24T15:39:06.970+02:002015-10-24T15:39:06.970+02:00in usa ci stava terra a volonta ed espansione all ...in usa ci stava terra a volonta ed espansione all ovest. in europa arrivavano le enclosures, laddove non c erano gia i latifondi.gdbnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-23930169600913871222015-10-24T12:58:11.326+02:002015-10-24T12:58:11.326+02:00L'unico che coerentemente ragiona in termini e...L'unico che coerentemente ragiona in termini economici e molto secondariamente in termini politici è Francesco.<br />Tutti noialtri che commentiamo, invece, il 90% delle volte ragioniamo in termini politici più o meno consapevolmente. Basta rileggersi per rendersene conto. Anche dalle domande che poniamo si capisce l'impostazione "politica" in senso lato, la propensione alle soluzioni politiche, collettive, imposte da pochi a tutti. Invece, il ragionamento economico è individuale. Quello che presenta Francesco è analisi coerente per soluzioni individuali volontarie.<br />Come mai?<br />Credo perché viviamo nel continente della politica e con alle spalle almeno duecento anni di crescente espansione della politica in varie forme e modalità. Dalla rivoluzione francese in poi, per intendersi. Quando la piramide dell'ancien regime ha cominciato ad essere sostituita dal parlamentarismo ed al millantato diritto divino del sovrano si è pian piano sostituita la conquista del potere da parte di ideologie ed elite dirigenti le masse popolari.<br />Un ambiente del genere condiziona tutto. Anche il nostro modo di ragionare, così come ci sta una bella differenza tra la Siena medievale, città economica del buon governo, e la Roma fascista e ministeriale, città del potere politico.<br />E ' uno spunto di riflessione e complimenti a Francesco per la sua prospettiva alternativa.<br />Un altro spunto di riflessione.<br />Spesso il modello americano di sviluppo incredibile del XIX secolo viene proposto come esemplare del funzionamento positivo del libero mercato in presenza di un governo politico ancora molto limitato.<br />Ma molti oppongono, a quella narrazione ottimista, la narrazione pessimista delle condizioni di lavoro delle classi operaie nell'Ottocento anglotedesco, cioè laddove l'industrializzazione esplose prima e più diffusamente.<br />Quindi, da un lato il XIX secolo nordamericano, dall'altro il XIX secolo europeo.<br />Dove sta la radice della differenza? E, soprattutto, come mai il socialismo è nato ed ha attecchito in varie modalità in Europa, mentre non ha mai conquistato del tutto il Nordamerica, se non dopo gli anni trenta e poi dopo gli anni sessanta?<br />I padri fondatori degli States si emanciparono dallo sfruttamento del governo inglese consapevoli che il miglior governo è sempre quello che fa di meno, che interviene meno. E fino a quando queste convinzioni hanno permeato il sentire comune degli americani, nonostante Hamilton e le elite politicofinanziarie ed imprenditoriali clientelari, l'economia reale di quel grande paese è cresciuta in modo irresistibile.<br />In America, nel XIX secolo non c'era una piramide politicofinanziaria vera e propria. Non c'era ancora un apparato statale invadente e coercitivo. C'erano tentativi di centralizzazione del potere, ma ancora parziali negli effetti concreti. Meno governo centrale e più libertà di intrapresa favorirono la crescita e la diffusa prosperità. Le differenze sociali, pur presenti, non erano estreme. Comunque, minori delle attuali e c'era mobilità sociale.<br />In Europa, era tutto diverso. Stati e piramidi del potere erano già presenti e la loro presenza si rifletteva negli atteggiamenti culturali e nella divisione evidente e rimarcata in classi sociali. Non fu lo sviluppo industriale a creare disuguaglianze sociali che erano già presenti in società già strutturate storicamente. Ci fu, semmai, un faticoso movimento di emancipazione dalla miseria nera dei secoli precedenti, con sofferenza e riscatto innegabili. Ma non fu colpa del''industrializzazione e del capitalismo imprenditoriale, ma della struttura piramidale preesistente che fu modificata dallo sviluppo produttivo industriale.<br />Ecco, la storia europea è la dimostrazione della giustezza del pensiero di Thomas Jefferson e dei suoi contemporanei: il miglior governo è quello più limitato. Esattamente il contrario dell'evoluzione storica europea tutta rivolta verso la direzione politica centralizzata. Se l'America vuole tornare eccezionale deve essere meno europea.<br />Mi aiutate a proseguire queste riflessioni?dnanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-10730060117606896162015-10-24T01:28:21.809+02:002015-10-24T01:28:21.809+02:00Salve Paolo.
Detto con sincerità, a me non ha mai...Salve Paolo.<br /><br />Detto con sincerità, a me non ha mai interessato sapere il quando. Da quando ho iniziato ad analizzare la situazione economico/finanziaria su queste pagine, mi sono sempre concentrato sul "come" e "perché" accadessero certi fenomeni. Ho spiegato, quindi, le meccaniche dietro le bolle e dietro l'attuale situazione che sembra perdurare "all'infinito". Ma se guardiamo al 2008 capiamo una cosa: le politiche monetarie attuate sin da allora nei paesi occidentali presumibilmente avulsi da simili posizioni, non si erano mai viste. Prima di quella data non erano neanche concepite. Eppure sono state messe in campo. In breve, le banche centrali sono andate <i>all in</i>. Non senza apparenti adeguate precauzioni: riserve in eccesso. Ovvero, l'economia reale e l'economie influenzata dalla baldoria del credito facile viaggiano su binari diversi. È per questo che fino ad ora la pianificazione centrale ha potuto guadagnare tempo.<br /><br />Qual è il problema? Al continuare di tale interventismo aumenterà anche l'invadenza della pianificazione monetaria centrale: lotta al contante, <i>bail-in</i>, furgoni della polizia piazzate davanti le case di brokeraggio, controlli dei capitali, ecc. Distorsione dopo distorsione, deformazione dopo deformazione, il controllo dell'economia diventerà sempre più capillare altrimenti un qualsiasi "evento insignificante" potrebbe causare un disastro a catena. Ma ben sappiamo a cosa porta una situazione simile: bancarotta. Se non fosse così, l'URSS sarebbe ancora tra noi.<br /><br />Lo stato e il carrozzone di clientelisti al suo seguito può aggirare le leggi economiche, ma non può violarle. La legge dei rendimenti decrescenti ci dice che la quantità di debito accumulata finora dagli istituti pubblici è abnorme e insostenible. Ciò significa che inizierà a consumare PIL. Senza scordarci l'elefante nella senza, ovviamente: sistema pensionistico e previdenziale. Questa è in breve la situazione che abbiamo sotto i nostri occhi, la quale, alla prossima recessione, metterà un freno alla sconsideratezza senza freni delle banche centrali. Ciò significa che mi aspetto deflazione dei prezzi per quegli investimenti improduttivi alimentati dalle rotative centrali a causa di una sturazione del mercato e, successivamente, inflazione dei prezzi per quegli elementi verso cui verrà direzionata la domanda genuina degli attori di mercato. Non c'è nulla di strano o catastrofico in questa "previsione". È semplicemente il ciclo economico che fa il suo corso e indica agli attori di mercato, attraverso un ripristino di segnali onesti, la via da seguire per tornare ad ottenere investimenti produttivi.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-64257145585641904482015-10-23T20:56:16.336+02:002015-10-23T20:56:16.336+02:00Leggo di tempeste, crolli, boom da un annetto circ...Leggo di tempeste, crolli, boom da un annetto circa e sembra tutto imminente; ci credo che avverrà e mi sto protrggendo per questo ma un dubbio mi assale: quale trucco tireranno fuori dal cappello gli stati?<br />Qua si parla di 12/18 mesi ma ogni volta sembra che si riesca sempre a "salvare" la situazione in extremis, mi viene in mente la Grecia che nonostante stia con le pezze non sembra che stia così male, non come il Venezuela per lo meno.<br /><br />Quando si parla di botto, che cosa dovrei aspettarmi? Una roba tipo Zimbawe/Venezuela o un finto benessere tipo Grecia?Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/11838631382189513165noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-36797060464391927942015-10-23T11:37:41.575+02:002015-10-23T11:37:41.575+02:00secondo me fino alle elezioni, tutto sara sostanzi...secondo me fino alle elezioni, tutto sara sostanzialmente fermo. massimo un 0,25 cosi atteso da non partorire nulla. ovviamente piu di quello non sarebbe neanche possibile fare.<br />e lo faranno "a cuasa" della cina e quali salvatori dei brics.<br />poi dipendera dal presidente. ma fosse la clinton od un rep, mi aspetto maggiore bellicosita. infatti oramai solo col caos esterno il dollaro puo restare moneta di riserva. non penso che molleranno facilmente. obama lì è visto come un indeciso ed affossatore dell impero. percio la sua politica estera non è male, se decidiamo che l unipolarismo non va bene. dipende semper dal punto di vista iniziale. a dire il vero ho la sensazone che neocons ed ideologia del new amercian century siano un poco pericolosetti. <br />la baracca reggerà ancora. ci stanno dietro potere ed ideologia. certo ci saranno gravi recessioni. ma cosa puo fare la banca centrale oltre stampare? la colpa la daranno ai govern (draghi lo dice sempre) e non avranno neanche tutti i torti.gdbnoreply@blogger.com