tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post6578822661904014562..comments2024-03-25T09:55:42.957+01:00Comments on Francesco Simoncelli's Freedonia: Abbiamo Davvero Bisogno di un Salario Minimo?Francesco Simoncellihttp://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-36448562966943367792017-05-14T12:15:40.403+02:002017-05-14T12:15:40.403+02:00Le idee hanno conseguenze. Titolo geniale, libro u...Le idee hanno conseguenze. Titolo geniale, libro un po' meno. Ciononostante Richard Weaver ha trovato uno slogan efficace e diretto per testimoniare come agiscono causa ed effetto. E questo soprattutto in economia. <a href="http://www.corriere.it/economia/17_maggio_11/avvocati-architetti-guerra-minimi-cc953192-3688-11e7-94ce-afebf1f6f61a.shtml" rel="nofollow">Il caso in questione</a>, ad esempio, non fa eccezione poiché si possono aggirare le leggi economiche ma non si possono violare. È una questione di domanda/offerta, quando quest'ultima supera la prima allora assisteremo ad una sovrabbondanza. Questo squilibrio in particolare necessita di una pulizia ed interventi maggiori da parte delle autorità centrali non faranno altro che accentuare ed acuire suddetta pulizia. Affibiare la morale ai principi economici ("equo" compenso) non inficierà affatto il principio: un'offerta in aumento a domanda costante richiede prezzi più bassi. Non è un caso se coloro intervistati durante la manifestazione affermavano di essersi pentiti di aver scelto la propria professione. Malgrado ciò intendono chiamare in causa lo stato affinché torca ancora di più l'ambiente di mercato a loro vantaggio. Ma questo non ha un effetto neutrale, qualcuno perde: il consumatore e tutte le nuove leve che sceglieranno di entrare nella professione il cui compenso è decretato per legge. Perché? Perché la sovrabbondanza aumenterà e con essa verrà sconfessato l'intervento atto a voler raggiungere un "equo compenso". Questo vuol dire che successivamente si chiederà un "compenso ancora più equo".<br /><br />Ciò che non si vede, in realtà, è che lo stato stesso rappresenta la fonte di questi squilibri. Tasse, burocrazia e creazione di gilde presumibilmente protette attira in trappola sempre più attori di mercato ignari di causa/effetto in economia. La soluzione è meno stato, non più stato. Il salario non aumenta per decreto, aumenta perché c'è produzione di ricchezza reale. Se lo si aumenta per decreto, allora si attua una ridistribuzione della ricchezza esistente. Ovvero, un furto sotto altro nome. Più una società produce, più ricchezza può essere distribuita attraverso salari crescenti, maggiori benefici e prezzi più bassi. Meno tasse e meno burocrazia, questo bisognerebbe chiedere affinché le idee possano avere le "giuste" conseguenze.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.com