tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post8631512939442542024..comments2024-03-25T09:55:42.957+01:00Comments on Francesco Simoncelli's Freedonia: Un confronto tra la policy della BCE e quella della FEDFrancesco Simoncellihttp://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-79098646530428986932019-04-08T20:07:48.024+02:002019-04-08T20:07:48.024+02:00Qualche giorno fa mi è capitato di leggere di sfug...Qualche giorno fa mi è capitato di leggere di sfuggita l'ennesimo articolo che prendeva come modello di presunta virtù economica il Giappone. Fortunatamente per coloro che hanno studiato la teoria economica Austriaca, <a href="https://www.bloomberg.com/opinion/articles/2019-03-25/low-interest-rates-might-be-what-s-hurting-growth" rel="nofollow">il buon senso pare stia tornando anche sui media generalisti</a>, quindi cazzate come quelle sparate sul Giappone verranno relegate solo su quei blog di dubbia attendibilità. Andiamo al cuore del problema quindi. In un libero mercato, il tasso d'interesse riflette la preferenza temporale delle persone. Al giorno d'oggi esso non è più determinato dagli individui (attraverso le loro azioni in precisi archi temporali), ma dalla banca centrale.<br /><br />Le banche centrali influenzano i tassi d'interesse a breve termine fornendo credito alle banche commerciali. Ultimamente, però, le banche centrali hanno anche influenzato i tassi d'interesse a lungo termine tramite acquisti di obbligazioni. Lo scopo è di sopprimere deliberatamente il tasso d'interesse ad un livello inferiore a quello determinato da un mercato libero. Ciò ha conseguenze di vasta portata, poiché induce le persone a risparmiare meno e a consumare di più.<br /><br />Con la diminuzione del risparmio e l'aumento del consumo, viene stimolata una ripresa economica artificiale, ma un tale "boom" non è sostenibile e ad un certo punto dovrà trasformarsi in una recessione ("bust"). Ma c'è di più: le banche centrali, manipolando il tasso d'interesse, distorcono le scale di valutazione degli individui. Abbassare il tasso d'interesse non solo si traduce in un calo dei costi di finanziamento, o in aumento dei prezzi delle azioni e delle abitazioni (questi sono solo i sintomi di una causa più profonda), ma soprattutto va ad influenzare il modo in cui le persone valutano la soddisfazione presente dei loro desideri rispetto a quella futura.<br /><br />Attraverso la soppressione artificiale del tasso d'interesse, le persone sono costrette a valutare di più il consumo attuale rispetto a quello futuro. Di conseguenza viene scoraggiato il risparmio per le esigenze future, mentre è incoraggiato il consumo nel presente. Inoltre i tassi d'interesse abbassati artificialmente convincono le persone a rinunciare ad una vita senza debiti e accendere prestiti per anticipare nel presente il consumo futuro.<br /><br />Attenzione, perché questa distorsione nelle preferenze temporali delle persone ha conseguenze più vaste. Il tasso d'interesse abbassato artificialmente rende meno interessante per l'individuo trascorrere ore a studiare, poiché significherebbe ridurre il consumo attuale (es. tempo libero) e di conseguenza è possibile che la qualità dell'istruzione diminuisca; fare una famiglia diventa un sacrificio troppo oneroso, poiché i genitori devono rinunciare al consumo presente e il divorzio diventa sempre più attraente per risolvere i problemi di relazione; avere buone maniere (es. aiutare il prossimo) è considerato meno gratificante, poiché spesso significa limitare il consumo attuale (rinunciando così ad un consumo potenzialmente più elevato in futuro).<br /><br />Influenzando direttamente le scale di valutazione delle persone attraverso la manipolazione dei tassi d'interesse, le banche centrali influenzano ogni aspetto della vita delle persone. Avete ben chiara adesso la causa principale di molti gravi problemi nelle questioni sociali?Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.com