tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post9058957391105049583..comments2024-03-25T09:55:42.957+01:00Comments on Francesco Simoncelli's Freedonia: Lavori e Lavori NettiFrancesco Simoncellihttp://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-52981010551501076422012-09-17T00:25:24.287+02:002012-09-17T00:25:24.287+02:00Ciao Anonimo.
Quasi mi mancavano le stronzate dei...Ciao Anonimo.<br /><br />Quasi mi mancavano le stronzate dei Keynesiani, sai? Quando leggo "fallimento del capitalismo" non posso non pensare alle giravolte che ogni volta Stiglitz deve compiere per sostenre quest'assurdità. Ma veniamo a noi. Stasera avevo tempo e me lo sono letto un pò questo pezzo. Qualche appunto quindi:<br /><br /><b>1).</b> A scanso di equivoci vorrei sottolineare che la cosiddetta "disoccupazione tecnologica" è una palla. Non solo confutata da Popper, <a href="http://vonmises.it/2012/03/18/le-macchine/" rel="nofollow">ma prima di lui da Bastiat</a>.<br /><br /><br /><b>2).</b> cit. "<i>Una visione che [...] si concentra sulle contraddizioni intrinseche al capitalismo e per le quali quest’ultimo, lasciato a se stesso, si comporta come un sistema tendenzialmente instabile ed iniquo.</i><br /><br />Capisco. Quindi, secondo questa linea di ragionamento, il rischio teasparente significa "instabilità" e fallimenti a causa di scelte sbagliate significa "iniquo." La propaganda per terminare la <a href="http://johnnycloaca.blogspot.it/2012/08/quel-tranquillo-1907-di-paura.html" rel="nofollow">free banking era</a> faceva leva su questi punti.<br /><br />Stranamente, il periodo che va dal 1865 al 1914 è stato <a href="https://mises.org/store/Product2.aspx?ProductId=10743" rel="nofollow">il lasso di tempo più prolifico</a> per l'Occidente ed è stato caratterizzato per lo più da un'economia capitalista "lasciata a sé stessa." Cosa mi sono perso?<br /><br />Fu <a href="http://johnnycloaca.blogspot.it/2012/04/il-mito-del-monopolio-naturale-1.html" rel="nofollow">l'intrusione del governo negli affari economici</a> a distruggere progressivamente questa crescita e ad impoverire nel tempo la popolazione.<br /><br /><br />cit. "<i>Il suo essere una monetary economy, dove la soddisfazione dei bisogni è secondaria allo scopo del profitto, lo espone continuamente a uno stato di crisi, dagli accessi più o meno forti, con riflessi negativi sull’occupazione e sulla distribuzione del reddito.</i>"<br /><br />Capisco. Quindi la soddisfazione dei clienti è solo uno specchietto per le allodole. Strano. Eppure le <a href="http://www.iea.org.uk/blog/mcdonald%E2%80%99s-withdrawal-from-bolivia-capitalism-in-action" rel="nofollow">decisioni dei clienti in Bolivia</a> hanno buttato fuori dal paese (attraverso l'astensione dal consumo) una delle catene commerciali più note: McDonald's. Il governo ne è rimasto fuori.<br /><br />Mistero misterioso.<br /><br /><br /><b>3).</b> Chiudo con una "perla."<br /><br />cit. "<i>E quel che è peggio, sottolinea Skidelsky, è che tutto questo avviene in una sorta di “coazione a consumare”, mentre la quota di reddito che va al lavoro tende a sempre più a restringersi, e tendono ad aumentare le disuguaglianze tra i redditi. Un meccanismo perverso, in definitiva, nel quale non è nemmeno detto che risultino soddisfatti i reali bisogni dell’uomo.</i>"<br /><br />Questa è da ridere. Keynesblog confuta Keynes e la scellerata teoria del suo "quasi-boom" perenne.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-30487189408597944562012-09-16T17:42:51.333+02:002012-09-16T17:42:51.333+02:00http://keynesblog.com/2012/06/22/keynes-e-la-cresc...http://keynesblog.com/2012/06/22/keynes-e-la-crescita-felice/Anonymousnoreply@blogger.com