Il manoscritto fornisce un grimaldello al lettore, una chiave di lettura semplificata, del mondo finanziario e non che sembra essere andato "fuori controllo" negli ultimi quattro anni in particolare. Questa è una storia di cartelli, a livello sovrastatale e sovranazionale, la cui pianificazione centrale ha raggiunto un punto in cui deve essere riformata radicalmente e questa riforma radicale non può avvenire senza una dose di dolore economico che potrebbe mettere a repentaglio la loro autorità. Da qui la risposta al Grande Default attraverso il Grande Reset. Questa è la storia di un coyote, che quando non riesce a sfamarsi all'esterno ricorre all'autofagocitazione. Lo stesso è accaduto ai membri del G7, dove i sei membri restanti hanno iniziato a fagocitare il settimo: gli Stati Uniti.
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(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/io-bitcoin)
I lettori del mio blog sanno che ho iniziato a interessarmi di Bitcoin alla fine del 2022.
Infatti è stato l'asset con le migliori performance tra tutti i titoli che ho menzionato e che stavo tenendo d'occhio per il 2023. Allo stesso modo, e per non rovinare la suspense, ho aggiunto di nuovo l'esposizione a Bitcoin alla mia lista di 24 titoli che stavo tenendo d'occhio nel 2024.
Forse non è stata una grande sorpresa quando ieri i miei iscritti mi hanno visto su X proclamare che i miei giorni di disprezzo per Bitcoin erano finiti. Tuttavia, dato che ho circa 210.000 follower su Twitter in più rispetto agli iscritti su Substack, si può dire che ci sono state comunque molte persone colte di sorpresa dal mio mea culpa e, cosa un po' allarmante, ancora più persone disposte a tessere immediatamente le mie lodi e a darmi il benvenuto nella community.
Per quanto riguarda il benvenuto, tutto ciò che posso dire è che lo apprezzo sinceramente. Mentirei se dicessi che un folto gruppo di persone che la considerava una decisione intelligente non mi avesse reso un po' nervoso. Tuttavia, come ho detto ieri nel mio post su X, so di essere circondato anche da persone molto più intelligenti di me.
In particolare coloro nella comunità del denaro sano/onesto, i quali tessono le lodi della loro esperienza con Bitcoin. Per me questa è stata la cosa più difficile da ignorare, e mi riferivo a persone come Lawrence Lepard, Luke Gromen e Lyn Alden per le loro incredibili intuizioni sul sistema monetario corrotto. Mi sono chiesto: perché non provare almeno a prenderli sul serio quando si trattava del loro punto di vista su Bitcoin? Sapevo, nel profondo, che avevano fatto un lavoro e raggiunto una comprensione che io non avevo, pur comprendendone alcuni principi fondamentali.
Ho iniziato ad avere un assaggio di questa comprensione ascoltando il mio amico Lawrence Lepard descrivere Bitcoin come un'invenzione a sé stante nel seguente podcast del dicembre 2022, paragonandolo a un parallelo di Internet, anziché a una semplice applicazione software.
In questa intervista l'ha definito “l'invenzione della scarsità digitale”. Onestamente, non avevo idea di cosa significasse, e l'idea di “scarsità digitale” non mi sembrava poi così nuova. Ho semplicemente scrollato le spalle e ho pensato: “Se Bitcoin può farlo, anche le altre criptovalute possono farlo”. Mi sono chiesto: “Come può qualcosa essere scarso quando non esisteva in modo tangibile e sicuramente non esisteva 15 anni fa?”
Naturalmente, come una chiave usa più denti contemporaneamente per aprire una serratura fisica, Bitcoin ha iniziato ad avere senso per me solo dopo averlo compreso nel contesto del funzionamento della rete: tutti i denti della chiave (l'ideologia, la rete, l'invenzione crittografica) si allineano, contribuendo a sbloccarne la comprensione. Innanzitutto ho dovuto capire come funziona la crittografia di Bitcoin e perché è inattaccabile e, per il momento, il massimo della sicurezza. Ci sono riuscito guardando questo video:
In seguito ho dovuto comprendere il sistema di controlli e contrappesi che la rete crea per garantire la propria integrità. Certo, avevo capito l'idea di un registro decentralizzato che tutti potevano controllare: era relativamente semplice. Quello che non capivo veramente era come la maggior parte dei nodi sulla rete, che eseguivano lo stesso codice, mantenesse Bitcoin sacrosanto finché le persone avessero deciso di volerlo. Avevo sentito parlare di fork nella rete, ma solo dopo li ho capiti. Sono momenti in cui le persone pensavano di saperne di più e di dover riscrivere il codice di Bitcoin. La maggior parte dei nodi ha respinto queste idee, proteggendo così la sacralità del codice Bitcoin originale.
Una volta compresi la crittografia e la sicurezza della rete, è diventato ovvio che più la rete si espande e aumenta la sua adozione, più diventa sicura e indistruttibile. L'idea che la gente “la vieti” o, come ha detto un mio amico, che “Satoshi torni per cambiare l'offerta di monete quando vuole” non ha molto senso una volta capito come funziona. Se la gente vuole la rete Bitcoin e ha energia elettrica e una connessione Internet, la otterrà. La rete è come un pesce scivoloso che qualcuno cerca di afferrare: più lo tieni stretto e più cerchi di controllarlo, più velocemente ti sfugge di mano. Se il Canada la vieta, andrà in Messico. Se il Messico la vieta, i nodi andranno alle Mauritius. Se le Mauritius la vietano, i nodi andranno in Russia. Ci sarà sempre un posto nel mondo – almeno nel breve e medio termine – che accoglierà Bitcoin.
Per me è stato solo dopo aver capito come funzionava la crittografia e come la rete interagiva, in tandem, che ho iniziato ad attribuire a Bitcoin l'importantissimo “valore intrinseco”. Ero, e in un certo senso sono ancora, nel gruppo che vede l'oro come hard asset predefinito, grazie alla sua offerta come materia prima e alla sua storia di gran lunga superiore come riserva di valore. Ecco perché, nonostante abbia accettato l'idea su Bitcoin, la mia posizione sull'oro resta maggiore rispetto alla mia posizione su Bitcoin.
Ma i sostenitori di Bitcoin portano argomenti convincenti quando sottolineano che esso è più facile da trasportare e da verificare rispetto all'oro. Mi sono sempre trovato in difficoltà quando qualcuno mi chiedeva come avrei potuto portare oltre confine oro per un valore di $1 miliardo. Non si può fare. Con Bitcoin, però, si può. Anche se gli exchange sono soggetti a normative AML e KYC, Bitcoin stesso rimane una via d'uscita dalla centralizzazione del proprio patrimonio. L'idea, unita alla trasmissibilità e alla possibilità di verificarlo ovunque nel mondo in qualsiasi momento con una semplice connessione Internet e la corrente elettrica, lo rendono diverso da qualsiasi cosa sia mai esistita prima.
Per quanto mi riguarda non riuscivo sempre a capire esattamente cosa stavo comprando quando ho comprato Bitcoin. Ho dovuto convincermi a capirlo, descrivendolo a me stesso come l'acquisto di un posto su un registro decentralizzato con la più alta adozione a livello mondiale, che potenzialmente – non definitivamente – servirà da fondamento per un nuovo modo di pensare al denaro. In altre parole, si tratta di riservarsi un posto sul registro piuttosto che investire nell'invenzione di Bitcoin stesso. È un'idea davvero grandiosa – e il mio cervello è davvero piccolo – ed è per questo che ci ho messo così tanto a capirla. Ma, come si dice, “una volta che la vedi, non puoi più non vederla”.
E, come ogni altro investimento che faccio in qualcosa di nuovo che non è stato ancora pienamente adottato, accetto il fatto che ci siano rischi significativi e che il valore di Bitcoin potrebbe scendere notevolmente, o addirittura azzerarsi. Secondo me non accadrà, o almeno non nel breve termine. Anche nello scenario peggiore in cui Bitcoin non arrivi a 100 anni da oggi, penso che la sua adozione nei prossimi 5-10 anni sia già stata scontata.
In particolare, ascoltare Michael Saylor mi ha aiutato ad aprire gli occhi sul fatto che stavo acquistando proprietà digitali. Quest'intervista è tanto lunga quanto completa, e mi è piaciuta molto. Che Saylor si riveli il vero sostenitore di Bitcoin o la persona più fuorviata della storia, è difficile negare che non sia eccezionalmente intelligente e dotato di un'ottima parlantina:
Questa è un'altra lunga e complessa intervista che ho ascoltato per intero e in modo approfondito, e che mi ha aiutato a comprendere la rete e tutti i componenti che interagiscono e che costituiscono l'ecosistema Bitcoin:
E quindi, quando Saylor pone una domanda del tipo, “quanto tempo pensi che passerà prima che tutti i cellulari e i computer siano dotati di wallet Bitcoin?”, la risposta mi sembra ovvia: non passerà molto. Quindi, dal punto di vista dell'adozione, che si tratti o meno di 100 anni, al momento, è per lo più irrilevante. È come il potenziale impatto dell'informatica quantistica: ho ascoltato entrambe le parti in causa e ho praticamente accettato la posizione secondo cui si tratta di un ponte che dovremo attraversare quando ci arriveremo. Ehi, se questo ragionamento è abbastanza valido per Janet Yellen che guarda il nostro debito/PIL esplodere verso un punto di non ritorno, è abbastanza valido anche per me.
Ma il fatto che le agenzie di regolamentazione abbiano benedetto Bitcoin consentendo gli ETF, e che io possa andare su Twitter e vedere spot pubblicitari di gestori patrimoniali super seri come Franklin Templeton e Fidelity, che parlano di Bitcoin come una solida copertura monetaria e un modo per uscire dal sistema monetario globale gestito dalle banche centrali, è sbalorditivo.
È buffo come, una volta che ci sono delle commissioni in gioco, la gente sia felice di sostenere quella che ho sempre ritenuto la ragione moralmente giusta per inveire contro le banche centrali – la ragione che aspetto da tempo affinché la gente sostenga pubblicamente l'oro. In ogni caso, non mi interessa molto la vostra motivazione quando fate delle ottime osservazioni.
Proprio la settimana scorsa ho sentito qualcuno dire che tutti gli acquirenti di Bitcoin sono speculatori, non persone che cercano seriamente di uscire dal sistema monetario così com'è oggi, a lungo termine – e semplicemente non credo che sia la verità. Credo che ci siano molte persone là fuori, come me, che cercano solo di diversificare per uscire da un sistema fiat ormai in rovina, e Bitcoin è solo uno dei tanti modi per farlo.
Non c'è dubbio che ci saranno innumerevoli speculatori e trader. Non c'è dubbio che ci saranno truffatori e un'infinità di altcoin di bassa qualità. Non c'è dubbio che ci saranno frodi e riciclaggio di denaro, proprio come con il dollaro e i titoli registrati. Ma dire che questo sia tutto ciò che c'è in Bitcoin è un errore, a mio parere.
Basta che ci sia solo un piccolo gruppo di persone che continui ad acquistarlo e detenerlo in futuro per poi consumare e ridurre lo spazio sul registro. Se l'hashrate o l'adozione collettiva della rete fossero in calo, sarebbe un problema. Ma per ora non lo è. Non potete dirmi che un Paese come El Salvador che adotta Bitcoin come moneta a corso legale sia “speculazione”. Per me questa è “adozione”. C'è una grande differenza tra un paio di ragazzini in una chat room che cercano di fare daytrading di shitcoin e alcuni dei più grandi gestori patrimoniali del mondo, e persino alcuni stati che sostengono di voler piazzare la loro proprietà digitale nel registro, mentre milioni di persone in tutto il mondo acquistano Bitcoin solo per possederli. L'idea che tutti i coinvolti siano truffatori o stiano cercando di arricchirsi è, a mio parere, fuorviante. Per me c'è un'enorme differenza tra “cercare di arricchirsi rapidamente” e “cercare di preservare la ricchezza a lungo termine”. Indipendentemente da ciò che Bitcoin fa, la mia motivazione sarà sempre la seconda.
Il prezzo continuerà a essere volatile, ma è anche abbastanza facile giustificare il suo aumento. Se domani pago $200.000 per una casa e non faccio nulla, e non c'è un aumento della domanda, ma il potere d'acquisto del dollaro scende del 99% nei prossimi 50 anni, il prezzo in dollari continuerà a salire. Con Bitcoin c'è il vento in poppa dell'adozione globale, il vantaggio di un'offerta limitata e un crescente risveglio ideologico che ne sostiene l'esistenza morale ed etica.
È stato divertente ascoltare podcast su Bitcoin negli ultimi mesi, perché tutti iniziano la loro spiegazione esponendo gli orrori del sistema monetario fiat. Sono stato fortunato, nel senso che capisco già come funziona, come le maree, che si alzano e scendono, erodendo il potere d'acquisto delle persone e trasferendolo allo stato. Questa è stata una delle mie argomentazioni di lunga data a favore del possesso di oro. Man mano che Bitcoin continua ad essere adottato, diventa anche un'ottima ragione per possederlo, a mio parere. Una cosa che ho sempre detto su Bitcoin è che apprezzo quanto abbia aperto gli occhi a persone che normalmente non avrebbero compreso gli orrori della MMT e della politica monetaria globale.
Ciò che sarà ancora più interessante da vedere, a mio parere, è la FOMO (Fear Of Missing Out) quando, e se, il prezzo supererà di nuovo i massimi storici. Se il prezzo di Bitcoin continua ad andare bene, i gestori patrimoniali che ora non hanno scuse per non acquistare Bitcoin (dato che ci sono ETF che operano all'interno del sistema in cui sono autorizzati a operare) saranno sommersi dalle chiamate dei loro clienti che si chiedono perché non abbiano alcuna esposizione a tale asset, anche se non lo capiscono.
E qui non stiamo parlando di GameStop, il che significa che una volta iniziata la FOMO sul prezzo, non ci sarà alcuna offerta azionaria at-the-money che arriverà e si diluirà a prezzi più alti. Se la corsa all'“accaparramento di tutto quello che puoi mangiare” sul libro mastro inizierà sul serio, non ci sarà nessuna nuova offerta che arriverà magicamente dal nulla per soddisfarla. Con la capitalizzazione di mercato totale di Bitcoin, mi sembra logico che i Paesi mediorientali super-ricchi saranno probabilmente i prossimi ad adottarlo e a inserirlo nei loro bilanci.
Molti podcast che ho ascoltato parlano di stati che minano Bitcoin ma non ne parlano. A un certo punto, è probabile che le luci si accendano a livello globale e tutti vedranno cosa detengono gli altri. Immagino che alcuni Paesi mediorientali ricchi di petrolio, anche se lo considerano un'opzione call con il potenziale di andare a zero, si diletteranno a inserire Bitcoin nei loro bilanci sovrani per cercare di diversificare e scommettere sul futuro del denaro. Queste persone guidano Bugatti per andare al lavoro e tengono tigri come animali domestici. Dire che non hanno abbastanza soldi per “speculare” sul potenziale futuro del denaro è ridicolo.
E poi, ancora una volta, torniamo a Bitcoin e la rete, e a come si integrano e lavorano in tandem. Più viene adottato, più diventa sicuro, più persone vogliono investirci, più diventa praticabile e diffuso. Bitcoin, per me, è l'equivalente del codice open source di una profezia che si autoavvera. Il modo in cui funziona lo rende un virus della libertà-denaro. È stato scatenato ed è diventato così grande che è quasi impossibile fermarlo nel breve o addirittura nel medio termine. Ho trovato azzeccate le analogie di Michael Saylor, secondo cui la rete è essenzialmente uno sciame di vespe. Come si ferma uno sciame? Si possono uccidere una o due vespe, ma alla fine dei conti si è in inferiorità numerica. E con Bitcoin, l'ideologia, più la rete, più la ridondanza, più il fatto che chiunque possa adottarlo, garantiscono che supererà i suoi critici sia in termini di nodi che di potenza di calcolo.
Non vedo l'ora di fare ulteriori ricerche sui potenziali utilizzi della rete e sui percorsi per l'adozione di Bitcoin in futuro. Non fraintendetemi, continuo a considerarlo un asset rischioso, nel senso che se l'adozione rallenta o regredisce, la rete si indebolisce. Ma la traiettoria su cui ci troviamo ora non suggerisce che ciò accadrà a breve. Ci sono rischi se gli sviluppatori principali decidessero di apportare modifiche drastiche, o se l'informatica quantistica rendesse la crittografia più facile da decifrare. C'è anche il rischio che i principali Paesi occidentali cerchino di vietare, regolamentare o tassare Bitcoin a morte, e ci sono moltissimi rischi sconosciuti che derivano dall'adozione ideologica di uno standard completamente nuovo.
Il mio peso in Bitcoin è a un livello tale che non mi dispiacerebbe perdere tutto. Prevedo che il prezzo scenderà del 90% più di una volta in futuro. Come hanno detto diverse persone, se vi preoccupate così tanto, il vostro peso è troppo alto. Gestisco il rischio di possedere Bitcoin come gestisco opzioni call o entro in un casinò. Non sarò sorpreso o devastato se e quando perderò tutto.
Ma per me, ideologicamente, ciò che Bitcoin si propone di risolvere ha senso. Guardo le cose attraverso una lente Austriaca e credo fermamente che il sistema e l'economia globale siano in crisi. Sarò sempre un sostenitore dell'oro e dell'argento, ma dire che sostengo un sistema monetario diverso e che non c'è spazio per l'opzione call ideologica di Bitcoin, ora che ho capito meglio, non ha più senso per me.
Una cosa che prima ridicolizzavo, ma che ora non ridicolizzo più, è l'idea che Bitcoin rappresenti la libertà digitale. Il bello della decentralizzazione e del peer-to-peer è che, sebbene possa apparire e scomparire gradualmente in alcune giurisdizioni, Bitcoin funziona se le persone lo vogliono. E, filosoficamente, non riesco a pensare a molte cose su cui preferirei scommettere come quella di dare potere al popolo.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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