mercoledì 3 gennaio 2024

Cinque previsioni per il 2024

 

 

di James Rickards

Ho cinque previsioni per il 2024 per aiutarvi a rimanere al passo con i tempi nel posizionamento del vostro portafoglio d'investimenti.

La mia previsione generale è che il 2024 sarà più tumultuoso del 2023. Con due grandi guerre in corso, un ex-presidente incriminato e un attuale presidente demente, come potrà il 2024 non essere peggio del 2023?

Adesso vi spiegherò il perché.


Un’elezione dalle conseguenze disastrose

È un cliché scrivere che le prossime elezioni presidenziali saranno “le più importanti della nostra vita”, ma quest'anno tale cliché sarà effettivamente vero.

Il divario tra i due partiti è probabilmente il più grande rispetto a un qualsiasi momento della storia politica degli Stati Uniti. La scelta non potrebbe essere più significativa e la posta in gioco non potrebbe essere più alta.

Ecco perché queste elezioni sono così importanti.

Prima di tutto, non penso che Joe Biden sarà il candidato democratico alla presidenza.

Il problema di Biden non è solo la sua età, ma il fatto che è mentalmente e fisicamente compromesso. Non è adatto a diventare presidente, e tutti lo sanno, anche se gli operatori democratici e gli adulatori nei mass media non vogliono dirlo. Ma chi sostituirà Biden?

I sostituti più probabili sono Gavin Newsom, J. B. Pritzker, Gretchen Whitmer e Jennifer Granholm. Tutti e quattro erano, o sono, governatori statali; sono tutti più o meno la stessa cosa a livello ideologico. Dimenticatevi di Kamala Harris, è semplicemente una palla al piede.


La parte repubblicana

Sul versante repubblicano non c'è molto da dire: Trump vuole essere il candidato. Nessuno può ricordare un non-presidente con un così ampio vantaggio nei sondaggi.

È in testa alla classifica con 55 punti o più e negli ultimi sondaggi ora è addirittura avanti a Joe Biden.

Nel frattempo si trova ad affrontare oltre 90 accuse di crimini in due tribunali statali e due tribunali federali. Le accuse penali non fanno altro che aumentare la popolarità di Trump, perché sono chiaramente motivate dalla politica.

Una condanna penale (probabile a mio avviso) consoliderà ulteriormente la base di Trump a causa della sfacciata polarizzazione della giuria, dei procedimenti giudiziari mirati e dell’assenza di un giusto processo.

Il problema più grande è che Trump potrebbe effettivamente essere dietro le sbarre il giorno delle elezioni. Ma va bene così, non esiste alcun divieto legale o di altro tipo sull'elezione come presidente di un criminale incarcerato. Da Terzo mondo, sì; illegale, no.

E questo ci porta agli altri. Ci sono molti candidati che probabilmente divideranno i democratici: RFK Jr., Cornel West e Jill Stein. Non escluderei il senatore Joe Manchin del West Virginia, che ha annunciato che non cercherà la rielezione. Se si candida alla presidenza, probabilmente seguirà la linea del partito No Label.

Credo che questi candidati divideranno il voto democratico, cosa che credo favorirà anche Trump. Quindi questa è la mia prima previsione: Trump riconquisterà la presidenza nel 2024.


Stati Uniti, Cina e recessione globale

La crescita economica cinese è ora a una sola cifra (circa il 4% annuo), un dato in calo rispetto alla crescita a due cifre del periodo 1994-2008.

La Cina ha avuto due “riaperture” fallite (una dopo il COVID nel 2022 e una come risultato degli “stimoli” nel 2023) e sembra diretta verso una terza. Riceve un piccolo impulso da una politica fiscale e monetaria allentata, che svanisce rapidamente però dato che non è possibile uno stimolo reale quando un Paese è pesantemente indebitato come la Cina.

Gli Stati Uniti si trovano ad affrontare le proprie difficoltà economiche. La Federal Reserve ha rialzato i tassi d'interesse al 5,50% da zero in 20 mesi e ha ridotto il proprio bilancio di oltre mille miliardi di dollari nello stesso periodo, una politica monetaria ancora più restrittiva di quella architettata da Paul Volcker dal 1979 al 1981.

Anche la politica fiscale si sta inasprendo, poiché i sussidi COVID e i periodi di grazia per i prestiti studenteschi sono finiti. La politica fiscale diventerà ancora più restrittiva ora che i falchi del deficit hanno preso il sopravvento alla Camera dei Rappresentanti.

I dati che mostrano che gli Stati Uniti si stanno dirigendo verso una recessione sono abbondanti, anzi potrebbero già essere in recessione. Gli indicatori includono curve dei rendimenti invertite, aumento dei default nel settore immobiliare, calo della produzione industriale, calo della creazione di posti di lavoro e calo dei prestiti bancari.

Ciò mi porta alla mia prossima previsione: Cina, Stati Uniti e Giappone entreranno tutti in recessione nei prossimi mesi. L’UE è già in recessione. Il risultato sarà una rara recessione a livello mondiale nel 2024.


Ucraina

La Russia sta vincendo la guerra. L’Occidente e l’Ucraina non hanno mostrato alcuna volontà di negoziare e non c’è motivo che i russi lo facciano, proprio perché stanno vincendo.

Ciononostante sembra probabile che Joe Biden continuerà ad alimentare la sua scommessa perdente.

I russi non si aspettano che la guerra finisca prima del 2025. Ciò dà a Biden il tempo di consegnare aerei da combattimento F-16, più soldi e di aiutare l’Ucraina con i droni che possono attaccare le navi russe e il ponte di Kerch.

La Russia certamente risponderà a questo tipo di escalation abbattendo gli F-16, aumentando i suoi attacchi missilistici sulle città ucraine e distruggendo le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, cosicché il Paese rimarrà senza elettricità e riscaldamento quest’inverno.

La mia previsione è che la Russia non allenterà la tensione perché sta vincendo; Biden non allenterà la tensione perché è rimbambito, è circondato da guerrafondai e non ha la retromarcia.

Non mi aspetto un’escalation fino al punto delle armi nucleari, ma la probabilità di tale risultato è spiacevolmente alta e non dovrebbe essere ignorata.

La prossima è la seconda parte di queste previsioni...


Israele e Gaza

La guerra tra Israele e Hamas presenta i suoi rischi di escalation. Al momento i combattimenti sono per lo più limitati al nord di Gaza, adiacenti al confine israeliano. Eppure Israele deve affrontare un nemico 10 volte più potente di Hamas: Hezbollah, che ha sede in Libano, al confine settentrionale di Israele, e che è fortemente sovvenzionato dall’Iran in termini di denaro, armi e intelligence.

Hezbollah ha lanciato attacchi missilistici dal Libano al confine settentrionale di Israele, ma non sono stati estesi. Oltre a Hezbollah, i ribelli Houthi nello Yemen stanno lanciando missili contro Israele.

Gli Houthi sono un diretto rappresentante iraniano destinato a minacciare l’Arabia Saudita, ma sono ugualmente capaci di minacciare Israele. Se gli attacchi di Hezbollah e degli Houthi contro Israele dovessero intensificarsi, Israele non limiterà la propria risposta a questi due gruppi: è probabile che lancerà attacchi contro l’Iran stesso, andando alla radice del problema. A quel punto l’Iran potrebbe lanciare missili contro Israele e chiudere lo Stretto di Hormuz.

Per ora le tensioni si sono leggermente allentate, ma se gli scenari di escalation si realizzassero anche solo in parte, ci si aspetta che i prezzi del petrolio raggiungano i $150 al barile o più. Ciò porterà gli Stati Uniti e l’Europa occidentale in una recessione peggiore di quella del 2008 e del precedente shock petrolifero del 1974.

Non escludetelo.


Fase 2 della crisi bancaria

In meno di due mesi, dall’inizio di marzo all’inizio di maggio 2023, abbiamo assistito al fallimento di Silvergate Bank, Silicon Valley Bank, Signature Bank, Credit Suisse e First Republic.

In risposta la FDIC è intervenuta con la madre di tutti i salvataggi. Il problema ora è: una volta che si è garantito ogni deposito e accettato di finanziare ogni obbligazione al valore nominale, cosa resta nella vostra cassetta degli attrezzi? Cosa potete fare nella prossima crisi che non avete già fatto – se non nazionalizzare le banche?

Gli investitori sono rilassati perché credono che la crisi bancaria sia finita. Questo è un errore enorme. La storia mostra che le principali crisi finanziarie si sviluppano per fasi e hanno un periodo di quiete tra la fase iniziale e quella critica.

La mia prossima previsione è che, dopo il periodo di calma che ha prevalso da giugno, si verificherà una Fase 2 della crisi bancaria... più ampia e più acuta. Questa nuova crisi si concentrerà su circa 20 banche con asset compresi tra $200 e $900 miliardi: le cosiddette banche regionali di medie dimensioni che non sono troppo grandi per fallire.

Crisi di questo tipo possono autoalimentarsi e causare perdite che vanno ben oltre le singole banche che potrebbero essere più vulnerabili. Il risultato potrebbe essere una nuova crisi finanziaria globale.


Mercati

Tutte le previsioni di cui sopra implicano turbolenze nella politica interna degli Stati Uniti, nella macroeconomia internazionale, nelle guerre in corso e un potenziale tracollo finanziario a partire dal sistema bancario. Tenuto conto di ciò, le mie previsioni di mercato sono abbastanza semplici:

• Il 2024 sarà un anno difficile per le azioni. Il mercato potrebbe crollare almeno del 30% in caso di recessione, e fino al 50% se la guerra in Ucraina o Israele dovesse intensificarsi, o se emergesse una crisi finanziaria globale.

• I principali settori che sovraperformeranno, anche in un mercato in ribasso, sono quelli dell’energia, della difesa, dell’agricoltura e dell’estrazione mineraria.

• Il 2024 dovrebbe essere un anno eccellente per i titoli di Stato americani. Tutte le scadenze produrranno rendimenti decenti e plusvalenze man mano che i tassi d'interesse diminuiranno entrando in recessione.

• Le materie prime di base come il rame, il ferro, il carbone, i metalli non preziosi e i prodotti agricoli generalmente scenderanno con l’espandersi della recessione. L’oro e l’argento dovrebbero avere buone performance sulla base del calo dei tassi d'interesse e della fuga verso la qualità.

• L’energia sarà volatile. Tenderà a scendere a causa della debolezza economica, ma occasionalmente si rialzerà a causa dei timori geopolitici.

Le scelte d'investimento sono chiare. Sarà un anno negativo per le azioni, un anno positivo per i titoli del Tesoro e un anno negativo per le materie prime, ad eccezione di energia e oro. I vincitori saranno i titoli del Tesoro, l'oro, il petrolio e il Re dollaro.

Allacciate le cinture per una corsa sfrenata quest'anno.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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