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lunedì 23 luglio 2018

Infuriano i barbari nel cimitero europeo





di Dmitry Orlov


In tutto il mondo pochissime persone sono in grado di riassumere la reazione europea alla crisi dei migranti. Dalla parte dei migranti, abbiamo un'avida dimostrazione di barbarie, fanatismo e aggressività; dalla parte degli europei, abbiamo la paura di apparire... intolleranti. In una situazione fuori controllo in cui ci aspetteremmo che la gente protesti, blocchi le strade e voti in massa per i partiti nazionalisti, siamo invece sottoposti al ridicolo spettacolo di europei effeminati vestiti in abiti unisex che starnazzano: "No al terrorismo!", pascolando per le strade. La maggior parte delle persone in tutto il mondo considera questo uno spettacolo di nullità antropologica. "L'Europa è morta?" si chiedono ad alta voce.

A meno che non pensiate che la seguente impressione sia politicamente scorretta, o poco diplomatica, o in qualche modo marginale rispetto a quella mainstream, il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato che l'Unione Europea si sta "suicidando" lasciando entrare orde di persone dal Medio Oriente e dal Nord Africa.

Qui abbiamo un'ondata di persone che arrivano, la maggior parte delle quali sono giovani maschi adulti che evitano il servizio militare in patria, e pochi di loro sono qualificati per chiedere asilo. Molti di loro non sono qualificati per svolgere alcun tipo di lavoro all'interno dell'UE a causa della mancanza di alfabetizzazione, istruzione, o etica del lavoro. Molti di loro comunque non potrebbero essere formati, poiché provengono da popolazioni incentrate a sviluppare la resistenza fisica e la tolleranza alle malattie piuttosto che l'intelligenza.

Molti sono radicali islamici che si considerano veri e propri colonizzatori; molti altri non hanno remore a derubare gli europei e violentare le donne europee. Alcune migliaia di terroristi vengono inviati per attendere ordini. Per la maggior parte di loro andare nell'UE e bivaccare rappresenta una grande avventura, molto più eccitante che allevare bestiame o coltivare il miglio nei loro villaggi nativi.

Le ONG europee forniscono loro scialuppe gonfiabili e giubbotti salvagente e li mandano alla deriva al largo delle coste della Libia o dell'Adriatico. Le navi delle ONG europee li raccolgono e li consegnano ai porti in Italia, in Grecia, o in Spagna. E poi vanno in giro senza far niente, per mesi e mesi, mentre altri tipi di ONG li aiutano con i documenti e intasano i tribunali con cause legali a loro conto.

Sono certo che alcuni europei potrebbero offendersi, visto che presento un riepilogo così poco lusinghiero della situazione. Ma c'è uno standard molto più alto con cui misurare la situazione rispetto alla mera gentilezza: è vero? La verità è spesso crudele e dolorosa, eppure senza la verità (con cui comprendere le vere conseguenze delle nostre azioni) siamo tutti agnelli destinati al macello.

Il rifiuto di affrontare la verità, nascondendosi dietro un velo ipocrita e logoro di "gentilezza", è pura vigliaccheria. Infatti la vigliaccheria è ormai una caratteristica comune in Europa, nascondendosi dietro un altro velo logoro: la "sicurezza". Quando l'ISIS colpì l'aeroporto di Bruxelles, il re belga Philippe e la sua consorte reale furono rapidamente evacuati. Durante il Medioevo questo comportamento vigliacco sarebbe costato al monarca la sua corona, possibilmente insieme alla sua testa. Ma ora sembra che vada bene per una nazione codarda avere un re codardo.

È abbastanza difficile capire la logica alla base di tale codardia. Perché le élite europee sono così insistenti nel voler far ingoiare "la tolleranza" ai loro cittadini e sostituirli con barbari importati? Che cosa è successo allo spirito degli imperi assetati di sangue che hanno insaguinato l'intero pianeta per secoli, accumulando innumerevoli tesori?

Quello che credo sia accaduto è che gli europei si siano adagiati sugli allori. Sì, hanno vissuto alcune difficoltà durante le due guerre mondiali, ma non era niente in confronto a quello che molte altre nazioni hanno attraversato, in particolare la Russia e la Cina. Quando la vita è una lotta, l'esperienza è vivida, le gioie semplici sono profondamente sentite, le scelte intelligenti sono fondamentali per la sopravvivenza e gli atti di eroismo sono necessari ed apprezzati. Quando la vita è confortevole, le persone diventano sazie e difficili da soddisfare, i gusti diventano decadenti ed effeminati, le questioni di sicurezza vengono delegate agli specialisti, e gli atti spontanei di eroismo e coraggio individuale vengono trattati come sintomi di un disadattamento sociale.

Date abbastanza sicurezza e comfort, e diventeranno fini a sé stessi insieme agli standard con cui tutte le cose sono misurate. Coloro meno sicuri e meno confortevoli, verranno percepiti come meno di successo e di moda, e diventeranno meno popolari, in un gioco di infinita semplicità. A loro volta, coloro che devono ancora essere sedotti dalla sicurezza e dal conforto e sono disposti a combattere per principi superiori alla mera tolleranza e gentilezza, diventano incomprensibili; dopotutto, cos'altro esiste se non sicurezza e comfort? Ma questo è solo un preambolo alla prossima tappa, perché la sicurezza e il comfort non possono funzionare come assoluti.

La sicurezza non può essere garantita in tutti i luoghi e in ogni momento: gli incidenti accadono. Potreste essere presi a pugni in faccia da un ubriaco bellicoso, molestati da un migrante arrapato, morire in un attacco terroristico, o, più probabilmente, rompervi il collo cadendo dalla bicicletta. Dal momento che non siete più responsabili nel provvedere alla vostra sicurezza (questo ormai è diventato il lavoro di professionisti retribuiti), non potete incolpare voi stessi. Potete, ovviamente, dare la colpa ai professionisti retribuiti, ma stanno facendo del loro meglio... La vostra unica scelta è quella di essere una vittima. La vittima diventa un bene prezioso e un distintivo d'onore. Un'estrema attenzione e cure profuse per tutti i tipi di vittime, che sono incoraggiate ad organizzarsi ed a contrattare collettivamente, aiutano a garantire al resto della popolazione che la sicurezza totale è molto importante. Potete essere una vittima, ma non potete essere una vittima della vostra stessa stupidità.

A proposito di stupidità, la consapevolezza di essere stupidi non è confortevole, eppure tutti, anche gli stupidi, devono essere a loro agio in ogni momento. Dato che esattamente la metà delle persone ha un'intelligenza inferiore alla media, questo è piuttosto difficile da realizzare. Affermare che metà della popolazione è vittima della stupidità non risolve esattamente il problema: una tale sovrabbondanza di vittime indebolisce la promessa di un comfort universale. Né il problema viene affrontato imponendo un sistema di meritocrazia universale basato sui diritti individuali: l'intelligente farà meglio del non intelligente, causando a quest'ultimo notevole disagio.

La soluzione è di fare un passo indietro rispetto al principio della meritocrazia. Invece di garantire pari diritti individuali e opportunità basate su abilità e prestazioni, ci impegniamo per l'uguaglianza dei risultati: ognuno riceve un premio di partecipazione e un po' di denaro solo per essere stato obbediente ed educato, con la dimensione del premio e la somma di denaro accuratamente calibrate in base al proprio livello di vittimismo. Questo a volte viene indicato con la parola "equità". Poiché è difficile organizzare la distribuzione di "equità" a livello individuale, le persone vengono inserite in una miriade di gruppi e ogni gruppo viene valutato rispetto agli altri. Se siete una lesbica nera disabile, potete spuntare contemporaneamente tre caselle di vittimizzazione e ricevere lo stesso premio di un maschio eterosessuale bianco normodotato. Questa è ora stranamente definita giustizia "sociale", come se ce ne fosse mai stata una di un altro tipo.

Questo nuovo tipo di persona, che è nata prima in Europa e poi si è diffusa in tutto il mondo e oltre, sembra una forma degenerata di umanità: priva di grande passione e grandi obiettivi, priva di qualsiasi chiara fedeltà o preferenza etnica o sociale, fissata su conforto e sicurezza, e carente sia nella mascolinità che nella femminilità: una sorta di eunuco di civiltà imprigionato in un campo di concentramento LGBTQ a quattro stelle. Questi possono sembrare punti negativi importanti, ma questo tipo di persona è perlopiù innocua. Mezzo miliardo di persone ora vive, senza mettersi in pericolo l'un l'altra, su una piccola penisola che si protende dall'Eurasia occidentale che fino a poco tempo fa era teatro di un conflitto armato senza fine. Non distruggono artefatti materiali o culturali ma cercano di accumularli, investendo nel comfort e nel consumo. Su questo la maggior parte delle persone sarà d'accordo nel definirlo un progresso.

L'ultima grande sfida a questo modo di essere è stata presentata dall'integrazione dell'Europa dell'Est, dove le passioni nazionali sono ancora alte. Ma quel problema è stato risolto facilmente trovando un capro espiatorio (es. Serbia) che è stato additato per la sua mancanza di multiculturalismo e tolleranza, e bombardato fino alla sottomissione. Questo ha spaventato tutti gli altri nell'Europa orientale, ma ora la migrazione di massa ha presentato un problema su scala completamente diversa, portando la Polonia, l'Ungheria e ora anche l'Italia a ribellarsi contro l'assalto migratorio.

I nuovi arrivati ​​provengono prevalentemente da culture che sono l'opposto di una tollerante e gentile. Sono principalmente caratterizzati da crudeltà, settarismo e fanatismo religioso e politico. Vogliono vivere qui e ora, si compiacciono del lato più bestiale della natura umana e vedono l'Europa come un tesoro da saccheggiare. Le loro culture riportano ad un'era precedente della storia europea, quando enormi folle si radunavano nelle piazze per osservare la gente che veniva trascinata per le strade e squartata, o bruciata viva.

Gli europei conquistarono la loro stessa natura medievale, ma poi l'hanno reimportata. Il nuovo Uomo dell'Europa occidentale non è in grado di respingerla; né i suoi governi, i cui leader sono costretti a rispettare gli stessi codici culturali di tolleranza, correttezza politica e gentilezza obbligatoria. Ma l'Uomo dell'Europa orientale, solo temporaneamente spaventato dall'azione di quello tollerante ed evirato, non sosterrà più nulla di tutto ciò. La sua natura medievale è ancora abbastanza vicina alla superficie, mentre i loro vicini occidentali hanno collocato la loro nei musei e in varie altre trappole per turisti. Ciò è già evidente: c'è stato un recente vertice UE sull'immigrazione e gli europei dell'Est non si sono nemmeno preoccupati di presentarsi.

Osservando la situazione anche dall'estremo oriente, dalla Russia europea e dal resto della massa continentale eurasiatica, c'è un chiaro senso di tristezza nel guardare l'Europa morire. Una grande fetta della storia umana sta per essere calpestata e depredata. Avendo passato gli ultimi decenni a far risorgere la cristianità orientale dopo il danno causato dai barbari bolscevichi, osservano con sgomento le reliquie e le rovine della cristianità occidentale che stanno venendo sommerse da una nuova ondata barbarica. Gli abitanti dell'Europa occidentale potrebbero estinguersi, ma sono ancora preziosi come addetti ai musei e guide turistiche.

Che l'Europa si trasformerà in un museo era evidente a Dostoevskij 150 anni fa, quando scrisse questo (parlando attraverso il personaggio di Versilov):
Per un russo l'Europa è preziosa come la Russia; ogni pietra è affascinante e cara. L'Europa è tanto la nostra patria quanto la Russia... Oh, quanto sono preziose per noi russi queste vecchie pietre straniere, questi miracoli di un mondo antico e santo, questi frammenti di miracoli santi; sono più preziosi per noi che per gli europei stessi!

E poi ancora parlando come Ivan Karamazov, con una passione ancora più grande:
[...] Voglio viaggiare in Europa, e così farò. Certo, so che visiterò solo un cimitero. E allora? I cadaveri che vi si trovano sono preziosi; ogni lapide racconta la storia di una grande vita, di una fede appassionata per l'eroismo, per la propria verità, per la propria lotta. So già che cadrò a terra e bacerò queste pietre, e piangerò su di loro, anche se sono convinto con tutto il mio cuore che tutto questo è diventato molto tempo fa un cimitero, e non è altro.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://francescosimoncelli.blogspot.it/


martedì 20 marzo 2018

False flag per principianti





di Dmitry Orlov


La Gran Bretagna è praticamente impazzita per quanto riguarda il recente avvelenamento a Salisbury, in Inghilterra, dell'ex-colonnello dei servizi segreti russi, diventato poi spia britannica, Sergei Skripal e di sua figlia. Il primo ministro britannico, Theresa May, ha chiesto che la Russiadesse spiegazioni, sostenendo che erano stati avvelenati usando un agente nervino chiamato "Novichok" (parola russa che sta per "principianti"), un prodotto della ricerca sovietica sulle armi biologiche. Non è più un tale prodotto e la distruzione delle sue scorte è stata verificata anche da osservatori internazionali. Tuttavia la sua formula è di pubblico dominio e può essere sintetizzata in qualsiasi laboratorio chimico adeguatamente attrezzato, come il Porton Down in Gran Bretagna, che, per inciso, si trova a soli 18 minuti di auto da Salisbury.

La May non ha fornito alcuna prova a sostegno delle sue affermazioni sulla complicità russa nel tentato omicidio. Il ministero degli esteri russo ha chiesto che la Gran Bretagna metta nero su bianco tutte le prove disponibili per sostenere la sua accusa (ai sensi della convenzione sulle armi chimiche, la Gran Bretagna deve ottemperare entro 10 giorni), ma la Gran Bretagna ha rifiutato. Pertanto il ministro degli affari esteri, Sergei Lavrov, ha annunciato che la Russia non risponderà a tali accuse infondate.

Una chiave importante per individuare un false flag è che la "conoscenza" di chi è la colpa diventa prima che qualsiasi prova sia presentata. Ad esempio, nel caso dell'abbattimento del Malaysian Airlines MH-17 sull'Est Ucraina, tutti in Occidente erano convinti che la colpa fosse dei "separatisti filo-russi", prima ancora che potessero essere stabilite le dinamiche. Ancora non si capisce come avrebbero potuto farlo dato l'equipaggiamento che avevano a loro disposizione. In questo caso, la Russia è stata accusata quasi immediatamente, mentre il ministro degli affari esteri inglese, Boris Johnson, si è affrettato a dire che la Gran Bretagna non dovrebbe inviare la sua squadra alla Coppa del Mondo in Russia quest'estate, svelando il vero movente.

C'è qualcosa di nuovo e diverso dietro quest'ultima provocazione? Non proprio; sembra un replay dell'assassinio di Litvinenko nel novembre 2006. La scelta di un veleno esotico (Polonio 210), la mancanza di prove (gli inglesi hanno affermato che esistono prove circostanziali convincenti ma non ne hanno fornite) e il salto istantaneo alle conclusioni ("è stata la Russia!"), sono tutte cose già viste in altre salse. I russi si sono offerti di perseguire chiunque fosse responsabile, se solo gli inglesi avessero fornito loro le prove, ma non l'hanno fatto.

Dando agli inglesi il beneficio del dubbio, vediamo cosa avrebbe costretto i servizi segreti russi ad uccidere Skripal. In Russia è stato condannato per tradimento, poi graziato e rilasciato agli inglesi in uno scambio di prigionieri che comprendeva dieci spie russe che avevano lavorato negli Stati Uniti, tra cui la memorabile Anna Chapman. È una regola molto importante nello spionaggio quella che rende inattaccabili coloro che vengono rilasciati in uno scambio; se questa regola fosse violata, la malafede risultante renderebbe impossibile negoziare scambi futuri. Quindi se le autorità russe avessero ordinato di uccidere Skripal, ciò non solo sarebbe stato immorale e illegale, ma sarebbe stato assurdo, poiché ci sono casi in cui la raison d'état ovvia alla necessità di tali scrupoli. Peggio ancora, un simile comportamento sarebbe stato poco professionale.

Poi c'è la questione del tempismo. Le elezioni presidenziali della Russia si terranno tra pochi giorni, il 18 marzo. Questo sarebbe un momento particolarmente inopportuno per provocare uno scandalo internazionale. Quale possibile urgenza poteva esserci dietro l'uccisione di una ex-spia graziata che non possedeva più un'intelligence aggiornata, viveva tranquillamente in pensione, e in quel momento era impegnato a pranzare con sua figlia? Se il governo russo fosse coinvolto nell'avvelenamento, quale possibile ragione avrebbe potuto avere per non aspettare fino a dopo le elezioni?

L'assassinio di Skripal non è affatto un incidente isolato; ci sono stati diversi omicidi sospetti di russi di alto profilo nel Regno Unito per i quali non è stata fornita alcuna spiegazione adeguata. C'è un modello che si riepte: uno strano omicidio; l'immediato additamento della Russia come colpevole; e un tentativo di sfruttare l'incidente dal punto di vista politico. Sarebbe utile inserire questo ennesimo incidente in un contesto più ampio, ma ciò richiederebbe un articolo molto più lungo.

Siete giustificati se pensate che nulla di tutto ciò ha molto senso. Data la scarsità di prove, per dare un senso a questa storia siamo costretti a ricorrere un po' alla teoria della cospirazione. Tuttavia, se una teoria della cospirazione è ciò che serve per produrre la spiegazione più semplice, più elegante e più coerente, allora può essere considerata come prova circostanziale dell'esistenza di una cospirazione.

La mia spiegazione semplice e coerente è la seguente: sotto la direzione dei loro colleghi negli Stati Uniti, e seguendo il modus operandi precedentemente elaborato nel caso Litvinenko oltre un decennio fa, i servizi segreti britannici, in stretto coordinamento con il governo e la stampa britannici, hanno avvelenato Skripal e sua figlia usando un agente nervino ottenuto dalla base di ricerca militare britannica a Porton Down in modo da ottenere una scusa per compromettere le partite della Coppa del Mondo in Russia quest'estate e anche per creare uno scandalo immediatamente prima delle elezioni presidenziali russe.

Si tratta di una atto deplorevole, naturalmente, ma c'è un lato positivo in tutta questa storia per quanto riguarda la Russia: la Gran Bretagna (e, per associazione, gli Stati Uniti) affronteranno adesso molte più difficoltà a reclutare agenti doppiogiochisti all'interno del governo russo, dal momento che sapranno di essere vulnerabili anche se fuggiranno, o saranno graziati e usati in scambi. Chiaramente gli inglesi li considerano "usa e getta" e ritengono opportuno ucciderli in modi esotici, quindi sfruttare l'incidente per scopi politici.

Per quanto riguarda Skripal stesso... beh, questa è solo una storia molto triste: la reputazione rovinata, la vita rovinata, l'esilio, la moglie morta di cancro, il figlio morto per insufficienza epatica, e ora questo. Tutto per servire come monito per gli altri: non fidatevi degli angloamericani, perché sono subdoli e senza vergogna.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://francescosimoncelli.blogspot.it/