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martedì 21 luglio 2015

Le grandi banche stanno sopprimendo il prezzo dell'oro attraverso i derivati?





Ricordo a tutti i lettori che è in vendita il mio libro "L'Economia E' un Gioco da Ragazzi". Manoscritto incentrato sulla diffusione delle idee della Scuola Austriaca attraverso spiegazioni e analisi semplificate e dirette. Una presentazione adatta ad un vasto pubblico, a dimostrazione che per capire l'economia non è necessario un gergo tecnico ma solo logica e buon senso. Il libro è disponibile sia su Lulu.com sia su Scribd.



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di Paul Craig Roberts


In diverse occasioni abbiamo spiegato come gli agenti della Federal Reserve, le bullion bank (principalmente JP Morgan-Chase, HSBC e Scotia), vendano posizioni scoperte short ("naked short") sul mercato dei futures dell'oro (Comex) per ridurre gli aumenti nel prezzo spot. Scaricando così tanti contratti scoperti nel mercato dei futures, si crea un aumento artificiale "dell'oro di carta" e questo aumento dell'offerta spinge verso il basso il prezzo dell'oro.

Questa manipolazione funziona perché gli hedge fund, i principali acquirenti di contratti short, non chiedono la consegna dell'oro alla base dei contratti, risolvendoli invece in contanti. Ciò significa che le banche che hanno venduto i contratti scoperti, non corrono mai il rischio di non riuscire a coprirli. La quantità dei contratti paper gold ("open interest") può superare in qualsiasi momento la quantità d'oro fisico disponibile per la consegna, una situazione che non si verifica in altri mercati a termine.

In altre parole, i mercati dei futures dell'oro e dell'argento non sono un luogo dove la gente compra e vende tali metalli preziosi. Questi mercati sono luoghi dove le persone speculano sulla direzione dei prezzi e dove gli hedge fund utilizzano i futures sull'oro per coprire altre scommesse basandosi sulle formule matematiche che solgono usare. Il fatto che i prezzi dei lingotti siano determinati da questo mercato speculativo, e non dai mercati fisici, dove la gente vende e acquista lingotti fisici, è la ragione per cui le bullion bank possono far scendere il prezzo dell'oro e dell'argento anche se la domanda per il metallo fisico è in aumento.

Per esempio, martedì scorso la Zecca degli Stati Uniti ha annunciato di aver esaurito le monete American Eagle da un'oncia d'argento. Si tratta di una contraddizione della legge della domanda e dell'offerta: la domanda è alta, l'offerta è bassa e il prezzo scende. Tale anomalia economica può essere spiegata solo con la manipolazione dei prezzi in un mercato in cui l'offerta può essere creata con la stampa di contratti cartacei.

Ovviamente c'è in atto una frode e una manipolazione dei prezzi, ma nessuno si scotta. La Federal Reserve e il Tesoro americano sostengono questa frode, in quanto la soppressione dei prezzi dei metalli preziosi protegge il valore e lo status del dollaro come valuta di riserva mondiale, e impedisce all'oro e all'argento di svolgere il loro ruolo di vigilanti contro i problemi finanziari ed economici. La soppressione del prezzo dell'oro sopprime tale allarme, permette il proseguimento delle bolle nei mercati finanziari e permette a Washington d'imporre sanzioni contro quelle altre potenze mondiali la cui valuta non è di riserva.

Abbiamo scoperto che anche i derivati non quotati (OTC) svolgono un ruolo di contenimento dei prezzi e, contemporaneamente, servono a fornire posizioni long a quelle bullion bank che mascherano la loro manipolazione dei prezzi nel mercato dei futures.

I derivati ​​OTC sono contratti creati dalle grandi banche. Si tratta di contratti, o derivati, alla cui base c'è uno strumento finanziario o una merce. Poco si sa su di essi. Brooksley Born, capo della Commodity Futures Trading Corporation (CFTC), durante l'amministrazione Clinton disse che i derivati dovevano essere regolamentati. Tuttavia l'allora presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, il Segretario del Tesoro, Robert Rubin, il Vice Segretario, Lawrence Summers, e il presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), Arthur Levitt, tutti agenti delle grandi banche, convinsero il Congresso ad evitare che la CFTC regolametasse i derivati ​​OTC.

L'assenza di una regolamentazione significa l'assenza d'informazioni che possano indicare le finalità per le quali le banche utilizzano questi derivati. Quando JP Morgan è stata indagata per le sue posizioni short riguardanti l'argento, la banca convinse la CFTC che la sua posizione short al Comex era una copertura contro una posizione long costituita da derivati ​​OTC. In altre parole, JP Morgan ha usato i suoi derivati ​​OTC per proteggere il suo attacco al prezzo dell'argento nel mercato dei futures.

Nel corso del 2015, l'attacco ai prezzi dei lingotti si è intensificato, abbassandone i prezzi rispetto a quelli registrati per anni. Durante il primo trimestre di quest'anno, c'è stato un enorme picco nella quantità di derivati legati ai metalli preziosi.




Se queste erano posizioni long che servivano a proteggere le banche da quelle short presso il Comex, perché il prezzo dell'oro e dell'argento sta scendendo?

Altre prove di manipolazione ci arrivano dal continuo calo dei prezzi dell'oro e dell'argento nei mercati futures, anche se la domanda per i metalli fisici continua a salire fino al punto che la Zecca degli Stati Uniti è a corto di monete d'argento da vendere. Le incertezze derivanti dalla situazione greca aumentano l'incertezza sistemica. La risposta normale sarebbe un prezzo dei metalli preziosi in aumento, non in discesa.

La prova indiziaria è che i derivati ​​OTC non regolamentati per l'oro e l'argento non sono protezioni reali contro posizioni short presso il Comex, ma sono strutturati per sferrare un attacco aggiuntivo ai prezzi dei metalli preziosi.

Se questa ipotesi è corretta, significa che sette anni di salvataggi delle grandi banche che controllano la Federal Reserve e il Tesoro USA a scapito dell'economia degli Stati Uniti, hanno minacciato a tal punto lo status del dollaro USA tanto che ormai dev'essere protetto a tutti i costi. Questa protezione prevede tra le altre cose la tolleranza di attività illegali per sopprimere i prezzi dell'oro e dell'argento.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


giovedì 27 dicembre 2012

Il Fiscal Cliff E' un Diversivo: Lo Tsunami dei Derivati e la Bolla del Dollaro

L'articolo di oggi è un buon sunto di quale sia davvero l'inghippo dietro il crac del dollaro e di conseguenza degli USA. L'unica cosa che non condivido è l'accusa alla de-regolamentazione come causa scatenante. Ovvero, credere che se ci fosse stata una certa presenza di regole avremmo potuto evitare i disastri che oggi ci tocca affrontare. Non è così. Anche perché la nascita del settore bancario ombra (nato proprio per aggirare le regole), ad esempio, è antecedente a questo avvenimento. (Comunque, per una confutazione approfondita di questa posizione sul Glass-Steagall consultare il libro di Tom Woods Rollback.) E comunque, regole o non regole, resta il salvataggio della FED di coloro che hanno agito in maniera sconsiderata. Potremmo essere d'accordo sui derivati, invece, per i quali si potrebbe dire che non contenessero un'adeguata lista di esclusioni come accade per le assicurazioni ordinarie. Ciò non toglie, però, la loro utilità in un mercato. Per il resto, l'articolo fotografa esattamente la fragile situazione in cui navigano gli USA, con un dollaro in caduta libera ed una popolazione in costante risveglio dall'incubo statalista. Il sistema statale è condannato.
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di Paul Craig Roberts


Il "baratro fiscale" è un'altra bufala progettata per spostare l'attenzione dei politici, dei media e del pubblico attento da problemi enormi verso quelli di piccole dimensioni.

Il "baratro fiscale" consiste in tagli alla spesa automatici e aumenti delle tasse al fine di ridurre il deficit di un ammontare insignificante nei prossimi dieci anni, almeno se il Congresso non agisce il tal senso prima. In altre parole, il "baratro fiscale" avverrà in entrambi i casi.

Il problema con il "baratro fiscale," dal punto di vista dell'economia tradizionale, è che equivale ad una dose doppia di austerità iniettata in un'economia vacillante e in recessione. Sin dai tempi di John Maynard Keynes, la maggior parte degli economisti non crede che l'austerità sia una risposta alla recessione o alla depressione.

Indipendentemente da ciò, il "baratro fiscale" riguarda numeri piccoli rispetto allo Tsunami dei Derivati o alla bolla del mercato obbligazionario e del dollaro.

Il "baratro fiscale" richiede che il governo federale tagli la spesa di $1.3 bilioni nei prossimi dieci anni. Il Guardian ci dice che questo significa che il deficit federale deve essere ridotto di circa $109 miliardi l'anno o del 3% del budget attuale. Più semplicemente, basta dividere $1.3 bilioni per dieci e si arriva a $130 miliardi l'anno. Basterebbe semplicemente che Washington si prendesse una vacanza di tre mesi ogni anno dalle guerre.

Lo Tsunami dei Derivati, la bolle obbligazionaria e quella del dollaro sono di una grandezza diversa.

Lo scorso 5 Giugno a "Collapse At Hand" ho fatto notare che secondo il rapporto del quarto trimestre 2011 dell'Office of the Comptroller of the Currency, circa il 95% dei $230 bilioni di derivati a cui gli USA sono esposti è detenuto da quattro istituzioni finanziarie Americane: JP Morgan Chase Bank, Bank of America, Citibank, e Goldman Sachs.

Prima della deregulation finanziaria, in sostanza l'abrogazione del Glass-Steagall Act e della non-regolamentazione dei derivati – un risultato congiunto dell'amministrazione Clinton e del Partito Repubblicano – Chase, Bank of America, Citibank erano banche commerciali che prendevano i depositi dei depositanti e facevano prestiti alle imprese e ai consumatori e acquistavano titoli di stato con tutte le riserve supplementari.

Con l'abrogazione del Glass-Steagall queste banche commerciali oneste sono diventate dei casinò, come la banca d'investimento Goldman Sachs, scommettendo non solo il loro denaro ma anche quello dei depositanti su tassi di interesse, tassi di cambio, mutui, prezzi delle materie prime e delle azioni.

Queste scommesse non solo superarono molte volte il PIL degli Stati Uniti, ma anche quello mondiale. In effetti, le scommesse di JP Morgan Chase Bank sono pari solo al Prodotto Interno Lordo del mondo.

Secondo il rapporto del primo trimestre 2012 del Comptroller of the Currency, l'esposizione totale ai derivati delle banche Americane è scesa di poco rispetto al trimestre precedente: $227 bilioni. L'esposizione delle 4 banche degli Stati Uniti sopracitate rappresenta la quasi totalità di questa cifra ed è di gran lunga superiore ai loro asset o al loro capitale di rischio.

Lo Tsunami dei Derivati è il risultato di un pugno di pazzi e funzionari pubblici corrotti che hanno deregolamentato il sistema finanziario Americano. Oggi, soltanto quattro banche Statunitensi hanno un'esposizione ai derivati pari a 3.3 volte il Prodotto Interno Lordo del mondo. Quando ero un funzionario del Tesoro Americano, tale possibilità sarebbe stata considerata al di là della fantascienza.

Gran parte dell'esposizione ai derivati è in qualche modo intrappolata in modo che l'esposizione netta, nonostante sia ancora più grande del PIL di molti paesi, non è nell'ordine delle centinaia di bilioni di dollari. Tuttavia, la situazione è così preoccupante per la Federal Reserve che, dopo l'annuncio di un terzo round di quantitative easing, cioè stampare moneta per comprare bond – sia del Tesoro USA sia asset tossici delle banche – ha appena annunciato che raddoppierà i suoi acquisti.

In altre parole, l'intera politica economica degli Stati Uniti è dedicata a salvare quattro banche che sono troppo grandi per fallire. Le banche sono troppo grandi per fallire perché la deregolamentazione ha permesso una concentrazione finanziaria, come se l'Anti-Trust Act non esistesse.

Lo scopo del QE è quello di mantenere alti i prezzi del debito, cosa che supporta le scommesse delle banche. La Federal Reserve sostiene che lo scopo della sua enorme monetizzazione del debito serve ad aiutare l'economia con tassi di interesse bassi e con un aumento delle vendite di case. Ma la politica della FED sta danneggiando l'economia privando i risparmiatori, in particolare i pensionati, del margine di interesse, costringendoli a consumare i loro risparmi. I tassi di interesse reali pagati dai CDS, dai fondi del mercato monetario e dalle obbligazioni sono inferiori al tasso di inflazione.

Inoltre, il denaro che la FED sta creando al fine di salvare le quattro banche sta rendendo nervosi i detentori di dollari, sia in patria che all'estero. Se gli investitori abbandonano il dollaro e il suo valore di scambio scende, diminuirà anche il prezzo degli strumenti finanziari che gli acquisti della FED stanno sostenendo, ed i tassi di interesse aumenteranno. L'unico modo con cui la FED potrebbe sostenere il dollaro potrebbe essere quello di lasciar aumentare i tassi di interesse. In tal caso, i detentori di obbligazioni sarebbero spazzati via e gli oneri finanziari sul debito pubblico esploderebbero.

Con una tale catastrofe, in seguito al precedente collasso azionario e immobiliare, quel che rimarrebbe della ricchezza delle persone verrebbe spazzato via. Gli investitori stanno disertando le azioni per i titoli del Tesoro USA "sicuri." È per questo che la FED può mantenere i prezzi delle obbligazioni così alti in modo che il tasso di interesse reale sia negativo.

La minaccia del "baratro fiscale" è irrilevante rispetto alla minaccia dei derivati e alla minaccia per il dollaro USA e per il mercato obbligazionario rappresentata dalla Federal Reserve disposta a salvare quattro banche Statunitensi.

Ancora una volta, i media e il suo padrone, il governo degli Stati Uniti, nascondono i problemi reali dietro uno falso. Il "baratro fiscale" è diventato il sotterfugio dei Repubblicani per salvare il paese dalla bancarotta, distruggendo la rete di sicurezza sociale messa in atto nel corso degli anni '30 e integrata dalla "Great Society" di Lyndon Johnson a metà degli anni '60.

Ora che non ci sono posti di lavoro, ora che i redditi reali delle famiglie sono stagnanti o in declino da decenni, e ora che la ricchezza e il reddito sono concentrati in poche mani è tempo, dicono i Repubblicani, di distruggere la rete di sicurezza sociale in modo da non cadere giù dal "baratro fiscale."

Nella storia umana, una tale politica di solito produce rivolta e rivoluzione, che è quello di cui gli Stati Uniti hanno tanto bisogno.

Forse i nostri politici stupidi e corrotti ci stanno facendo un favore, dopo tutto.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


sabato 18 giugno 2011

Washington Fomenterà una Guerra tra Cina ed India?


Dopo aver sottolineato come la Cina possa essere il nuovo "nemico da battere", torniamo sull'argomento con l'aggiunto al puzzle geo-politico di un ulteriore tassello. Come le migliori strategie insegnano, difatti, uno scontro aperto non é mai la scelta tattica migliore, soprattutto se parliamo della Cina; gli Stati Uniti quindi potrebbero dare vita ad una rivalità pericoloso tra l'India e la Cina, al fine di trarne vantaggio ed occuparsi dei restanti paesi da mettere nel taschino (leggi: Russia) per avere in seguito sotto la sua "ala" ogni landa di terra su questo stramaledetto pianeta.

Come ovvio che sia nessuno conosce il futuro, ma le premesse in gioco sono tutt'altro che ottimiste.

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di Paul Craig Roberts


Qual'é la soluzione di Washington per il potere crescente della Cina?

La risposta potrebbe essere coinvolgere la Cina in una guerra nucleare con l'India.

L'allestimento della finta morte di bin Laden in un raid che ha violato la sovranità del Pakistan é stato venduto al presidente Obama dal complesso militare come un modo per accumulare voti.

Il raid ha avuto successo nell'incrementare l'approvazione verso Obama. Ma il suo vero scopo era colpire il Pakistan e mostrargli che gli Stati Uniti stavando pensando di invadere il Pakistan in modo da far pagare allo stesso l'aver nascosto il presunto bin Laden vicino ad una caserma militare. La posizione dei neocon e del complesso militare degli Stati Uniti é la seguente: i talebani non possono essere conquistati a meno che la NATO non allarga il teatro di guerra al Pakistan, dove i talebani hanno presumibilmente rifugi protetti dal governo pakistano, che prende il denaro di Washington ma non esegue i suoi ordini.

Il Pakistan ha ricevuto il messaggio ed é corso dalla Cina. Il 17 maggio il primo ministro pakistano, Yousaf Raza Gilani, mentre partiva per la Cina ha dichiarato che la Cina é "il miglior e più fidato amico" del Pakistan. La Cina ha costruito un porto per il Pakistan a Gwadar, il che é vicino l'entrata dello Stretto di Hormuz. Il porto potrebbe divenire una base navale cinese nel mare arabico.

Raza Rumi ha riportato sul Pakistan Tribune (4 giugno) che ad una recente conferenza alla National Defense University del Pakistan, Husain Haqqani, l'ambasciatore pakistano negli Stati Uniti, ha chiesto agli ufficiali dell'esercito se la più grande minaccia per il Pakistan venisse dall'interno, dall'India, o dagli Stati Uniti. La maggioranza degli ufficiali ha detto che gli Stati Uniti sono la più grande minaccia al Pakistan.

La Cina, preoccupata per l'India, l'altro gigante asiatico che sta crescendo, é disposta ad allearsi col Pakistan. Per di più la Cina non vuole americani sui suoi confini, dove loro invece vorrebbero essere se il Pakistan dovesse divenire un altro campo di battaglia americano.

Pertanto la Cina ha mostrato il suo disappunto per la minaccia degli Stati Uniti verso il Pakistan ed ha avvisato Washington di rispettare la sovranità del Pakistan, aggiungendo che ogni attacco al Pakistan sarebbe considerato un attacco alla Cina.

Non penso che l'ultimatum della Cina sia stato riportato dalla stampa americana, ma é stato ampiamente riportato dalla stampa indiana. L'India é preoccupata che la Cina si sia fatta avanti per proteggere il Pakistan.

L'ultimatum cinese é importante, perché é un ultimatum a livello di quelli della Prima e Seconda Guerra Mondiale. Con questo livello di impegno della Cina nei confronti del Pakistan, Washington cercherà un modo per uscire da questo confronto e farvi entrare invece l'India.

Gli Stati Uniti sono stati servili nei confronti dell'India, coltivandola nei modi più vergognosi, incluso il sacrificio dei lavori americani. Di recente c'é stata un'enorme vendita di armi degli Stati Uniti verso l'India, accordi militari di cooperazione USA-India ed operazioni militari congiunte.

Washington suppone che gli indiani, che furono creduloni per secoli nei confronti degli inglesi, saranno creduloni sulla "città splendente sulla collina" che sta "portando democrazia e libertà nel mondo" e distruggeranno, uccideranno e devasteranno. Come gli inglesi e la Francia di Sarkozy, i leader politici indiani si ritroveranno a compiere la volontà di Washington. In quel momento l'India e la Cina capiranno che sono state manovratei in una distruzione reciproca da parte degli americani, ma sarà troppo tardi per entrambi per tornare indietro.

Con Cina ed India eliminate, rimarrebbe la Russia, che é stata già accerchiata dalle basi missilistiche degli USA ed isolata dall'Europa dalla NATO, che ora include precedenti parti dell'Impero Sovietico. Un'ampia percentuale di giovani creduloni russi ammira gli Stati Uniti per la sua "libertà" (sanno proprio poco) ed odiano lo Stato autoritario russo, che considerano una continuazione del vecchio Stato sovietico. Questi "russi internazionalizzati" si schiereranno dalla parte di Washington, forzando più o meno Mosca alla resa.

Mentre il resto del mondo, con l'eccezione di parti del Sud America, é già parte dell'Impero Americano, la resa della Russia lascierà campo libero agli Stati Uniti di occuparsi del Sud America. Chavez verrà spodestato e se gli altri non si metteranno in riga, saranno forniti maggiori esempi.

L'unico modo per fermare l'Impero Americano é che la Cina e la Russia comprendano il pericolo e formino un'alleanza indissolubile che rassicuri l'India, sradichi la Germania dalla NATO e difenda l'Iran.

Altrimenti l'Impero Americano prevarrà sul mondo intero. Il dollaro degli Stati Uniti diventerà la sola valuta e pertanto sarà risparmiato da una monetizzazione del debito che lo deprezzerebbe nei tassi di cambio.

L'oro e l'argento diventeranno dei possedimenti proibiti, come le pistole ed un certo numero di libri, inclusa la Costituzione degli Stati Uniti.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


giovedì 2 giugno 2011

Il Nuovo bin Laden: la Cina

La Cina sta comprando in massa oro. Ma la Cina sta iniziando ad averne le palle piene delle politiche della FED. Da buon mercantilista quale è, continua a sostenere gli USA ma si lamenta nel frattempo e stringe accordi trasversali con altre nazioni (BRIC) per tentare di trovare una soluzione al problema che la lega a doppio filo agli USA (2$ triliardi in buoni del Tesoro statunitensi). La Cina potrebbe in ogni momento affossare gli Stati Uniti, ma ciò vorrebbe dire anche affossare le proprie esportazioni. E' in stallo. Per questo, per precauzione, oltre al debito degli Stati Uniti compra anche oro nel caso in cui trovi una soluzione (apparentemente impossibile) al problema che la attanaglia; in modo da potersi liberare degli USA e cadere in piedi. Questa è una mia ipotesi, ovviamente, ma senza ombra di dubbio la Cina è il nuovo "avversario da battere" sulla scena mondiale.
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di Paul Craig Roberts


George Orwell, lo pseudonimo con cui è conosciuto Eric Blair, aveva il dono della preveggenza oppure della fortuna cieca. Nel suo romanzo del 1949, 1984, descrisse l'America di oggi e, temo, anche la sua nativa Gran Bretagna, che non è più grande come una volta e segue Washington, leccandogli lo stivale, permettendo a Washington di sottomettere l'Europa e la stessa Inghilterra e distruggendosi finanziariamente e moralmente in modo da sostenere l'egemonia americana sul resto del mondo.

Nella profezia di Orwell, il governo del Grande Fratello governa incondizionatamente sulle persone, incapaci di avere pensieri indipendenti, che sono costantemente spiate. Nel 1949 non c'era Internet, Facebook, twitter, il GPS, ecc. lo spionaggio del Grande Fratello era compiuto attraverso telecamere e microfoni in aree pubbliche, come nell'Inghilterra di oggi, ed attraverso televisori equipaggiati con strumenti di sorveglianza nelle case. Visto che tutti pensavano quello che il governo voleva che pensassero, era semplice identificare i pochi che erano sospetti.

Paura e guerra erano usati per tenere tutti in riga, ma nenache Orwell anticipò che la Difesa Nazionale avrebbe palpato i genitali dei viaggiatori e dei clienti dei centri commerciali. Ogni giorno nella vita delle persone, c'erano in TV i Due Minuti d'Odio. Un'immagine di Emmanuel Goldstein, una creazione della propaganda del Ministero della Verità, appariva sullo schermo, il quale era considerato come il Nemico Numero Uno dell'Oceania. Goldstein era l'inesistente "nemico dello Stato" la cui organizzazione inesistente, "La Confraternita", era il nemico terrorista dell'Oceania. La Minaccia di Goldstein giustificava la "Difesa Nazionale" che violava tutti i Diritti conosciuti degli Inglesi e manteneva i sottomessi dell'Oceania "al sicuro".

Sin dal 9/11, a parte alcune deviazioni fatte su Sheik Mohammed e Mohamed Atta, i due rivali a bin Laden come la "Mente del 9/11", Osama bin Laden ha giocato il ruolo dell'Emmanuel Goldstein del ventunesimo secolo. Ora che il governo Obama ha annunciato l'omicidio del Goldstein dei giorni nostri, un nuovo demone deve essere costruito prima che le guerre dell'Oceania esauriscano le giustificazioni.

Hillary Clinton, l'idiota di basso rango che è Segretario di Stato degli Stati Uniti, è indaffarata per rendere la Cina il nuovo nemico dell'Oceania. La Cina è il più grande creditore dell'America, ma ciò non ostacola l'idiota Hillary, questa settimana di fronte ad alti funzionari cinesi, dal denuciare la Cina per "violazioni di diritti umani" e per l'assenza di democrazia.

Mentre Hillary si godeva la sua sfuriata e mostrava indicibile ipocrisia americana, i tizi della Difesa Nazionale hanno organizzato la polizia locale e gli sceriffi di un piccolo paese che è residenza della Western Illinois University ed hanno aggredito gli studenti pacifici che si stavano godendo il loro street party annuale. Non c'erano risse, non c'erano danni a proprietà, ma la polizia anti-sommossa e le squadre SWAT della Difesa Nazionale si sono palesate con cannoni acustici, gas lacrimogeni ed hanno picchiato gli studenti.

Difatti, se qualcuno presta attenzione a quello che sta accadendo in America oggi, una polizia militarizzata ed una Difesa Nazionale stanno distruggendo i diritti costituzionali di pacifica riunione, protesta e libertà di parola.

Per fini pratici, la Costituzione degli Stati Uniti non esiste più. La polizia può picchiare, colpire con taser, maltrattare ed arrestare ingiustamente i cittadini americani senza conseguenze.

La branca esecutiva del governo federale, alla quale siamo soliti rivolgerci per maltrattamenti a livello statale e locale, ha acquisito sotto il governo Bush il diritto di ignorare sia le leggi degli Stati Uniti sia quelle internazionali, insieme alla Costituzione degli Stati Uniti ed ai poteri costituzionali del Congresso e dei giudici. Fintanto che c'è uno "stato di guerra", come l'infinita "guerra al terrore", la branca esecutiva è al di sopra della legge. L'America non è una democrazia, ma un paese governato da una branca esecutiva di Cesare.

Hillary, come il resto del governo degli Stati Uniti, è terorrizzata dal recente rapporto del Fondo Monetario Internazionale (FMI) secondo cui la Cina diventerà l'economia più potente in cinque anni.

Propio come il complesso militare faceva pressioni su John F. Kennedy per iniziare una guerra con l'Unione Sovietica durante la crisi missilistica cubana mentre gli Stati Uniti ancora avevano il vantaggio nucleare, Hillary sta ora trasformando la Cina in Emmanuel Goldstein.

L'odio deve essere mobilitato, prima che Washington possa muovere le ignoranti masse patriottiche verso la guerra.

Come può andare avanti l'Oceania se il nemico dichiarato, Osama bin Laden, è morto. Il Grande Fratello deve immediatamente inventare un altro "nemico del popolo".

Ma Hillary, essendo una totale idiota, ha scelto un paese che ha ben altro che armi militari. Mentre gli americani sostengono i "dissidenti" in Cina, che sono sufficientemente stupidi da credere che esista la democrazia in America, l'insultato governo cinese siede su 2$ triliardi di asset statunitensi denominati in dollari che possono essere scaricati, distruggendo così il valore di cambio del dollaro statunitense ed il dollaro come valuta di riserva, la fonte principale del potere degli Stati Uniti.

Hillary, in un atto di ipocrisia senza precedenti, ha denunciato la Cina per "violazione di diritti umani". Ciò da un paese che ha violato i diritti umani di milioni di vittime in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Yemen, Libia, Somalia, ad Abu Ghraib, a Guantanamo, nelle prigioni segrete della CIA in tutto il pianeta, nelle corti degli Stati Uniti e negli arresti e sequestri dei documenti di coloro che protestano per le guerre americane. Non c'è peggior violatore di diritti umani sul pianeta del governo degli Stati Uniti, ed il mondo lo sa.

L'arroganza dei politici statunitensi e delle bugie che inculcano nel popolo americano, hanno esposto Washington ad una guerra con il paese più popoloso della Terra, un paese che ha un'alleanza militare con la Russia, la quale ha sufficienti armi nucleari per spazzare via tutta la vita sulla Terra. Gli idioti spaventati a Washington sono davvero disperati per erigere la Cina come il nuovo Osama bin Laden, la figura dei due minuti d'odio, in modo che l'Unica Superpotenza del Mondo possa spodestare i cinesi prima che loro sorpassino gli Stati Uniti come Potenza Numero Uno.

Nessun paese sulla Terra ha un governo meno responsabile di quello degli americani. Tuttavia gli americani difenderanno la loro oppressione, e questa sarà la brutta fine del mondo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


martedì 3 maggio 2011

"Gli Stati Uniti al Recupero del Petrolio Libico della Cina"

Se ve la siete già bevuta vi consiglio di porvi alcune domande: come fa un vecchio decrepito bisognoso di costanti dialisi a sopravvivere dieci anni sulle montagne? Perchè a Gheddafi si congelano i possedimenti mentre invece a Bin Laden le banche "strizzano" l'occhio? Il cadavere del più "famigerato" terrorista viene buttato a mare con tanto di canzone? In realtà sono Obama ed il dollaro con l'acqua alla gola: il primo vede le elezioni avvicinarsi e finora ha inanellato solo fallimenti. Il secondo scava sottoterra e presto diventerà un reperto archeologico. Se non vi basta qui troverete un ottimo pezzo su Bin Laden. Oggi occupiamoci di un'altra notizia segnalata dall'utente Niki.
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Intervista a Paul Craig Roberts


Press TV ha intervistato il dottor Paul Craig Roberts, precedente assistente segretario del Tesoro degli Stati Uniti a Panama City, che fornisce la sua idea sulla rivoluzione in Libia e sul perchè il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha bisogno di rovesciare Gheddafi quando nessun altro presidente degli Stati Uniti lo ha mai fatto.


Press TV: La Russia ha criticato la NATO per essere andata oltre il suo mandato ONU. In un'altra notizia un'operazione congiunta sta per essere intrapresa da Obama, Cameron e Sarkozy i quali hanno detto che "lasciare Gheddafi al potere sarebbe un esorbitante tradimento per il popolo libico".

Sappiamo che il mandato non parla di cambiamento di governo; l'amministrazione Obama ha detto che non sono lì per cambiare il governo; ma le cose sembrano alquanto differenti ora, no?

Roberts: Infatti. Prima di tutto, c'è da notare che le proteste in Libia sono diverse da quelle in Egitto o in Yemen o in Bahrain o in Tunisia e la differenza è che questa è una ribellione armata.

Ci sono ulteriori differenze: un'altra è che queste proteste si sono originate nella parte orientale della Libia dove c'è il petrolio – non si sono originate nella capitale. Ed abbiamo sentito dall'inizio relazioni credibili secondo cui la CIA è coinvolta nelle proteste e ci sono stati un gran numero di reportage secondo cui la CIA ha guidato la ribellione libica.

Secondo me tutto ciò è stato fatto per eliminare la Cina dal Mediterraneo. La Cina ha molti investimenti energetici ed edili in Libia. Stanno guardando all'Africa come una futura fonte d'energia.

Gli Stati Uniti stanno contrastando ciò organizzando lo United States African Command (USAC), al quale Gheddafi ha rifiutato di unirsi. Ecco quindi la seconda ragione per cacciare Gheddafi.

E la terza ragione è che la Libia controlla parte della costa del Mediterraneo e non è nelle mani americane.


Press TV: Chi sono i rivoluzionari? Gli Stati Uniti affermano di non sapere con chi aprire un dialogo, ma considerando che la CIA è sul campo in contatto coi rivoluzionari – Chi sono le persone con le quali la Libia andrà avanti in una qualsiasi era post-Gheddafi?

Roberts: Se la Libia andrà avanti sotto i "rivoluzionari" o meno dipenderà dalla vittoria della CIA – anconra non lo sappiamo. Come ha detto prima la risoluzione ONU pone limiti su cosa le forze europee ed americane possono ottenere dalla Libia. Possono avere una no-fly zone, ma si presuppone che non possano combattere insieme ai ribelli.

Ma ovviamente la CIA si. Quindi abbiamo queste violazioni della risoluzione ONU. Se la NATO, che ora è una copertura per la "comunità mondiale", ha successo nello scacciare Gheddafi, il prossimo obiettivo sarà la Siria. Quest'ultima è stata già demonizzata.

Perchè stanno mirando alla Siria? – Perchè i russi hanno un'ampia base navale in Siria. E ciò fornisce alla flotta russa una presenza nel Mediterraneo; gli Stati Uniti e la NATO non vogliono ciò. Se si avrà successo nello scacciare Gheddafi, la Siria è la prossima.

Già stanno incolpando l'Iran per i fatti in Siria e Libia (a tal proposito si veda questa notizia di ieri, ndt). L'Iran è il bersaglio principale perchè è uno Stato indipendente che non è un pupazzo dei colonialisti occidentali.


Press TV: Riguardo al programma espansionistico dell'occidente, quando il mandato ONU sulla Libia fu dibattuto nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU la Russia non pose il veto. Sicuramente la Russia deve essersi accorta della politica espansionistica degli Stati Uniti della Francia e dell'Inghilterra.

Roberts: Si, se ne sono accorti; e lo stesso la Cina. E' una grande minaccia per la Cina perchè ha 50 importanti progetti d'investimento nella Libia orientale. Quindi la domanda è, perchè la Russia e la Cina si sono astenute piuttosto che porre il veto e bloccare tutto? Non conosciamo la risposta.

Possibilmente questi paesi stanno pensando di lasciar espandere oltre l'America, oppure non hanno voluto scontrarsi con gli Stati Uniti con una posizione diplomatica o militare e vedersi arrivare contro un assalto furibondo della propaganda occidentale. Non conosciamo le ragioni, ma sappiamo che si sono astenuti perchè non concordavano con quella politica e continuano a criticarla.


Press TV: Una grande porzione degli asset di Gheddafi sono stati congelati negli Stati Uniti come anche negli altri paesi. Sappiamo anche che i rivoluzionari libici hanno inaugurato una banca centrale ed hanno iniziato una produzione limitata di petrolio e stanno facendo accordi con aziende americane ed occidentali. Viene da domandarsi se una cosa simile possa mai accadere nel mezzo di una rivoluzione. Non è bizzarro?

Roberts: Si è molto bizzarro ed intrigante. Fa tornare alla memoria tutti i reportage secondo cui la CIA è l'origine di questa cosiddetta rivolta e la sta fomentando e controllando in modo da escludere la Cina dai suoi stessi investimenti nel petrolio libico.

Secondo me quello che sta succedendo è paragonabile a quello che gli Stati Uniti e l'Inghilterra fecero al Giappone nel 1930. Quando tagliarono fuori il Giappone dalla linea del petrolio, dalla gomma e dai minerali; questa fu l'origine della Seconda Guerra Mondiale nel Pacifico. Ed ora gli americani e gli inglesi stanno facendo la stessa cosa alla Cina.

La differenza è che la Cina ha armi nucleari ed ha anche una economia più forte rispetto agli americani. E così gli americani stanno correndo un grave rischio non solo per se stessi, ma anche per il resto del mondo. Il mondo intero è ora in ballo per l'ambizione degli Stati Uniti; l'arroganza americana – il desiderio di egemonia degli americani sul mondo sta guidando il resto del globo in una Guerra Mondiale.


Press TV: Nel contesto delle politiche espansioniste dell'America, quanto pensi che andranno oltre gli Stati Uniti rispetto al mandato dell'ONU? Vedremo anche un attacco via terra?

Roberts: Probabilmente – ameno che non trovino un modo per sconfiggere Gheddafi senza arrivare a questo. Sin da quando abbiamo avuto Bill Clinton, George W. Bush ed ora Obama, quello che abbiamo imparato è che la legge non significa nulla per la branca esecutiva degli Stati Uniti. Non obbedisce alle leggi a cui noi dobbiamo obbedire; non obbedisce alle leggi internazionali; viola tutte le libertà civili e seppellisce il principio dello habeas corpus e la capacità di un imputato di essere legalmente rappresentato.

Non prestano alcuna attenzione alla legge così non presteranno attenzione all'ONU. L'ONU è un'organizzazione fantoccio e Washington la userà come copertura. Quindi, si, se non possono cacciare Gheddafi impiegheranno truppe di terra – ecco perchè ci sono francesi ed inglesi coinvolti. Stiamo anche usando i francesci da un'altra parte dell'Africa; usiamo gli inglesi in Afghanistan – sono fantocci.

Questi paesi non sono indipendenti. Sarkozy non risponde ai francesi – risponde a Washington. Il primo ministro inglese non risponde agli inglesi, risponde a Washington. Questi sono governanti fantoccio di un impero; non hanno nulla a che fare con il loro popolo e noi li mettiamo in carica.


Press TV: Quindi questi altri paesi accoglierebbero a braccia aperte le truppe NATO di terra?

Roberts: Ovviamente. Sono nelle tasche della CIA. E' un'operazione della CIA, non una protesta legittima dei libici. E' una ribellione armata che non ha alcun sostegno nella capitale. Sta avendo luogo ad est dove c'è il petrolio ed è diretto verso la Cina.


Press TV: Come crede che andrà a finire questa situazione? Sembra che ci sia una spaccatura tra i paesi della NATO con Inghilterra e Francia che vogliono aumentare i raid aerei, ma gli Stati Uniti dicono di no, che non ce n'è bisogno.

Roberts: La spaccatura non è reale. La spaccatura è solo parte della copertura, una parte della propaganda. Gheddafi ha governato per 40 anni – ai tempi di Gamal Abdel Nasser (prima di Anwar Sadat) che voleva dare l'indipendenza all'Egitto.

Egli (Gheddafi) non fu mai chiamato prima d'ora un dittatore brutale che sarebbe dovuto essere rimosso. Nessun'altro presidente ha mai detto che Gheddafi se ne dovesse andare. Nemmeno Ronald Reagan che praticamente bombardò il bunker di Gheddafi. Ma tutto d'un tratto deve andarsene. Perchè?

Perchè sta bloccando l'USAC, egli controlla parte del Mediterraneo e ha concesso alla Cina di trovare i suoi bisogni per il futuro. Washington sta provando ad azzoppare il suo rivale principale, la Cina, negandole l'energia. Ecco di cosa stiamo parlando; una reazione degli Stati Uniti al penetramento della Cina in Africa.

Se agli Stati Uniti stessero a cuore le questioni umanitarie, non avrebbero ucciso tutte quelle persone in Afghanistan ed in Pakistan con i loro droni ed attacchi militari. Quasi sempre ci rimettono la pelle i civili. E gli Stati Uniti sono riluttanti a scusarsi per averli uccisi. Dicono che pensavano che stessero uccidendo dei talebani o un altro nemico del genere.


Press TV: Chi beneficerà da tutto ciò oltre che gli Stati Uniti? Gli altri paesi che obbediscono ai desideri statunitensi – cosa hanno da guadagnarci?

Roberts: Stiamo solo parlando di paesi NATO, gli Stati fantoccio americani. Inghilterra, Francia, Italia, Germania, fanno tutte parte dell'impero americano. Abbiamo avuto truppe stazionate in Germania sin dal 1945. Stiamo parlando di 66 anni di occupazione americana della Germania. Gli americani hanno basi militari in Italia – come potrebbe essere un paese indipendente? La Francia era in qualche modo indipendente fino a quando Washington non ha messo Sarkozy al potere. Così tutti loro fanno tutto ciò che viene detto loro di fare.

Washington vuole governare la Russia, la Cina, l'Iran, l'Africa e tutto il sud America. Washington vuole l'egemonia sul mondo. Ecco cosa significa egemonia mondiale. E Washington inseguirà questo obiettivo a tutti i costi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/

sabato 8 gennaio 2011

La guerra al terrore

Ora, dopo le commemorazioni del nostro "ragaaaazzzzo", osserviamo due o tre cosette sull'Afghanistan e sull'Iraq perchè l'informazione mainstream dà solo due tipi di notizie: i morti ammazzati (i cosidetti "eroi"; che tra l'altro, tutti sono eroi con i soldi degli altri) e le parate organizzate da qualche parassita per dare sfoggio si sé. Anche perchè verrebbe da chiedersi, ma perchè sono là? Per costruire ospedali e ponti? Il paese è popolato solo da cammelli e quindi incapaci di farlo da soli? E perchè non l'Azerbaijan, allora, o il Tibet?
L'attento lettore ora intuirà che queste domande sono solo un piccolo tassello del mosaico, il quale raccoglie moltre altre tessere tutte legate da due concetti: terrore autoctono e direzionamento (errato) di risorse.

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di Paul Craig Roberts


Qualcuno ricorda "la guerra definita come una passeggiata" che sarebbe durata sei mesi, costata 50/60$ miliardi e pagata con le entrate del petrolio Iraqeno?

Qualcuno ricorda l'economista della Casa Bianca Lawrence Lindsey licenziato da Dubya perchè stimava che la guerra in Iraq sarebbe costata più di 200$ miliardi?

Lindsey fu licenziato per aver sovrastimato il costo di una guerra che, secondo Joseph Stiglitz e Linda Blimes, è costata 15 volte di più di quanto Lindsey aveva stimato. E gli Stati Uniti hanno ancora 50,000 truppe in Iraq.

Qualcuno ricorda che proprio poco prima l'invasione degli Stati Uniti dell'Iraq, il governo degli Stati Uniti ha dichiarato vittoria sui Talebani in Afghanistan?

Qualcuno ricorda che la ragione che Dubya ha dato per invadere l'Iraq era nelle armi di distruzione di masse di Saddam Hussein, armi che il governo degli Stati Uniti sapeva che non esistevano?

Gli Americani sono consapevoli che gli stessi neo-conservatori che hanno fatto questo fantastico errore, o detto questa favolosa bugia, sono ancora in controllo del governo degli Stati Uniti?

La "guerra al terrore" è al suo decimo anno. Di cosa si tratta?

La verità è che la "guerra al terrore" serve a creare terroristi reali. Il governo degli Stati Uniti ha disperatamente bisogno di terroristi reali in modo da giustificare la sua espansione delle sue guerre contro i paesi Musulmani e mantenere gli Americani sufficientemente terrorizzati affinchè continuino ad accettare lo stato di polizia che fornisce "sicurezza dai terroristi", ma non dal governo che ha scartato le libertà civili.

Il governo degli Stati Uniti crea i terroristi invadendo i paesi Musulmani, distruggendo le infrastrutture ed uccidendo un gran numero di civili. Gli Stati Uniti creano anche i terroristi insediando governi fantoccio per governare i Musulmani ed usando i governi fantoccio per assassinare e perseguitare i cittadini come sta accadendo su vasta scala oggi in Pakistan.

I Neoconservatori hanno usato il 9/11 per lanciare il loro piano per l'egemonia degli Stati Uniti sul mondo. Il loro piano è in linea con gli interessi delle oligarchie che governano gli Stati Uniti. Le guerre sono buone per i profitti del complesso militare, sul quale il presidente Eisenhower ci ha messo in guardia invano mezzo secolo fà. L'egemonia Americana è buona per il controllo delle risorse e della circolazione delle stesse da parte dell'industria petrolifera. La trasformazione del Medio-Oriente in un grande Stato-fantoccio Americano sarà buono per le aspirazioni della lobby Sionista al fine di espandere il territorio Israeliano.

La maggior parte degli Americani non riesce a vedere cosa sta succedendo a causa del loro condizionamento. La maggior parte degli Americani crede che il loro governo sia il migliore sulla Terra, che è moralmente motivato ad aiutare gli altri ed a far del bene, che manda aiuti ai paesi dove c'è la fame e dove ci sono calamità naturali. La maggior parte crede che i loro presidenti dicano la verità, a parte per i loro affari sessuali.

La persistenza di queste illusioni è straordinariamente ogni giorno su tutti i titoli di giornale, i quali dicono che il governo degli Stati Uniti sta maltrattando, ed interferendo, con ogni paese della Terra. La politica degli Stati Uniti è di comprare il silenzio, rovesciare o fare guerra ai leader di altri paesi che rappresentano gli interessi del loro popolo invece che quelli Americani. Una vittima recente è stato il presidente dell'Honduras che ha avuto l'azzardata idea di porre il governo Honduregno al servizio del popolo Honduregno stesso.

Il governo Americano è stato in grado di far spodestare il presidente Honduregno, poichè l'esercito Honduregno è addestrato e rifornito dall'esercito Statunitense. Lo stesso per il Pakistan, dove il governo degli Stati Uniti ha fatto in modo che il governo Pakistano facesse guerra alla sua stessa gente invadendo aree tribali che gli Americani considerano essere vicine ai Talebani, Al Qaeda, "militanti" e "terroristi".

In precedenza quest'anno un vice-segretario del Tesoro Statunitense ha ordinato al Pakistan di alzare le tasse cosicché il governo Pakistano potesse muovere guerra più efficacemente ai suoi cittadini. Il 14 ottobre il segretario di stato Hillary Clinton ha ordinato al Pakistan di aumentare di nuovo le tasse o gli Stati Uniti avrebbero negato gli aiuti per gli alluvioni. La Clinton ha messo pressione sugli Stati fantoccio Europei per fare la stessa cosa, esprimendo nella stessa salsa che il governo degli Stati Uniti era preoccupato per i tagli nel budget dell'esercito Inglese. Dio ce ne scambi e liberi! che gli Inglesi sotto pressione, i quali ancora devono riprendersi dalla frode finanziaria Americana, non allochino abbastanza denaro per combattere le guerre dell'America.

Agli ordini di Washington il governo Pakistano ha lanciato un'offensiva militare contro i cittadini Pakistani nella Swat Valley che ha ucciso un gran numero di Pakistani e ha scacciato milioni di civili dalle loro case. Lo scorso luglio gli Stati Uniti hanno ordinato al Pakistan di mandare le proprie truppe contro i residenti del nord Waziristan. Il 6 luglio Jason Ditz ha scritto su Antiwar.com che "al comando dell'America, il Pakistan ha lanciato offensive contro [le provincie Pakistane della] Swat Valley, Bajaur, sud Waziristan, Orakzai e Khyber".

Una settimana dopo il senatore Carl Levin ha invocato un'intensificazione delle politiche dell'amministrazione Obama per incursioni aeree contro le aree tribali del Pakistan. Il 30 settembre il giornale Pakistano, The Frontier Post, ha scritto che le incursioni aeree Americane "sono, in parole povere, una chiara aggressione contro il Pakistan".

Gli Stati Uniti sostengono che le proprie forze in Afghanistan hanno il diritto di attraversare il confine del Pakistan per cercare i "militanti". Di recente gli elicotteri d'assalto Statunitensi hanno ucciso tre soldati Pakistani che hanno scambiato per Talebani. Il Pakistan ha chiuso la via principale dei rifornimenti Statunitensi verso l'Afghanistan finchè gli Americani non si scuseranno.

Il Pakistan ha avvertito Washington su attacchi futuri. Tuttavia gli ufficiali Statunitensi, sotto pressione da Obama al fine di mostrare qualche progresso nell'infinita guerra Afghana, hanno risposto all'avvertimento Pakistano richiedendo l'espansione della guerra Afghana nel Pakistan. Il 5 ottobre il giornalista Canadese Eric Margolis ha scritto che "gli Stati Uniti sono sempre più vicini sul ciglio di invadere il Pakistan".

Nel suo libro Obama's Wars, Bob Woodward scrive che il presidente del Pakistan al soldo dell'America, Asif Ali Zardari, crede che gli attacchi terroristici in Pakistan, per cui sono stati accusati i Talebani, sono di fatto operazioni della CIA progettate per destabilizzare il Pakistan e permettere a Washington di prendere le armi nucleari del Pakistan.

Per tenere in riga il Pakistan, il governo degli Stati Uniti ha cambiato la sua posizione secondo cui "gli attentati di Times Square" erano il lavoro di un "lupo solitario". Il procuratore generale Eric Holder ha cambiato l'accusa verso un "talebano Pakistano" ed il segretario di stato Hillary Clinton ha minacciato il Pakistan con "gravi ripercussioni" per lo sventato attentato di Times Square, il quale probabilmente era un'operazione false flag mirata al Pakistan.

Per aumentare ulteriormente le tensioni, il primo settembre gli otto membri di una importante delegazione militare Pakistana in viaggio verso un meeting a Tampa (Florida), sono stati trattati, con il beneplacito del Comando Centrale degli Stati Uniti, sgarbatamente e fermati come sospetti terroristi al Dulles Airport di Washington DC.

Per decenni il governo degli Stati Uniti ha permesso ripetute aggressioni da parte dell'esercito Israeliano contro il Libano ed ora sembra prepararsi per un altro assalto Israeliano sul precedente protettorato Americano del Libano. Il 14 ottobre il governo degli Stati Uniti ha espresso il suo "sdegno" nei confronti del governo Libanese che ha permesso una visita del presidente Iraniano Ahmadinejad, che è il focus degli intensi sforzi di demonizzazione da parte di Washington. I rappresentanti di Israele nel Congresso degli Stati Uniti hanno minacciato di fermare l'aiuto militare Statunitense verso il Libano, dimenticando che il repubblicano Howard Berman ha bloccato gli aiuti verso il Libano sin da agosto per punire il Libano per un conflitto al confine con Israele.

Forse il più eloquente titolo di giornale di tutti è quello del 14 ottobre "Il Nuovo Primo Ministro Americano della Somalia". Un Americano è stato insediato come primo ministro della Somalia, un governo fantoccio Americano in Mogadiscio sostenuto da migliaia di truppe Ugandesi pagate da Washington.

Ciò gratta la superficie della benevolenza di Washington verso gli altri paesi ed il rispetto verso i loro diritti, confini e vite dei loro cittadini.

Nel frattempo per azzittire il sito degli spifferatori di WikiLeaks ed impedire ulteriori rivelazioni dei crimini di guerra Americani, il governo di "libertà e democrazia" a Washington ha chiuso le donazioni verso WikiLeaks tenendo le compagnie che raccolgono il denaro sulla "lista degli osservati" e mettendole sulla lista nera attraverso il governo fantoccio Australiano.

WikiLeaks è ora affine ad una organizzazione terrorista. La pratica del governo Americano di azzittire le critiche si diffonderà su internet.

Ricordate ci odiano perchè abbiamo libertà e democrazia, i diritti del Primo Emendamento, l'habeas corpus, rispetto per i diritti umani e giustizia per tutti.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


mercoledì 4 agosto 2010

Il tesoro degli Stati Uniti sta evaporando

Il vigore dello Stato? La guerra. La rovina del popolo? Lo Stato e la guerra. La cosa bizzarra poi è quando, al momento dello "scrocettamento folle", ci si dimentica come quelle stesse persone che compongono il "leviatano statale", considerate poco prima ladre e assassine, diventino l'unico motivo per la prosecuzione della società.
Qualcuno chiedeva qualche tempo fa quale fosse il senso della vita: ora più che mai l'asservimento.

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di Paul Craig Roberts


La casa bianca sta sbraitando come un maiale. Il rilascio dei documenti da parte di WikiLeaks sulla guerra in Afghanistan "mette le vite dei nostri soldati e di quelle dei nostri alleati in pericolo".

Che scemenza. E' la gerra di Obama che mette in pericolo le vite dei soldati ed il comportamento codardo e da fantoccio degli Stati "alleati", che prestano servizio come mercenari per gli Stati Uniti, a mettere in pericolo la vita dei soldati.

Ricordate che c'è stato qualcuno nell'esercito statunitense che ha lasciato trapelare i documenti a WikiLeaks. Ciò significa che c'è una scintilla di ribellione all'interno dell'impero stesso.

E giustamente. I documenti trapelati mostrano che gli Stati Uniti hanno commesso numerosi crimini di guerra e che il governo e l'esercito statunitense hanno mentito per insabbiare il fallimento delle loro politiche. Queste sono le rivelazioni che Washington avrebbe voluto tenere segrete.

Se ad Obama fossero interessate le vite dei nostri soldati, non li avrebbe mandati in guerra, lo scopo della qualle non riesce nemmeno ad identificare. In precedenza nel suo governo, Obama ha ammesso che egli non conosceva in cosa consistesse la missione in Afghanistan. Aveva promesso di scoprire gli scopi della missione e di rivelarlo, ma non l'ha mai fatto. Dovo aver ricevuto una lavata di capo dal complesso militare e della sicurezza, che riciclano i profitti della guerra in contributi per le campagne politiche, Obama semplicemente ha dichiarato che la guerra fosse "necessaria". Nessuna ha mai spiegato il perchè della sua necessarietà.

Il governo non può spiegare questo fatto, perchè non è necessario che il popolo americano lo sappia. Ogni ragione necessaria per la guerra ha a che fare con l'arricchimento di ristretti interessi privati e con programmi tenuti segreti. Se tali programmi fossero dichiarati e se fossero identificati quali interessi privati fossero favoriti, perfino il gregge americano potrebbe ribellarsi.

Il governo Obama ha fatto della guerra il business d'America. L'intensificazione degli eventi in Afghanistan è andata a braccetto con attacchi di droni in Pakistan e con l'uso di forze delegate a condurre guerre in Pakistan e Nord Africa. Attualmente gli Stati Uniti stanno conducendo esercitazioni navali provocatorie al largo delle coste di Cina e Nord Corea e stanno istigando la guerra tra la Colombia ed il Venezuela in Sud America. Il precedente direttore della CIA Michael Hayden ha dichiarato il 25 luglio che un'attacco sull'Iran sembri inevitabile.

Con la stampa e la TV imprigionate, perchè Washington semplicemente non ci dice che il paese è in guerra senza affrontare il problema della guerra? In questo modo l'industria delle munizioni licenzierebbe i suoi lavoratori e si metterebbero gli stanziamenti militari direttamente negli utili. Potremmo evitare i crimini di guerra e le vite sprecate dei nostri soldati.

L'economia statunitense ed il benessere degli americani sono sacrificati per le guerre del governo. Gli Stati sono a pezzi e licenziano insegnanti. Perfino la "ricca" California, precedentemente propagandata come "la settima più grande economia del mondo", è ridotta ad emanare elaborate leggi ed a tagliare la paga dei suoi dipendenti pubblici al salario minimo.

Stanziamenti supplementari di guerra sono diventati una consuetudine, ci si appella al deficit di bilancio solo quando bisogna bloccare ogni aiuto verso gli americani -- ma non per Israele. Il 25 luglio il giornale israeliano, Haaretz, riportò che gli Stati Uniti ed Israele avevano firmato un'accordo multi miliardario con la Boeing per munire Israele di un sistema missilistico.

Gli americani non possono ricevere nessun aiuto da Washington, invece l'ambasciatrice statunitense all'ONU, Susan Rice, ha dichiarato che l'impegno di Washington alla sicurezza di Israele "non è negoziabile". L'impegno di Washington verso la California e la sicurezza del resto di noi è negoziabile. La spesa bellica ha fatto salire il deficit di bilancio ed il deficit preclude ogni aiuto agli americani.

Con gli Stati Uniti che finiscono da soli in bancarotta a causa delle guerre, la Cina, il creditore più grande dell'America, se l'è presa con l'affidabilità creditizia statunitense. Il capo dell'agenzia d'affidabilità di credito più grande della Cina ha dichiarato: "Gli Stati Uniti sono insolventi e stanno affrontando la bancarotta come una nazione puramente debitrice".

Il 12 luglio Niall Ferguson, uno storico degli imperi, ha avvertito che l'impero americano potrebbe collassare improvvisamente, a causa della debolezza derivata dai suoi enormi debiti e che tale collasso potrebbe essere più vicino di quanto si pensi.

Sorde, mute e cieche, le ciance della politica di Washington su circa "trenta e più anni di guerra".


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/