martedì 31 gennaio 2012

Gli Stati Uniti Sono in una Trappola della Liquidità?

«Nel 1936, nella sua Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, Lord Keynes sfortunatamente elevò questo metodo – le misure d'emergenza adottate nel periodo tra il 1929 ed il 1933 – a principio, e poi ad un fondamentale sistema di condotta politica. E lo giustificò dicendo, in pratica: “La disoccupazione è male. Se volete far scomparire la disoccupazione dovete inflazionare la moneta.”
Aveva capito molto bene che i salari possono essere troppo alti rispetto al mercato, che vuol dire, troppo alti per far sì che un imprenditore trovi conveniente aumentare la sua forza lavoro; quindi troppo alti dal punto di vista della popolazione lavoratrice totale, perché con salari imposti dai sindacati sopra il livello di mercato, soltanto parte di tutti coloro ansiosi di guadagnarsi lo stipendio possono ottenere un lavoro.
E Keynes disse, infatti: “Certamente la disoccupazione massiccia, prolungata anno dopo anno, è una condizione molto insoddisfacente.” Ma invece di suggerire che i salari potevano e dovevano essere regolati dalle condizioni del mercato, disse, invece: “Se uno svaluta la moneta ed i lavoratori non sono abbastanza svegli da accorgersene, non offriranno resistenza ad una caduta del salario in termini reali finché i salari nominali rimarranno gli stessi.” In altre parole Lord Keynes stava dicendo che se un uomo continua a ricevere, oggi, lo stesso numero di sterline che riceveva prima che la moneta fosse svalutata, non si renderà conto che, in realtà, ora sta ricevendo meno
.
Per dirla alla vecchia maniera, Keynes propose di
truffare i lavoratori. Invece di dichiarare apertamente che i salari dovevano essere regolati dalle condizioni di mercato – perché se non lo fossero stati, parte della forza lavoro sarebbe rimasta inevitabilmente disoccupata – disse invece: “La piena occupazione può essere raggiunta soltanto se avete inflazione, Truffate i lavoratori!"» -- Ludwig von Mises
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di Frank Shostak


Nel suo articolo del New York Times del 11 Gennaio 2012, il premio Nobel Paul Krugman ha scritto:

Se non altro, abbiamo imparato che la trappola della liquidità non è un parto della nostra immaginazione, né qualcosa che accade solo in Giappone; è una minaccia molto reale, e se e quando finirà dovremmo essere comunque guardinghi contro il suo ritorno — il che significa che c'è una possibilità molto forte sia di un target d'inflazione più alto, sia di una politica aggressiva quando la disoccupazione è elevata con una bassa inflazione.

La morale della storia è che la FED quasi sicuramente non inizierà, e molto certamente non dovrebbe farlo, ad alzare i tassi di interesse molto presto.

Ma ha senso che attraverso una maggiore inflazione l'economia Statunitense potrebbe essere tirata fuori dalla trappola della liquidità?



L'Origine del Concetto di Trappola della Liquidità

Nel quadro del pensiero popolare che ha origine dagli scritti di John Maynard Keynes, l'attività economica si presenta come un flusso circolare di denaro. Così, la spesa da un individuo entra a far parte dei guadagni di un altro individuo, e la spesa da un altro individuo entra a far parte degli utili del primo individuo.

Le recessioni, secondo Keynes, sono una risposta al fatto che i consumatori — per alcuni motivi psicologici — hanno deciso di ridurre le loro spese ed aumentare i loro risparmi.

Per esempio, se per qualche motivo la gente diventa meno fiduciosa nel futuro, ridurrà le proprie spese ed accumulerà più soldi. Così, una volta che un individuo spende meno, questo peggiorerà la situazione di qualche altro individuo, che a sua volta ridurrà anche la sua spesa.

Di conseguenza, entra in scena un circolo vizioso: il declino della fiducia dei cittadini fa in modo che spendano di meno ed accumulino più soldi, e questo abbasserà ulteriormente l'attività economica, causando in tal modo un maggiore accumulo, ecc.

Seguendo questa logica, al fine di evitare che una recessione sfugga di mano, la banca centrale deve alzare l'offerta di moneta ed abbassare aggressivamente i tassi di interesse.

Una volta che i consumatori avranno più soldi in tasca, la loro fiducia aumenterà ed inizieranno a spendere di nuovo, in modo da ristabilire il flusso circolare di denaro, questo è quello che viene affermato.

Nei suoi scritti, tuttavia, Keynes suggerì che potrebbe emergere una situazione in cui un abbassamento aggressivo dei tassi di interesse da parte della banca centrale porterebbe i tassi ad un livello da cui non potrebbero scendere ulteriormente.

Questo, secondo Keynes, potrebbe verificarsi perché la gente crederebbe che i tassi di interesse abbiano toccato il fondo e che i tassi dovrebbero consecutivamente salire, portando a perdite di capitali per i possessori di bond. Di conseguenza, la domanda di denaro da parte delle persone diventerà estremamente elevata, il che implica che le persone accumulerebbero denaro e si rifiuterebbero di spenderlo, non importa quanto la banca centrale cerchi di espandere l'offerta monetaria.

Keynes scrisse:

C'è la possibilità, per i motivi di sopra, che, dopo che il tasso di interesse è sceso ad un certo livello, la preferenza per la liquidità possa diventare praticamente assoluta nel senso che quasi tutti preferiscono contanti per possedere un debito che produce un tasso di interesse così basso. In questo caso l'autorità monetaria avrebbe perso il controllo effettivo sui tassi di interesse.[1]

Keynes suggerì che, una volta che la politica del tasso di interesse basso fosse divenuta inefficace, le autorità dovrebbero intervenire e spendere. La spesa può essere a favore di qualunque tipo di progetto — quello che conta qui è che un sacco di denaro deve essere pompato, il che dovrebbe stimolare la fiducia dei consumatori. Con un maggiore livello di fiducia, i consumatori ridurranno i loro risparmi ed aumenteranno la loro spesa, in modo da ristabilire il flusso circolare di denaro.



Gli Individui Risparmiano Denaro?

Nel contesto Keynesiano la continua espansione del flusso monetario è la chiave per la prosperità economica. Ciò che spinge la crescita economica è la spesa monetaria. Quando le persone spendono denaro, ciò viene visto come una minore propensione al risparmio.

Al contrario, quando le persone riducono la spesa monetaria, nel quadro Keynesiano questo è visto come una maggiore propensione al risparmio. Si osservi che nel modo di pensare popolare — cioè, Keynesiano — il risparmio è una cattiva notizia per l'economia: più la gente risparmia, più le cose peggiorano. (La trappola della liquidità deriva dal maggiore risparmio e dalla mancanza di spesa, così viene sostenuto.)

Ora, contrariamente a quanto si pensa comunemente, gli individui non risparmiano denaro solo per il fine di risparmiare. Il ruolo principale del denaro è quello di mezzo di scambio. Si noti inoltre che le persone non pagano con denaro, ma piuttosto con beni e servizi che hanno prodotto.

Per esempio, un panettiere paga per le scarpe con del pane che ha prodotto, mentre il calzolaio paga il pane con delle scarpe che ha fatto. Quando il panettiere scambia il suo denaro per le scarpe, lui ha già pagato le scarpe, per così dire, con il pane che ha prodotto prima di questo scambio. Anche in questo caso, il denaro è solo utilizzato per scambiare beni e servizi.

Suggerire poi che la gente potrebbe avere una domanda illimitata di denaro (tesaurizzazione monetaria) che conduce presumibilmente ad una trappola della liquidità, come recita il pensiero popolare, vorrebbe dire che nessuno starebbe scambiando merci.

Ovviamente, questa non è una preposizione realistica, dato il fatto che le persone hanno bisogno di merci per sostenere la propria vita e benessere. (NB: la gente richiede denaro non per accumularlo indefinitamente, ma per impiegarlo in scambi in un certo punto più o meno definito nel futuro).

Essendo un mezzo di scambio, il denaro non può che favorire lo scambio della merce di un produttore per i beni di un altro produttore. Lo stato della domanda di moneta non può modificare la quantità di beni prodotti, cioè, non può alterare la cosiddetta crescita economica reale. Allo stesso modo una variazione dell'offerta di moneta non ha alcun potere di far crescere l'economia reale.

Contrariamente a quanto si pensa comunemente suggeriamo che una trappola della liquidità non emerge in risposta ad un massiccio incremento della domanda di denaro dei consumatori, ma è il risultato di politiche monetarie molto espansive che infliggono gravi danni al bacino dei risparmi reali.



La Trappola della Liquidità e l'Assottigliarsi del Risparmio Reale

Fino a quando il tasso di crescita del bacino dei risparmi reali resta positivo, questo può continuare a sostenere le attività produttive e non produttive. I problemi sorgono, tuttavia, quando, a causa di politiche monetarie e fiscali espansive, emerge una struttura di produzione che impegna molti più beni di consumo rispetto alla quantità prodotta. Questo consumo eccessivo rispetto alla produzione di beni di consumo conduce ad una diminuzione del bacino dei risparmi reali.

Ciò a sua volta indebolisce il sostegno alle attività economiche, facendo finire l'economia in una recessione. (La contrazione del bacino dei risparmi reali espone la fallacia comunemente accettata secondo cui la politica monetaria espansiva della banca centrale può far crescere l'economia.)

Inutile dire che, una volta che l'economia cade in una recessione a causa di un'assottigliamento del bacino dei risparmi reali, qualsiasi tentativo del governo o della banca centrale che cerca di rilanciare l'economia deve fallire.

Non solo questi tentativi non rilanceranno l'economia; ma ridurranno ulteriormente il bacino dei risparmi reali, prolungando in tal modo la crisi economica.

Allo stesso modo una politica che costringe le banche ad espandere il credito "dal nulla" danneggerà ulteriormente il bacino e ridurrà ulteriormente la capacità delle banche a concedere prestiti.

L'essenza del concedere prestiti è il risparmio reale e non il denaro in quanto tale. Sono i risparmi reali che impongono restrizioni alla capacità delle banche di concedere prestiti. (Il denaro è solo il mezzo di scambio, che facilita il risparmio reale.)

Si noti che senza un bacino in espansione di risparmi reali, qualsiasi espansione del credito bancario aumenterà gli asset in sofferenza delle banche.

Contrariamente a Krugman, suggeriamo che l'economia Statunitense è in trappola, non a causa di un forte aumento della domanda di moneta, ma perché le politiche monetarie espansive hanno impoverito il bacino dei risparmi reali. Quello che è necessario per correggere l'economia non è di generare più inflazione, ma l'esatto contrario. Fissare un obiettivo di inflazione più alto, come suggerito da Krugman, indebolirà solamente il bacino dei risparmi reali e garantirà che l'economia rimarrà in uno stato di depressione per un periodo di tempo prolungato.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] John Maynard Keynes, The General Theory of Employment, Interest, and Money, MacMillan & Co. Ltd. (1964), p. 207.

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lunedì 30 gennaio 2012

Verificare l'Oro della FED


Ci sono ancora milioni di investitori seduti in panchina, considerano ancora se comprare o meno oro. Secondo me, è una buona mossa. Le cose stanno sfuggendo di mano, adesso la Germania
pretende di avere il controllo sulla politica economica Greca. E' una bomba ad orolegeria, ha bisogno di più "carburante"; tutti avranno bisogno di più "carburante" per rimanere a galla. Si odora nell'aria un Grande Default, ma solo l'oro non vi salverà se non sarete previdenti. Se il valore del denaro fiat scende a zero, avrete bisogno anche di armi ed appezzamenti di terreno in zone rurali. L'oro vi aiuterà certo, ma non vi salverà del tutto. Parte del vostro denaro in oro? Si. Tutto i lvostro denaro in oro? No. Ci sono altri asset di cui avrete bisogno quando arriverà il giorno della resa dei conti. La cosa da tenere a mente, però, è che ci potranno essere diversi "giorni della resa dei conti"; i modi in cui le banche centrali possono distruggere l'economia sono molteplici.
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di Gary North


Ho postato un video di una cosa che pensavo non avrei mai visto: tutti e cinque i candidati Repubblicani per il Senato degli Stati Uniti stanno verbalmente chiedendo una revisione della Federal Reserve. Potete vederlo qui.

Bernanke si trova ad affrontare quello che nessun presidente della Federal Reserve ha mai affrontato: la consapevolezza pubblica del Sistema della Federal Reserve. Dalla fine del Dicembre 1913, quando un Senato quasi deserto votò per il Federal Reserve Act, fino al 2008, quando la recessione ha confermato l'avvertimento di Ron Paul alla fine del 2007, non c'era quasi nessuna consapevolezza pubblica o anche una vaga comprensione del Sistema della Federal Reserve. Il genio è ormai uscito dalla lampada, in cui era stata relegato nel 1913. Ron Paul l'ha fatto uscire.

Dalla riunione segreta a Jekyll Island, Georgia, del Novembre 1910 fino alla candidatura per la nomina Repubblicana a presidente di Ron Paul nel 2007, la Federal Reserve aveva ricevuto carta bianca dal Congresso. Non c'era mai stata una severa supervisione. Questo perché la regolamentazione della FED era un errore. (La stessa parola è usata per trasmettere significati opposti.)

Il Democratico di Sinistra-populista Wright Patman era stato un critico. Era stato il presidente del House Banking Committee fino al 1975, un anno prima che Paul arrivasse al Congresso. Era un Greenbacker: un credente in un'economia senza interessi, un obiettivo utopistico da raggiungere attraverso l'utilizzo della cartamoneta fiat. Patman non era in grado di generare molto interesse sulla FED.

Patman ha inflitto una ferita importante alla FED. Lui e il Deputato della California Jerry Voorhis, un altro Greenbacker, nei primi anni '40 convinsero il Congresso ad approvare un disegno di legge, che Roosevelt firmò, dove si vietava alla Federal Reserve di mantenere il pagamento degli interessi dei bond del governo che aveva acquistato tramite il denaro fiat contraffatto. Oggi, la FED deve restituire al Tesoro tutti questi soldi eccedenti i suoi costi operativi. Per il 2011, la FED restituirà $77 miliardi.

Una vera e propria revisione della FED, semmai avverrà, deve includere una verifica dell'oro ogni anno. I revisori devono verificare se l'oro è nei due caveau. Il primo caveau, a Fort. Knox, è il più famoso. Il caveau più importante si trova al 33 di Liberty Street, New York City: la Federal Reserve Bank di New York posseduta privatamente. Questo è il caveau di "Die Hard III".

I revisori devono fare due cose. In primo luogo, devono determinare se vi sia la stessa quantità d'oro come riportata sui libri della FED al prezzo fasullo di $42.22 l'oncia. In secondo luogo, i revisori devono risalire alla proprietà. Devono assicurarsi che l'oro nei forzieri sia ancora legalmente in possesso della FED.

C'è la possibilità che la FED abbia trasferito la proprietà di quest'oro, tramite swap, alle banche centrali Europee, che hanno a loro volta dato in affitto – venduto – il loro oro agli acquirenti privati. Non è sufficiente stabilire che l'oro fisico sia nei due caveau. E' inoltre obbligatorio determinare se la FED abbia indirettamente venduto l'oro del governo, che è conservato in fiducia per lo stesso governo sin dal 1933.

[Nota per i revisori: perseguite questa frase nelle dichiarazioni della FED: "deep storage gold." Sul perché, leggete qui.]



BERNANKE CONTRO UNA VERIFICA SU LARGA SCALA DEL GOVERNO

Ogni presidente della FED ha resistito ad ogni tentativo del Congresso di incaricare un controllo indipendente della FED da parte del General Accountability Office del governo degli Stati Uniti. Bernanke è stato fermamente contrario nel 2009. Lui naturalmente non ha menzionato quello che io considero la ragione principale per la sua opposizione ad un audit: l'oro mancante. Poiché per tutti i presidenti della FED, l'oro è una parola di tre lettere. Ha parlato solo della politica monetaria, come se il Congresso non avesse autorità sulla politica monetaria con la Costituzione degli Stati Uniti, oltre che con l'antica "reliquia barabarica".

Il Congresso ha recentemente discusso le proposte per espandere l'autorità di un audit da parte del Government Accountability Office (GAO) sulla Federal Reserve. Come sapete, la Federal Reserve è già oggetto di frequenti giudizi del GAO. Il GAO ha ampi poteri di controllo sulle nostre attività e funzioni.

Ciò naturalmente era ingannevole. In primo luogo, la FED è verificata a rotazione da un gruppo di società di revisione private, che sono nominate dall'Office of Inspector General. Questo sistema di rotazione a lungo termine rende la continuità della contabilità molto più difficile da raggiungere. La FED vieta alla società di revisione di ispezionare tutte le operazioni della FED. Secondo la Federal Reserve Bank di New York,

Le operazioni in ogni Federal Reserve Bank sono inoltre soggette al riesame da parte del Government Accountability Office (GAO), il braccio di controllo del Congresso degli Stati Uniti. Tuttavia, i revisori del GAO sono limitati per legge dal rivedere le operazioni di politica monetaria e le transazioni effettuate dalla Federal Reserve per conto di banche centrali estere. Questa restrizione è stata imposta dal Congresso per garantire l'indipendenza della Federal Reserve da influenze politiche.

"Influenze politiche". C'è un altro termine per "influenze politiche". Questo termine è "il governo degli Stati Uniti".

La FED difende questo principio: "La politica monetaria è troppo importante per essere sottoposta a revisione da parte del governo". Dopo tutto, quale pretesa ha il governo di esercitare una tale autorità, a parte il fatto che ha creato la Federal Reserve?

In secondo luogo, un vero e proprio controllo richiederebbe che il Congresso abbandonasse la limitazione della propria autorità, limitazione che il settore bancario ha convinto il Congresso ad imporre a se stesso. È per questo che Bernanke si oppone ad un controllo. Nel 2009 ha aggiunto quanto segue.

Il Congresso ha recentemente concesso al GAO nuova autorità per condurre un audit delle linee di credito estese dalla Federal Reserve a "singole e specifiche" società sotto l'autorità fornita dalla sezione 13 (3) del Federal Reserve Act, inclusi gli impianti di prestito a disposizione, o creati per, l'American International Group e Bear Stearns. Il GAO e lo Special Inspector General hanno il diritto di verificare il nostro programma TALF, che utilizza i fondi del Troubled Assets Relief Program.

Mentre stava dando questa testimonianza, la FED era coinvolta in una controversia giudiziaria che coinvolgeva il Freedom of Information Act richiesto da Bloomberg News per scoprire chi aveva preso i soldi del TALF. Bloomberg News ha avviato questa causa nel Novembre 2008, dopo che la FED aveva fatto ostruzionismo sulla richiesta FOIA di Bloomberg a Maggio. C'è voluta una decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti nel 2011 per strappare queste informazioni alla FED.

Bernanke ha continuato.

Il Congresso, però, ha escluso di proposito – e per una buona ragione – dall'ambito di eventuali revisioni del GAO alcune aree particolarmente sensibili, in particolare le delibere di politica monetaria e le operazioni, comprese le operazioni di mercato aperto e quelle della finestra di sconto. In tal modo, il Congresso ha attentamente bilanciato la necessità di responsabilità pubblica ed i benefici di una forte politica pubblica che derivano dal mantenimento di un adeguato grado di indipendenza della banca centrale nella realizzazione ed esecuzione della politica monetaria.

La frase "bilanciato la necessità" è una frase in codice per "autorità del Congresso abdicata".

I mercati finanziari, in particolare, potrebbero vedere la revisione di quete aree da parte del GAO come un serio indebolimento dell'indipendenza della politica monetaria. Dato che le revisioni del GAO possono essere avviate su richiesta dai membri del Congresso, le revisioni o la minaccia di revisioni in queste aree potrebbero essere viste come uno sforzo atto ad influenzare le decisioni di politica monetaria. La percezione di una perdita dell'indipendenza sulla politica monetaria potrebbe sollevare timori per l'inflazione futura, portando a tassi di interesse di lungo termine più alti e ridurre la stabilità economica e finanziaria. Continueremo a lavorare con il Congresso per fornire le informazioni necessarie per sorvegliare le nostre attività in modo efficace, ma in un modo tale da non compromettere l'indipendenza della politica monetaria.

O, come avrebbe potuto dire, "Fuori dai piedi, idioti". Indovinate un po? Gli idioti ono stati cacciati a pedate. Ho già scritto su questo argomento.

Ma ora gli idioti si trovano ad affrontare i segni di una ribellione politica. Milioni di elettori hanno capito che la FED è una truffa che viene perpetrata per il bene delle grandi banche commerciali, comprese le banche centrali straniere. Ron Paul rappresenta questo punto di vista. Una nuova generazione di candidati per il Congresso sta scoprendo che non esiste un'ampia circoscrizione dell'elettorato a difesa della FED. La maggior parte degli elettori non ha ancora alcun parere, ma tra coloro che ce l'hanno, il parere è negativo.

La FED ha fatto affidamento sulla segretezza e sull'oscurità per proteggersi dalle critiche per quasi un secolo. Questa strategia ha funzionato fino al 2008. Ma Ron Paul era come il bambino al corteo dell'imperatore. "Il re è nudo!"

L'imperatore è Bernanke, un blando accademico, che sicuramente potrebbe utilizzare un impianto di carisma.

Questo attacco è una grande rottura con il passato. William McChesney Martin è durato per oltre 18 anni, da Truman a Nixon. Era inattaccabile. Passò il testimone ad Arthur Burns. Fumava la pipa al Congresso, e sembrava così saggio. G. William Miller era un neofita monetario, ma è durato solo 18 mesi. Carter in qualche modo lo convinse a dimettersi per diventare Segretario del Tesoro, dove non avrebbe potuto fare altri danni. Poi è arrivato Paul Volcker, alto 1.90m e fumatore di sigari. Travolse ogni critica. Poi venne Greenspan, l'apprendista mago, il cui FedSpeak confuse il Congresso, e la cui politica di inflazionare ed inflazionare, offuscò e confuse, e disse che l'inflazione andava bene da 18 anni. Se n'è andato appena in tempo.

Poi è arrivato lo sventurato Bernanke, regalo al mondo di George W. Bush nel 2006. Obama l'ha riconfermato nel 2009. Rimarrà in carica fino al 1 Febbraio 2014. Questo è un bene per i critici della FED. Passerà alla storia come lo studioso di note a pié pagina che è stato in carica quando la marea dell'opinione pubblica è passata da "Cos'è la FED?" a "revisionare la FED!"



CONTEGGIO DOPPIO DELL'ORO

Se la FED viene completamente revisionata, è probabile che l'audit rivelerà che l'oro è intralciato. Le banche centrali straniere hanno dato in leasing il loro oro. Questa è una frase per dire "hanno venduto l'oro", dal momento che le persone che lo hanno preso in prestito all'1% annuo poi lo hanno venduto per denaro ed hanno comprato titoli di Stato pagati al 5% o più. Non possono vendere questi titoli al valore nominale; i bond sono caduti di valore. Non possono permettersi di comprare oro nel mercato aperto per ridarlo alle banche centrali. Il prezzo è già molto al di sopra di quello a cui l'hanno venduto.

Le banche centrali non osano chiedere il ritorno di quest'oro. L'oro è ancora sui loro libri. Gli IOU che hanno ricevuto dai mutuatari sono considerati buoni come l'oro. Gli elettori non sanno che l'oro manca.

Nel Dicembre 2004, una commissione oscura con il Fondo Monetario Internazionale ha presentato una relazione sugli swap dell'oro e l'oro in leasing. Per quanto riguarda la contabilità per l'oro in leasing, il rapporto ha ammesso che non ci sono standard. "Le implicazioni statistiche dei gold swap e dei prestiti/depositi in oro sono complesse e non sono state completamente elaborate. Il lavoro della Commissione è ancora in corso per affrontare le implicazioni." Quali implicazioni? Una di queste è la questione del doppio conteggio.

In particolare, l'oro può essere contato due volte sia come gold swap o prestito/deposito se la parte acquirente l'oro dovesse venderlo a titolo definitivo, perché sia il proprietario originale che l'acquirente a titolo definitivo reclamerebbero la proprietà dell'oro. Inoltre, vi è la difficoltà ad usare l'oro monetario in tali operazioni per scopi diversi da quelli di asset di riserva, e come si applicherebbe la (de)monetizzazione se l'oro fosse venduto per scopi industriali. Inoltre, c'è una proposta per il riconoscimento dell'oro non-monetario (in parte) come asset finanziario, piuttosto che come merce, e l'esito di tale discussione potrebbe avere ulteriori ripercussioni sul trattamento dei gold swap ed i prestiti/depositi d'oro. Infine, deve ancora essere risolto come trattare la "tassa" per i gold swap ed i prestiti/depositi d'oro. Tutte queste questioni sono al vaglio della Commissione ed un rapporto sarà consegnato all'AEG a tempo debito.

Non è cambiato nulla.

La Federal Reserve ha sempre negato di aver dato in leasing l'oro, il che significa l'oro del governo. Ma la FED è coinvolta in tutti i tipi di swap con le banche centrali straniere. E ricordate, citando la Federal Reserve Bank di New York,

. . . i revisori del GAO sono limitati per legge dal revisionare le operazioni di politica monetaria e le transazioni effettuate dalla Federal Reserve per conto delle banche centrali estere.

Considerare le conseguenze politiche se dovesse essere dimostrato che l'oro fisico nel caveau della Federal Reserve Bank di New York ha altre rivendicazioni. E se dovesse risultare che la Federal Reserve Bank di New York, che è un'organizzazione privata, ha in qualche modo compromesso la proprietà dell'oro del governo?

A che tipo di pressione proveniente dal "riprendiamoci il nostro oro" degli elettori potrebbe essere sottoposta l'assemblea degli idioti? Che tipo di risposta daranno gli idioti?

Bernanke andrebbe doverosamente al Congresso per presentare le sue note a pié pagina che dimostrano che ciò era un bene per l'economia mondiale. Troverebbe una calda accoglienza: furia cieca.

Pensa davvero che fornire note a pié pagina lo proteggerà. Questo è ciò che ha imparato nel mondo accademico. Ma i politici non badano alle note a pié di pagina.

La credibilità di Bernanke non è per nulla come la credibilità posseduta da tutti i presidenti della FED tranne Miller, che è da tanto che è stato dimenticato. Per quattro anni è stato in grado di respingere le richieste per un controllo della FED. Ma Ron Paul è ormai un serio contendente per la nomina Repubblicana. Continua a sottolineare un tema rispetto a tutti gli altri: l'incompetenza della Federal Reserve. Nessun candidato serio alla Presidenza nella storia ha così tanto menzionato nei suoi discorsi la Federal Reserve.

I media continuano a liquidare Paul a causa di ciò. Continuano a dire che questo problema non ha trazione sugli elettori normali. Ma il problema ha finora avuto trazione su almeno il 20% dei votanti alle primarie Repubblicane. Questi sono più elettori che i burocrati alla Federal Reserve abbiano mai incontrato. Non hanno idea di come affrontare la questione.



CONCLUSIONE

La candidatura di Paul continuerà per mesi. Continuerà a martellare su questo tema: la Federal Reserve è incompetente. Questo messaggio rimarrà, anche se non otterrà la nomina. I suoi sostenitori sono come Bruce Willis: duri a morire.

La Federal Reserve non sarà mai più in grado di nascondersi dagli elettori dietro una cortina di segretezza. Bernanke è il Mago di Oz, e Ron Paul è Toto. Ha tirato giù il sipario. Da questo momento in poi, ogni volta che si leggerà una relazione sulla sua testimonianza davanti al Congresso, pensate a questa scena.

La principale differenza tra questa scena e un discorso di Bernanke è la nota a pié pagina.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


domenica 29 gennaio 2012

Difendere la Spiegazione Austriaca della Grande Depressione da un Attacco su Internet

Ogni tanto è bene riprendere alcuni argomenti e ricordare alcuni concetti legati ad essi. Questa volta lo facciamo con la Grande Depressione. Perché c'è un certo tipo di nome Santorum, i ncorsa alle presidenziali Americane, che vorrebbe tornare ad "un ruolo originario" della FED. La FED è stata ideata per essere uno strumento d'inflazione, ed è stata questa gestione arbitraria dell'inflazione che ha portato a cicli boom-bust che siamo soliti vedere.
Scrive Rothbard: "[...] Il Governatore della FED di New York, Benjamin Strong, ha perseguito una politica d'inflazione in tutto il suo governo, dapprima durante la Prima Guerra Mondiale e poi ha espanso le riserve bancarie a scatti all'inizio degli anni '20, nel 1924 e nel 1927 [...] Con la creazione della Federal Reserve nel 1913, il resto della storia fino ad oggi può essere facilmente abbozzato. [...] L'inflazione della FED ha condotto al boom dei primi anni '20 ed al bust del 1929."
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di Robert P. Murphy


Scott Sumner è un economista della Scuola di Chicago che ha acquisito notorietà negli ultimi mesi per la sua vigorosa richiesta del "Nominal income target" alla Federal Reserve e ad altre banche centrali. Ho criticato i punti di vista di Sumner in precedenza, e lui ed io abbiamo concordato per un dibattito formale on line che si terrà all'inizio del prossimo anno.

Nel presente articolo, voglio rispondere ad un recente post — dal titolo "The myth at the heart of internet Austrianism" — in cui Sumner ha criticato la spiegazione austriaca della Grande Depressione. Riprenderò quasi riga per riga l'articolo di Sumner, ma incoraggio i lettori a cliccare sul link e leggerlo nella sua interezza prima di passare alla mia risposta.

Sumner apre il suo articolo: "Questo post non tratta di economia Austriaca, un campo di cui ne so relativamente poco." Finora, lui ed io siamo in perfetto accordo.

Sumner scrive poi:

[Questo articolo] è una risposta alla pretesa per cui il crash del 1929 venne causato da una bolla inflazionistica precedente. Mostrerò che gli anni '20 non furono inflazionistici, e dunque che non vi fu nessuna bolla che avrebbe potuto causare una recessione economica iniziata alla fine del 1929.

Per dimostrare che non c'era una bolla inflazionistica negli anni '20, Sumner scorre un elenco di possibili definizioni di "inflazione" e (nella sua mente) mostra che non vi era una tale espansione in nessuna delle definizioni.

1. Inflazione come cambiamento del prezzo: Cominciamo con l'ovvio, gli anni '20 furono un decennio di deflazione; i prezzi calarono. Infatti l'espansione del 1927-29 fu l'unica espansione deflazionista di tutto il ventesimo secolo. Esatto, che ci crediate o no il livello di prezzo diminuì effettivamente durante il boom alla fine degli anni '20.

Ciò è corretto, se per "prezzo" si intende l'indice dei prezzi al consumo (CPI). Un paniere di beni tipici delle famiglie divenne infatti più economico dal 1927 fino al 1929. In realtà, questo era uno dei miei argomenti nel mio libro sulla Depressione, per mostrare perché l'isteria moderna sulla "deflazione" è una sciocchezza.

Il tipico economista o esperto finanziario di oggi avvertirà che se i prezzi inizieranno in effetti a calare, allora si metterebbe in moto una spirale verso il basso poiché i consumatori posticiperebbero la spesa, in attesa di ulteriori riduzioni di prezzo. Bene, pare che non ci fu questo buco nero deflazionista, ovviamente, nel periodo di massimo splendore degli Anni Ruggenti, dimostrando che il calo dei prezzi di per sé non distrugge l'economia.

Ironia della sorte, Mises e Hayek utilizzarono la stabilità relativa (cioè, non inflazionistica) dei prezzi al consumo degli anni '20 per mostrare perché la loro teoria (cioè, la spiegazione Austriaca) era migliore di quella di Irving Fisher. [Scarica il PDF] Fisher pensava che la FED stesse facendo un lavoro favoloso durante la fine degli anni '20, perché dopo tutto aveva mantenuto il potere d'acquisto del dollaro relativamente stabile.

Dal punto di vista Austriaco, questa apparente stabilità era un'illusione, e stava mascherando le crescenti distorsioni nell'economia. (Se la FED non avesse inflazionato l'offerta di denaro, gli aumenti nella produttività avrebbero generato cali molto più marcati nei prezzi al consumo nella seconda metà del decennio.)

Dopo aver eliminato il primo punto — in cui "l'inflazione" si riferisce ai prezzi al consumo in aumento — Sumner poi si rivolge ad una definizione diversa del termine, vale a dire uno stock di denaro crescente:

2. Inflazione come creazione di moneta: A questo punto i commentatori iniziano ad affermare che l'inflazione non significa aumento dei prezzi, significa un aumento dell'offerta di denaro. Penso che sia assurdo, in quanto ciò significherebbe che manca un termine per l'aumento dei prezzi. Ma ammettiamo pure che sia vero. La domanda successiva è: quale denaro? Se l'inflazione significa maggiore denaro, allora non si deve dire "inflazione di base", o "inflazione di M2"? Dopo tutto, queste quantità vanno spesso in direzioni radicalmente diverse. Dal momento che gli Austriaci su internet sembrano dare la colpa alla FED, assumiamo che stanno parlando del tipo di denaro creato dalla FED, la base monetaria. Nel Gennaio 1920 la base era di $6.909 miliardi, e nel Dicembre 1929 era di $6.978 miliardi. E' rimasta sostanzialmente piatta, e ciò era durante un periodo in cui la popolazione degli Stati Uniti e il PIL aumentarono drammaticamente.

Ora questo è estremamente fuorviante. In tutta onestà, Sumner sta contrastando l'affermazione secondo cui c'è stato un boom inflazionistico "negli anni '20", e così ha comprensibilmente guardato alle date di inizio e fine decennio. Ma guardate il grafico effettivo della base monetaria durante quel periodo:




Scegliendo Gennaio 1920 come sua data di inizio, Sumner era nel bel mezzo del boom inflazionistico durante la Prima Guerra Mondiale (quando la FED stava parzialmente monetizzando l'enorme debito emesso dal governo federale). Per arginare l'inflazione nei prezzi al consumo dilagante (superiore al 20% su una base anno dopo anno), la FED fece lievitare i tassi e ciò fece crollare la base monetaria, inaugurando la depressione del 1920-1921.

Poi, come il grafico sopra riportato indica chiaramente, la FED aprì di nuovo il gas nei primi mesi del 1922. In seguito ciò mise in moto un altro boom insostenibile e bust inevitabile, la FED ancora una volta spinse il pedale del gas nei primi anni '30 nel vano tentativo di inflazionare verso la prosperità. (Consultate il mio libro sulla Depressione, o il classico di Murray Rothbard, per comprendere come le massicce distorsioni del governo abbiano reso la depressione del 1929 qualitativamente peggiore rispetto alle precedenti, ed impedì la transizione senza scosse verso un altro boom.)

A dire il vero, il grafico sopra di per sé non è decisivo per la versione Austriaca. Il mio punto è che l'analisi di Sumner vorrebbe farci credere che la base monetaria rimase invariata per tutti gli anni '20, quando in realtà si spostò almeno qualitativamente nel modo in cui ci si aspetterebbe da un punto di vista Austriaco.

Tuttavia, se il punto di vista di Sumner sulla base monetaria nel corso degli anni '20 è stato un pò fuorviante, quando passa agli altri aggregati monetari diventa delirante:

Gli aggregati monetari più ampi aumentarono in modo significativo [nel corso degli anni '20], ma il governo non ha nemmeno conservato i dati su M1 e M2 fino a poco tempo fa. Nessuno negli anni '20 pensava che la FED dovesse controllare gli aggregati che non esistevano nemmeno.

Facciamo in modo di comprendere la magnificenza metafisica della tesi di Sumner. Nei commenti ha elaborato:

Ho mostrato che non c'era inflazione per come il termine era definito all'epoca. Ho dimostrato che non c'erano poilitiche alternative non inflazionistiche per come inteso dai responsabili politici dell'epoca, compresi coloro che negli anni '20 sostenevano che la FED era troppo inflazionista. Non ha senso discutere sul fatto che le cose fossero inflazioniste perché M2 salì, dato che M2 non esisteva. Non ci sono implicazioni politiche. M2 fu un'idea inventata molto più tardi.

Quindi, per demolire l'affermazione "Austriaca su internet" secondo cui un rapido aumento dello stock di moneta — come M2 — potrebbe aver alimentato un boom insostenibile, Sumner sottolinea che nessuno alla FED durante gli anni '20 sapeva cosa fosse "M2", quindi le cose che attualmente compongono questa misura (i saldi dei conti correnti, i depositi a breve termine, ecc.) non potevano essere in difetto. Mi chiedo come Sumner spieghi le morti di massa durante la peste bubbonica? Forse i medici nemmeno sapevano cosa fossero i batteri allora?

Purtroppo, i database online come quello St. Louis Fed non hanno i dati degli aggregati monetari (come M1, M2, ecc.) che vanno abbastanza indietro da generare rapidamente i grafici. Ma noi abbiamo questa spiegazione da un'intervista di Joe Salerno, per quanto riguarda gli anni inflazionistici del 1920:

Incluso [il valore di riscatto permanente] delle politiche sulle assicurazioni sulla vita, l'aumento nell'aggregato monetario di Rothbard tra la metà del 1921 e la fine del 1928 era pari a circa il 61%, con un tasso annuo di inflazione del 6.5%, annualmente composto. Lasciandoli da parte, otterremo il 55% in quel periodo, o il 6.0% annuo. Per confronto, negli anni '70 altamente inflazionistici, lo stock di moneta crebbe ad un tasso medio annuo del 6.35%, compresi gli anni a due cifre di Carter.

Tornando a Sumner, diamo un'occhiata alla sua considerazione sull'oro:

5. Il prezzo dell'oro: Un sacco di Austriaci moderni su internet si concentrano sul forte aumento dei prezzi dell'oro come un indicatore di inflazione. Se utilizziamo quindi i prezzi dell'oro, allora ecco i tassi di inflazione per ciascun anno del 1920: 0%, 0%, 0%, 0%, 0%, 0%, 0%, 0%, 0 % e 0%.

Questo è carino, ma ovviamente scarsamente rilevante in quanto gli Stati Uniti erano ancora in un gold standard all'epoca. I prezzi degli altri asset salirono (come riconosce Sumner). Per quanto riguarda l'oro, tuttavia, abbiamo questa celebre testimonianza del 1931 di A.C. Miller, che secondo Lionel Robbins era "il membro più esperto del Consiglio della Federal Reserve":

Nel 1927 [...] noterete l'aumento pronunciato dei possedimenti [di titoli di Stato degli Stati Uniti da parte della Federal Reserve] nella seconda metà dell'anno. Insieme ai pesanti acquisti di accettazioni, fu l'operazione più grande e più audace mai intrapresa dalla Federal Reserve, e, a mio giudizio, provocò uno degli errori più costosi commessi dalla stessa o da qualsiasi altro sistema bancario negli ultimi 75 anni! [...]

Qual era l'oggetto della politica della Federal Reserve nel 1927? Era ridurre i tassi del denaro, tra tutte le cose il call rate [il tasso di interesse sui prestiti agli "acquirenti marginali" che comprano titoli con capitale preso in prestito — RPM], per l'importanza internazionale che aveva acquisito. Lo scopo era quello di iniziare un deflusso d'oro — per invertire il precedente afflusso d'oro in questo paese.

La storia è troppo lunga per raccontarla qui; il lettore interessato dovrebbe consultare il mio libro. La versione breve è che dopo la Prima Guerra Mondiale, la Gran Bretagna tentò di tornare al gold standard alla parità prima della guerra, ma tale era un obiettivo irrealistico data l'enorme quantità di soldi che aveva stampato durante la guerra. La sterlina era quindi sopravvalutata, e l'oro scorreva fuori dalla Banca d'Inghilterra e dentro la Federal Reserve. Così, secondo A.C. Miller ed altri (come ad esempio le dichiarazioni di Benjamin Strong), la FED attenuò volutamente la sua posizione proprio per tenere bassa la pressione sulla Gran Bretagna.



Conclusione

Sumner dovrà tornare alla lavagna per il suo tentativo di negare che non ci fosse alcun tipo di inflazione durante gli anni '20. Utilizzando la base monetaria o gli aggregati più ampi, c'era un'inflazione significativa dopo la depressione del 1920-1921. Inoltre, sappiamo che nel 1927 la FED adottò deliberatamente una politica "espansiva" con l'obiettivo di spingere verso il basso il tasso di interesse che governava la speculazione sullo stock. I fatti sono del tutto coerenti con la spiegazione Austriaca del boom e crash degli anni '20.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


sabato 28 gennaio 2012

Gli Scheletri nella Memoria





Giornata della memoria, ieri. Volevo evitare di scrivere le stesse cose dell'anno scorso, poi ho visto che le cose sono andate come l'anno scorso e quindi eccomi di nuovo qui. Potrei sembrare "polemico" o revisionista, ma mi piace attenermi ai fatti. Quindi, che fosse stato assassinato anche un solo Ebreo, con le camere o con i fucili, sarebbe cambiato poco. L'idea stessa di una simile violenza deve essere condannata. Penso che siamo tutti d'accordo che i campi di concentramento Nazisti sono stati un capitolo nero della storia dell'uomo. Così come suppongo che tutti siano coscienti che queste realtà, sebbene sotto diverse forme, siano ancora presenti. Pensate ai laogai, a Guantanamo o ad Abu Grahib. La cosa sconvolgente è quando una sola parte della storia diventa legge dello stato. E la memoria si trasforma in retorica.

Con risultati a dir poco grotteschi: per esempio, in Italia scorrono fiumi di inchiostro e ore di trasmissioni televisive e radiofoniche per lamentarsi dei Tedeschi assassini, genocidi e razzisti. Mai nessuno che spenda una parola a raccontarci la storia dei campi di concentramento Italiani in Yugoslavia, che non avevano nulla da invidiare a quelli Tedeschi. Questa ipocrisia è rivoltante.

E quando gli Americani incarceravano i Giapponesi? Ed i campi FEMA? A proposito di genocidio: quando gli Italiani brava gente gasavano le popolazioni civili in Abissinia? Invece no, ci si concentra ossessivamente su una cosa sola. Il fatto è che se uno oggi tenta di avanzare dei dubbi e delle riflessioni sui fatti riguardanti la tragedia Ebraica, va diretto in gattabuia. Ma se per esempio dice che non c'è stato alcun genocidio Armeno (tanto per fare un esempio) non gli succede nulla.

Il fatto è che si è formato uno stato fondato sul razzismo in nome dell'anti-razzismo, facendo credere alla maggior parte delle persone che Israele sia nato in conseguenza dell'olocausto, quando ciò è palesemente falso. Si dimentica il fatto che il sionismo non ha mosso un dito contro la persecuzione ebraica (anzi, sembrerebbe proprio che l'abbia "spalleggiata") da parte dei Nazisti. E quindi si cancellano dalla storia, e dalla memoria, pezzi del passato che è meglio non far sapere.

Sull'onda di questo argomento, propongo di seguito un vecchio commento di un utente noto alla maggior parte degli avventori di Freedonia, che attraverso la sua arguzia ci porta a scoprire dei lati del presente e del passato che pochi riescono a cogliere all'istante.





di Linucs


Come sempre, il giudizio istintivo e superficiale si rivela un'arma a doppio taglio.

Risparmio al lettore la pigna di link (tutti tratti ovviamente da quotidiani mainstream, giammai da turpi pubblicazioni revisioniste), poiché come dice l'uomo ragno "da un grande potere deriva una grande responsabilità..."

Avanti:


"Negare l'olocausto è un crimine paragonabile allo stesso olocausto."

Ecco un altro assoluto dal quale possiamo trarre diletto. Visto che negare l'olocausto è un crimine paragonabile all'olocausto stesso, dobbiamo logicamente dedurre che questa affermazione abbia valore anche per gli Armeni.

Apriamo il Cassetto dell'Apocalisse, che contiene i link del megapost di Foxman.

Badombe> ORROREEE!
Damien> NOOOO!


Armenian archbishop quizzed over spat with yeshiva student


L'arcivescovo Amerno in Israele, Nourhan Manougian, è stato ieri interrogato dalla polizia dopo aver schiaffeggiato uno studente yeshiva durante una processione che segna l'Esaltazione della Croce Santa nella Città Vecchia di Gerusalemme.

L'arcivescovo ha schiaffeggiato lo studente dopo che quest'ultimo ha sputato sulla croce che gli Armeni stavano trasportando ed allo stesso Manougian.

L'incidente si è trasformato in una rissa durante la quale il medaglione cerimoniale di Manougian, che è stato usato dagli arcivescovi sin dal 17° secolo, si è rotto. Anche lo studente yeshiva è stato fermato per essere interrogato. La polizia sta ora valutando se avviare un procedimento penale contro l'arcivescovo Armeno ed accusarlo di aggressione.

Seguite la linea... unite i puntini...


Nel frattempo, l'incidente ha suscitato molta rabbia tra il clero della piccola comunità Armena a Gerusalemme. Gli ebrei religiosi, tra i quali gli studenti yeshiva, di solito sputano per terra come segno di disgusto quando vedono la croce.

Gli Armeni, che vivono vicino al Quartiere Ebreo della Città Vecchia, soffrono per questo fenomeno più di qualsiasi altra setta Cristiana nella Città Vecchia. Manougian dice che lui ed i suoi colleghi hanno già imparato a conviverci. "Non mi arrabbio più con le persone che si girano e sputano quando passo per la strada; ma avvicinarsi nel mezzo di una processione religiosa e sputare sulla croce di fronte a tutti i preti della setta è un'umiliazione che non siamo disposti ad accettare."

Questo ovviamente non è un hate crime.


Jew spits at Greek Orthodox Priests in Jerusalem


Un Ebreo religioso Lunedì ha sputato ad una processione di preti Greci Ortodossi nella Città Vecchia di Gerusalemme, come riporta la polizia. L'assalitore, che è stato arrestato, ha detto che ha sputato alla processione vicino la Chiesa del Santo Sepolcro perché aveva visto la croce che stavano portando, ha detto il portavoce della polizia di Gerusalemme Shmuel Ben-Ruby. L'incidente è stato il terzo in serie nella Città Vecchia l'anno scorso.

Segui la linea...


Russian Parliament Denounces Armenian Genocide Ahead of 90th Anniversary


La Duma Russa ha approvato Venerdì uan risoluzione che denuncia il genocidio degli Armeni nel 1915 a seguito di un voto unanime proprio all'alba del novantesimo anniversario dei massacri in Turchia ed in Armenia occidentale.

"I deputati della Duma hanno denunciato pienamente l'atto del genocidio e credono che l'intera comunità internazionale debba commemorare il novantesimo anniversario," ha così commentato l'agenzia Interfax news.

I deputati l'hanno definito uno degli eventi più "tragici" e "crudeli" del 20° secolo.

Il 24 Aprile viene considerata la data in cui iniziò il massacro.

La Russia è tra le prime a riconoscere il genocidio del 1915, e rimane in una ristretta minoranza di paesi che riconoscono il massacro di circa 1.5 milioni di Armeni tra il 1915 ed il 1920 un genocidio da parte dei Turchi. La Turchia stessa ancora non riconosce il genocidio, e nemmeno gli Stati Uniti, dove il Congresso ha diverse volte fatto pressioni affinché fosse riconosciuto.

Il Canada si è unito al gruppo di paesi che riconoscono il genocidio. Molti paesi, come gli Stati Uniti ed Israele, sono riluttanti a riconoscere il genocidio perché temono che possa incrinare le relazioni con la Turchia, un membro NATO che è considerata una stabile democrazia del Medio Oriente.

Per quale motivo nessuno vuole ricordare i poveri armeni? Segui la linea...


Turkey awards Israeli company contract for army drones


ANKARA: La Turchia ha annunciato Martedì che aveva scelto un produttore Israeliano per rifornire il proprio esercito di 10 droni e stazioni a terra, a seguito di una visita del primo ministro Turco in Israele.

Una joint venture tra due aziende Israeliane, l'Israel Aircraft Industries e la Elbit, si è aggiudicata un contratto per tre sistemi di veicoli aerei senza equipaggio, che comprende 10 aereomobili, apparecchiature di sorveglianza e stazioni di controllo a terra, ha dichiarato in un comunicato il sottosegretario del settore della difesa.

Il contratto è parte di un progetto da $183 millioni in cui le compagnie Turche forniranno sottosistemi e servizi pari al 30% del progetto, ha detto.

Il piano Israeliano è quello di finire la loro parte del progetto dai 24 ai 30 mesi, continuava il comunicato. L'annuncio è arrivato a seguito di una visita del Primo Ministro Turco Recep Tayyip Erdogan in Israele e nei territori Palestinesi il 1-2 di Maggio dopo un periodo freddo fra Turchi-Israeliani.

Il Maggio scorso Erdogan ha ferocemente criticato lo politiche dello stato Ebraico nei confronti dei Palestinesi, chiamandole "stato di terrore".

La Turchia, una nazione laico-Musulmana, è stato l'alleato regionale principale di Israele sin dal 1996, quando i due paesi elaborarono un'accordo di cooperazione militare, con molta rabbia di nazioni Arabe e dell'Iran. Il Ministro degli Esteri Abdullah Gul ha tenuto un colloqui con Israele a Gennaio, dichiarando che i rapporti bilaterali rimangono forti.


Turkish author Pamuk risks jail time over remarks on Armenian massacres


ISTANBUL -- Il prominente romanziere Turco Orhan Pamuk sarà processato a Dicembre per le sue osservazioni controverse sui massacri Armeni e potrebbe finire per scontare tre anni di galera, ha detto il suo editore Mercoledì.

Alla faccia della Turchia in Europa: ora si potrà andare in carcere per aver negato un genocidio, oppure per aver ricordato l'altro: celebrate diversity. Ma cosa avranno mai in comune per essere soggetti al vigore della legge?


Pamuk, autore ampiamente rinomato nel mondo per lavori come The White Castle e Snow, ha scatenato una protesta pubblica quando a Febbraio ha detto in un'intervista con un giornale Svizzeroin che "in queste terre vennero uccisi 1 milione di Armeni e nessuno osa parlarne, a parte me".

E non è forse vero?


Di conseguenza, Pamuk, che quest'anno ha vinto il prestigioso premio della pace dell'Association of German Publishers and Booksellers, ha ricevuto diverse minacce di morte ed un funzionario locale ha ordinato il sequestro e la distruzione dei suoi lavori.

Arietta fresca d'Europa...


L'autore solitario ha quindi rifiutato del tutto di parlare con la stampa.

Un pubblico ministero ad Istanbul ha incriminato il cinuqatatreenne Pamuk sulla base del fatto che le sue osservazioni sono pari a denigrazione pubblica dell'identità Turca e ha chiesto un periodo di reclusione che va dai sei mesi ai tre anni, ha detto la casa editrice Iletisim in un comunicato.

Il processo si prevede che parta il 16 Dicembre, veniva aggiunto.

Il massacro degli Armeni durante la Prima Guerra Mondiale è uno degli episodi più controversi nella storia Turca.

Indovinate perché?


Gli Armeni dicono che circa 1.5 milioni di loro fratelli morirono per uccisioni orchestrate nove decenni fà durante l'ultimo anno dell'Impero Ottomano, il precursore della moderna Turchia.

La Turchia dice che 300,000 Armeni e migliaia di Turchi vennero uccisi in quella che era una guerra civile durante la Prima Guerra Mondiale quando gli Armeni si ribellarono contro i loro governanti Ottomani.

Unisci i puntini...


Turkey Wins Removal Of Armenian Genocide From German Schools

Chissà come avranno fatto?


(dpa) - La Turchia ha fatto pressioni affinché fosse rimosso un riferimento al genocidio Armeno da un programma scolastico Tedesco.

Sorpresa delle sorprese: la Germania nega la strage di armeni.


Lo stato orientale Tedesco di Brandeburgo ha eliminato mezza frase sugli Armeni inclusa nelle classi di storia dopo che un diplomatico Turco si è lamentato davanti al Primo Ministro Matthias Platzeck, secondo il giornale Die Welt.

In un capitolo intitolato "War, Technology and Civilian Populations" il testo scolastico diceva "per esempio, il genocidio della popolazione Armena dell'Anatolia." Questo passaggio è stato ora rimosso dai libri di testo scolastici, ha detto il giornale.

Platzeck si è incontrato regolarmente con i diplomatici Turchi e si "è fatto forza" contro la loro influenza, secondo quanto riportato dal giornale. Il primo ministro ha aggiunto che il genocidio era un argomento troppo importante per essere riassunto solo con mezza frase. "Il programma di Brandenburgo era l'unico in Germania che fino ad ora ha incluso un riferimento all'omicidio degli Armeni," ha detto Die Welt.

Questo, ovviamente, non è negazionismo.


La maggior parte degli storici dice che tra i 600,000 e 1.5 milioni di Armeni vennero uccisi tra il 1915 ed il 1916 sotto i Turchi Ottomani durante la Prima Guerra Mondiale. Il governo Turco, che nega che abbia avuto luogo un genocidio, parla di 200,000 morti.

Un portavoce dell'ambasciata Turca a Berlino ha declinato di commentare direttamente l'accaduto, ma ha notato che l'iniziativa è partita dal consolato Turco a Berlino -- non dall'ambasciata stessa.

Il Primo Ministro Platzeck è un membro dei Social Democratici del Cancelliere Gerhard Schroeder (SPD). Schroeder è un forte sostenitore della candidatura della Turchia a diventare un membro dell'Unione Europea. La Germania ha quasi due milioni di residenti Turchi -- la più grande minoranza Turca nell'UE.

Seguite, seguite la linea...


L'Unione dei Democratici Cristiani (CDU), che fa parte della colaizione del governo di Brandenburgo, è infuriata per questo cambio nei libri di testo scolastici. "L'impressione creata è fatale,"ha detto Sven Patke, il segretario generale del CDU.

Il capo della Commissione Centrale degli Armeni in Germania, Schavarsh Ovassapian ha detto al Die Welt che questa mossa era "uno scandalo." "E' deprimente, se quello che si trova nei libri di testo di Brandenburgo può essere dettato da Ankara," ha detto.

Nel frattempo, in Francia...


No immunity over gas chamber remarks


Il Parlamento Europeo ha rifiutato Martedì di garantire l'immunità dal procedimento giudiziario ad un deputato di estrema destra Francese per osservazioni fatte sulle camere a gas Naziste, in un caso che rischia di imbarazzare il consiglio dell'UE.

Dopo un ritardo di quattro volte un voto su Bruno Gollnisch, numero due del Fronte Nazionalista di estrema destra in Francia, la commissione parlamentare ha votato in massa contro la sua protezione da procedimenti giudiziari come membro del parlamento Europeo.

Gollnisch è stato accusato per le sue osservazioni in un aconferenza stampa dell'anno scorso che si è svolta sul filo del rasoio delle leggi Francesi riguardanti i crimini contro l'umanità.

Chissà cosa succede ad un francese che dimentica gli armeni?


Non ha agito giustamente

La presidentessa della commissione, l'Inglese Diana Wallis del MEP, ha detto di aver ritenuto il modo in cui Gollnisch ha agito come "ingiusto e non pienamente conforme al suo ruolo di membro di questo parlamento."

"Non abbiamo intenzione di entrare in un dibattito sulla natura dell'accusa in Francia o sulla natura della legge in Francia," ha detto.

Prendete nota della frase sul post-it:


Parlando a Lione, Francia, nell'Ottobre 2004, Gollnisch ha detto: "Non nego l'esistenza di camere a gas mortali. Ma non sono un esperto su questo argomento, e penso che dobbiamo lasciare la discussione agli storici."

Non ha contestato "le centinaia di migliaia, di milioni di morti" durante l'Olocausto, ma ha aggiunto: "Il modo in cui queste persone sono morte, dovrebbe essere il centro di un dibattito."

Avete scritto?

Avanti:


Quattro giorni dopo, l'allora ministro della giustizia Francese Dominique Perben, che è ora ministro dei trasporti ed intende concorrere contro Gollnisch nelle elezioni municipali del 2007, ha ordinato alla polizia di Lione di aprire un'inchiesta.

Hanno scoperto che non c'erano motivi per procedere ma Perben ha insistito che le accuse fossero messe agli atti.

Il processo di Gollnisch, che ritiene che sia stato perseguitato da Perben, era in programma per Settembre ma è stato posticipato al 29 November in modo che il parlamento potesse decidere sulla sua immunità.

Il consiglio dell'UE voterà in base alla decisione della commissione in piena sessione la prossima settimana a Bruxelles. Nell'improbabile caso che si voti contro il parere della commissione, il processo contro Gollnisch probabilmente dovrebbe essere lasciato cadere.

Andiamo avanti, conservando il nostro post-it.


Censoring history


E' stata di recete presentata una causa FEDERALE che cerca di riaffermare una guida nel principio giuridico Americano messo in pericolo dalle "guerre di culture," cioé il diritto ad una mente senza vincoli, libera dalla censura e dalle ortodossie statali.

Ampiamente incentrata sulle interpretazioni storiche concorrenti di un secolo di conflitti ma, più precisamente, su valutazioni tecniche di una legge promulagata di recente dal Massachusetts, la nostra causa legale sfida il tentativo del Dipartimento dell'Istruzione del Massachusetts di apporre il suo timbro su una singola visione della storia, con l'esclusione di tutte le altre, nelle menti dei nostri studenti liceali.

Una singola visione della storia... indovinate di cosa sta parlando?


I querelanti sono due insegnati, un professore anziano di scuola liceale, e l'Assembly of Turkish American Associations. Sebbene con un background e punti di vista differenti, tutti i querelanti e gli avvocati in questa causa legale condividono la convinzione che il governo non dovrebbe stabilire credenze politicamente approvate su dispute storiche in contenzioso e poi censurare le posizioni concorrenti nelle guide dei programmi statali.

Tranne ovviamente in un caso particolare. Indovinate quale?


La disputa storica coinvolge l'interpretazione di quello che è successo alla popolazione Armena dell'Anatolia orientale durante e dopo la Prima Guerra Mondiale negli ultimi giorni dell'Impero Ottomano. Sebbene gli storici abbiano morti documentate e deportazioni di un gran numero di Armeni (come anche le morti di molti Turchi), sono in disaccordo se quello che è avvenuto sia un "genocidio," un termine definito dalla legge internazionale come la distruzione deliberata e sistematica di un gruppo razziale, politico o culturale. Mentre molti storici sostengono che era l'intento dei Turchi sterminare gli Armeni come popolo, altri controbattono che tale intento non venne fermamente stabilito e che gli eventi rassomigliarono molto ad una guerra civile piuttosto che ad una campagna di genocidio.

Segui la linea... unisci i puntini...


Il seme legislativo che limita il dibattito su questa questione storica venne piantato più di sei anni fà. Nel Marzo 1999, la Legislatura del Massachusetts approvò una legge che richiedeva la costruzione di un programma curriculare di guida "sui diritti umani e sul genocidio" affinché venisse usato nelle scuole pubbliche. La guida stessa afferma che si dovrebbe fornire "punti di vista differenti su questioni controverse." Tuttavia, quando si trattò di applicare la legge, il Dipartimento dell'Istruzione, dopo che inizialmente incluse materiale da entrambe le parti della controversia "Genocidio Armeno", eliminò tutto il materiale a sostegno della classificazione come genocidio.

Questa censura di materiale precedentemente incluso avvenne dopo che il dipartimento ricevette pressioni da un senatore statale ed altri che sostenevano che qualsiasi tesi che si portava dietro l'etichetta di genocidio era considerata "razzista" o "incitante all'odio."

E' sempre la solita scusa... il razzismo, l'odio, ed ovviamente la censura.


Il commissario David Driscoll ed il Presidente del Board of Education James E. Peyser il Aug. 31, 1999, hanno scritto che "l'intento della legge era quello di fare riferimento al genocidio Armeno e non al dibattito se sia avvenuto." Driscoll e Peyser hanno pertanto preso una decisione intrinsecamente politica che ha invertito il giudizio educativo di coloro che pensavano che entrambe le parti devono essere ascoltate. Ogni volta che c'è un'interferenza politica che sfocia in una censura di materiale didatticamente idoneo, i nostri studenti ci perdono .

La censura di materiale precedentemente incluso richiama una rissa legale del 1982 sorta nell'Island Trees Union Free School District nello stato di New York, in cui un consiglio scolastico locale, sotto la pressione di quella che la Corte Suprema definì "un'organizzazione di genitori particolarmente conservatrice," rimosse dalla biblioteca della scuola libri considerati "anti-Americani, anti-Cristiani, anti-Semiti, e pieni di sporcizie." La corte ordinò la distruzione di tali libri "perché in questo caso siamo interessati alla soppressione delle idee."

Il dibattito se il "Genocidio Armeno" sia una ricostruzione storicamente precisa o un'affermazione esagerata e politicizzata ha seguito le linee di battaglia che caratterizzano il panorama politico e culturale di oggi. Le guerre culturali non solo comportano il trionfo di una credenza su un'altra, ma anche la soppressione dell'accesso a punti di vista concorrenziali nel mercato delle idee. Gruppi con itneressi speciali intolleranti al dissenso arruolano il governo per dotare la loro parte di una credibilità inattaccabile. Su una serie di questioni -- dall'aborto alla ricerca sulle cellule staminali, l'evoluzione ed il "disegno intelligente" per la pornografia, il giuramento alla bandiera per protestare contro la guerra -- i benefici di un dibattito utile, civile ed accademico sembrano essere stati sepolti sotto decenni di rancore.

E' contro questo contesto di una cultura desiderosa di censurare che la nostra causa legale tenta di riaffermare un quintessenziale valore Americano. Come disse nel 1929 Oliver Wendell Holmes, nativo del Massachusetts e giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, "[il] principio del pensiero libero -- non la libertà di pensiero di coloro con cui siamo d'accordo, ma libertà di pensiero di coloro che odiamo," è probabilmente il principio più importante della Costituzione degli Stati Uniti.

Stranamente, il genocidio armeno è oggetto di vivace dibattito, mentre queste frasi sono considerate reato:

Parlando a Lione, Francia, nell'Ottobre 2004, Gollnisch ha detto: "Non nego l'esistenza di camere a gas mortali. Ma non sono un esperto su questo argomento, e penso che dobbiamo lasciare la discussione agli storici." Non ha contestato "le centinaia di migliaia, di milioni di morti" durante l'Olocausto, ma ha aggiunto: "Il modo in cui queste persone sono morte, dovrebbe essere il centro di un dibattito."

Ma non è esattamente la linea di condotta applicata agli armeni? Forse ci sono dei vincoli al dibattito che ci sfuggono. L'attento lettore si chiederà: perché si parla più o meno regolarmente di Palestina, Iraq, Rwanda, e gli armeni finiscono sempre dimenticati in un angolo?


Young Turks


I Giovani Turchi erano dei Turchi, costituzionalisti, progressisti, partigiani, che portarono la seconda era costituzionale ad una rivoluzione contro Abdul Hamid II. Il primo movimento venne stabilito tra gli studenti militari nel 1889, e con la creazione della Commissione dell'Unione e del Progresso (CUP) nel 1906, tra gli altri partiti, i Giovani Turchi diventano membri di questo partito. Il movimento dei Giovani Turchi costruì una ricca tradizione di dissenso che diede forma alla vita intellettuale, politica ed artistica del tardo periodo Ottomano (declino, dissoluzione).

I Tre Pasha tra i Giovani Turchi governarono l'Impero Ottomano dal Colpo di Stato del 1913 fino alla fine della Prima Guerra Mondiale. I Giovani Turchi furono responsabili della pianificazione del Genocidio Armeno.


Historical occurrences


In passato gruppi di Ebrei e singoli Ebrei si convertivano all'Islam; alcuni volontariamente, altri con la forza, altri a causa di pressioni sociali, ed altri nella speranza di migliorare le prospettive per sé stessi e per le loro famiglie. Mentre coloro che si convertirono volontariamente persero la loro identificazione come Ebrei, gli altri che si convertirono a causa di vari tipi di pressioni mantennero a volte una connessione con la loro etnicità e fede, ed altri infine ritornarono addirittura al Giudaismo.

In Persia, durante la dinastia Safavid del 16° e 17° secolo, gli Ebrei furono costretti ad abbandonare la loro religione, proclamando pubblicamente la loro conversione all'Islam, e venne assegnato loro il nome di Jadid-al-Islam (Nuovi Musulmani); nel 1661 venne approvato un editto che ribaltava questa conversione forzata, e gli Ebrei tornarono a praticare apertamente il Giudaismo. Allo stesso modo, dopo un Progrom nel 1839, gli Ebrei di Mashhad furono costretti a convertirsi all'Islam. Praticarono il Giudaismo in segreto per oltre un secolo prima di ritornare apertamente alla loro fede; a cavallo del 21° secolo circa 10,000 vivevano in Israele, altri 4,000 a New York, e 1,000 in altri luoghi.

In Turchia il messia affermato Sabbatai Zevi venne imprigionato finché non si convertì all'Islam nel 1666, e successivamente gli venne data una posizione d'alto rango alla corte del Sultano. Anche un certo numero di suoi seguaci si convertirono, divenendo noti come i Donmeh (una parola Turca per dire conversione religiosa). Anche se Musulmani all'esterno, veneravano Zevi come il Messia ed un'incarnazione di Dio. I Donmeh per certi versi rimasero degli Ebrei in segreto, osservavano certi rituali Ebrei, pregavano in Ebreo ed Aramaico, e celebravano feste Ebree. I Donmeh esistono ancora oggi.


History


Anche se Musulmani all'esterno, veneravano Zevi come il Messia ed un'incarnazione di Dio. I Donmeh per certi versi rimasero degli Ebrei in segreto, osservavano certi rituali Ebrei, pregavano in Ebreo ed Aramaico, e celebravano feste Ebree. Svolgevano anche rituali che celebravano la figura di Zevi. Interpretarono la conversione di Zevi in modo Cabalistico. Zevi doveva salvare i pezzetti di Dio sparsi tra le religioni convertendosi a diverse confessioni.

Alcuni dei Donmeh originari erano Musulmani che si convertirono al Sabbatianismo.

Ci sono diversi rami dei Donmeh. Il primo era l'Ismirli formatosi in Izmir, in quella che ora è la Turchia. Il secondo era il Jakubi fondato da Jacob Querido, un successore di Zevi che come lui soleva fare affermazioni messianiche. C'era anche l'Othman Baba condotto da Berechia. Questo gruppo insegnò a Jacob Frank che condusse i Frankisti nel 18° secolo eastern Europe ed i quinti furono i Lechli che sono di discendenza Polacca che vissero in esilio a Salonicco e Costantinopoli.

Pur essendo accettati dalla comunità Musulmana, si sposavano solo all'interno della loro comunità che finì in diversi tratti genetici recessivi divenuti tipici dei Donmeh.

Diversi Donmeh erano tra le fila dei Giovani Turchi, intellettuali Turchi che provarono a riformare l'Impero Ottomano. Al tempo dello scambio di popolazioni Turche e Greche tra Turchia e Grecia, i Donmeh di Salonicco provarono a non farsi considerare come Musulmani per evitare il trasporto forzato verso l'Anatolia. Nell'era della Repubblica, sostennero veementemente le riforme filo-Occidentali e laiche di Mustafa Kemal Ataturk, un comportamento che rafforzò i sospetti dei Musulmani su di loro.

Avete vagamente intuito il motivo misterioso per cui l'armeno finisce sempre spolverato sotto il tappeto?

Si potrebbe andare a guardare i famosi morti del comunismo...
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...ma è così bella l'aria aperta, no?

(il megapost originale ha 158 link, non tirate la giacchetta allo zio Linucs altrimenti cominciamo a sputtanare libri e testimoni a forza di quotidiani...)


venerdì 27 gennaio 2012

Individualismo e la Rivoluzione Industriale

"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni." -- Albert Einstein
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di Ludwig von Mises


[Marxism Unmasked (2006)]


I liberali hanno sottolineato l'importanza del singolo individuo. I liberali del 19° secolo avevano già considerato lo sviluppo della persona come la cosa più importante. "Individuo e individualismo" era lo slogan progressista e liberale. I reazionari avevano già attaccato questa posizione all'inizio del 19° secolo.

I razionalisti ed i liberali del 18° secolo sottolinearono che ciò che era necessario erano buone leggi. Le antiche usanze che non potevano essere giustificate dalla razionalità, dovevano essere abbandonate. L'unica giustificazione per una legge era se promuoveva o meno il benessere sociale pubblico. In molti paesi i liberali ed i razionalisti chiesero costituzioni scritte, la codificazione delle leggi, e nuove leggi che avrebbero permesso lo sviluppo delle facoltà di ogni individuo.

Si sviluppò una reazione a questa idea, soprattutto in Germania dove il giurista e storico legale Friedrich Karl von Savigny (1779-1861) era attivo. Savigny dichiarò che le leggi non possono essere scritte dagli uomini; le leggi sono sviluppate in qualche modo mistico dall'anima di tutta l'unità. Non è l'individuo che pensa — è la nazione o un'entità sociale che utilizza l'individuo solo per esprimere i suoi pensieri. Questa idea è stata molto sottolineata da Marx e dai Marxisti. A questo proposito i Marxisti non erano seguaci di Hegel, la cui principale idea di evoluzione storica era un'evoluzione verso la libertà dell'individuo.

Dal punto di vista di Marx ed Engels, l'individuo era una cosa trascurabile agli occhi della nazione. Marx ed Engels negarono che l'individuo aveva un ruolo nell'evoluzione storica. Secondo loro, la storia va per conto suo. Le forze produttive materiali percorrono una propria strada, sviluppandosi indipendentemente dalla volontà degli individui. E gli eventi storici arrivano con l'inevitabilità di una legge di natura. Le forze produttive materiali funzionano come un regista di un'opera lirica; ma devono avere un sostituto in caso di problemi, come il direttore d'opera deve avere un sostituto se il cantante si ammala. Secondo questa idea, Napoleone e Dante, per esempio, erano poco importanti — se non fossero apparsi per prendere il loro posto speciale nella storia, qualcun altro sarebbe apparso sul palco per riempire il loro posto.

Per capire certe parole, è necessario comprendere la lingua Tedesca. Dal 17° secolo in poi, un notevole sforzo fu fatto nella lotta contro l'uso delle parole in Latino e la loro eliminazione dalla lingua Tedesca. In molti casi rimaneva una parola straniera, anche se c'era un'espressione Tedesca, con lo stesso significato. Le due parole nascevano come sinonimi, ma nel corso della storia, avevano assunto significati diversi. Per esempio, prendete la parola Umwälzung, la traduzione letterale Tedesca del termine Latino rivoluzione. Nella parola Latina non c'era senso di combattimento. Quindi, si sono evoluti due significati della parola "rivoluzione" — uno per la violenza, e l'altro significato per una rivoluzione graduale come la "Rivoluzione Industriale". Tuttavia, Marx usa la parola Tedesca Rivoluzione non solo per le rivoluzioni violente, come la rivoluzione Francese o Russa, ma anche per la graduale Rivoluzione Industriale.

Per inciso, il termine rivoluzione industriale è stato introdotto da Arnold Toynbee (1852-1883). I Marxisti dicono che "Ciò che favorisce il rovesciamento del capitalismo non è la rivoluzione — date un'occhiata alla Rivoluzione Industriale."

Marx assegnò un significato speciale alla schiavitù, alla servitù della gleba, e ad altri sistemi di schiavitù. Era necessario, disse, che i lavoratori fossero liberi in modo che lo sfruttatore potesse sfruttarli. Questa idea nacque dall'interpretazione che diede alla situazione del signore feudale che doveva avere cura dei suoi dipendenti anche quando non stavano lavorando. Marx interpretò i cambiamenti liberali che si svilupparono come una liberazione dello sfruttatore dalle responsabilità della vita dei lavoratori. Marx non vide che il movimento liberale era direzionato all'abolizione delle disuguaglianze nella legge, come tra servo e signore.

Karl Marx riteneva che l'accumulo di capitale era un ostacolo. Ai suoi occhi, l'unica spiegazione per l'accumulo di ricchezza era che qualcuno l'aveva rubata a qualcun altro. Per Karl Marx tutta la Rivoluzione Industriale consisteva semplicemente nello sfruttamento dei lavoratori da parte dei capitalisti. Secondo lui, la situazione dei lavoratori si aggravò con l'avvento del capitalismo. La differenza tra la loro situazione e quella degli schiavi e dei servi era solo che il capitalista non aveva l'obbligo di prendersi cura dei lavoratori che non erano più utilizzabili, mentre il signore doveva prendersi cura degli schiavi e dei servi della gleba. Questa è un'altra delle contraddizioni insolubili nel sistema Marxista. Eppure è accettata oggi da molti economisti senza che si rendano conto da cosa sia costituita questa contraddizione.

Secondo Marx, il capitalismo è una tappa necessaria e inevitabile nella storia degli uomini, l'umanità che da condizioni primitive si dirige verso il socialismo millenario. Se il capitalismo è un passo necessario e inevitabile sulla strada per il socialismo, allora non si può sempre sostenere, dal punto di vista di Marx, che quello che fa il capitalista è eticamente e moralmente cattivo. Pertanto, perché Marx attacca i capitalisti?

Marx dice che parte della produzione è nelle mani dei capitalisti e viene impedito che raggiunga gli operai. Secondo Marx, ciò è molto male. La conseguenza è che i lavoratori non sono più in grado di consumare tutta la produzione prodotta. Una parte di ciò che hanno prodotto, dunque, rimane non consumato; c'è "sottoconsumo". Per questo motivo, perché vi è sottoconsumo, si verificano regolarmente le depressioni economiche. Questa è la teoria Marxista delle depressioni. Eppure Marx contraddice questa teoria altrove.

Gli scrittori Marxisti non spiegano perché la produzione procede da metodi più semplici verso metodi sempre più complicati.

Né Marx citò il seguente fatto: Circa nel 1700, la popolazione della Gran Bretagna era di circa 5.5 milioni; a metà del 1700, la popolazione era di 6.5 milioni, circa 500.000 dei quali erano semplicemente indigenti. L'intero sistema economico produsse una popolazione "supplementare". Il problema della sovrappopolazione apparse dapprima in Gran Bretagna che nel resto dell'Europa continentale. Ciò accadde, prima di tutto, perché la Gran Bretagna era un'isola e quindi non era oggetto di invasioni da parte di eserciti stranieri, che contribuivano a ridurre le popolazioni in Europa. Le guerre in Gran Bretagna erano guerre civili, che furono un male, ma si fermarono. Poi scomparvero, in modo che il numero di persone in surplus crebbe. In Europa la situazione era diversa; l'opportunità per lavorare nel settore agricolo era più favorevole rispetto a quella in Inghilterra.

Il vecchio sistema economico in Inghilterra non poteva far fronte alla popolazione in eccesso. La sovrappopolazione era composta per lo più da persone molto brutte — mendicanti, ladri e prostitute. Erano sostenuti da diverse istituzioni, dalle leggi per i poveri,[1] e dalla carità delle comunità. Alcuni vennero inseriti nell'esercito e nella marina per il servizio all'estero. C'erano anche persone superflue nell'agricoltura. Il sistema esistente di corporazioni ed altri monopoli nelle industrie di trasformazione rese impossibile l'espansione del settore industriale.

In queste epoche pre-capitaliste, c'era una netta divisione tra le classi della società che potevano permettersi scarpe nuove e vestiti nuovi, e quelle che non potevano. Le industrie di trasformazione producevano in linea di massima per le classi superiori. Coloro che non potevano permettersi vestiti nuovi indossavano abiti di seconda mano. Ci fu poi un commercio molto considerevole negli abiti di seconda mano — un commercio che scomparve quasi del tutto quando l'industria moderna cominciò a produrre anche per le classi inferiori. Se il capitalismo non avesse fornito i mezzi di sostentamento per queste persone "in eccedenza", sarebbero morte di fame. Il vaiolo fece contare molte morti nell'epoca pre-capitalista; ora è stato praticamente spazzato via. Anche i progressi della medicina sono un prodotto del capitalismo.

Quello che Marx chiamava la grande catastrofe della Rivoluzione Industriale non era affatto una catastrofe; determinò un miglioramento straordinario delle condizioni del popolo. Fece sopravvivere coloro che non sarebbe sopravvissuti altrimenti. Non è vero, come diceva Marx, che i miglioramenti nella tecnologia sono disponibili solo per gli sfruttatori e che le masse vivono in uno stato molto peggiore rispetto alla vigilia della Rivoluzione Industriale. Tutto ciò che dicono i Marxisti sullo sfruttamento è assolutamente sbagliato! Bugie! In realtà, il capitalismo rese possibile la sopravvivenza di molte persone, le quali non sarebbero sopravvissute. E oggi molte persone, o la maggior parte delle persone, vivono in uno standard di vita più alto rispetto a quello in cui i loro antenati vivevano 100 o 200 anni fa.

Nel corso del 18° secolo, apparve un certo numero di autori eminenti — il più noto fu Adam Smith (1723-1790) — che si dichiarò a favore della libertà di commercio. E parlavano contro il monopolio, contro le corporazioni, e contro i privilegi dati dal re e dal Parlamento. In secondo luogo, alcuni individui geniali, quasi senza alcun risparmio e capitale, cominciarono ad organizzare i poveri affamati per la produzione, non nelle fabbriche ma fuori le fabbriche, e non solo per le classi superiori. Questi nuovi produttori organizzati cominciarono a fare semplici prodotti proprio per le grandi masse. Questo fu il grande cambiamento che ebbe luogo; questa fu la Rivoluzione Industriale. E questa Rivoluzione Industriale produsse più cibo e altri beni, in modo che la popolazione crescesse. Nessuno vide meno di Karl Marx quello che realmente stava accadendo. Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, la popolazione era aumentata così tanto che gli Inglesi erano 60 milioni.

Non si possono paragonare gli Stati Uniti con l'Inghilterra. Gli Stati Uniti iniziarono quasi come un paese del capitalismo moderno. Ma possiamo dire in generale che su otto persone che vivono oggi nei paesi della civiltà Occidentale, sette sono vive solo grazie alla Rivoluzione Industriale. Siete personalmente sicuri che sareste stati quell'uno su otto che sarebbe sopravvissuto anche in assenza della Rivoluzione Industriale? Se non ne siete sicuri, fermatevi e considerate le conseguenze della Rivoluzione Industriale.

L'interpretazione data da Marx alla Rivoluzione Industriale viene applicata anche all'interpretazione della "sovrastruttura". Marx disse che le "forze produttive materiali", gli strumenti e le macchine, producono le "relazioni di produzione", la struttura sociale, i diritti di proprietà, e così via, che producono la "sovrastruttura", la filosofia, l'arte e la religione. La "sovrastruttura", disse Marx, dipende dalla situazione di classe degli individui, cioè, se uno è un poeta, un pittore, e così via. Marx interpretò tutto ciò che accadeva nella vita spirituale della nazione secondo questo punto di vista. Arthur Schopenhauer (1788-1860) fu chiamato il filosofo dei proprietari di azioni ordinarie ed obbligazioni. Friedrich Nietzsche (1844-1900) fu chiamato il filosofo della grande impresa. Per ogni cambiamento nell'ideologia, per ogni cambiamento nella musica, nell'arte, nella scrittura di romanzi, nei giochi di scrittura, i Marxisti avevano un'interpretazione immediata. Ogni nuovo libro veniva spiegato con la "sovrastruttura" di quel particolare giorno. Ad ogni libro venne assegnato un aggettivo — "borghese" o "proletario". La borghesia era considerata una massa reazionaria indifferenziata.

Non credo sia possibile che un uomo persegua una certa ideologia per tutta la vita senza credere in essa. L'uso del termine "capitalismo maturo" mostra come le persone, che non si considerano in alcun modo Marxiste, siano state compeltamente influenzate da Marx. Il signor e la signora Hammond, infatti quasi tutti gli storici, hanno accettato l'interpretazione Marxista della Rivoluzione Industriale.[2] L'unica eccezione è Ashton.[3]

Karl Marx, nella seconda parte della sua carriera, non fu un interventista; era a favore del laissez-faire. Visto che si aspettava il crollo del capitalismo e la sostituzione col socialismo una volta che il capitalismo fosse maturato del tutto, divenne a favore del lasciar sviluppare il capitalismo. A questo proposito fu, nei suoi scritti e nei suoi libri, un sostenitore della libertà economica.

Marx riteneva che le misure interventiste erano sfavorevoli, perché ritardavano l'avvento del socialismo. I sindacati consigliavano gli interventi e, quindi, Marx vi si oppose. I sindacati non producono nulla e comunque sarebbe stato impossibile alzare i saggi salariali se i produttori non avessero effettivamente prodotto più.

Marx sosteneva che gli interventi ledessero gli interessi dei lavoratori. I socialisti Tedeschi votarono contro le riforme sociali di [Otto von] Bismarck istituite intorno al 1881 (Marx morì nel 1883). E in questo paese i Comunisti erano contro il New Deal. Naturalmente, la vera ragione per la loro opposizione al governo in carica era molto diversa. Nessun partito di opposizione vuole assegnare tanto potere ad un altro partito. Nella stesura dei programmi socialisti, tutti affermano tacitamente di poter essere il progettista o il dittatore, o che il progettista o il dittatore sarà intellettualmente e completamente dipendente da loro e che il progettista o il dittatore sarà il loro tuttofare. Nessuno vuole essere un singolo membro del piano di pianificazione di qualcun altro.

Queste idee di progettazione risalgono al trattato di Platone sulla forma del commonwealth. Platone era molto schietto. Progettò un sistema governato esclusivamente da filosofi. Voleva eliminare tutti i diritti e le decisioni individuali. Nessuno sarebbe potuto andare da nessuna parte, riposare, dormire, mangiare, bere, lavarsi, a meno che non gli fosse stato detto di farlo. Platone nel suo piano voleva ridurre le persone allo status di pedine. Ciò che serviva era un dittatore che nominasse un filosofo come una sorta di primo ministro o presidente di un consiglio centrale di gestione della produzione. Il programma di tutti i socialisti coerenti — Platone e Hitler, per esempio — pianificava anche la produzione di socialisti futuri, l'allevamento e l'educazione dei futuri membri della società.

Durante i 2,300 anni sin da Platone, è stata registrata molto poca opposizione alle sue idee. Nemmeno da Kant. Il pregiudizio psicologico a favore del socialismo deve essere preso in considerazione nella discussione delle idee di Marx. Ciò non si limita a coloro che si definiscono Marxisti.

I Marxisti negano che vi sia una cosa come la ricerca della conoscenza per il bene della sola conoscenza. Ma non sono coerenti nemmeno in questo caso, perché dicono che uno dei fini dello stato socialista è quello di eliminare una tale ricerca della conoscenza. E' un insulto, dicono, che le persone studiano cose che sono inutili.

Ora voglio discutere del significato della distorsione ideologica delle verità. La coscienza di classe non si è sviluppata agli inizi, ma dovrà inevitabilmente arrivare. Marx sviluppò la sua dottrina come ideologia, perché si rese conto che non poteva rispondere alle critiche sollevate contro il socialismo. La sua risposta era: "Ciò che dici non è vero. E' solo l'ideologia. Ciò che un uomo pensa, fintanto che non abbiamo una società senza classi, è necessariamente una ideologia di classe — cioè, si basa su una falsa coscienza." Senza alcuna spiegazione ulteriore, Marx affermava che tale ideologia era utile alla classe ed ai membri della classe che la sviluppavano. Tali idee avevano come loro obiettivo il perseguimento delle finalità della loro classe.

Marx ed Engels apparvero e svilupparono le idee di classe del proletariato. Pertanto, da questo momento in poi la dottrina della borghesia diviene assolutamente inutile. Forse si potrebbe dire che la borghesia avesse bisogno di questa spiegazione per risolvere una cattiva coscienza. Ma perché dovrebbe avere una coscienza sporca se la sua esistenza è necessaria? Ed è necessaria, secondo la dottrina Marxista, perché senza la borghesia, il capitalismo non può svilupparsi. E fino a quando il capitalismo non è "maturo", non ci può essere alcun socialismo.

Secondo Marx, l'economia borghese, a volte chiamata "apologia della produzione borghese," aiutava la borghesia. I Marxisti avrebbero potuto dire che la concezione che la borghesia diede a questa cattiva teoria borghese giustificò, ai loro occhi, come anche agli occhi degli sfruttati, il modo di produzione capitalista, rendendo così possibile l'esistenza del sistema. Ma questa sarebbe stata una spiegazione molto non-Marxista. Prima di tutto, secondo la dottrina Marxista, non è necessaria alcuna giustificazione per il sistema di produzione borghese; la borghesia sfrutta perché è il suo compito sfruttare, così come è compito dei microbi sfruttare. La borghesia non ha bisogno di alcuna giustificazione. La sua coscienza di classe le mostra che deve fare ciò; è nella natura del capitalista sfruttare.

Un amico Russo di Marx, gli scrisse che il compito dei socialisti doveva essere quello di aiutare la borghesia a sfruttare meglio e Marx rispose che non era necessario. Marx poi scrisse una breve nota dicendo che la Russia avrebbe potuto raggiungere il socialismo senza passare attraverso la fase capitalista. La mattina dopo doveva aver capito che, se avesse ammesso che un paese avrebbe potuto saltare una delle tappe inevitabili, ciò avrebbe distrutto tutta la sua teoria. Così non inviò la nota. Engels, che non era così brillante, scoprì questo pezzo di carta nella scrivania di Karl Marx, lo copiò di proprio pugno, e mandò la sua copia a Vera Zasulic (1849-1919), che era famosa in Russia perché aveva tentato di assassinare il commissario di polizia a San Pietroburgo e venne assolta dalla giuria — ebbe un buon consiglio di difesa. Questa donna pubblicò la nota di Marx, e divenne uno dei più grandi patrimoni del Partito Bolscevico.

Il sistema capitalista è un sistema in cui la promozione è proprio in base al merito. Se le persone non vanno avanti, c'è amarezza nelle loro menti. Sono riluttanti ad ammettere che non avanzano a causa della loro mancanza di intelligenza. Riversano la loro mancanza di progressi sulla società. Molti incolpano la società e si dedicano al socialismo.

Questa tendenza è particolarmente forte nelle fila degli intellettuali. Visto che i professionisti si trattano tra di loro da pari a pari, i professionisti meno capaci si considerano "superiori" ai non-professionisti e sentono di meritare un maggiore riconoscimento rispetto a quello che ricevono. L'invidia gioca un ruolo importante. C'è una predisposizione filosofica tra le persone ad essere insoddisfatte dall'attuale stato delle cose. C'è insoddisfazione, anche, nelle condizioni politiche. Se siete insoddisfatti, vi chiederete quale altro tipo di stato può essere considerato.

Marx aveva un "anti-talento" — cioè, una mancanza di talento. Fu influenzato da Hegel e Feuerbach, soprattutto dalla critica di Feuerbach sul Cristianesimo. Marx ammise che la dottrina dello sfruttamento prese forma da un pamphlet anonimo pubblicato nel 1820. La sua economia era composta da distorsioni rilevate da [David] Ricardo (1772-1823).[4]

Marx era economicamente ignorante; non si rese conto che ci possono essere dubbi in merito ai migliori mezzi di produzione da applicare. La grande domanda è, come possiamo utilizzare i fattori di produzione scarsi a disposizione. Marx presuppone che ciò che deve essere fatto è evidente. Non si rese conto che il futuro è sempre incerto, che è compito di ogni imprenditore provvedere per un futuro ignoto. Nel sistema capitalista, gli operai ed i tecnici obbediscono all'imprenditore. Sotto il socialismo, obbediranno al funzionario socialista. Marx non prese in considerazione il fatto che c'è una differenza tra il dire ciò che deve essere fatto e fare quello che qualcun altro ha detto che deve essere fatto. Lo stato socialista è necessariamente uno stato di polizia.

L'estinzione dello stato era solo il tentativo di Marx per evitare di rispondere alla domanda su cosa sarebbe accaduto sotto il socialismo. Sotto il socialismo, i detenuti sapranno che essi vengono puniti a beneficio di tutta la società.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] La legislazione Inglese in materia di assistenza pubblica per i poveri risaliva all'era Elisabettiana e venne rettificata nel 1834 per istituire a livello nazionale un soccorso uniforme.

[2] J.L. e Barbara Hammond, autori della trilogia The Village Labourer (1911), The Town Labourer (1917), e The Skilled Labourer (1919).

[3] T.S. Ashton, The Industrial Revolution 1760-1830 (London: Oxford University Press, 1998 [1948, 1961]).

[4] On the Principles of Political Economy and Taxation (London: John Murray, 1821 [1817]).

[5] Capital: A Critique of Political Economy, III (Chicago: Charles H. Kerr, Chicago, 1909), pp. 17, 530–677ff.

[6] Ibid., p. 696.

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