lunedì 21 settembre 2015

Calciatori di barattoli — Perché è diventato uno sport alquanto pericoloso

I miti economici sono duri a morire. Sto scrivendo un nuovo libro su questo argomento. Sono talmente radicati nella mente degli individui che spesso questi ultimi rifiutano di accettare la loro impossibile esistenza. Nel corso della mia carriera da blogger ne ho visti molti e con la stessa rapidità ho visto scappare i loro promotori una volta che la realtà ha raggiunto gli occhi della maggior parte delle persone. Prima è stato il turno dell'Argentina, poi della falsa ripresa degli USA, passando per la crisi venezuelana. Ora ne sono spuntati altri due: la "malvagia" Germania e la tigre di carta cinese. La maggior parte degli individui ritiene che la prima sia solamente una sfruttatrice degli altri paesi europei, mentre la seconda possa superare indenne i suoi problemi finanziari. I promotori di questa visione distorta cercano di assolvere paesi fiscalmente e giudiziariamente irresponsabili come l'Italia, scaricando le colpe dell'attuale stagnazione economica sulla schiena di fantasmi. Si scordano come all'inizio dell'avventura dell'euro i tedeschi si siano dati da fare per mettere a posto le loro finanze (riducendo il proprio debito, ad esempio); si scordano come la moneta unica non sia un'invezione esclusivamente tedesca; si scordano di come l'aumento dei risparmi nel decennio precedente alla crisi abbia aiutato l'industria tedesca a proliferare grazie alla presenza di un flusso di capitali in grado di permettere al settore industriale tedesco d'avviare invesitmenti produttivi in linea con la domanda di mercato (fenomeno riflesso nella bilancia dei pagamenti). Un discorso virtuoso, invece, non può essere fatto per la Cina poiché negli anni non ha fatto altro che gonfiare bolle su bolle nascoste alla bene meglio sotto una pila di burocrazia. Ora sta cercando di tenerle gonfiate invitando sul proprio suolo, con la tentazione del denaro gratuito, altri paesi disposti ad accettare il suo predominio. L'obiettivo della Cina è sempre stato uno: un soft-landing a causa degli errori economici commessi nel corso del tempo. Per farlo deve guadagnare prestigio e credibilità agli occhi del mondo. Inoltre, è davvero sostenibile un paese che cartolarizza il margin debt salito alle stelle a causa dell baldoria del credito facile per sfornare ABS con rating AAA? Stando all'ingenuità economica dei promotori di questi miti, sì. Ma dalla loro hanno i "numeri". Cosa significa? Che non hanno una solida teoria economica con cui analizzare la realtà che li circonda. Quando i loro miti si sfalderanno, come succede sempre, scapperanno a nascondersi. Succede sempre, e stavolta non sarà affatto diverso.
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di David Stockman


Si sta facendo decisamente pericoloso là fuori, e non solo perché oggi i robo-trader stavano schiacciando il pulsante "vendere". Il vero pericolo viene dall'accomodamento delle istituzioni ufficiali che sostengono di gestire il mondo.

Ci si potrebbe riferire a loro come "calciatori di barattoli uniti". Adesso è assolutamente ovvio che sono scivolate nel vuoto ritualismo, nelle chiacchiere e nel double speak di fronte ad un'economia globale e ad un sistema finanziario che stanno diventando sempre più instabili ed esplosivi ogni giorno che passa.

Chi sano di mente accumulerebbe $95 miliardi di nuovo debito fidandosi dei resti essiccati della Grecia? Allo stesso modo, come può il Giappone promulgare l'ennesimo giro di stimolo fiscale, come ha dichiarato di recente il capo consigliere del Primo Ministro Abe, quando ha già un quadrilione di yen di debiti? E quali geni stanno cercando di sistemare le finanze sgangherate dei governi locali della Cina, scambiando migliaia di miliardi di prestiti bancari per montagne di nuove obbligazioni comunali?

Ma è sul fronte interno che i calciatori di barattoli hanno dato il meglio. In base a quale calcolo razionale si può dire, come ha fatto la FED nel suo verbale della riunione di oggi, che 80 mesi di denaro gratis non hanno ancora raggiunto il loro scopo? E questo è esattamente ciò che questi ciarlatani avevano da dire:

La Commissione ha concluso che sebbene abbia osservato alcuni progressi, non sono ancora soddisfatte le condizioni economiche che giustificano un aumento del tasso dei fondi federali. I membri concordano che sono necessarie informazioni aggiuntive sul panorama economico prima di decidere d'attuare un aumento del target di riferimento.

Ma non mi dire! Nonostante siano passati ormai 74 mesi dal cosiddetto ciclo di "ripresa", che è ben più lungo della media del dopoguerra, la FED tiene ancora in mano le manichette antincendio d'emergenza:




Anche il proprio reparto di ricerca presso la St. Louis FED ha appena confessato che tutta la trafila del QE e della ZIRP non ha avuto alcun impatto positivo sull'economia di Main Street. In un documento ufficiale che analizza le azioni della FED sin dall'inizio della crisi finanziaria, Stephen D. Williamson, vice presidente della FED di St. Louis, ha rilevato che:

[...] I tassi d'interesse a zero in vigore sin dal 2008, misura progettata per innescare un'inflazione buona, hanno provocato esattamente l'opposto. E crede che la "forward guidance" che la FED ha usato per comunicare le sue intenzioni, è risultata un groviglio che ha solo confuso gli investitori. Infine afferma che il quantitative easing, o gli acquisti mensili di debito che hanno gonfiato il bilancio della banca centrale oltre i $4,500 miliardi, ha fatto davvero poco per un miglioramento dell'economia reale [...]. "Non c'è lavoro, a mia conoscenza, che stabilisca un collegamento dal QE agli obiettivi finali della FED — inflazione e attività economica reale. Infatti l'evidenza suggerisce che il QE è stato inefficace nell'aumentare l'inflazione", ha scritto Williamson.

Evidentemente non c'è emergenza riguardo Main Street, ma è innegabile che la ZIRP sia il carburante della speculazione di Wall Street. Dopo tutto, il mercato monetario è il luogo in cui i dealer e i giocatori d'azzardo negli hedge fund finanziano le loro operazioni di carry trade. Per contro, nessun uomo d'affari con scorte produttive di materie prime, o prodotti finiti, sarebbe tanto sciocco da finanziare il suo capitale nei mercati overnight.

Gli speculatori negli asset finanziari, tuttavia, sono entusiasti di farlo tutto il giorno e la notte. Sanno che gli stampatori folli nelle banche centrali non permetterebbero mai che il mercato monetario rimanga a secco di liquidità; e non permetterebbero mai un aumento temporaneo del tasso overnight per pulire i mercati dalle speculazioni. I capelli in fiamme di Bernanke durante il panico del settembre 2008, l'hanno dimostrato senza ombra di dubbio.

Sanno anche che gli accademici keynesiani nel FOMC sono così ingenui da credere che sia una "politica" efficace dire mesi prima quello che intendono fare. Beh, grazie Ben, Janet, et. al. per aver rimosso il rischio dal più antico peccato della finanza — cioè, prendere in prestito a breve ed investire a lungo.

Così i giocatori d'azzardo di Wall Street s'ingozzano di tutto ciò che ha da offrire il casinò. Finché ha un rendimento, o un potenziale d'apprezzamento di breve periodo, è una bazzecola acquistare tali "asset" con pronti contro termine, opzioni e forme più esotiche di leva finanziaria.

Questo crea guadagni inattesi per i fast money che giocano nel casinò. E genera anche enormi incentivi per il gioco d'azzardo nei mercati dei capitali e un'inflazione infinita dei prezzi degli asset finanziari. Anzi, risucchia enormi somme di capitale, credito e garanzie nel gioco d'azzardo autorizzato dalle banche centrali keynesiane contemporanee, mentre si priva l'economia reale del vero capitale di rischio.

Inutile dire che per la terza volta in questo secolo le stampanti monetarie della FED hanno generato una bolla pazzesca. Infatti il tasso di capitalizzazione di mercato del Wilshire 5000 al 133% del PIL, è al suo livello più alto rispetto a quanto era durante la bolla dotcom (112%) e quella immobiliare (104%).




Ma questo è quello che fa la ZIRP — gonfia bolle finanziarie. Non può fare altro perché le emissioni monetarie della FED non hanno alcuna efficacia sull'economia reale. È più che evidente, ormai, che il canale di trasmissione del credito alle famiglie è rotto.

Le famiglie statunitensi hanno raggiunto il picco del debito nel 2008, e hanno lottato sin da allora per smaltire la montagna di debito che è stata creata dopo che Alan Greenspan è arrivato all'Eccles Building nel 1987 e ha messo mano sulla stampante monetaria.




Per caso ci vuole un dottorato in econometria per comprendere il messaggio evidente che si evince dal grafico qui sopra raffigurante il debito complessivo delle famiglie? Greenspan l'ha mandato da $2,000 miliardi a $14,000 miliardi durante il suo mandato, ma poi si è fermato perché i bilanci delle famiglie si sono saturati.

Di conseguenza, durante gli 80 mesi di ZIRP il nostro politburo monetario ha cercato di far bere un asino che non voleva bere. Alla fine del primo trimestre 2015 c'erano ancora meno mutui, carte di credito, auto, prestiti per studenti e altri tipi di credito al consumo rispetto al quarto trimestre del 2007.

Durante i 40 anni precedenti, il rapporto tra debito delle famiglie e redditi da lavoro era salito come un razzo. Questa presa in ostaggio dei bilanci di Main Street è stato un trucco da salotto una tantum della politica monetaria keynesiana.

Nel corso di questi quattro decenni in cui il debito è aumentato a quasi il 220% del PIL da un trend storico al di sotto del 75%, le famiglie sono state in grado di fare acquisti fino a quando non hanno più potuto — e hanno anche acquistato case più grandi e migliori coi mutui. Sono riuscite a fare ciò aumentando le loro spese mediante prestiti incrementali.

Ma ciò ha condotto Main Street alla condizione di "picco del debito" alla vigilia della crisi finanziaria. Com'è evidente dal grafico qui sotto, le famiglie sin da allora hanno cercato di sgonfiare i loro bilanci gonfi. Ma l'attuale rapporto della leva finanziaria al 180% è ancora molto al di sopra di quello storico, sano e sostenibile.




In ogni caso, significa che la spesa delle famiglie è ora legata al tasso tiepido di crescita della produzione e dei salari. In tal contesto, gli 80 mesi di tassi d'interesse pari a zero della FED sono stati inutili. Non hanno incoraggiato e non avrebbero potuto incoraggiare un maggior uso della leva finanziaria. Hanno semplicemente sovvenzionato i più imprudenti tra i mutuatari immobiliari.

Alla fine, la ZIRP non è nemmeno una politica monetaria. In realtà è solamente un gigantesco trasferimento di reddito e ricchezza a favore di mutuatari e giocatori d'azzardo a scapito dei risparmiatori e dei produttori.

Infatti nemmeno un centesimo dei $3,500 miliardi di nuove passività create nel bilancio della FED durante suddetto periodo, sono sfuggite dai canyon di Wall Steet.

Quindi leggete gli ultimi documenti delle riunioni della FED e piangete. Quegli sciocchi stanno agitando le braccia per raggiungere obiettivi fantasiosi e affermano di fare costanti progressi verso di essi.

La verità è che blaterare senza fine riguardo un presunto obiettivo d'inflazione al 2%, è una bufala colossale. In primo luogo, non vi è alcuna prova che la produzione reale e la ricchezza aumentino più velocemente con un 2.0% d'inflazione rispetto a quanto potrebbe accadere con un 1.0% — o senza inflazione. Infatti il motivo per cui la FED continua a spingere il credito a costo zero nel mercato monetario, è che non ha raggiunto il suo obiettivo d'inflazione.

Bene, ecco un grafico dell'inflazione a partire dall'anno 2010. L'IPC meno cibo ed energia pubblicato dal BLS è aumentato ad un tasso composto dell'1.9%, mentre la componente dei beni di consumo nel PPI è aumentata ad un tasso annuo del 2.5% . Solo la spesa al consumo (PCE) meno cibo ed energia è scesa sensibilmente al di sotto dell'obiettivo della FED, e ciò è dovuto ai deflatori falsi su cui è costruita.




Come ha ben documentato il mio collega Lee Adler, i mulini sforna-statistiche di Washington hanno sottostimato l'inflazione immobiliare sin dal cambiamento della metodologia di calcolo nei primi anni '80. Lee sostiene che è stato fatto per risparmiare sui programmi di trasferimento governativi indicizzati, e ha ragione. Ero lì. Washington è colpevole!

Il nocciolo della questione è che il BLS utilizza ora un costrutto fittizio chiamato Owner’s Equivalent Rent (OER) per rappresentare le spese immobiliari per la maggior parte delle famiglie statunitensi. Ma l'OER si ottiene facendo sondaggi periodici su un piccolo campione di famiglie e chiedendo loro a quanto avrebbero affittato i loro castelli se fossero stati loro i padroni!

E poi, per aggiungere la beffa al danno, il BLS prende i risultati di questa indagine e ne costruisce "tendenze" (cioè, li manipola) mescolandole ad altri dati sui "contratti d'affitto", i quali hanno i loro difetti, come ha spiegato ieri Lee:

Il problema è che i contratti di locazione sono generalmente indicizzati all'IPC, o limitati ad un aumento annuale del 2-3%. Gli inquilini che vivono nei loro appartamenti da anni, vedono salire i loro affitti del 2-3% e questo è quello che riferiscono. Quindi questa componente dell'IPC sembra coincidere magicamente con l'IPC stesso la maggior parte del tempo, tranne quando il divario diventa così grande che i proprietari iniziano a spingere di più per aumenti maggiori nelle locazioni di lungo termine. Questo fattore di ritardo porta infine l'OER a ricongiungersi con la realtà, ma non la raggiunge mai completamente. Dal 2000 l'OER è aumentato ad un tasso di crescita annuo composto del +2.5%.

Nel frattempo i canoni di mercato, il prezzo effettivo pagato dagli inquilini sul mercato ed il vero numero dell'inflazione dei prezzi, sono aumentati molto più velocemente. Negli ultimi 15 anni gli affitti sono aumentati ad un tasso di crescita annuo composto del +3.7%.

Com'è evidente nel grafico di Lee, il divario è pari a 1.2 punti percentuali l'anno nel corso degli ultimi 15 anni.




Tutto questo che cosa significa per l'obiettivo d'inflazione della FED? In una parola, l'hanno raggiunto e anche da anni ormai!

Nella grafico qui sotto, abbiamo paragonato i dati commerciali onesti sugli affitti e i prezzi al consumo standard del BLS.

Dato che gli immobili rappresentano il 26% di questo indice, non sorprende se una misura accurata dell'inflazione degli immobili cambia l'immagine in modo significativo.




In breve, è un po' difficile dire che il 45% d'inflazione in 15 anni non è sufficiente. Eppure l'IPC ufficiale rettificato ad un accurato tasso d'inflazione degli immobili è del 2.5% annuo.

E sicuramente non si può dire che l'inflazione leggermente inferiore degli ultimi mesi cambi il quadro presentato. Anche Milton Friedman disse che la politica monetaria funziona con un certo "ritardo".

In realtà, tutte le chiacchiere della FED riguardo la cosiddetta mancanza d'inflazione sono solo un incantesimo rituale. Il vero motivo per cui finora non ha alzato i tassi è che teme un tracollo di Wall Street.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


5 commenti:

  1. Situazione inevitabile col fiatmoney. Lo abbiamo scritto e riscritto tante volte.
    Dietro di esso ci sta solo il Potere che lo crea e lo garantisce. Quello che conta è la credibilità di quel Potere. E le sue armi sono molto convincenti. Qualcuno vuole una prova? Chi si fa avanti?
    Non contano più, come una volta, l'economia reale, il lavoro ed il merito. Contano molto di più le relazioni che producono rendita di posizione. La vicinanza al Potere, la sudditanza al Potere, la buona relazione col Potere. Come scritto da gdb.
    Ed è constatazione quotidiana. Dai massimi sistemi fino a quelli più piccoli che incontriamo ogni giorno.
    Siamo lungo una piramide politica, dirigista e gerarchica, che ha le sue regole non scritte, ma molto chiare.
    Il Potere contemporaneo non ha bisogno di una economia efficiente, ma di una finanza che non si inceppi mai. Di valori nominali, di chiacchiere, di chiacchiere politiche e finanziarie. Di illusioni e fantasmi, come dice Francesco.
    L'illusione della ripresa e della crescita è costruita sull'effimero fiatmoney, sul nulla.
    L'importante è la fiducia nel Potere e nel suo sistema (apparentemente complesso). La moneta è fiduciaria e vive di propaganda, credulità, illusione e, se non funzionano, coercizione e silenziamento.
    Guai a dire che il re è nudo! Crollerebbe l'incantesimo....

    Tutto questo, col soundmoney, non non sarebbe potuto accadere fino al punto di non ritorno che abbiamo già superato.

    Forse, il potenziale nucleare di reciproca distruzione fa da deterrente anche al crollo catastrofico dell'intera montagna di carta. Non c'è solo il prestatore di ultima istanza, che oramai dimostra chiaramente la sua impotenza, c'è anche l'opzione alla quale non conviene a nessuno ricorrere.
    Perciò, meglio un altro calcio al barattolo piuttosto che morire.

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    1. Questi invece hanno già deciso di non farsi più illudere. Rischiano grosso? Finché sono quattro gatti bizzarri, forse no. Comunque le esercitazioni militari antisommossa di questa Estate, Jade Helm, dovrebbero suggerir loro cautela.
      Come essere antiamericani quando ancora vive lo spirito dei Padri Fondatori?

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    2. http://www.zerohedge.com/news/2015-09-20/going-back-what-works-gold-money-again-thanks-utah

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  2. apocalittici ed integrati

    http://www.highya.com/america-2020-reviews

    ron paul invecchia e, ferma la sua assoluta buona fede, e magari anche ragione, viene strumentalizzato. non mi piace che si approfitta.

    https://orders.cloudsna.com/chain?cid=MKT033949&eid=MKT151549&snaid=&step=start

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    1. Ciao gdb.

      Hai ragione, infatti. Affiancarlo ad un simile scenario è decisamente scorretto. Fa sembrare gli Austriaci delle cassandre senza controllo. Fa sembrare gli Austriaci come quegli squinternati agli angoli delle strade che, con un cartello appeso al collo, predicono la fine del mondo. Niente di tutto questo. Quello di oggi è un fenomeno che possiamo spiegare attraverso l'analisi economica: discesa dell'utilità marginale. Detto in parole povere, quando qualcosa di apparentemente buono finisce per essere decisamente letale. Cosa è diventato letale? L'itnerventismo statale. Se all'inizio veniva visto in "senso buono", per esempio nello stato limitato americano, il suo abuso ci ha portato alle condizioni attuali: deformazioni e distorsioni in ogni dove nell'ambiente economico.

      CIò che sta accadendo è semplicemente una pulizia del mercato che sarebbe dovuta avvenire anni addietro e che invece è stata ripetutamente rimandata. Non è la fine della civiltà. Il problema è che lo stato ha incamerato così tanti consensi in base a promesse sempre più assurde, che coloro che dipendono dalla sua generosità e dalla sua ridistribuzione continuano a sostenerlo nonostante "l'investimento" sia palesemente in perdita. Sta semplicemetne accadendo quell oche Weiner descriveva nei suoi pezzi sull'iperinflazione: l'utilità marginale sta diventando negativa. Questo problema non viene notato dalla maggior parte delle persone. Viene percepito, ma non compreso appieno. Questo perché la fiducia nella classe dirigente ha oscurato la fiducia nel prossimo. Lo stato limitato emerge perché gli individui hanno fiducia nelle capacità del prossimo e non richiedono l'intervento di entità super-partes affinché salvino la giornata. L'era del progressismo e dei progressisti, però, ha fuorviato le menti della società occidentale, affermando che se gli attori di mercato erano stati capaci di creare un miracolo economico come quello del XIX secolo, allora sarebbero stati tranquillamente in grado di direzionare un'intera economica verso la prosperità perenne. Dalla fiducia verso il singolo si è passati alal fiducia verso l'aggregato... cosa ben diversa.

      È questo modello che sta fallendo. Sta fallendo la mentalità progressista. In realtà, era un fallimento sin dall'inizio.

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