venerdì 3 maggio 2013

Un Altro Giro di Acido?





di Francesco Simoncelli


[Questo articolo è apparso anche sul magazine online The Fielder.]


Affermare che al giorno d'oggi viviamo in un mondo popolato dalle allucinazioni non dovrebbe far alzare nessun sopracciglio. Lo sfascio del tessuto sociale, la deformazione di usanze e tradizioni, la rabbia montante, la depressione incalzante, ecc. Ma soprattutto un'economia lontana anni luce dalla realtà. Il riassunto della situazione attuale, che il mainstream vuole farci ingurgitare ad ogni costo, è costituito pincipalmente da illusioni e manipolazioni. Vengono analizzati dati che sono pressoché inutili data la possibilità di alterarli, e trovare qualcosa che rappresenti ancora il reale stato delle cose è quasi impossibile. L'ambiente economico, infatti, viene filtrato, modellato, manomesso, manipolato. E' come se quando uscissimo di casa la mattina, invece di prendere la classica caramella alla menta ci facessimo un giro di acido lisergico. Alcune cose rimarrebbero reali, ma la maggior parte sarebbero viaggi onirici al di là della percezione reale.

Fortunatamente per noi finché esistono gli esseri umani, che agiscono e scelgono, possiamo avere la speranza che un briciolo di realtà viene ancora conservata attraverso uno dei regolatori fondamentali del libero mercato: il principio della domanda/offerta. I numeri ufficiali possono essere fuorvianti, possono nascondere il reale stato di salute dell'economia, ma possiamo ancora concentrarci in determinate aree per scorgere punti di riferimento da cui partire per presentare un'analisi del quadro generale.

Prendiamo ad esempio i dati che vengono "aggiustati stagionalmente." Si usano una serie di supposizioni statistiche per calcolare tali parametri, spesso in maniera confusa. Perché? Perché la pianificazione centrale non sa come operare il calcolo economico. Immaginate un imprenditore che calcola quanti profitti possa guadagnare in un determinato mese e in questo calcolo ci mette dentro parecchie variabili (es. aumenti di stipendio, aumenti di produttività) e altre basate su ipotesi (es. la zia ricca tira le cuoia e gli lascia l'eredità).

Poi quando arriva quel determinato mese, e arrivano i numeri "non aggiustati," la situazione potrebbe essere diversa da quella prevista dall'imprenditore. Potrebbe prenderne atto e conformarsi di conseguenza, o potrebbe andare avanti come se niente fosse e continuare a perseverare sulla strada tracciata in precedenza come se niente fosse. Questa seconda opzione è alquanto folle per l'uomo della strada, perché si ritroverebbe in bancarotta in poco tempo. Invece è esattamente così che agisce lo stato per quanto riguarda la maggior parte dei dati finanziari: traccia un cammino e si sforza di fare in modo che gli esiti si conformino a quel cammino, truccando anche le variabili utilizzate per arrivarci.

Non ci sono dati statistici fissi (in relazione a causa/effetto) nella teoria economica, Ludwig von Mises ce l'ha ricordato per tutta la sua carriera. Ma le allucinazioni sono ancora potenti, e se non le si divide dalla realtà finiranno per devastare quel che rimane della sanità mentale ed economica della nostra società.






IL DISTACCAMENTO DALLA REALTA'

Esiste un punto preciso nella storia, un punto in cui possiamo tracciare una linea di demarcazione immaginaria che può farci dire, "da qui in poi hanno iniziato a drogarsi come le scimmie." Nel 1913 gli Stati Uniti erano una nazione sull'onda della prosperità, un paese davvero libero e in pieno avanzamento economico. La sua produzione pro-capite era la più grande del mondo e la grande abbondanza di quella agricola li rendeva uno dei massimi esportatori di cotone, grano, mais ed altri elementi. Non solo, ma la sua produzione industriale superava di gran lunga quella di Inghilterra, Germania e Francia messi insieme.

Le meraviglie che l'industria statunitense sfornava a cadenza regolare erano strabilianti: automobili, metropolitane, sistemi ferroviari. Per non parlare delle città ricche di grattacieli, servizi elettrici, servizi fognari avanzati, ecc. Fino ad allora lo zio Sam aveva sperimentato un tasso di crescita economica mai visto nei precedenti secoli di storia occidentale. In circa cinquant'anni prima del 1913 gli stipendi reali erano aumentati ad un ritmo del 2% l'anno e la produzione reale ad un ritmo del 4% l'anno.

Tutta la nazione e le classi goderno di questo progresso, con un tasso di disoccupazione costantemente intorno al 5% ed un livello dei prezzi abbastanza lineare.

Cosa c'era di diverso allora? Lasciatemi pensare... Vediamo: niente imposta sul reddito, niente banca centrale, niente previdenza sociale, niente Dipartimenti federali e statali, niente tassi sulle vendite... insomma niente intromissione da parte di un ente cetrale nella vita e negli affari degli individui. Le uniche restrizioni riguardavano immigrati cinesi e giapponesi, e controlli medici per gli immigrati che sbarcavano nel Nuovo Mondo. La spesa del governo federale ricopriva il 3% del PIL, mentre quella totale (contando anche tutti i governi locali) arrivava al 7% del PIL.

Erano i governi locali coloro che avevano il potere normativo, un potere altamente decentralizzato poiché il cittadino medio aveva a che fare col governo federale solo per questioni riguardanti le strade e la scuola. In più, il paese era in un gold standard: oro e argento era utilizzati come mezzi di scambio, e le banche emettevano certificati d'oro per quelle transazioni che richiedevano ingenti fondi.

Mai prima di allora una porzione così grande di popolazione aveva raggiunto un simile grado di prosperità, e mai prima di allora la popolazione aveva goduto di una così ampia libertà nel gestire la propria vita ed i propri affari lasciando al governo mansioni che non si ripercuotevano su di essa. Un periodo eccezionale che è sbiadito quando la società ha acconsentito di provare un giro di acido: la Prima Guerra Mondiale. Da quel momento in poi le cose sarebbero cambiate profondamente facendo perdere ogni traccia di quella antica prosperità e permettendo alle sanguinose e rovinose conseguenze della guerra di insinuarsi nella vita politica ed economica.

L'illusione e le allucinazioni fornite da un manipolo di spacciatori di droga avrebbero condotto la società verso una strada fatta di miseria e povertà, distaccandola da quel mondo che (nonostante le sue imperfezioni) l'aveva condotta verso la creazione di uno degli ordini sociali più spontanei possibili. Da qui in poi l'intromissione progressiva e crescente dello stato nei vari aspetti economici e sociali avrebbe avvelenato la libertà di cui avevano goduto fino a quel momento le persone, separandole dall'attività creativa e dalle responsabilità a favore del conflitto politico, della soppressioen della libertà e del saccheggio del prossimo.



LA MALATTIA

L'economia mondiale si è ammalata sin da quel periodo. Non è stata più la stessa e ha continuato a peggiorare ma nmano che le credenze pianificatrici hanno preso il sopravvento. Con esse un gruppo di persone poteva garantire determinati favori a tutti gli altri individui, fomentando in questo modo il lato oscuro dell'essere umano. Questo meccanismo perverso ha consentito agli individui di credere di poter ottenere qualcosa in cambio di niente: bastava entrare in quell'anello di potere.

Non esiste affatto onnipotenza in quelle persone che ricoprono il ruolo di dirigenti, solo la loro capacità di garantire favori a destra e sinistra a scapito di tutto il resto della popolazione. Ciò che venerano le persone non sono altre persone, ma il concetto dietro questa forma di governo: poter mettere le mani delle tasche altrui per sfamare i loro vizi gatuitamente. E' sostenibile questo sentiero? A partire dal 2008 è stato palese a tutti che a lungo andare non è sostenibile.

Perché? Perché non esistono pasti gratis. Si è semplicemente sfasciato quello che si è creato nei precedenti anni al 1913, andando a consumare capitale e risorse che fino ad allora erano stati allocati secondo le necessità del mercato. Ora la Federal Reserve, ad esempio, sta cercando di influenzare in tutti i modi le forze di mercato affinché vadano secondo le prospettive di coloro che guidano il sistema economico odierno.

Le scelte sconsiderate fatte in passato, secondo i singoli crtiteri di un gruppo ristretto di individui, stanno esponendo l'illusione veicolata negli anni che la presunzione di conoscenza di alcuni possa essere talmente onniscente da sapere quale debba essere il futuro.




La creazione e la vendita di credito a buon mercato è diventato più proficuo che creare beni e servizi. Questo escamotage ha dato vita ad una serie di credenze secondo le quali ormai si era trovata la pietra angolare della crescita economica illimitata senza nemmeno più muovere un dito. Questo modo di operare nel mercato ha catturato le attenzioni dello stato che, dipendente dalle aspettative della società di cui si ciba avidamente e parassitariamente, ha deciso di sfruttare questa nuova Eldorado per espandere la sua sfera di controllo e clientelismo.

All'inizio questa strategia ha "funzionato," i tempi passati sembravano essere tornati nonostante fossero satati sommersi da quintali di burocrazia. Cosa è andato storto? La pianificazione centrale non sa calcolare. Le conseguenze inaspettate hanno iniziato ad invadere il panorama economico dando vita ad una serie di bolle speculative che hanno progressivamente sfilacciato il tessuto economico/sociale. Infatti, quando queste bolle esplodono non devastano solo il settore finanziario ma tutti quei settori che sono diventati dipendenti dal loro gonfiamento.

Qual è stato quello strumento finanziario che dal 1971 ad oggi è stato maggioramente utilizzato per creare l'illusione della prosperità e la dipendenza dalle bolle? L'eccessivo indebitamento.




E la sola "cura" che non causasse dolore politico era quella di abbassare artificialmente i tassi di intresse e inondare l'economia più ampia con maggior denaro, cercando di reflazionare le bolle esistente oppure crearne di nuove. Agendo in questo modo sconsiderato si è progressivamente intaccato il bacino dei risparmi reali nell'ecomia, danneggiando seriamente la sua creazione e direzionandolo verso quelle attività non in accordo col volere del mercato. Ciò ha causato una serie di investimenti improduttivi ed un'errata allocazione del capitale che ha portato al punto di rottura epocale del 2008.

Ma ci si è spinti ancora più oltre. Invece di coglierla come un'opportunità per permettere al mercato di ripulire l'ambiente economico degli errori precedenti, lo stato e la banca centrale hanno deciso di salvare quegli interessi connessi con i loro interessi e dare loro abbastanza risorse da potersi reggere in piedi. Questo, ovviamente, ha affossato la classe media perché i soldi versati nelle tasse sono andati a finire nei bilanci bancari in fallimento.

Questi ultimi sono anche ripieni di cartaccia obbligazionaria proveniente dalle emissioni degli stati sovrani. In questo modo si è detto addio ad un prezzo reale e soprattutto ad un rischio reale di tali asset, canalizzando l'intera società verso il sostegno di questo circolo vizioso a qualsiasi prezzo o costo. I pianificatori la chiamano "crescita," in realtà si tratta del finanziamento di enti falliti che si tengono in piedi distruggendo le attività produttive nel panorama economico. Il settore finanziario ed i cartelli statali sono due zoppi che si tengono l'uno all'altro per non cadere e camminano utilizzando una stampella.

Ebbene questa stampella sta invecchiando, e col tempo si usurerà fino a spezzarsi. La curva demografica in invecchiamento è sintomatica di questo esito ed esporrà l'intero sistema per quello che è in realtà: un grande schema di Ponzi. Negli USA i sistemi previdenziali hanno un buco da $222 bilioni, in Italia sta per essere scoperchiato un vaso di vermi.






IL MALESSERE EUROPEO

In Europa, la storia è stata pressoché la stessa. Potete trovare un riassunto esauriente dei fallimenti della pianificazione centrale qui. Si è cercato di nsconderli questi fallimenti, ma invano. Spingono sempre di più perchè si sta tentando in tutti i modi di respingerli sotto il tappeto. Enormi perdite nascoste dal prezzaggio errato dei debiti dei governi, bond di stati in bancarotta definiti "sicuri," disoccupazione a livelli da record, paesi del Club Med (es. Cipro, Grecia, Portogallo) che non riusciranno a ripagare i loro debiti neanche dopo la seconda venuta di Gesù Cristo, prestiti non performanti in levitazione, accumulo di debito insostenibile, ecc.




Ma i PIIGS non sono gli unici a soffrire: Francia, Belgio e Olanda non se la cavano tanto bene e il sostegno della BCE è l'unico appiglio a cui possono tenersi affinché possano calciare il barattolo. Ma i problemi vengono risolti con lo scotch e questo non garantisce una tenuta salda del continente, quindi lo zio Mario dovrà tornare in azione ancora una volta.




Stavolta le promesse di agire non basteranno, dovrà agire sul serio. Il gioco è iniziato ad inasprirsi dopo che Cipro è diventato l'esempio eclatante di come si possano derubare spudoratamente i membri dell'UE. Niente preavviso. E' così che funziona quando non si può decidere della propria vita. Bisogna fidarsi delle promesse... ma queste possono essere infrante (soprattutto quelle legate al settore previdenziale). La Spagna, ad esempio, ha il 95% dei fondi pensione che hanno investito nei bond sovrani del paese; questi sono asset in deterioramento., questi sono asset in piena bolla. I loro rendimenti sono irrazionali e al di là della realtà.

Ora l'Irlanda sta di nuovo finendo la liquidità. Così anche il Portogallo. Cipro ha bisogno del doppio dei prestiti concordati e la Grecia ha accumulato tanti debiti che ne bisogno di altri per ripagare solo gli interessi per quelli vecchi.

Il FMI, insieme alla BCE e alla FED, ha creato uno stato di fantasia in cui gli investitori credono di poter trarre profitto e scappare prima che suoni l'allarme dell'incendio. Non accadrà. Nessuno è al sicuro, tutto può essere tassato e confiscato dall'accoppiata Bruxelles/Berlino.

Secondo Bill Fleckenstein:

Il mercato obbligazionario è un incidente che aspetta di accadere. Quando infine collasserà, sarà un incubo orribile che farà sembrare il crollo del 2007/8 una passeggiata. Sarà una crisi differente; ma sarà una crisi enorme. Coloro che sono rialzisti per il mercato azionario ed obbligazionario non hanno idea di quello che dicono.

Arriverà il momento in cui molte persone percepiranno di essere state raggirate da queste politiche monetarie allentate e truffate attraverso l'inflazione. Perché gli americani sembrano pensare che non ci sia inflazione solo perché lo dicono le cifre del CPI, quando invece i loro libretti degli assegni dicono il contrario, rimane un mistero. Ma assisteremo ad un cambiamento psicologico, e ci sarà una folle corsa verso l'oro qui e in ogni parte del globo, perché è l'unico modo con cui proteggersi da queste politiche.






LA CURA

Avendo appreso che la presunta cura per i malesseri dell'economia non prevede un abbassamento artificiale dei tassi di interesse e l'inondazione di credito nelle banche commerciali, presupponendo che quello di cui hanno bisogno datori di lavoro e imprenditori sia legato al costo e alla disponibilità di credito, passiamo al vaglio i metodi più consoni per una rapida disintossicazione dalla dipendenza della droga interventista/socialista.

Prima di tutto riconoscere di essere degli "ammalati": viviamo in un'economia clientelista e dominata da cartelli sponsorizzati dallo stato. Di conseguenza, tagliare qualsisi ponte abbia la pianificazione centrale con il settore finanziario in modo da impedire alla banca centrale di sovvenzionare ulteriormente bolle finanziarie e da impedire allo stato di socializzare le perdite dei settori connessi alla sua cerchia clientelista.

Tutti quegli asset che prima godevano delle attenzioni di banca centrale e stato, i quali crevano una domanda artificiale per essi, verranno di nuovi passati al vaglio dell'attività del mercato in modo da ri-acquistare un rischio reale ed un prezzo non intorpidito dalla manomissione centrale. Questo a sua volta evidenziarà tutte quelle entità connesse con l'establishment e che vivevano grazie alla stampante monetaria e verranno esposte al giudizio del mercato. Dopo gli anni degli eccessi, in cui avevano goduto dello status di "troppo grandi per fallire,"  sarà per messa una liquidazione degli investimenti improduttivi in accordo con la volontà del libero mercato.

Questo passaggio cruciale permetterà una sana pulizia dell'ambiente economico e finanziario in modo da permettere alla società di proseguire verso un'attività economica in linea con la scelta dei singoli individui piuttosto che con quella di uan ristretta cerchia di individui. Basterebbe un solo input per dare vita a questa serie di processi salutari: abolizione del sistema bancario centrale.

Se poi si continua a sradicare l'espansionismo statale durato quasi 100 anni ormai, sarà meglio.



CONCLUSIONE

La maggior parte delle ultime notizie finanziare plaude all'euforia nelle borse europee. A quanto pare è previsto un nuovo taglio dei tassi di interesse. Insomma, è come dire ad un drogato che al suo prossimo compleanno gli regalate un bel giro d'acido. (Renton applaude.) Tutto andrà per il meglio poi.

La FED, la Banca d'Inghilterra e la BCE stanno sfornando cartastraccia a tavoletta in modo da tenere unite con lo scotch le relative economie attraverso la reflazione (o l'inflazione) di determinati asset. Ovviamente mi riferisco ai vari programmi di allentamento monetario con il QE1, il QE2, l'Operazione Twist, LTRO1 e 2, la ZIRP... ricordano vagamente le varie categorie di droghe che si possono trovare in giro, non credete?

Secondo i pianificatori centrali questa strategia ad una magica ripresa. Secondo l'economia reale porterà ad investimenti improduttivi ed azzardo morale, le stesse cose che hanno condotto sul lastrico l'economia mondiale. Infatti, i banchieri centrali non hanno la minima idea di quello che stanno facendo perché sono degli idioti che ignorano il rapporto causa/effetto in economia.




Così come nel 2003, gli investitori stanno credendo che un altro giro di acido sarà proprio quello di cui avrà bisogno l'economia in difficoltà. Credono che il programma dello zio Ben (acquisto di debito ipotecario e obbligazionario attraverso la creazione di $85 miliardi mensili) possa portare ad una nuova euforia guidata dall'esuberanza. In questo modo i problemi vengono dimenticati, come se non esistessero. Non vengono risolti, vengono lasciati stagnare finché non sarà troppo tardi ed arriverà il coroner a dichiarare il decesso: Grande Default.


13 commenti:

  1. una summa introduttiva. chi legge quest articolo la prima volta puo rendersi ben conto del problema nell sua interezza, storica, politica, economica. i miei omaggi. forse qualche cenno in piu sul perché della banca centrale.
    e dire che ci sta chi attribuisce la crescita usa del tempo al protezionismo! how, semplice, no?

    RispondiElimina
  2. Le cose giuste da fare ovviamente non verranno fatte. Perciò le cose andranno come è previsto che debbano andare dalle cassandre austriache.
    La storia non si ripete mai uguale a se stessa, ma è molto probabile che si scatenino i quattro cavalieri della Apocalisse. Magari non una guerra . Più probabili una stretta autoritaria o una gravissima pandemia per ridurre il numero dei problemi e dei ribelli. Sembra fantascienza catastrofista. Ma chi ha preso per il culo così tanta gente per così tanto tempo non credo che avrà scrupoli sentendosi braccato.

    RispondiElimina
  3. Ovviamente congratulazioni per il pezzo. Come altre volte rimuove molte fette di prosciutto dagli occhi. Perlomeno di coloro che hanno già un atteggiamento dubbioso nei confronti degli stregoni e degli sciamani politici e finanziari e dei loro media.

    P.s.: Il bravissimo FC di usemlab sta per lasciare le amate sponde per un'isoletta un po' più libera. Può sembrare una esagerazione ma è un segnale davvero molto inquietante.

    RispondiElimina
  4. «[...] Ma chi ha preso per il culo così tanta gente per così tanto tempo non credo che avrà scrupoli sentendosi braccato.»

    Credo che fosse stato Brzezinski a sostenere che per chi sta ai posti di comando non esiste differenza tra togliere di mezzo una persona o 10,000.

    Secondo me il NWO è cominciato, e come al solito proprio in Italia. I risultati sono agghiaccianti.

    RispondiElimina
  5. Il problema di fondo credo che sia uno solo: la cessione dei propri corpi, oltre a quella dei propri averi. Come sosteneva Focault, il potere usa i nostri corpi come se fossimo del bestiame da processare, analizzare e macellare. Le tasse sono solo uno degli aspetti, ma sono pure un aspetto essenziale dell'asservimento dei corpi.

    Per alcuni è impossibile rendersene conto e sviluppano un odio per il messaggero ed un blocco mentale per il messaggio perché il messaggio fa male, toglie l'accesso alla droga che ci permette di tirare avanti senza dovere sopravvivere con questo dolore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il "consenso" è la trappola. Le promesse sono il formaggio.

      Elimina
  6. Matrix

    E non credo che sia una conseguenza inintenzionale. È l'apoteosi del costruttivismo socialista.
    Ed ha pure buone probabilità di resistere perché il tempo ha paura delle piramidi...

    RispondiElimina
  7. Grazie del bel articolo. Sarebbe molto interessante se volessi affrontare la questione temporale, infatti tutte le persone con mente aperta sanno che il sistema monetario collasserà, ma forse non sarà affatto a breve, magari tra 10 o 20 anni....

    RispondiElimina
  8. Ciao Anonimo.

    Sai, non a caso ho scelto l'acido lisergico come esempio. I suoi effetti sono incerti e non è detto che possa avere effetto al momento dell'ingestione. I suoi effetti possono arrivare anche 6 mesi più avanti nel tempo. Però non sei il primo che mi avanza questa domanda, quindi vedrò di abbozzare una risposta a questo punto.

    Trovandoci in uno schema di Ponzi val la pena scrutare quegli "investimenti" che fanno riferimento al sistema pensionistico statale. Credo che una volta che questi schemi andranno in default, possiamo stare certi che il giorno dopo i governi mondiali andranno a ramengo. In Italia sono convinto che è per questo che ancora non si è visto nessuno incazzato per le piazze: finché questa promessa fondamentale verrà mantenuta, le cose andranno avanti.

    Ma le cose si stanno deteriorando. Credo però che dobbiamo rivolgerci al vero ammalato cronico di oggi: gli USA con le loro passività non finanziate da $222 bilioni.

    Leggiamo: "Un buon indicatore della solidità del piano pensionistico del governo è se il rapporto di finanziamento degli asset rispetto alle passività raggiunge almeno l'80%. Secondo il Government Accountability Office, il 40% dei piani pensionistici dei governi statali e locali era già sceso al di sotto del livello di finanziamento dell'80% prima della recessione del 2008. I dati post-recessione mostrano ora che il 62% di essi è sceso al di sotto del livello di finanziamento dell'80% e che 11 stati sono proiettati ad esaurire tutti i loro asset pensionistici entro il 2020."

    E guarda caso le agenzie federali connesse col budget del governo rifiutano di pubblicare i numeri oltre il 2020. Qui trovate una serie di proiezioni riguardanti spesa, debito e costi del welfare USA nel prossimo futuro.

    Gli stati mondiali hanno ingerito una dose da cavallo di LSD moentario, ma sembra non aver avuto effetto e continuano nei loro affari come se non fosse accaduto niente. Ma un giorno pagheranno gli eccessi della loro superficialità.

    RispondiElimina
  9. noltre, vi consiglio di tenere a mente questa immagine. Prendetela come una sorta di mappa verso il Grande Default...

    RispondiElimina
  10. consenso c è ma dopo, hm. la gente diffida. ma prima retorica. manipolazione, ignoranza, ma anche potere e vessazione attraverso la legge. pero, francesco, qualcuno nelle piazze, ma nulla più. il potere è troppo piu forte. l unica è la fuga, come hai scritto tu, non giocare.... o giocare poco e bene...

    RispondiElimina
  11. Ciao a tutti
    hai ragione gdbarc sul giocare poco e bene. Ho perfettamente compreso che vuoi dire.
    Qualche tempo fa qualcuno chiese degli zingari. In effetti, mutatis mutandis, è uma forma di resistenza simile a quella che propone Doug Casey con la dispersione della proprietà a livello internazionale.
    Certo quello degli zingari non è un modello ripetibile tout court. Ma può fornire ispirazione. Poi basta sapersi dimensionare... in tutti i sensi. Anche frammentandosi.

    RispondiElimina
  12. perfetto and. centrato in pieno.

    altro argomento. il debito pubblico in cina è del 22 o del 90%, a scelta

    http://www.agichina24.it/repository/categorie/in-primo-piano/finanza/notizie/span-stylefont-size-12pt-line-height-115-font-family-39times-new-roman39ldquograve-rischio-defaultrdquo-per-il-23-del-debito-locale/span

    meglio 100%fiat, meglio mmt, qe infinty a tasso 0 da non restituire. è inutile tenere i conti, tanto sono finti. ma è possibile che con miliardi di persone che lavorano nel mondo, una quantita enorme di beni e servizi, ricchezze materiali mai viste nella storia, risparmi di secoli... tutti, e dico tutti, siano inebitati fino al collo. ma nessuno, a parte il fmi, che è pero pericoloso, si chiede come mai, se ci sta forse un vizio nel sistema finanziario.

    RispondiElimina