martedì 7 agosto 2012

Quarantena per l'Influenza Spagnola

Lo zio Mario sta diventando l'uomo più odiato in Germania, soprattutto dopo le sue ultime esternazioni in favore di un appoggio diretto alla sopravvivenza dell'euro. Ovvero, stampa monetaria a tavoletta. ma prima che ciò accada i paesi fiscalmente responsabili se ne andranno. Ciò non significa che saranno al sicuro. Non credo ad un crollo dell'Eurozona, bensì ad uno sfaldamento e default individuali. Le nazioni percepite "sane" sono tanto in bancarotta quanto quelle PIIGS. Esistono creditori e mutuatari, e non esistono pasti gratis. I fondi di salvataggio, EFSF ed ESM, hanno solo comprato tempo a scapito dei paesi fiscalmente responsabili. Ecco perché si chiede che la BCE intervenga e li sostenga attivamente. Quello che non viene detto è che il bilancio della BCE è arrivato a quasi 4 bilioni, quasi il doppio di quello della FED. La capacità dell'Eurozona di finanziare le nazioni sull'orlo della bancarotta sta diminuendo, e le probabilità di default aumentano. Ciò significa anche default per i debiti TARGET2, che a sua volta significa problemi grossi per la Germania. Anche la Francia, come abbiamo visto, avrà i suoi problemi; i mercati presto se ne "accorgeranno." Germania e Francia finiranno nei guai. Quindi, la domanda esatta da porsi non è "chi finanzierà chi?" bensì "possono ancora permetterselo?" Fate le vostre scommesse.
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di Gary North


La crisi Greca era soltanto il riscaldamento per lo spettacolo principale: il default di Spagna e della sua dipartita tanto negata dall'euro.

Tale dipartita lascerà i possessori di obbligazioni Spagnole con IOU in euro i cui interessi saranno pagati in pesetas.

Questi possessori di bond includono banche Francesi, banche Tedesche, e vari fondi pensione. I proprietari di queste istituzioni riceveranno un brutto colpo sul loro patrimonio netto.

Mario Draghi, il capo della Banca Centrale Europea, è arrivato al bar Giovedi 26 Luglio. "All'interno del nostro mandato, la BCE è pronta a fare tutto il necessario per preservare l'euro. E credetemi, sarà sufficiente."

Lo ha detto senza chiarificarlo agli alti rappresentanti della BCE. Non avevano mai sentito parlare di una nuova politica. Ha fatto la dichiarazione in una riunione informale: al Principe Carlo, al primo ministro David Cameron, e ad altri personaggi di spicco che la notte prima avevano aperto le Olimpiadi. E' stata una dichiarazione improvvisata. Ha ottenuto una copertura mondiale.

Gli investitori di tutto il mondo gli hanno creduto il giorno successivo. I mercati azionari hanno registrato un'impennata, ed il tasso di interesse dei bond a 10 anni Spagnoli è sceso dal 7.6% al 6.7% in un giorno. Il mercato azionario Spagnolo è aumentato del 5%.

Ma ora deve consegnare i beni. I beni sono gli euro. Deve essere in grado di fornire abbastanza soldi al governo della Spagna al fine di coprire i suoi enormi deficit.

Venerdì si era parlato di un piano per acquistare sul mercato secondario le obbligazioni emesse dai PIIGS. Perché lì? Per aggirare le norme contro l'acquisto diretto dai governi. Gli effetti sarebbero gli stessi.

Ecco la realtà: Draghi non aveva un piano. La BCE si sta dando da fare per mettere insieme qualcosa. I quattro membri settentrionali si oppongono: Germania, Olanda, Finlandia e Belgio.

Questo potrebbe dividere la BCE. Se i PIIGS hanno i voti, il nord ha il capitale. Possono uscire in qualsiasi momento. Ma, finora, hanno solo borbottato la loro opposizione. Brontolare non è un'opposizione organizzata.

Il tutto si sta svolgendo esattamente come hanno predetto i critici 15 anni fa. I PIIGS hanno i voti. Voteranno per inflazionare. Draghi, un Italiano, è dalla loro parte.



QUANTO INFLAZIONAMENTO?

In Inghilterra, Ambrose Evans-Pritchard è il difensore più determinato dell'inflazione monetaria nella comunità finanziaria Britannica. Per anni ha invocato un programma di espansione monetaria da parte della banca centrale. La BCE non inflaziona abbastanza velocemente, non inflaziona abbastanza, o abbastanza a lungo per soddisfarlo.

Egli crede, come la maggior parte degli altri commentatori, che il taglio di un quarto di punto nel tasso di prestito interbancario non è in grado di risolvere alcunché. E ha ragione. Le banche non stanno prestando. Le riserve in eccesso assorbono l'inflazione della base monetaria.

Inoltre sarà inutile qualsiasi espansione limitata di acquisti di titoli di stato, vale a dire, le obbligazioni dei PIIGS. È giunto il momento, egli insiste, per un'azione decisiva da parte della BCE.

Egli vede le cose, come la maggior parte dei suoi pari, in termini di una battaglia tra la Germania di Angela Merkel e Draghi. La Merkel continua a dire: "Tanto così, e non oltre," la Regina dei responsabili politici Europei. Egli insiste sul fatto che la Germania deve ora sedersi, zittirsi, e lasciare che la BCE inizi a sfornare euro come se non ci fosse un domani, che secondo Evans-Pritchard può accadere.

La Germania deve "lasciare che la BCE si prenda le sue responsabilità come banca centrale globale dopo due anni di atteggiamenti ideologici." Cosa comporterà questo? Deve "togliere dal mercato tutti i rischi di default sovrano di Spagna ed Italia." Davvero? E come può farlo? Inflazionando. Ciò può farlo "abbastanza facilmente una volta che smette di fare politica ed obbedisce alla clausola di 'stabilità finanziaria' (Articolo 127) del Trattato di Lisbona."

In breve, è una prova di forza. I rappresentanti dei PIIGS presso la BCE devono agire. La questione verte su questo:

Vale a dire, se gli stati Latini sono disposti a mobilitare il loro potere di maggioranza nel consiglio della BCE per forzare un cambiamento nella politica della protesta Tedesca, o lasciarsi travolgere passivamente uno ad uno da disastri di serie come la morte del Gold Standard nel 1931.

Capisco. Forzare una protesta. Dire alla Germania di fare quello che ci si aspetta da lei o andarsene.

Ma la Signora Merkel può infatti prendere le sue cose e andarsene. Può prendere il suo acciaio inox, la sua elevata tolleranza, la sua precisione Tedesca e tornare a casa. Può far uscire la Germania dall'Eurozona. Avrebbe l'appoggio della maggioranza degli elettori Tedeschi.

Ha resistito. Ma la BCE non le ha detto di sedersi e di stare zitta.

Se la Germania se ne va, da dove prenderanno i PIIGS gli enormi salvataggi di cui hanno bisogno, uno per uno? Dal FMI? Difficile. Il capo del Fondo Monetario Internazionale ha detto che la crisi dell'euro deve essere risolta entro tre mesi. Era metà Giugno.

Evans-Pritchard ha elencato le minacce. Spagna e Italia stanno affrontando una "devastante debacle da debito." Nel frattempo, Cina, India e Brasile sono nella morsa di un ciclo del credito. Gli Stati Uniti sono "sull'orlo di una nuova recessione." La scogliera fiscale peggiorerà la situazione. Pensa che il mondo si sposterà in una spirale verso il basso come quella del 2008.

Non è il solo. Il capo del Dipartimento Europeo del FMI ha emesso un chiaro avvertimento.

La fase critica è indicata dai chiari segni di stress molto elevati in un certo numero di mercati finanziari. I premi al rischio hanno recentemente raggiunto un record in alcuni paesi dell'area dell'euro, in particolare Spagna e Italia. Questo vale per i bond sovrani così come per i mutuatari aziendali e domestici. Questo ci dice che le connessioni tra i bond sovrani, le banche, e l'economia reale sono più forti che mai. Di conseguenza, i mercati finanziari sono sempre più frammentati tra i paesi membri. In altre parole, gli oneri finanziari sono molto elevati per alcuni paesi, ma ai minimi record per gli altri, perché il capitale all'interno della zona euro si sta allontanando dai paesi della periferia Meridionale verso i paradisi più sicuri del Nord Europa.

Questi sviluppi non sono coerenti con un'unione economica che funziona correttamente. Essi implicano una rottura del meccanismo di trasmissione monetaria. La politica monetaria comune non funziona nel modo in cui era intesa.

Che cosa hanno in mente? Semplice: deficit pubblici più grandi e quantitative easing da parte della banca centrale.

La politica monetaria comune nell'area dell'euro dovrebbe rimanere accomodante per un lungo periodo. C'è spazio per ridurre i tassi ancora un po'. La Banca Centrale Europea dovrebbe, a nostro avviso, prendere in considerazione ulteriori misure non convenzionali (per esempio, quantitative easing) per sostenere i mercati finanziari nei paesi in fase di grave stress. La domanda può essere sostenuta anche dalla politica fiscale. E' vero che l'aggiustamento fiscale è inevitabile in molti paesi che stanno affrontando deficit e livelli di debito elevati. Ma in paesi con minore pressione, il ritmo dell'aggiustamento fiscale è più graduale.

Questo è ciò che chiedono tutti i Keynesiani. E' anche ciò che i politici e gli elettori vogliono.

In Spagna, la disoccupazione è come minimo al 24%, e oltre il 50% per i giovani adulti. La recessione dovrebbe trascinarsi fino al 2014.

I leader politici Tedeschi hanno detto che non accetteranno un sistema comune di Eurobond. Hanno tracciato una linea nella sabbia. Se la Merkel attraverserà questa linea, lei e il suo partito si troveranno ad affrontare una rivolta. Ha un governo di coalizione. Il suo partito partner non la sosterrà, ha detto il suo leader.

C'è un fondo di salvataggio, dice Evans-Pritchard: l'ESM. Ma la BCE ha già emesso un parere legale: sarà necessario un nuovo trattato dell'Unione Europea per aumentare l'autorità dell'ESM prima che possa emettere più di 500 miliardi. Non c'è modo che il Parlamento Tedesco lo accetti, e ci deve essere l'unanimità per un nuovo trattato.

La BCE ha emesso un bilione di euro per salvare le banche all'inizio di quest'anno. Ciononostante, le banche Spagnole sono ancora sull'orlo del fallimento. La causa è il calo del valore del debito sovrano. Egli scrive:

Gli acquisti precedenti di bond Greci, Irlandesi, Portoghesi, Spagnoli e Italiani da parte della BCE sono stati un caso da manuale di come sbagliare, violando la "Dottrina Powell" della forza schiacciante: troppo timidi per abbassare i rendimenti o per ridurre il rischio di default, ma sufficienti per spingere gli investitori privati giù per le scale.

La BCE ha annunciato che sarà ripagata per prima se vi sarà un default di Italia o Spagna. Questo presuppone che non vi è alcun valore rimanente nei bond. Questo spinge gli investitori privati giù per le scale. Ciò aumenta il rischio di perdite, cosa che innalza i tassi di interesse. La fuga di capitali dalle banche della Spagna è in pieno vigore oggi. Credit Suisse Bank ha stimato che le banche Spagnole stanno perdendo 50 miliardi al mese. Questo è il 5% del PIL della Spagna.

Se vivete in Spagna, potreste chiamare la vostra banca e far trasferire gli euro in una banca Tedesca. Paghereste alla banca Tedesca una tassa per il privilegio. L'alluvione di euro nelle istituzioni Tedesche è così grande che fanno pagare una tassa: interesse negativo. Questo è un investimento intelligente. Italiani, Spagnoli e Greci stanno acquistando sicurezza bancaria. Se queste nazioni escono dall'euro, i loro cittadini che sono usciti in tempo finiranno per possedere una valuta di valore. Le loro valute in patria scenderanno immediatamente del 25% o più.

Quindi, quanto può essere grande un piano di salvataggio. Evans-Pritchard lo stima a 400 miliardi. Perché così alto? Perché altrimenti l'investimento privato si fermerà in Italia. Nomura Securities ha stimato che ci vorranno almeno 1.1 bilioni in tre anni per salvare la Spagna e l'Italia.

Il denaro non c'è. Non può essere raccolto nei mercati privati. Ciò lascia la BCE.

Quanto presto la BCE dovrà presentare il denaro? Alcuni esperti dicono entro poche settimane. Gli ottimisti dicono alla fine di Dicembre. La sua conclusione: "Solo la BCE ha la potenza di fuoco e la velocità per fermare un replay catastrofico del 1931 prima della fine dell'anno."



PERDERE IL PROPRIO MARTELLO POLITICO

Un problema che affronta la BCE è questo. In passato, il suo rifiuto di acquistare obbligazioni di un governo è stato un grande martello. Potrebbe porre il veto sulle politiche dei governi nazionali. Ha rifiutato di acquistare le obbligazioni Italiane quando il governo Berlusconi ha rifiutato di imporre tagli alla spesa. Ciò lo ha costretto a dimettersi. Più di recente, ha posto il veto sull'idea della Spagna di capitalizzare una banca in fallimento rendendole disponibili titoli di stato.

La banca si è poi diretta verso la bancarotta imminente. Poi il vertice di fine Giugno ha fornito un piano di salvataggio per tale banca. Ma ha anche trasferito alla BCE il potere di regolamentare le banche nazionali.

Quindi, c'è stato un compromesso. La BCE ha il potere di controllare le politiche economiche nazionali con la minaccia di non comprare i bond di una nazione, o non accettando i bond come garanzia idonea per le banche commerciali che ottengono prestiti a buon mercato dalla stessa BCE. Ma se si imbarca apertamente in un altro giro di inflazione per salvare l'Italia e la Spagna, perderà il suo peso politico. In altre parole, la BCE può salvare i governi o controllare i governi, ma è difficile vedere come possa fare entrambe le cose.



LA DISPERAZIONE DEI BANCHIERI DELL'EUROPA DEL NORD

Non c'è alcun dubbio in merito alle istituzioni che saranno maggiormente colpite da un default dell'Italia e della Spagna: le banche commerciali del Nord Europa. I banchieri hanno presupposto che i bond dei PIIGS fossero tanto sicuri quanto i bond Tedeschi. Li hanno comprati, al fine di ottenere tassi di interesse più alti. Ora sono seduti in cima a centinaia di miliardi di euro di IOU a valore nominale dei PIIGS. Il default incombente li spingerà vicino al fallimento. Dovranno liberarsi dei bond dei PIIGS.

Aggiungete a ciò la recessione Europea. I governi saranno colpiti dalla crescente domanda di indennità di disoccupazione. Le entrate diminuiranno. I deficit aumenteranno ancora una volta in tutta Europa tranne che nei paesi più sicuri. Vorranno un salvataggio dei governi PIIGS da parte della BCE. Vogliono che continui il flusso di pagamenti degli interessi da parte dei governi. Ma vogliono anche denaro in riserve nazionali in modo da salvarsi la prossima volta. Qualsiasi esaurimento dei fondi governativi nazionali, oggi, significa meno denaro per loro come salvataggio diretto nella recessione.

Il denaro che va ai governi PIIGS è diluito. Non tutto serve come pagamento degli interessi. I salvataggi delle grandi banche nazionali andranno a favore delle banche commerciali. Così, il denaro inviato ai PIIGS da parte dei governi è solo denaro indiretto. Contribuirà a ritardare un default, ma assorbe anche capitale.

Questo è il motivo per cui i banchieri preferiscono che sia la BCE a mettere i soldi. I governi nazionali nel Nord possono mantenere le loro linee di credito aperte alle grandi banche, in modo che i governi possano fornire i soldi per salvare le grandi banche.

C'è della razionalità in questo strano flusso di fondi. La fonte del denaro per il salvataggio delle banche sarà il sistema bancario Europeo del nord. Ma i banchieri vogliono intermediari per gestire il denaro ed offrire IOU: i politici.

I banchieri non si fidano l'uno dell'altro in un momento di crisi reale. Pensano che i governi del Nord saranno in grado di raccogliere prestiti dai banchieri e dalla popolazione. La "piena fiducia e credito" del governo è considerata dai banchieri molto più attendibile della piena fiducia e credito dei loro colleghi.



CONCLUSIONE

L'Establishment in Europa, come l'Establishment negli Stati Uniti, ha una sola fede economica: la piena fiducia e credito nelle banche centrali.

L'Establishment Europeo è disperato per ottenere una nuova unione fiscale, ma non può farlo senza violare il trattato di Maastricht, che ha creato l'Unione Europea.

Gli elettori si stanno muovendo verso il nazionalismo e contro l'Unione Europea. Non c'è stratagemma che l'Establishment possa adottare affinché più della metà degli elettori in tutte le 17 nazioni della zona euro votino a favore dell'unione fiscale.

La BCE è l'unica istituzione Europea che può, in teoria, salvare i PIIGS. Può farlo solo svalutando l'euro. L'inflazione è l'unica opzione. Non ci sarà unione fiscale, tranne una imposta illegalmente. In ogni caso, non può arrivare prima della fine dell'anno. E' improbabile che arriverà entro la fine del 2013. Ma il sistema bancario della zona euro non ha tempo fino alla fine dell'anno. Deve avere un piano di salvataggio ora – uno abbastanza grande da portare le banche ed i governi di Spagna e Italia fuori dalla recessione.

Ci deve essere una cessazione della fuoriuscita di fondi dalle banche Italiane e Spagnole verso la Germania. Ma nessuno sa come imporla legalmente. D'altra parte, se non venisse fermata, le banche PIIGS rimarranno a corto di asset liquidi da vendere al fine di raccogliere euro per sostituire i fondi ritirati.

Entro la fine del 2013, i cittadini fiduciosi nei PIIGS che non hanno ancora inviato i loro fondi nelle banche Tedesche rimpiangeranno di non averlo fatto. Tutto ciò che costerà loro sono i tassi di interesse più elevati delle banche ad alto rischio. Meglio preservare il capitale che perderlo. Meglio comprare una valuta che si apprezzerà in relazione alle pesetas, alle lire ed alle dracme.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. Ciao Francesco, un tuo parere molto pratico sul risparmio: è sufficiente ritirare la valuta dal prioprio conto per proteggersi da un eventuale default? O meglio convertirla in valute più stabili in ogni caso? come franchi svizzeri o corone norvegesi....Personalmente a pelle ho più fiducia nei metalli preziosi, ma dice il saggio: "fatemi indovino vi farò ricchi" :-)

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  2. Ciao jeanluc.

    Il solo consiglio che posso darti è quello di diversificare i tuoi asset, evitando per quanto possible le valute cartacee. Per il resto, mi dispiace, ma questo blog non fa consulenza. Quello che mi limito a fare è diffondere cultura ed informazione, rimandando il resto a ricerche personali.

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  3. Grazie Francesco, seguo il tuo blog quotidianamente e apprezzo il tuo lavoro, non sono un investitore o un esperto in economia...sono un curioso alla ricerca della "vera" informazione e cerco per quanto possibile di proteggere il mio risparmio..grazie per il blog

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