giovedì 10 settembre 2015

L'oro, il metallo più odiato dallo stato



Ricordo a tutti i lettori che è in vendita il mio libro "L'Economia E' un Gioco da Ragazzi". Manoscritto incentrato sulla diffusione delle idee della Scuola Austriaca attraverso spiegazioni e analisi semplificate e dirette. Una presentazione adatta ad un vasto pubblico, a dimostrazione che per capire l'economia non è necessario un gergo tecnico ma solo logica e buon senso. Il libro è disponibile sia su Lulu.com sia su Scribd.


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di Bill Bonner


PARIGI – "È un disastro totale. Qui siamo all'inferno."

Così ha commentato un trader alla riapertura del mercato azionario greco.

Dopo la ripresa delle contrattazioni in seguito a cinque settimane di stop, il principale indice di borsa di Atene, l'ATHEX, ha concluso la giornata in calo del 16%.

Ed era giù di oltre il 23% pochi minuti dopo la campanella d'apertura.

Giù e fuori... disprezzato... disdegnato – la situazione in Grecia è eccellente.

Per gli investitori con orizzonti temporali ultra-lunghi e costituzioni forti, può essere un grande momento per comprare azioni greche...

Sì, i prezzi vengono scoperti di nuovo... almeno a quanto dicono acquirenti e venditori.

I proprietari di azioni greche stanno scoprendo che le loro quote non sono così preziose come credevano.

Ma per ogni venditore c'è un acquirente...

I venditori stanno perdendo soldi. Gli acquirenti pensano di fare un affare.

Ogni tanto si può ingannare tutta la popolazione. Parte della popolazione, invece, la si può ingannare sempre. E la maggior parte delle persone una volta ogni tanto.

Si può ostacolare il price discovery e si può nascondere e distorcere il valore reale delle cose, ma il mercato un giorno pareggerà i conti. Lo fa sempre.

L'altro ieri abbiamo parlato, ma non spiegato, di come Alan Greenspan abbia tradito il mercato...

Nel 1987, dopo che il presidente Reagan lo nominò successore di Paul Volker come presidente della Federal Reserve, Greenspan si rivolse agli zombie... o più precisamente, ai loro alleati, i clientelisti.

Non dev'essere stato facile per l'ex-difensore del libero mercato e membro della cerchia ristretta di Ayn Rand...

Alla fine degli anni '80 e all'inizio dei '90 – si poteva quasi vedere Greenspan alle prese con le contraddizioni.

Era stato fedele al libero mercato, ma il suo lavoro portava con sé la più grande autorità di pianificazione centrale di tutti i tempi. Sapeva che la valuta scoperta era una truffa, ma la sua posizione di capo della FED lo metteva al comando del più grande racket incentrato sul denaro cartaceo.

Greenspan credeva che dovesse essere il mercato a stabilire i prezzi. Ma, come custode del credito degli Stati Uniti, ha danneggiato più prezzi di quanto non abbia mai fatto qualsiasi altro essere umano prima di lui.

Ma che cosa doveva fare?

Nel 1993, al discorso inaugurale del marito davanti al Congresso, la Clinton – ora candidato democratico alla presidenza – scelse di stare accanto a lui. Era uno di quei momenti magici della storia in cui il potere e il denaro si riuniscono per festeggiare.

Di tutti i pezzi grossi di Washington, Alan Greenspan era quello che contava di più. Era praticamente un dio tra i membri del Congresso, per i quali l'economia è tuttora un grande mistero al pari del Paradiso stesso.

Per il popolo americano Greenspan era una combinazione tra un tuttofare e il Mago di Oz.

Non capivano una parola di quello che diceva. E perché avrebbero dovuto?

Quello che diceva Greenspan, in qualità di presidente della FED, non aveva senso – e lo faceva intenzionalmente. Come ha poi spiegato:

Quello che ho imparato presso la Federal Reserve è stato un nuovo linguaggio, che si chiama "Fed-speak". Presto si impara a borbottare con grande incoerenza.

Ma le chiacchiere a vanvera hanno funzionato. I politici si sono inginocchiati davanti a lui. La stampa si è tolta il cappello. E le masse, intimorite dall'incomprensibile, hanno pensato che fosse un genio.

Cosa dovevano fare? Girare le spalle a tutto questo per amore della verità?

"Qual era la verità?" Ha chiesto Greenspan scherzando e non ha aspettato la risposta.

Abbiamo scritto molto su Greenspan, dalla fine degli anni '90 fino a quando si è dimesso come presidente della FED nel 2006.

Ha costruito il suo pensiero seguendo il modello della vasca da bagno, come ha riportato la stampa. Lo abbiamo rinominato Alan "Bolle" Greenspan.

S'è svenduto – per la gloria, per i soldi e per il potere. Ma dobbiamo ammetterlo: gli è stato fatto un buon prezzo! Se fossimo stati nei suoi panni, probabilmente saremmo stati comprati a metà prezzo.

Ma che piacere è stato riscoprire il vecchio Alan Greenspan, prima che facesse il voltagabbana. Nel 1966, quando ancora credeva nel libero mercato e in una moneta sonante, si esprimeva chiaramente.

In assenza di un gold standard, non c'è modo di proteggere i propri risparmi dalla confisca attraverso l'inflazione. Non esiste riserva di valore altrettanto sicura. Se esistesse, il governo la dichiarerebbe illegale, com'è accaduto nel caso dell'oro.

Se ognuno decidesse, per esempio, di convertire tutti i suoi depositi bancari in argento, o rame, o qualsiasi altra merce, e da allora in poi rifiutasse d'accettare assegni come pagamento per beni e servizi, i depositi bancari perderebbero il loro potere d'acquisto e il credito bancario creato dallo stato sarebbe inutile come rivendicazione sui beni.

La politica finanziaria dello stato sociale richiede che non ci sia alcun modo affinché i proprietari di ricchezza possano proteggersi.

Questo è lo squallido segreto delle invettive degli statalisti contro l'oro. La spesa in disavanzo è semplicemente un sistema per confiscare la ricchezza. L'oro ostacola questo processo insidioso. Si erge come protettore dei diritti di proprietà. Se lo si capisce, non si avrà difficoltà a comprendere l'antagonismo degli statalisti nei confronti del gold standard.

Ma ora, chi dice la verità?

Nessuno.

Perché le élite – economisti... uomini d'affari... accademici... politici – non sono pagate per vederla. E se la intravedono, anche per sbaglio, tengono la bocca chiusa.

Come Alan Greenspan, è facile capire come funzionano realmente le cose. Ma non si vuole rinunciare al denaro, al potere e allo status.

L'Huffington Post ci spiega come i clientelisti abbiano comprato la professione economica:

La Federal Reserve, attraverso la sua vasta rete di consulenti, studiosi, ex-studenti ed economisti, domina talmente tanto il campo economico che una critica concreta alla banca centrale è diventata un tabù per i membri della professione. [...]

Un modo attraverso il quale la FED controlla gli economisti accademici, è quello dei suoi rapporti con i "gatekeeper" del campo. Ad esempio, al Journal of Monetary Economics, una sede di pubblicazione importante per gli economisti, più della metà dei membri del consiglio di redazione è attualmente sul libro paga della FED – e il resto lo è stata in passato. [...]

Una portavoce della FED afferma che le cifre esatte sul numero di economisti sotto contratto non erano disponibili. Ma, dice, la Federal Reserve ha speso $389.2 milioni nel 2008 per "la politica monetaria ed economica," soldi spesi per analisi, ricerche, raccolta dati e studi sulla struttura del mercato; $433 milioni erano a bilancio per il 2009. Questi sono un sacco di soldi per un numero relativamente piccolo di economisti.

Ma l'Huffington Post s'è fatto scappare il grande scoop...

I federali hanno acquistato tutto l'establishment intellettuale, finanziario, commerciale e accademico.

Come?

Coi soldi facili.

Come abbiamo spiegato nel nostro discorso allo Sprott-Stansberry Natural Resource Symposium a Vancouver, non c'è un solo personaggio pubblico con una notevole ricchezza, o reputazione, che non la debba alla grande espansione del credito.

Nel 1999, per esempio, la rivista Fortune nominò Jack Welch "Manager del Secolo."

Welch era davvero un genio... o perché GE si era spostata nel settore dei servizi finanziari durante il boom del credito?

Warren Buffett è considerato il più grande investitore che sia mai vissuto. Ma la grande fortuna di Buffett è stata quella d'investire durante l'espansione del credito più grande che sia mai esistita.

E come hanno fatto Ben Bernanke e Janet Yellen ad arrivare a capo della FED?

Non ci sarebbero riusciti senza il vento dell'espansione del credito alle loro spalle, il quale sembrava avere un senso in base alle loro teorie assurde.

Mentre il credito facile impreziosisce i curricula e la reputazione, non rende le persone auto-sufficienti. Il mondo accademico ha raccolto donazioni esentasse da quelle persone che hanno accumulato le loro fortune grazie alla finanza alimentata dal debito... per non parlare del miliardo di dollari di tasse universitarie finanziate dal programma federale di prestiti agli studenti.

Le corporazioni hanno venduto i loro prodotti grazie al credito facile... hanno fatto i loro profitti col credito facile... e poi sono dipese dal credito facile per emettere i loro bond, riacquistare le proprie azioni e pagare i loro bonus.

Nel frattempo Washington ha accumulato deficit su deficit – il tutto reso possibile dal credito facile.

E ora praticamente ogni essere senziente nella nazione ha bisogno di credito facile per pagare il mutuo, mantenere il suo lavoro, aumentare le sue azioni e abbassare i suoi costi di finanziamento.

Chi c'è rimasto che dice la verità?

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. e dai banchieri. perche si ricordi che la cosa peggiore che la banca centrale col denaro fiat ha causato è la fine della meritocrazia e della mercatocrazia. si possono canalizzare le energie di tutti, attraverso creazione di debito collettivo, verso i progetti desiderati. non funzionano? non fa nulla si prosegue. si creano soldi da destinare a cio che si vuole, e la gente lavorera per quel che si vuole

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    1. Amen.
      Intanto negli USA: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-09-10/casa-bianca-hillary-clinton-superata-socialista-sanders-155315.shtml?uuid=AC230Vv
      La povera Hillary è sempre sfortunata. Trova sempre qualcuno più a sinistra di lei.

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    2. Ciao gdb.
      Questa te la quoto all'infinito.
      La peggiore distorsione della realtà quotidiana: non prevalgono i più meritevoli, ma i più vicini al Potere.
      Basta guardare le cattedre universitarie e i primariati ospedalieri italiani, ma non solo...
      Una distorsione monetaria innestata su una pessima tradizione nostrana, il familismo, 'a famigghia, 'a cosca, 'a ndrina, la loggia ("Un borghese piccolo piccolo" docet)! Oppure sull'altra pessima tradizione nostrana, la fazione, la parte, uno dei nostri invece di uno dei loro, ...
      Tutti ottimi motivi per incentivare la classica e sacrosanta fuga dei cervelli.

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