giovedì 20 marzo 2014

La lenta marcia verso la rovina





di Bill Bonner


Ben 50,000 cani randagi vagano per le strade e le case vuote della fallita Detroit, sostituendo i residenti, minacciando gli esseri umani che rimangono e superando la capacità della città di trovare loro una casa o una morte pacifica.

Sono tra le vittime di un collasso finanziario e politico.

Detroit, un ex-centro di fabbriche automobilistiche, il 18 luglio ha dichiarato il più grande fallimento municipale negli USA dopo anni di declino. La città aveva più di $18 miliardi di debito a lungo termine e aveva accumulato un disavanzo di quasi $400 milioni. Il calo delle entrate ha forzato tagli a polizia, vigili del fuoco... e accalappiacani.

Hey. I cani non votano. Non danno contributi alle campagne elettorali. Non hanno alcun lobbista a Washington. Chi se ne frega.

Non troverete personale del Dipartimento della Difesa errare nelle baraccopoli vuote di una città in bancarotta.

Siete testimoni di una delle meraviglie della moderna democrazia imperiale. Nel loro sforzo di arricchire l'industria della difesa, non solo gli Stati Uniti si sono impegnati in tutte le guerre che volevano, ma hanno anche sostenuto determinate parti in causa. Farsi gli affati propri sembra essere fuori questione.

Quindi, per quanto riguarda l'Egitto, gli Stati Uniti sono liberi di decidere cosa fare. Si schiereranno con coloro che pretendono di rappresentare le forze della democrazia, della luce, della giustizia e del progresso? O sosterranno la parte che promette legge, ordine e un trattato affidabile con Israele?

Francamente, non ce ne frega niente. Ma lasceremo ai cari lettori l'esercizio di scommettere, se lo desiderano.

Ecco il Wall Street Journal, naturalmente, che dice ai suoi lettori: “Time to Choose Sides in Egypt.”

Ed ecco John Bolton che sostiene, naturalmente, una politica di sfrenatezza:

Le crisi in un Medio Oriente al collasso e nei paesi africani stanno cedendo il passo ad un caos regionale più ampio, il quale è ora un fattore geostrategico...

Blah. Blah. Blah.

Esiste un asino più grande di John Bolton?

Non fa menzione del proprio ruolo nel caos regionale in Medio Oriente. E' stato un grande guerrafondaio — a sostegno dell'invasione dell'Iraq, che ora costa agli Stati Uniti oltre i $5 bilioni. E chi c'ha guadagnato? Solo i terroristi islamici... e l'industria della difesa.

Ora Bolton dice che dovremmo andare in Egitto a sostegno dei militari.

Perché?

Non ama i Fratelli Musulmani. Quanti ne ha incontrati? Non lo sappiamo, ma si ha l'impressione che li consideri delle persone cattive.

Contro di lui sul WSJ c'è Elliott Abrams. Non abbiamo capito molto delle argomentazione di Abrams, tranne che secondo lui i governanti militari sono persone cattive. Volevamo citare un passo per voi, ma non abbiamo trovato nulla che valesse la pena di riportare.

Diversi editoriali esortano gli Stati Uniti a sostenere la Fratellanza Musulmana in Egitto, se "crediamo veramente nella democrazia."

Beh, a quanto pare noi siamo fuori!

La cosa veramente interessante è notare come l'industria della difesa, i ficcanaso ed i guerrafondai si siano ritrovati in una situazione vincente.

Nessuno sa da che parte sta Dio. Nessuno sa cosa accadrà se una parte vincerà o l'altra perderà. Tutto quello che sappiamo con ragionevole certezza è che più interverremo negli affari degli altri, più spunteranno nemici... e più risorse nazionali verranno trasferite agli zombie nel settore della difesa.

Ma è così che va. A poco a poco, a piccoli passi impercettibili, quello che una volta era assurdo e odioso diventa normale e accettabile. E poi ci si sveglia e ci si rende conto che le cose sono andate troppo oltre... e non c'è più modo di tornare indietro.

Ecco qualcosa su cui rifelttere dal libro di Milton Mayer, They Thought They Were Free, in cui i tedeschi ricordano come a poco a poco cambiò la vita dal 1933 al 1945:

Vivere in questo processo significa non essere assolutamente in grado di accorgersene — sforzatevi di credermi — a meno che non si possieda un elevato grado di consapevolezza ed acutezza politica, che pero' la maggior parte di noi non ha mai avuto occasione di sviluppare.

Ogni passo era così piccolo, così insignificante, così ben spiegato, o, a volte, "rammaricato," che nessuno fu in grado di percepirlo proprio come un contadino non si accorge di come (giorno dopo giorno) cresce il grano nel suo campo (a meno che qualcuno non si fosse staccato da tutto il processo sin dall'inizio, a meno che non si fosse capito il tutto sin dal principio... tante "piccole misure" che nessun "patriottico tedesco" capì dove sarebbero andate a parare). Un giorno, poi, si scopre di aver fatto il passo più lungo della gamba.

Zombie. Debito. Ingerenza statale nell'economia. Il Pentagono che si intromette negli affari degli altri.

Gli americani si stanno rendendo conto di aver fatto il passo più lungo della gamba.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


8 commenti:

  1. A dire il vero non sembra che sia così lenta, nell'ultimo anno ha ingranato la quarta!

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  2. rovina propria o quella degli altri? o, ancor meglio, entrambe?

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    1. un casino di questa portata non può che essere la rovina di tutti.
      Mario

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  3. Rovina e successo sono valutazioni soggettive. Avete presente la bellezza delle rovine romane immortalate dalle stampe neoclassiche? E poi... ex malo bonum?

    Mi intriga invece questa ipotesi: il warfare non accettera' di buon grado l'acquisto di meta' degli F35. Tra l'altro cio' comporta pure un aumento del costo di sviluppo per gli altri Paesi acquirenti. Ma gli F35 sono troppo tecnologici per un eventuale confrontonel Mediterraneo con Paesi nordafricani o medioorientali.
    Perfare pressione sulla Germania hanno, potrebbero avere, organizzato un casino potenziale in Ucraina. Per fare pressione su di noi che possono fare? ..... Giusto far cadere il governo... ma poi.... un altro governo csx riproporrebbe lo stesso taglio.... un governo cdx con Berlusconi ai domiciliari .... e poi e' troppo amico di Putin... Un commissariamento della Troika? ...... Succederebbe un gran casino.... Ma forse l'instabilita' e' preferibile ad una stabilita' ostile, soprattutto se fosse una instabilita' organizzata, apparente, .... Chissa'!?!
    Un diversivo organizzato per distrarre.... E nella confusione si muove bene solo chi sa esattamente dove andare...
    Forse mi son fatto prenderela mano...

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    1. Ciao Dna.

      A parte la spesa del warfare, pero' la polemica che i nuovi governanti hanno imbastitso sugli F-35 è più che altro demagocica. Paradossalmente, se venissero acquistati (con comode rate a quanto pare) farebbero risparmiare soldi: Perché comprare gli F35 è l’unico vero modo di risparmiare.

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  4. E non dimenticate che.... finche' c'e' guerra c'e' speranza, come nel film di Alberto Sordi

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  5. A proposito di rovine.... Pompei e Volterra continuano a crollare nonostante Franceschini sia al posto di Bondi.
    Anche il Renzi vive in affitto gratuito e viene sbeffeggiato dai signorotti di Bruxelles. Intanto corruzione ovunque e la stampa proclama che le istituzioni devono vigilare contro le commistioni tra denaro e politica. Sara'! Ma non sono mai riuscito a parlare con l'istituzione, ma sempre col funzionario di turno che mi chiedeva la mazzetta... Affidare il frutto del proprio lavoro a qualcuno diverso da voi stessi, banca o istituzione che sia, e' come farsi scopare la moglie da un altro e stare li a guardare contenti... Esagero?
    Quanti illusi si affidano!

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    1. Ciao Anonimo.

      Una similitudine efficace. I disastri perpetrati dalle amministrazioni pubbliche incapaci non sono altro che il risultato inevitabile della sua incapacità di agire come un'impresa. Potremmo traslare la legge di Gresham (applicata alla moenta) agli investimenti o alle politiche statali: l'investimento cattivo scaccia quello buono. Ed essendo lo stato legittimato, agli occhi dei sudditi, dal suo monopolio della forza, esso prospera dalle basse aspettative. Non ha bisogno di alzarle. Anzi, più in basso sprofondano più puo' sperperare.

      Ed è per questo che gli apologeti dello stato accusano il settore privato ogni qual volta ne hanno l'occasione: ci si aspetta molto dal settore privato. E' questo il mondo distopico in cui ci troviamo a vivere, dove la maggior parte delle persone tende ad accettare passivamente i fallimenti statali mentre non "perdona" quelli privati (che diversamente da quelli statali, pero', vengono ripuliti dalle forze di mercato).

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