mercoledì 11 maggio 2016

Il camaleonte giallo





di James Rickards


L'oro è una merce, un investimento, o denaro?

La risposta è...

L'oro è un camaleonte. Cambia in base all'ambiente. L'oro sta subendo un cambiamento importante in questo momento.

A volte l'oro si comporta come una merce. Il prezzo dell'oro segue gli alti e bassi degli indici delle materie prime.

Altre volte l'oro viene visto come un investimento, ovvero, un rifugio sicuro. È in concorrenza con azioni e obbligazioni per guadagnarsi l'attenzione degli investitori.

E a volte l'oro assume una forma più stabile a lungo termine, ovvero, quella di denaro.

Un camaleonte cambia colore in base al posto in cui si trova. Quando si ferma su una foglia verde scuro, il camaleonte diventa verde scuro per nascondersi dai predatori. Quando il camaleonte si sposta dalla foglia al tronco dell'albero, cambierà da verde a marrone per tenere alte le sue difese.

Anche l'oro cambia la sua natura a seconda dell'ambiente.

In questo momento l'oro si sta comportando più come denaro che come merce, o investimento. È in competizione con il denaro fiat per quanto riguarda l'allocazione degli asset da parte degli investitori globali. Questa non è una notizia di poco conto, perché dimostra che i cittadini di tutto il mondo stanno iniziando a perdere la fiducia nelle altre forme di denaro, quali dollari, yuan, yen, euro e sterline.

Questa è invece un'ottima notizia per quelli che hanno dato fiducia all'oro. Il prezzo dell'oro denominato in diverse divise sta salendo, mentre la fiducia in quest' ultime sta scendendo. La fiducia nelle valute è in calo perché gli investitori stanno perdendo fiducia nelle banche centrali che le stampano.

Per la prima volta sin dal 2008, sembra che le banche centrali stiano perdendo il controllo sul sistema finanziario globale. L'oro non ha una banca centrale. L'oro ispira sempre fiducia perché è scarso, testato dal tempo e non ha alcun rischio di credito.

Per gli investitori è difficile considerare l'oro come denaro. Una critica all'oro è che non ha rendimenti. Non ce li ha proprio perché il denaro non ha rendimenti. Per ottenere un rendimento, bisogna correre un rischio.

I depositi bancari e i cosiddetti fondi del mercato monetario hanno rendimenti, ma non sono denaro. Un deposito bancario è sensibile al fallimento della banca, come abbiamo visto di recente in Grecia e a Cipro. Un fondo del mercato monetario è sensibile al collasso del fondo stesso, come abbiamo visto nel 2008.

L'oro non presenta rischi simili.

La perdita di fiducia nel denaro fiat comincia lentamente, poi va rapidamente crescendo. Il risultato finale è il panico, con acquisti d'oro fisico ed una relativa impennata dei prezzi.

Abbiamo già visto questo film alla fine degli anni '70. L'oro andò da $35 l'oncia nell'agosto 1971 a $800 l'oncia a gennaio del 1980.

Un aumento del 2,200% in meno di nove anni.

Potremmo essere testimoni delle fasi iniziali di un'impennata simile, la quale potrebbe portare l'oro a $10,000 l'oncia o più su. Quando ciò accadrà, ci sarà una differenza importante tra il nuovo picco e quello del 1980.

Allora era possibile acquistare l'oro a $100, $200, o $500 l'oncia e godersi il viaggio. Oggi potreste non riuscire ad acquistare oro fisico. Guarderete il prezzo salire, ma non sarete in grado d'acquistarlo.

L'offerta d'oro sarà così scarsa che solo le banche centrali, i grandi hedge fund e i miliardari saranno in grado d'acquistarlo. La Zecca e i rivenditori locali non ne avranno. La scarsità d'oro fisico ne farà impennare ancor di più il prezzo rispetto al 1980.

Il tempo di comprare oro è ora, prima dei picchi di prezzo e prima della scarsità nell'offerta.

Quali segnali ci sono che indicano che l'oro si sta ora comportando come denaro?

Per prima cosa, l'azione dei prezzi dell'oro è discostata dal movimento dei prezzi delle altre materie prime. Questa divergenza è apparsa la prima volta alla fine del 2014, ma è diventata più evidente negli ultimi mesi.

Gli osservatori attenti di questo metallo sanno che l'oro espresso in dollari è sceso significativamente rispetto al suo massimo storico nel 2011. L'oro del COMEX ha raggiunto un picco a $1,876 l'oncia il 2 settembre 2011. E poi ha raggiunto un minimo di $1,056 l'oncia il 27 novembre 2015. Questo è un calo del 44% in poco più di quattro anni. Eppure, nello stesso periodo di tempo, gli indici delle varie materie prime sono scesi ancor di più. Uno degli indici principali delle materie prime è sceso del 53%.

Il contrasto tra il comportamento dell'oro e quello delle materie prime è ancor più estremo quando prendiamo in considerazione il tempo. Dal 20 giugno 2014 al 15 Gennaio 2016, l'indice generale delle materie prime è sceso del 63%, mentre l'oro è sceso solo del 17%. Il recente crollo dei prezzi delle materie prime è stato quasi quattro volte superiore al calo dei prezzi dell'oro.

Da metà gennaio a metà febbraio 2016, l'oro è salito del 14%, mentre le materie prime languono ancora vicino ai minimi da cinque anni.




In questo momento gli investitori di tutto il mondo stanno perdendo fiducia nello yuan cinese, nel rial saudita, nel rand sudafricano, nei rubli russi e in un lungo elenco di altre valute dei mercati emergenti. Le preferenze degli investitori si stanno spostando ai dollari e all'oro. Questo spiega la performance dell'oro rispetto al resto delle materie prime quando misurate in dollari.

È interessante notare che quando il prezzo dell'oro non si misura in dollari, ma in rubli, yuan o rial, l'aumento percentuale del prezzo dell'oro è più impressionante, anche perché di recente tali valute sono tutte scese rispetto al dollaro.

Quando si comprende che l'oro è denaro, ed è in concorrenza con altre forme di denaro in un guazzabuglio di tassi senza ancoraggio, capirete anche il perché il sistema monetario sta traballando.

È importante togliersi i paraocchi fatti di dollari per vedere che il biglietto verde è solo un'altra delle tante forme di denaro. E non necessariamente la migliore per tutti gli investitori in tutte le circostanze. L'oro è un forte concorrente nella corsa di cavalli tra le varie forme di denaro.

Di norma consiglio un'allocazione del 10% delle attività investibili in oro fisico. Ma quando emergono opportunità di trading a breve termine, alcuni trade riguardanti l'oro, come gli ETF, sono un ottimo modo per esporsi in dollari nei confronti dell'oro e guadagnare il 100% o più.

Di recente questo camaleonte ha cambiato colore. E il nuovo colore è giallo.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. Buongiorno Francesco, Rickards come ormai tutti consiglia oro fisico per il 10% del proprio patrimonio dopo articoli su articoli di come l’oro salirà di prezzo, in più in questo caso afferma che ‘Oggi potreste non riuscire ad acquistare oro fisico. Guarderete il prezzo salire, ma non sarete in grado d'acquistarlo’ consigliando pure ETF nel breve periodo. Se fosse coerente con il suo VERO pensiero perché non aumentare quel 10% poiché ‘Potremmo essere testimoni delle fasi iniziali di un'impennata simile, la quale potrebbe portare l'oro a $10,000 l'oncia o più su. Quando ciò accadrà, ci sarà una differenza importante tra il nuovo picco e quello del 1980’? Io mi sto fidando solo più delle mie idee, il mio 10% è stato ben superato da molto tempo e gli ETF li lascio a Rickards. Un 10% non servirebbe a coprire la distruzione del 90% restante del patrimonio in valuta fiat, o al meno si andrebbe quasi al pari se andasse attorno ai 10mila dollari; sono sempre più convinto che anche loro non credano quello che scrivono, io non mi stupirei che faccia un altro 2,200% se le valute fiat perdessero la fiducia, dunque oro a 25mila spaventerebbe chi? Forse anche loro, ma se il 1980 aveva meno problemi di ora non stupirebbe me.

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    1. Ciao Emanuele.

      Credo che Rickards voglia semplicemente fornire le basi agli investitori che si rivolgono al suo consiglio. Infatti, in forza delle demonetizzazione subita dall'oro sin dal 1914, molti di loro non considerano più l'oro nemmeno un hedging. Figurarsi un "investimento". Lo stanno riscoprendo solo perché le banche centrali si sono auto-sabotate. Con la pianificazione centrale dell'economia questa è un'inevitabilità. La NIRP, infatti, rende atraente il metallo giallo insieme al contante fisico.

      Poi, ovviamente, ognuno di noi ha una visuale dei mercati differente in base ai consigli che riceve e alla propria esperienza. Infatti, sebbene l'oro sia una protezione di lungo periodo contro le oscillazioni dei mercati e la furia selvaggia dei pianificatori centrali nei confronti dei risparmi degli attori di mercato, ci possono essere ancora affari nei casinò che si possono cogliere. È una cosa che ho spiegato anche in questo articolo: http://francescosimoncelli.blogspot.com/2016/03/suggerimenti-pratici-per-evitare-il.html.
      Scommesse contro gli zombie sostanzialmente, come Valeant ad esempio, che non appena smetteranno d'entrare in possesso del denaro a buon mercato finiranno giù per lo scarico del gabinetto finanziario.

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