mercoledì 19 luglio 2017

La cospirazione dorata





di James Rickards


Esiste una manipolazione dei prezzi dell'oro? Assolutamente sì. Non c'è dubbio. Non è solo un parere.

Ci sono prove statistiche, oltre a prove aneddotiche e prove forensi. Le prove sono molto chiare, infatti.

Ho parlato ai membri del Congresso. Ho parlato con le persone nell'intelligence, nella difesa, personale anziane nel FMI. Non mi piace fare dichiarazioni forti senza avere prove convincenti e le prove sono tutte lì.

Ho parlato con un statistico che lavora per uno dei più grandi hedge fund del mondo. Ha esaminato i prezzi d'apertura al COMEX (il mercato primario dell'oro) ed i prezzi di chiusura per un periodo di dieci anni. È rimasto stupito.

Ha detto che è stato il caso più lampante di manipolazione che aveva mai visto. Ha detto se entraste in questo mercato dopo la chiusura e vendeste ogni giorno prima dell'apertura, fareste profitti senza rischio.

Ha detto che dal punto statistico è impossibile, a meno che non ci sia una manipolazione in atto.

Ho anche parlato con la professoressa Rosa Abrantes-Metz presso la New York University Stern School of Business. È l'esperto leader sulla manipolazione dei prezzi. In realtà testimonia i casi di manipolazione dell'oro che stanno accadendo proprio oggi.

Ha scritto una relazione che ha raggiunto le stesse conclusioni. Non è solo un'opinione, non è solo una teoria della cospirazione. Stiamo parlando di uno statistico ed un avvocato esperto di mercati che hanno raggiunto la stessa conclusione.

Da dove arriva la manipolazione?

Ci sono un certo numero di sospetti, ma non c'è bisogno di guardare oltre la Cina.

La Cina vuole fare ciò che gli Stati Uniti hanno fatto: rimanere con uno standard di carta, ma rendere la propria moneta abbastanza importante nel mondo della finanza e del commercio per dare alla Cina una leva sul comportamento di altri paesi.

Il modo migliore per farlo è aumentare il suo potere di voto al FMI e includere lo yuan nel paniere di valute del FMI noto come diritti speciali di prelievo (DSP).

La Cina ha raggiunto questo obiettivo lo scorso settembre.

Le regole del gioco dicono anche che c'è bisogno di un sacco d'oro per giocare, ma all'oro non viene dato quel merito pubblico che necessita. Soprattutto l'oro non viene trattato come denaro, anche se lo è sempre stato.

I membri del club conservano l'oro solo in caso ne avessero bisogno, ciononostante lo denigrano pubblicamente e fingono che non abbia alcun ruolo nel sistema monetario internazionale. Ci si aspetta che la Cina faccia lo stesso.

Adesso la Cina non ha ufficialmente abbastanza oro per avere una "sedia al tavolo" con gli altri leader mondiali. Pensate alla politica globale come al Texas Hold'em.

Cosa si vuole in una partita di poker? Si vuole un gran numero di fiches.

L'oro serve come fiches sul tavolo finanziario mondiale. Non significa avere automaticamente un gold standard, ma che l'oro vi fornirà una voce tra i principali giocatori seduti al tavolo.

Per esempio, la Russia ha un ottavo dell'oro degli Stati Uniti. Sembra che sia una piccola porzione — ma la sua economia è solo un ottavo rispetto a quella degli USA. Quindi ha la giusta quantità d'oro in base alla dimensione della sua economia. E di recente la Russia ha aumentato gli acquisti d'oro.

La riserva d'oro statunitense al tasso di mercato è inferiore al 3% del PIL. Tal numero varia perché il prezzo dell'oro varia. Per la Russia, è circa lo stesso. Per l'Europa, è ancora più alto — oltre il 4%.

In Cina, il numero è stato ufficialmente pari allo 0.7%. Ufficiosamente, se si dà credito alla Cina, parliamo di 4,000 tonnellate e quindi arriviamo a livello degli Stati Uniti e della Russia. Ma ne vogliono di più perché l'economia cinese è ancora in crescita, anche se ad un tasso molto più basso rispetto a prima.

Ecco il problema: se si toglie il coperchio sull'oro, si termina la manipolazione dei prezzi e si lascia che l'oro trovi il suo livello, la Cina sarebbe nei guai. Non avrebbe abbastanza oro rispetto agli altri Paesi, e poiché il prezzo dell'oro schizzerebbe in alto, non ne potrebbe mai acquisire abbastanza velocemente. Tutti gli altri Paesi sarebbero a bordo, mentre i cinesi verrebbero lasciati indietro.

Quando ci sarà questo reset e quando tutti si siederanno intorno al tavolo, la Cina sarà la seconda economia più grande del mondo. Deve essere a bordo. Ecco perché lo sforzo globale è stato quello di mantenere un tetto sui prezzi dell'oro attraverso la manipolazione. Spesso dico alle persone: se fossi io a gestire la manipolazione, sarei imbarazzato perché è così ovvia a questo punto.

Il prezzo verrà soppresso finché la Cina non otterrà l'oro di cui ha bisogno. Una volta che la Cina otterrà la giusta quantità d'oro, allora il tetto al prezzo dell'oro potrà essere tolto. A quel punto, non importa dove finirà l'oro perché tutti i principali Paesi saranno sulla stessa barca. Ad oggi, però, ancora non lo sono.

Ho descritto alcuni scenari catastrofici in cui il mondo adotterà i DSP o l'oro, ma almeno per il momento gli Stati Uniti vorrebbero mantenere uno standard monetario basato sul dollaro. Nel frattempo la Cina si sente estremamente vulnerabile nei confronti del dollaro. Se svalutiamo il dollaro, sarà una perdita enorme per loro.

La Cina ha venduto di recente una parte delle proprie riserve di dollari per sostenere la propria moneta, la quale è stata sottoposta a tremende pressioni. Ma ha ancora un grande stock di dollari.

Se la Cina ha tutta carta e niente oro, e noi gonfiamo la carta, loro perdono. Ma se hanno un mix di carta ed oro ed inflazioniamo la carta, loro almeno avranno l'oro. Quindi devono raggiungere una posizione coperta.

La Cina sta dicendo: "Non siamo tranquilli a possedere tutti questi dollari a meno che non possiamo avere anche l'oro. Ma se siamo trasparenti circa l'acquisizione dell'oro, il prezzo salirà troppo in fretta. Quindi abbiamo bisogno delle potenze occidentali per mantenere un tetto sul prezzo e ad aiutarci a ottenere l'oro fino a raggiungere una posizione coperta. A quel punto forse avremo ancora un dollaro stabile."

Il punto è che c'è tanta instabilità nel sistema, tra derivati e leva finanziaria, che non avremo un lieto fine. Il sistema crollerà ed a quel punto ci sarà una corsa all'oro.

Il prezzo dell'oro salirà significativamente negli anni a venire. Ma contrariamente a quanto si legge nei blog, l'oro non salirà perché la Cina si sta confrontando con gli Stati Uniti o vuole emettere una moneta coperta dall'oro.

Salirà quando tutte le banche centrali, incluse quella cinese e statunitense, dovranno affrontare la prossima crisi globale di liquidità, peggiore di quella del 2008, ed i singoli cittadini si affanneranno per acquistare oro in modo da preservare la ricchezza in un mondo che perderà fiducia in tutte le banche centrali.

Quando ciò accadrà, l'oro fisico potrebbe non essere disponibile affatto. Il tempo per costruire la vostra riserva d'oro personale è ora.

Dobbiamo anche menzionare la Russia, la quale sta accumulando oro. E poiché la Russia e la Cina aspirano ad essere vere potenze nel campo dell'oro, non basta avere oro fisico. È inoltre fondamentale creare exchange sull'oro e mercati per una determinazione dei prezzi dell'oro e per il trading.

Attualmente il prezzo dell'oro è impostato in due posti. Uno è il mercato spot di Londra, controllato da sei grandi banche tra cui Goldman Sachs e JPMorgan. L'altro è il mercato dei futures sull'oro a New York controllato dal COMEX, il quale è governato da grandi membri, tra cui anche le maggiori banche commerciali occidentali.

Infatti le grandi banche occidentali hanno un monopolio sui prezzi dell'oro, anche se non hanno un monopolio sull'oro fisico. Ma questo fatto potrebbe cambiare.

La Russia e la Cina non solo stanno accumulando riserve fisiche, stanno costruendo sistemi di trading che consentano una determinazione dei prezzi e il trading dell'oro.

Ci vorrà un anno o più per attirare la liquidità, ma una volta che questi nuovi exchange saranno pienamente funzionali, il mercato dell'oro fisico riconquisterà il sopravvento.

Allora l'oro inizierà la sua marcia verso lo status monetario e il suo prezzo implicito di $10,000 l'oncia.

Il momento di acquistare è ora, prima che accada.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


9 commenti:

  1. E Sbaglài che dice in proposito? E Fuffaro, e Burger Esquilini?
    Ahahahah

    Immagino che stiano cercando rifugio tra i testi di qualche autore vate(r) dei loro, visto che non hanno nulla di proprio da dire.
    D'altronde cosa avrebbe da dire un pugno di burocrati alla società?

    R.G.

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    1. Pensa Riccardo che in una rissa verbale con alcuni loro sostenitori, su YouTube, mi è toccato sentire pure che l'inflazione faccia bene, in quanto aiuta i poveri......
      D.S.

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    2. Complimenti per lo stomaco.

      Per la storia dell'inflazione è sempre valido l'invito ad accollarsi anche la nostra parte, così loro staranno ancora meglio mentre noi soffriremo le pene di un aumentato potere di acquisto.
      Temo che risponderanno picche però, visto che la truffa dell'inflazione piace solo se ne soffrono anche gli altri (socialismo e invidia insegnano): vuoi forse sfuggire al tuo "bene"? PAZZO NEMICO DEL POPOLO!

      R.G.

      P.S.: sopra ho dimenticato una i -> Sbagliài (anche io sbagliai, mannaggia a me)

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    3. l inflazione aiuta i debitori (non i poveri). col fiat money chi sono i debitori? i poveri od i ricchi?

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    4. In realtà, se continuiamo a pensare in termini politici non ne usciamo.
      Il mondo sta cambiando e i mezzi politici sono sempre coercitivi.
      Ma il mondo cambia e sta andando verso il decentramento grazie alle nuove tecnologie telematiche e produttive.
      Penso ad internet, a bitcoin, alle stampanti 3d.
      Il futuro è già qui. Continuando a pensare alle vecchie strutture e dinamiche della politica e della politica economica moderna dimostriamo solo di essere vecchi ed obsoleti mentre il mondo va altrove. E ci va indipendentemente dalla volontà di chicchessia.
      Rischiamo di restare come se cercassimo disperatamente un kim jong un pure noi. Errore cosmico.
      Dobbiamo toglierci di dosso i vecchi schemi. E prepararci ai nuovi. Non siamo così vecchi da non poterci provare.
      Tutto il resto è in declino senza futuro.

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  2. Siccome sono un buono e pure generoso(ahahah:), voglio condividere con voi, cari amici e "concittadini" di Freedonia questa chicca:
    https://books.google.it/books?id=tYzOUtIRjAUC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false
    Scritta a metà ottocento, da tale "Costantino Baer", dirigente della Real Casa di Borbone del Regno di Napoli; già nella premessa non si può non notare quanto la Scienza economica fosse ancora sana 170 anni fa, prima che menti contorte e deviate, si divertissero a stuprarla all'inizio del secolo XX, capitanate da un vizioso pederasta Inglese. Buona lettura.... ah ovviamente mi aspetto una recensione del Dott. Simoncelli. A presto.

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    1. Ciao Dino.

      In virtù dei contenuti del libro, ad una prima e veloce lettura, non sorprende se il Piemonte (praticamente in bancarotta) abbia mosso guerra al Regno dei Borboni ricorrendo al pesante aiuto dell'Inghilterra. Come al solito ci vuole una guerra per costringere la popolazione a seguire un ideale malsano e velenoso. E quando il veleno entra in circolo, corrompe e degrada. È così che il denaro fiat scoperto ha guadagnato trazione. Ci vuole un "governo unito" per imporre leggi universali su un territorio. Non a caso l'Inghilterra è stata la prima nazione in cui è nata la banca centrale e tale istituzione è stata esportata in tutto il mondo. L'exploit è avvenuto nel 1914, senza contare che il XX secolo è stato il secolo dell'accentramento.

      Ma qualsiasi veleno, a lungo andare, uccide.

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  3. Dalle nostre parti, invece, i politici, vivi nel breve periodo, hanno trovato il modo di far diventare oro, per loro stessi, il nero che vanno a prendere nei pressi delle spiagge libiche.

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    1. Ciao heavymetal.

      Come al solito la legge delle conseguenze inintenzionali ci porta a chiederci: a che prezzo? :)

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