lunedì 21 luglio 2014

La manipolazione del prezzo dell'oro non avrà ripercussioni

«Due settimane fa, quando è uscita la notizia del primo caso confermato di manipolazione dei prezzi dell'oro (perché nonostante tutti gli "scettici" sostenessero il contrario, e cioè che ogni altra classe di asset poteva essere sistematicamente manipolata, ma non l'oro, giammai l'oro, si è invece scoperto che -- sì -- anche il prezzo dell'oro è stato manipolato), avevamo detto che questo sarebbe stato solo il primo di molti casi simili (e molto diversi) presentati alla popolazione. Oggi, tramite il Financial Times, apprendiamo solo una minuscola frazione di ciò che potrebbe saltare fuori da questo articolo: "Trading to influence gold price fix was ‘routine’." Approviamo la supervisione editoriale che ha preferito la parola "influenzare" a "manipolare" -- trasmette al lettore sensazioni molto più... distaccate.»

~ Gold Price Manipulation Was "Routine", FT Reports, Zero Hedge, 3 giugno 2014.
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di Greg Canavan


Che si tratti di una coincidenza o no, non lo sappiamo, ma l'oro è rimasto molto tranquillo sin da quando lo scorso aprile Deutsche Bank ha lasciato la propria posizione nel London gold fixing panel.

Prima di ciò, i regolatori stavano indagando su questo London gold "fix"... e qualcosa puzzava.

Il London gold fix è un processo mediante il quale cinque banche di investimento impostano (errr... aggiustano) il prezzo dell'oro due volte al giorno a Londra. E' andato avanti così sin dal 1919, quando N.M. Rothschild controllava il processo.

Ma a gennaio la Deutsche Bank ha annunciato che avrebbe abbandonato la sua posizione (sotto la pressione del regolatore finanziario tedesco). Si sperava che avesse venduto la sua posizione ad un altro player, ma stranamente nessuno era interessato. Di conseguenza a fine aprile ha lasciato il suo posto con un preavviso di due settimane.

Allo stesso tempo la Deutsche si è dimessa anche dal silver fix. Poiché la correzione quotidiana del prezzo dell'argento aveva solo tre partecipanti, questa mossa ha effettivamente ucciso il processo di fissaggio dei prezzi. La correzione del prezzo dell'argento, che ha avuto inizio nel 1897, cesserà ad agosto di quest'anno.

Quindi qui abbiamo un player importante che esce da una posizione apparentemente venerabile. Poi, poche settimane più tardi, la Financial Services Authority (FSA) del Regno Unito ha multato Barclays Bank per un ammontare di £26 milioni per aver manipolato il processo del gold fix. Naturalmente questo è stato solo un incidente isolato, e la FSA ha anche multato un "trader ombra" di Barclays per un ammontare di £96,000 per aver preso parte alla manipolazione.

Forse è per questo che il prezzo dell'oro è stato molto tranquillo in queste ultime settimane. I manipolatori sanno che i regolatori stanno guardando. Ognuno si sta comportando "bene", ma non durerà a lungo.

La multa a Barclays per aver manipolato il gold fix, evidenzia che razza di racket degenere sia diventato l'intero sistema finanziario. E' un grande modello di business per le banche e gli stati. Ecco come funziona:

I governi e le banche centrali assicurano una costante politica di inflazionismo e di denaro facile... il quale fluisce nelle grandi banche commerciali prima che arrivi a chiunque altro nell'economia. Questo fiume di denaro è sicuro che corromperà anche il cittadino più onesto, perché quando si tratta di soldi se ne può sempre avere di più, giusto?

E' ovvio poi che in un tale sistema si avranno errori di giudizio, mancanza di supervisione, inganno e corruzione. Ma le autorità di regolamentazione cercano di fermare tutto ciò?

No, impongono solo multe per ottenere la loro parte. Le multe non scoraggiano il comportamento negativo; sono solo un costo del fare business.

Nel 2013 la FSA ha incassato quasi £500 milioni... finora è arrivata a £141 milioni.

Secondo l'analisi del Financial Times, le banche d'investimento globali hanno pagato $100 miliardi per vertenze giuridiche dopo la crisi finanziaria del 2008. Eppure nessun dirigente di una qualsiasi grande banca ha avuto a suo carico accuse penali.

Il nostro insegnante di economia al liceo una volta ci disse: "Ragazzi, se state pensando di entrare nel business della criminalità, fate il lavoro dei colletti bianchi. Ci andranno leggeri se vi coglieranno in fallo." Aveva fatto centro... più di quanto avrebbe pensato al momento.

I regolatori non sono interessati alle accuse penali. Non sono interessati a scoraggiare tale comportamento. Sono interessati a prendere la loro parte ed a mandare avanti il gioco. E' uno sporco racket e siete voi che ne state pagando il prezzo.

Date un'occhiata alla storia di Barclays. La recente multa per il gold fixing fa riferimento al 2012, pochi giorni dopo che la stessa banca ha ricevuto una multa record per la manipolazione del tasso di interesse "Libor". Ora i dirigenti della banca sono sotto investigazione da parte del Serious Fraud Office del Regno Unito, per affari sporchi in Qatar nel corso del 2008. Ma che bella banca che è Barclays!

Non aspettatevi che queste cose si fermino qui. E' quello che succede nelle ultime fasi del capitalismo clientelare. I critici sono pronti a sottolineare come il capitalismo sia il problema. Non è così.

Il problema principale è la manipolazione costante del tasso di interesse. Mantenendo i tassi al di sotto del "tasso naturale" (il tasso di libero mercato in cui si incrociano le esigenze dei risparmiatori e degli investitori) per un periodo di tempo prolungato, si vengono a creare distorsioni su grande scala; non c'è, quindi, una sana correzione degli errori accumulati.

Nel frattempo, i banchieri si comportano male ed i regolatori tassano questo comportamento (ma non lo scoraggeranno). Questa situazione porterà ad un maggiore risentimento e ad una la lotta di classe. Gli estimatori di Thomas Piketty e dei suoi schemi marxisti di ridistribuzione della ricchezza guadagneranno trazione, e la ricchezza reale diminuirà ulteriormente poiché i produttori verranno tassati a morte.

Tornando alla manipolazione dell'oro, stiamo asisstendo all'inizio della fine di un'epoca a Londra. Il Financial Review riporta oggi che:

La Cina ha avvicinato banche estere e produttori di oro affinché partecipino insieme ad un gold exchange mondiale a Shanghai, hanno riferito persone vicine alla vicenda. Il più grande produttore e importatore mondiale del metallo giallo cerca una maggiore influenza sulla determinazione dei prezzi.

La scorsa settimana lo Shanghai Gold Exchange (SGE) ha ottenuto il via libera dalla banca centrale per lanciare una piattaforma di trading globale, una mossa che potrebbe sfidare il predominio di New York e di Londra nel commercio dell'oro e nella determinazione dei prezzi.

Questa è una grande impresa, e ci vorrà un po' di tempo. Ma se la Cina può garantire un processo di prezzaggio più trasparente rispetto a Londra, sarà sulla buona strada per usurparne il posto come centro importante di commercio di oro. L'altra grande sfida per la Cina è quella di proteggere i diritti della proprietà privata.

I grandi detentori di oro (pensate ai sauditi) sono felici di lasciare il loro oro a Londra, perché il Regno Unito è sicuro (è un'isola ed è difficile da invadere) e sanno che le autorità non confischeranno il loro oro. Ha una lunga storia di protezione della proprietà privata.

I sauditi si sentirebbero sicuri a lasciare il loro oro sul continente cinese? Non adesso. Ma la Cina può sgretolare il vantaggio competitivo del Regno Unito promulgando leggi sui diritti di proprietà e sostenendole in tutte le circostanze.

Per lo meno la Cina vuole sviluppare un hub di trading asiatico per il metallo prezioso, così come per altre materie prime di cui è grande consumatrice. Strappare una parte di questo ruolo a Londra dovrebbe migliorare la trasparenza dei prezzi e del business. Quando si tratta di hub di trading, la liquidità genera altra liquidità e potrebbe presto dominare il mercato, trasformando Londra in una semplice unità di immagazzinamento... non è un business molto redditizio.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


6 commenti:

  1. Bel pezzo. Chiaro chiaro.

    A volte mi chiedo se sia solo un caso che in Italia si faccia tanta pubblicita' ai materassi per dormire...
    Eppure non deve essere un caso. Ci sono fior fiore di esperti, sociologi, psicologi e creativi dietro la propaganda.
    Il quieto vivere e' la massima aspirazione di un popolo invecchiato che si affida e si lascia derubare di tutto silenziosamente. E borbotta un po' solo quando il furto si palesa un po'. Gente da inflazione strisciante i cui figli irresponsabili ed ignoranti chiedono sostegno statale gratuito.
    Acqua di stato, tv di stato, cultura di stato, salute di stato, impiego di stato, scuola di stato, ... perche' lo stato da' gratis...
    Che gente siamo diventati?

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    1. Lo stato sociale e' una illusione fragilissima. E pure l'intero sistema fiatmoney.

      http://m.ilgiornale.it/news/2013/11/21/quando-le-crisi-ci-fanno-bene-ecco-i-segreti-dellantifragilita/969313/

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    2. Ciao Dna.

      Sei mai stato allo zoo? Suppongo di sì, ti sei mai domandato perché esistono i cartelli "Non dare da magniare agli animali"? All'apparenza può sembrare sciocca, ma questa riflessione ha una valenza prasseologica significativa. ;)

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    3. Immagino che non debbano intuire alternative, magari migliori. :)

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    1. Ciao ER.

      Hai smorzato il filo di luce in fondo al tunnel con questa notizia. :D

      Comunque adesso dovranno vedersela con la Banca dei BRICS. Gli sviluppi di questi giorni sono direzionati verso la volontà di istituire una valuta controllata da suddetti paesi. Sarà una nuova Bretton Woods, ma oltre all'oro credo che il paniere di merci a sostegno della nuova valuta conterrà anche argento, petrolio e gas. Immaginate la New Development Bank come un mini-FMI, il cui SDR è sostenuto da merci reali invece che cartastraccia coperta da nulla. I caveau di questa Banca sranno ben presto riempiti con ulteriori lingotti, i quali saranno acquistati con un dumping dei bond americani. Non tutti in una volta. Il mondo conosce bene le tattiche USA per destabilizzare quei luoghi in cui vuole depredare qualcosa. Iraq, Afghanistan, AFRICOM, sono solo alcuni degli esempi.

      Che poi il recente supporto di USA ed Europa nei confronti dell'Ucraina, credo abbia molto a che fare con l'indebolimento di Gazprom.

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