martedì 4 novembre 2014

La ragione per cui il QE vive ancora

E' incredibile, eppure è la realtà. Lo zio Ben continua a pontificare la correttezza delle sue azioni quando si parla di QE. Potete leggere il suo delirio qui. Facciamo un po' di mente locale. Sin dalla crisi Lehman sono stati iniettati circa $3.5 bilioni nell'economia da parte della FED, i quali hanno aiutato i bilanci disastrati del settore bancario commerciale finendo per la maggior parte in riserve in eccesso presso la FED stessa. Il fatto che siano rimasti intrappolati nel circuito finanziario non cambia il fatto che sia una frode. Il QE consiste nell'acquisto di T-bond sul mercato secondario e l'accredito sulle banche primary dealer di nuove linee di credito. Ciò ha fornito allo stato la possibilità di poter trovare un "finanziatore" sempre disponibile a sovvenzionare i suoi programmi di spesa. O, come si sosteneva, finché l'economia non si sarebbe ripresa e fosse tornata a "camminare sulle sue gambe". Questo significa che tutto ciò che lo stato ha acquistato con tali finanziamenti. lo ha sottratto coattamente dall'economia di mercato che lo avrebbe utilizzato in maniera diversa e secondo i voleri degli attori di mercato. In questo modo non ha fatto altro che allocare malamente le risorse di cui si è appropriato con l'inganno. (Es. student loans, auto loans, green energy bubble, ecc.) Quest'ultima cosa trova riscontro nelle parole stesse dello zio Ben:
«[...] Inoltre, la minore offerta di Treasury e di MBS ha indotto molti investitori a privilegiare altri tipi di titoli, come le obbligazioni societarie, spingendone al rialzo il prezzo, e al ribasso il rendimento. Per effetto complessivo di tali dinamiche, si è registrata una diminuzione dei rendimenti di una vasta gamma di titoli. Come al solito, un calo dei tassi d'interessi produce un effetto di stimolo all'economia.»
In altre parole, si compiace di aver dato origine a nuove bolle e aver reflazionato il mercato immobiliare. Creando un mercato artificiale per quei titoli monetizzati da parte della FED, i banchieri centrali hanno fatto in modo che entità altamente dannose per una conduzione sana degli affari economici restassero in piedi a drenare risorse reali dall'economia. Abbassando artificialmente il livello dei rendimenti dei T-bond è stato inviato in tutto il panorama economico il falso segnale che tali titoli fossero sicuri (Es. Basilea III) e potessero essere utilizzati come garanzia per altre operazioni. L'inflazione abnorme dei prezzi degli asset ci indica come alcune operazioni finanziarie (Es. Reverse repos, leverage buybacks, LBO, ecc.) siano state utilizzate per scommettere nel mercato azionario e su titoli più tossici (Es. Junk bond) alla ricerca di rendimenti decenti. La ripresa che si osserva negli Stati Uniti è di natura nominale, o di facciata, e non reale. E' trainata da un mercato azionario drogato di denaro. E' trainata da una reflazione della bolla immobiliare. E' trainata dall'incipienza del breve termine di proteggersi dall'incertezza dell'euro (è per questo che il dollaro è attraente come non mai ultimamente). E' sostenibile? No. Perché? Perché fonda le sue basi sul presupposto che le attività in bolla possano dare l'illusione di ricchezza reale, quando invece sono consumatrici di ricchezza.
___________________________________________________________________________________


di Bill Bonner


QE, non ti conoscevamo abbastanza...

Prendendo cappotto e cappello dall'attaccapanni, esci in punta di piedi cercando di non far scendere nemmeno una lacrima.

Il Dow è salito di nuovo sopra i 17,000 punti ieri, vicino al suo massimo storico. L'aumento dei prezzi azionari dovrebbe abbassare il nervosismo durante la riunione del FOMC. Dovrebbe permettere ai banchieri centrali di lasciar morire in pace il loro programma di emergenza di acquisti obbligazionari.

Il Financial Times ha annunciato la fine del QE ancor prima che accadesse. Lunedì scorso potevamo leggere: “RIP QE: The quiet death of a radical US monetary policy.”

Ma la FED deve stare attenta. Se annuncia che il QE è veramente morto e sepolto, è probabile che emergeranno alcune scene spiacevoli dove il mercato azionario sarà teatro di pianti e lamenti. Gli investitori percepiscono un profondo senso di perdita.

Il problema con la morte è che è permanente. Un morto rimane morto. E se gli investitori ritengono che il QE non potrà mai risorgere, potranno sentirsi scoraggiati. O perfino traditi.

Ricordate, la banca centrale era il fulcro della festa. Sono state le banche centrali a portare l'alcol... che negli ultimi cinque anni ha alimentato la grande corsa dei prezzi delle azioni negli Stati Uniti.

Se il QE è storia, molto probabilmente lo è anche il mercato toro di Wall Street. La festa è finita. I prezzi delle azioni sono suscettibili ad una contrazione e a ritornare da dove sono venuti.

La FED ha già dato la sua parola che, sebbene il QE abbia esalato il suo ultimo respiro, la sua prole continuerà a vivere.

La FED non venderà le obbligazioni nel suo bilancio da $4.5 bilioni... non lo restringerà né lo farà morire per cause naturali.

Nel normale corso degli eventi, questi bond maturerebbero e poi — come tutti noi — scomparirebbero. Ma Janet Yellen ci dice che utilizzerà i fondi delle obbligazioni in scadenza per acquistare le nuove emissioni. In altre parole, continuerà ad assorbire nuovi bond, contribuendo a mantenere un tetto sui rendimenti.

Dubitiamo che sarà sufficiente...

Un'economia che dipende dal debito, ne ha bisogno sempre di più affinché questo stato di cose possa andare avanti. La prima volta che si pompa un sacco di credito nelle vene di un'economia, si ha una sensazione di euforia. Solo più tardi cominciano gli spasmi.

Al crescere del debito, per l'economia diventa più difficile prosperare. Poiché le risorse necessarie per il futuro sono già state rivendicate dal passato.

Tassi di interesse ultra bassi mascherano il problema e rinviano la resa dei conti, ma non possono farlo per sempre. Un uomo che compra una tazza di caffè oggi, ha creato sulla sua carta di credito un obbligo che gli mangerà parte del suo reddito di domani.

Se ignora l'interesse su quel debito e lo lascia crescere, potrebbe dover pagare quella tazza di caffè per 10 o 20 anni.

L'inesorabilità del debito è stata esplorata in una serie di studi economici. Secondo Van Hoisington e Hunt Lacy di Hoisington Investment Management:

Il tasso di crescita di un paese perderà circa il 25% del suo ritmo di crescita normale, quando il debito totale raggiungerà un livello "critico" del 250%-275% del PIL. Attualmente quello degli Stati Uniti è del 334%.

Se si accende un prestito per investire in un'impresa produttiva, il flusso di reddito che si riceve può essere sufficiente da ripagare il debito e generare anche un profitto.

Ma se si contrae un prestito — per l'Obamacare... per la guerra in Medio Oriente... o per i bonus di Wall Street — non si è in una posizione migliore per ripagare il debito; si è in una posizione peggiore.

Questa è la conclusione di una relazione piuttosto corposa scritta da un quartetto di dottorati di ricerca che lavora per l'International Center for Monetary and Banking Studies.

La loro relazione — "Deleveraging? What Deleveraging?" — ci mostra che il carico di debito del mondo sta ancora aumentando. Ci dice anche che "un livello eccessivo di indebitamento comporta rischi sia acuti sia cronici."

Nulla di sorprendente...

Ma aggiungeteci una crescita lenta, e avrete un "ciclo vizioso" in cui non si può ripagare il debito. Le autorità cercano di stimolare la crescita. Strizzano l'occhio ai deficit... e ai tassi di interesse più bassi per incoraggiare i prestiti... credono che queste cose ci permetteranno di "liberarci dal debito."

Invece abbiamo solo scavato un buca più profonda — aumentando il rischio di default, di depressione e di deflazione.

È per questo che non saremmo in grado di ricoprire la tomba del QE. Potrebbe non essere del tutto morto.

E all'arrivo del primo allarme sulle prime pagine dei giornali — che il mercato azionario sta precipitando... o l'economia sta affondando — è probabile che assisteremo ad una resurrezione.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


12 commenti:

  1. l articolo di cui al primo link del commento di francesco è veramente comico. ho digitato il nome dell autore, e scrive spesso su formiche

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao gdb,
      Direi un articolo di alta magia che Houdini "je spiccia casa" a questi qua.

      Ne deduco che, abolendo tutto il contante, la massa cartacea in circolazione sparirà d'incanto e con essa anche l'idea stessa di inflazione e deflazione.
      Come non averci pensato prima!!! E' l'uovo di Colombo. Con due click si elimina... la realtà.

      Elimina
  2. Ciao Francesco,

    non c'è molto da dire di più rispetto al testo, alla tua introduzione ed ai tuoi corposi commenti di ieri. Le BKC occidentali, che sono uno strumento politico del potere occidentale così come oggi è configurato, agiscono sicuramente di concerto per sostenere l'insostenibile sistema politico-finanziario che è noto come mondo sviluppato, paesi ricchi, occidente, ...
    Nulla di ciò che fanno ha a che fare, neppure lontanamente, con un libero mercato. E' tutta pianificazione politica centralizzata. Manipolazione della realtà, ... l'abbiamo scritto mille volte.

    Guardiamo cosa accade a Siena. Il potere politico dominante (locale, regionale e nazionale) interviene per conservare in loco la fonte del proprio credito clientelare e pertanto si oppone strenuamente anche alle maxiofferte che sembra arrivino dalla Cina (offerte politiche, ovviamente, che altro ci si fa col fiatmoney?).
    Molto meglio e soprattutto molto più facile prendere altri soldi ai contribuenti nazionali. Coercitivamente, per il "bene comune" di lor signori. Too big to fail, too big to jail.
    Possiamo opporci? No.
    Possiamo indignarci? Tanto non gliene frega un cazzo.
    Datemi un antiemetico.

    RispondiElimina
  3. ci vuole il qe della bce
    evviva il qe
    devono stampare tutte assieme le banche centrali boj fed bce tutte quante e vafnc ai perbenisti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. dna, end the troll... (abbasso la lazio)

      Elimina
    2. Lo so che è un troll. Francesco a forza di frequentare certi siti se ne trascina dietro qualcuno. E' inevitabile. Fa parte del gioco.
      Per il resto... ;D

      Elimina
  4. Il Pil Statunitense aumenta il nostro stagna, forse le loro scelte sono state migliori delle nostre. Forza QE !!!

    RispondiElimina
  5. http://america24.com/news/la-fed-nel-mirino-dei-repubblicani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. http://www.zerohedge.com/news/2014-11-04/brief-note-capitalism

      Elimina
    2. Da un mio collega: http://www.paul.senate.gov/?p=press_release&id=1229

      Elimina
    3. Ciao Dna.

      Ancora una volta possiamo affermare: "Mises aveva ragione." Dopo Economic Calculations in Socialist Commonwealth (1922) in cui si sottolineava l'impossibilità di un calcolo economico in un ambiente socialista, adesso rivaluteremo Planned Chaos (1951) in cui si sottolienva la stessa cosa per un'economia mista. Come si evince dal tuo secondo link, l'autore non sta facendo altro che dire questo: "Mises aveva ragione."

      Arriverà anche il turno degli accademici. Arriverà anche il turno dei predicatori del vangelo di Keynes.

      Elimina