venerdì 15 febbraio 2019

Bitcoin nel 2019





di Francesco Simoncelli


Nonostante la correzione dei prezzi dello scorso anno, la quale ha portato molti ad affermare che la "bolla crypto" sia infine esplosa, ci sono ancora molte buone ragioni per acquistare bitcoin nel 2019. Infatti il suo attuale livello di prezzo potrebbe effettivamente fornire un'eccellente opportunità di acquisto .

Nel 2017 bitcoin ha avuto un anno incredibile, premiando gli investitori con un rendimento del 1350% e un massimo storico di $20.000 come regalo di Natale a dicembre di quell'anno. Nel 2018 le cose sono andate molto diversamente, perché bitcoin ha perso oltre il 70% del suo valore, passando da $14.000 il 1° gennaio a meno di $4.000 alla fine dell'anno. Mentre gli accusatori sono ancora là fuori a decidere se bitcoin ha toccato il fondo o no, ecco cinque motivi per sentirsi positivi se si sta valutando una decisione d'acquisto.



L'ADOZIONE DI BITCOIN STA CRESCENDO A LIVELLO MONDIALE

Nonostante il calo del valore, l'adozione a livello mondiale di Bitcoin è in aumento. Ad esempio, il numero di utenti del popolare wallet Blockchain è aumentato costantemente nel 2018. I dati della società mostrano un aumento da 22 milioni a oltre 32 milioni di wallet negli ultimi dodici mesi, il che suggerisce che l'interesse della gente per bitcoin non è diminuito nonostante la sua correzione di prezzo.

Inoltre i volumi di negoziazione presso la principale piattaforma di scambio peer-to-peer, LocalBitcoins, suggeriscono che l'adozione di bitcoin sta crescendo nei mercati emergenti. I Paesi del Sud America come Argentina, Cile, Colombia, Perù e Venezuela, hanno mostrato un aumento dei volumi di trading di bitcoin nel 2018. Per non parlare dei bancomat.

Con l'introduzione di Lightning Network, l'adozione da parte dei commercianti è destinata ad aumentare, poiché questi nuovi canali forniranno la possibilità di pagamenti più rapidi senza costi aggiuntivi.



L'ARRIVO DI UNA POSSIBILE REGOLAMENTAZIONE

Le discussioni relative ad un quadro normativo globale per le criptovalute durante le riunioni del G20 nel 2018 hanno chiarito che i legislatori e gli organismi di regolamentazione finanziaria sono desiderosi di garantire che il trading dei cryptoasset rispetti regole analoghe al trading azionario e al forex.

Anche se i primi utilizzatori di bitcoin probabilmente non sono d'accordo, per la maggior parte delle persone e degli investitori pare che le normative rappresentino in realtà un bene.

Un mercato regolamentato dei cryptoasset attirerà un maggior numero di investitori retail e fornirà il tanto decantato marchio di approvazione che gli investitori istituzionali, come fondi comuni di investimento, compagnie assicurative e fondi pensione, richiedono per investire in una tale classe di asset.

Poiché i controlli KYC/AML vengono implementati negli exchange di tutto il mondo e le autorità di regolamentazione stanno lentamente iniziando a formulare un quadro per le vendite di token, possiamo aspettarci un maggiore controllo ed applicazioni normative nel 2019. Che questa centralizzazione delle informazioni sia un bene, ne dubito, poiché espone dati sensibili degli individui al furto. Ciononostante la centralizzazione delle informazioni è un'arma a doppio taglio per i regolatori, poiché una volta che la maggior parte delle persone comprenderà cosa può fare con bitcoin, inizierà a comprendere anche i vantaggi di una decentralizzazione nei vari aspetti della società. Bitcoin non è solo una moneta, una riserva di valore o un'unità di conto; bitcoin è un concetto, è la sintesi di tutti i manuali teorici che spiegano la libertà con l'opportunità di metterli in pratica. Bitcoin è un cambiamento di paradigma e si dimostrerà resistente a qualsiasi tentativo di censura.



WALL STREET E LE CRIPTOVALUTE

L'anno scorso, Fidelity, Nasdaq e l'Intercontinental Exchange (ICE) hanno annunciato per il 2019 piani per il lancio di offerte di trading in criptovalute per gli investitori istituzionali.

In particolare, la nuova iniziativa di ICE, Bakkt, dovrebbe guidare le aziende di Wall Street a negoziare bitcoin, in quanto suddetta piattaforma avrà al suo interno derivati ​​per bitcoin, servizi di custodia e, in seguito, piani per implementare di soluzioni di pagamento per i commercianti.

Inoltre il numero di cripto hedge fund è aumentato nel 2018, il che significa che più denaro istituzionale è pronto ad entrare in bitcoin nei prossimi mesi, poiché questi hedge fund raccolgono fondi per aumentare i loro asset in gestione.



GLI SVILUPPATORI CONTINUANO AD INNOVARE

Ci sono molte persone, specialmente nella comunità delle altcoin, che credono che bitcoin alla fine sarà sostituito da un'altra moneta digitale decentralizzata in futuro. Ciò che molti di questi individui sembrano dimenticare, tuttavia, è che il bitcoin non è statico.

Gli sviluppatori sono continuamente al lavoro per migliorare la rete bitcoin ed aumentarne la scalabilità, aggiungendo funzionalità che migliorano la privacy e abilitando altre funzionalità come gli smart contract.

Il rilascio di Lightning Network e Liquid Network nel 2018 testimoniano l'impegno degli sviluppatori di bitcoin per una sua evoluzione positiva.



BITCOIN HA SEMPRE SUPERATO I SUOI PICCHI DOPO UN CROLLO DEI PREZZI

Non fa mai male analizzare i dati storici dei prezzi. Bitcoin ha visto molti picchi e minimi negli ultimi dieci anni ed è stato "dato per morto" oltre 340 volte. Tuttavia è sempre riuscito a superare i suoi massimi storici, quindi non ci sono ragioni per pensare che non rivedremo più un tale andamento tendenziale.


A metà del 2011 il prezzo di bitcoin toccò i $30 sull'exchange più popolare dell'epoca, Mt.Gox. A seguito di un attacco a suddetto exchange, il prezzo crollò ad un minimo di soli $ 2 a novembre 2011, per poi riprendersi nuovamente nel 2012.

Nell'aprile 2013 bitcoin raggiunse brevemente il picco di $260, prima di calare oltre il 50% in poche ore dal momento che Mt.Gox non fu in grado di gestire l'aumento dei volumi di trading e venne colpito da un attacco DDoS. Nonostante il calo della fiducia degli investitori nell'ecosistema del trading di bitcoin, bastarono sette mesi per superare ancora il picco di prezzo.

Alla fine del 2013 bitcoin raggiunse per la prima volta la soglia simbolica dei $1.000, ma il prezzo scese gradualmente ad un minimo di $175 nei due anni successivi. Due anni dopo, all'inizio del 2017, bitcoin raggiunse ancora una volta la soglia dei $1.000 e superò questo picco storico per raggiungere il suo record il 20 dicembre dello stesso anno.

I dati storici sui prezzi suggeriscono che bitcoin è destinato a superare nuovamente il picco storico più recente, anche se potrebbero essere necessari alcuni anni. Molti sviluppi positivi sono stati oscurati dall'andamento dei prezzi dello scorso anno, ma nei prossimi dodici mesi gli investitori potrebbero vedere questi sviluppi riflessi negli stessi prezzi che finora hanno dominato la loro attenzione.


1 commento:

  1. hello FRANCESCO ti seguo da 3 ANNI complimenti mi piacciono molto articoli e traduzioni. C'e' da aggiungere che Bitcoin essendo stata la prima vera cryptovaluta,si comporta ne' piu' ne' meno come un prodotto. ha inventato una nuova categoria merceologica (denaro=merce secondo Von Mises) ed e' primo nella mente di qualsiasi consumatore anche ignaro. Chi non ha sentito parlare di Bitcoin? se ascolti le persone che siano in palestra o in macelleria,piuttosto che al supermarket o al bar parlano di bitcoin, e non di Tron od EOS. Ethereum ha la sua nicchia (quella degli smart contract) ma il Re e' Lui Bitcoin. Se verranno implementate le tecnologie ,dubito che perderà la prima posizione nella mente dei consumatori. quindi Lunga Vita al Bitcoin! Saluti Massimiliano

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