lunedì 24 febbraio 2014

Undici domande agli statalisti





di James E. Miller


Ultimamente il libertarismo viene sempre trattato a pesci in faccia nei media mainstream. Il leader degli aggressori sembra essere Michael Lind di Salon il quale non riesce a trattenersi dall'attaccare Ayn Rand, nonostante la storica animosità dell'autrice nei confronti dei libertari. Oltre agli sproloqui verbali, i nemici della libertà umana fraintendono costantemente ciò che professano di detestare. E' tutto nella norma considerando lo stato decrepito del moderno dibattito intellettuale. Ma l'incoerenza logica ha un modo tutto suo di scavare nella mente, irritando i mezzi stessi con cui formuliamo pensieri e idee. A volte è rischiesta solo una risposta tagliente.

Una delle recenti incursioni al libertarismo è arrivata dal sito AlterNet.org. Lo scrittore RJ Eskow è convinto di aver trovato il punto debole degli aderenti alla pace e alla libertà. In una diatriba composta da undici domande, il tizio tenta di stabilire un criterio per vagliare i sedicenti libertari. La rete di ipocrisie in cui vuole intrappolare i suoi avversari è pensata come un proiettile d'argento per abbattere la bestia del capitalismo sfrenato. Come accade quasi sempre, la trappola è logora e disseminata di caratterizzazioni disoneste.

Così, invece di confutare le dichiarazioni puerili (tale lavoro è già stato svolto egregiamente da Stefan Molyneaux) mi unirò al dibattito da un'angolazione diversa. Nello spirito della vecchia citazione di Casey Stengel, chiedo: "A questo gioco può giocare chiunque?" Se il lettore è abbastanza gentile, mi permetterà di criticare questo quiz. Proporrò undici domande agli statalisti per determinare se sono davvero ipocriti nella loro fede in una società democraticamente libera.

Primo: se le aziende sono così innamorate delle politiche libertarie, perché per oltre un secolo le grandi aziende sono state uno strumento della normativa economica? Nonostante tutti i loro piagnistei nei media, c'è quasi sempre la mano dei dirigenti delle grandi aziende nella stesura dei diktat normativi. I lobbisti non sono preoccupati di salvaguardare i capitali nazionali dalla concorrenza spietata – vogliono una via più facile per il profitto. Quando la depressione colpì l'America ed il duo Herbert Hoover e Franklin Roosevelt iniziò a reprimere la società, le aziende erano fin troppo ansiose di ingraziarsi Washington. Come scrisse il giornalista John T. Flynn nel 1934 riguardo la corrotta National Recovery Administration:

[...] Il piano NRA ha rappresentato quasi interamente l'influenza e l'ideale dei Grandi Uomini d'Affari. La Concentrazione di Cervelli nella sua paternità era microscopica; la quota della Camera di Commercio e di altri interessi commerciali era predominante.

L'insidioso detto "una mano lava l'altra" applicato ad imprese e stato è un tabù nei sermoni progressisti. Nonostante la loro visibile connivenza, l'inganno che circonda tale situazione è simile ad un incidente traumatico avvenuto durante l'infanzia; represso e ignorato. La falsa lotta tra Davide (es. il governo) e Golia (es. le grandi corporazioni) continua ad apparire nei libri di testo e nei giornali a danno della pubblica opinione.

Secondo: se Wall Street è piena di poveri cristi che desiderano solamente scrollarsi di dosso gli artigli del governo, perché Goldman Sachs – il campione dell'affarismo spietato – ha sostenuto così fermamente Barack Obama nelle elezioni del 2008? L'eroe della classe operaia alla Casa Bianca non è immune all'influenza corporativa, nonostante le promesse elettorali contrarie alla corruzione. In sostanza, non è diverso da qualsiasi altro candidato alla carica pubblica. E così l'acqua sotto i ponti continua a scorrere, almeno fino a quando i food stamp continuano ad essere distribuiti e la patina di sostenibilità dell'energia "pulita" sta in piedi.

Terzo: se la democrazia è la liberazione dalla sofferenza terrena, che cosa succede se la maggioranza degli elettori vota per terminare la vostra vita? Eskow parla amorevolmente della regola della maggioranza; sarebbe meraviglioso se affidasse sé stesso ad un voto informale da parte del volgo. Un difensore coerente della sacralità della massa metterebbe sicuramente la sua vita e la sua proprietà nelle mani del urne. Dopo tutto, stiamo parlando di persone di sinistra.

Domanda successiva: se le masse sono così in sintonia con le sfide eterne dell'umanità, perché devono eleggere dei governanti? Il punto di vista hobbesiano sulla natura giustifica lo stato, altrimenti gli uomini si ucciderebbero a vicenda fino all'estinzione. La soluzione alla sindrome "individuo fallibile" è quello di dotare gli stessi esseri imperfetti di un potere monopolistico nella speranza di salvare la società dalle tempeste della propria fragilità. Naturalmente non emerge alcuna dissonanza cognitiva da una tale affermazione fasulla.

Per quanto riguarda i banchieri malvagi: se il sistema bancario è un caos incontrollato di esuberanza animale, perché ogni istituzione di deposito e prestito è sotto la tutela della Federal Reserve? Di certo la tirannia capitalista che distrusse l'economia mondiale doveva essere un Wild West di indulgenza sfrenata. Ma il predominio della pianificazione centrale nel mondo della finanza è roba da tredicesimo piano.

Tollerate qualsiasi ideologia, o la vostra visione del mondo è superiore a tutte le altre? Il pragmatismo etico e fattuale è una filosofia inflessibile e rigida. Ancora più importante, è contraddittoria. Pensare che nessuna verità possa essere vincolante, equivale a riconoscere che come minimo esiste una verità. Il comportamento coerente per un vero relativista morale sarebbe quello di vivere ogni giorno in apatia e indifferenza rispetto alle forze naturali in gioco. Purtroppo, i progressisti irati fanno l'esatto contrario.

Comprate volontariamente cibo, vestiario, immobili, trasporto ed altri servizi vitali? Se sì, siete dei capitalisti e pertanto siete consumatori in cerca di profitto – un peccato indicibile per il liberal puro. L'atto stesso di approvare vari siti web e rigurgitare banalità sui "diritti dei lavoratori" è un'azione compiuta per puro auto-interesse. Come osano mostrare i loro piccoli visi avidi quei coraggiosi guerrieri di Facebook!

È sbagliato che un estraneo metta le mani nel vostro portafoglio? Se sì, cosa separa un esattore delle tasse dal ladro di tutti i giorni? Certamente non il superamento di un test indetto dall'amministrazione pubblica e svolto in una vecchia stanza ammuffita. E ovviamente non la dichiarazione "Vengo a nome del governo," come se chiunque potesse pronunciare una simile frase vuota. Ci dev'essere qualcos'altro sotto – come l'illusione della legittimità del potere statale.

E' sbagliato aggredire un innocente? Il vecchio detto "Il diritto del mio pugno finisce dove inizia il naso dell'altro uomo" non ha ancora perso aderenti. Nonostante tutto, astenersi dall'aggredire gli altri è ancora visto come un comportamento civile. Allora perché il governo ha carta bianca? Un silenzio con dei grilli al seguito è tutto quello che otterremo come risposta.

Perché gli enti di beneficenza, i sindacati comunali e le organizzazioni della società civile non sono considerate organizzazioni capitaliste? Questi gruppi di persone, uniti da una causa comune, ricercano un determinato fine così come qualsiasi imprenditore. Le risorse fornite dalla filantropia vengono guadagnate come qualsiasi altra cosa. Eppure i baroni briganti non vengono mai accusati di gestire mense dei poveri.

Infine, come si può dire di amare la pace quando l'istituzione che si adora è responsabile della morte di milioni di persone? Le terribili storie della Cina di Mao, della Russia di Stalin e della Cambogia di Pol Pot non sono cospirazioni. Molte vite sono state prese in nome di una società giusta, democratica, libera e uguale. Mettere i fiori nelle canne dei fucili è un bel gesto, ma è sovvertito dalla richiesta di sostegno da parte di un'altra banda di bruti.

Le domande di cui sopra sono per chi cerca di aggrovigliare una conoscenza progressista con una mente inrappolata da contraddizioni e ipocrisie. I libertari non sono immuni da lacune nella logica, ma la libertà richiede coerenza. La visione della Sinistra per quanto riguarda uguaglianza e relativismo è colta nel sacco davanti alla sua riverenza per la forza assoluta. Tra l'altro, l'onestà intellettuale non è mai stata un suo punto di forza. Stimolare il nucleo delle emozioni umane è un'arma di gran lunga più letale.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


12 commenti:

  1. Ciao Francesco

    ci sono molte altre ipocrisie tra i sedicenti benpensanti. Ma la prima è il doppio registro: due pesi e due misure, si applica la legge ai nemici e si interpreta per gli amici. Il resto è tutto nella "legge economica di gdb". Che è autoevidente. Aprioristica.

    Tra noi "libertari volontaristi mai aggressori" e loro ci sono moltissime differenze antropologiche, probabilmente anche genetiche. Sono le stesse che quasi inconsapevolmente ci spingono a tentare l'avventura del lavoro autonomo rispetto alla comodità del lavoro dipendente. Questione di carattere.

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    1. Ciao Dna.

      E' vero, ci sono molte altre illusioni ma (secondo la mia ottica) la più fastidiosa è questa: Cpnsenso dei governati?

      Una delle più ricorrenti e più difficili da sfatare in un a mente radicata nello statalismo.

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    2. quello, francesco, è il dilemma ultimo, il "nullificatore assoluto" (l arma con cui i fantastici 4 sconfissero il terribile galactus) di ogni teoria: gli animali devono essere governati, gli uomini no. o non dovrebbero, a meno che non consideriamo, ed è un opzione, anche l uomo una bestia qualsiasi. in questo ultimo caso, il problema è che le bestie di rango secondario (animali) sono governati da bestie di rango superiore (uomini). ma negli umoni non ci sta differenza tra governanti e governati. spesso i primi sono peggio. i tedeschi sono meglio degli nitlainai e co devono governare? ed aveva ragione chi stava coi visitors? ma poi, dove sta scruitto che gli animali debbano essere governati? sempre dubitare delle premesse...

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    3. Ciao gdb.

      >"sempre dubitare delle premesse..."

      Sacrosanto. Secondo la mia ottica possiamo tracciare il netto distacco tra governanti e governati all'incirca nel diciassettesimo secolo, quando entrò in vigore il Power of attorney in Inghilterra. Ovviamente all'inizio era un documento prettamente commerciale, ma sarebbe diventata una manna per la politica. Prima di Cromwell e di questo documento, i membri del parlamento venivano eletti in maniera alquanto personalizzata da un limitato numero di proprietari terrieri e ricchi commercianti. La loro delega era così limitata, sia nell'azione che nel tempo, al particolare problema che aveva dato luogo alla riunione.

      Con il Power of attorney i membri non erano più vincolati da un mandato, ed interi quartieri e villaggi mandavano in parlamento un rappresentante. Costui rappresentava tutti gli abitanti di suddetti quartieri e villaggi, e rappresentava tutte le decisioni prese nel parlamento. Il problema è che il parlamento iniziò ad interessarsi di questioni sempre più estese. Questo modello fu esportato dovunque, anche in luoghi che per cultura millenaria avevano uno stato che si interessava di ogni aspetto della vita delle persone residenti nel paese.

      E' così che si è arrivati oggi ad avere lo stato che può decidere della vita dei suoi sudditi e delle sue proprietà. Tale sistema ha fornito ai partecipanti del parlamento, non solo la possiblità di spodestare i re, ma anche di fottere allegramente i votanti i quali hanno scarse possibilità di prendere coscienza della propria condizione, sotto l'illusione di stare scegliendo i rappresentanti che saranno la sua voce in parlamento. Piu' controllo sociale, perché i sudditi stessi faranno i prigionieri degli altri sudditi, evitando ancora maggiormente la possibilità di tumulti e rivolte.

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    4. mmmm ottimo spunto, insight per ulterioro iflessioni

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  2. gdb in vena anarco-marxista-capitalisdta-buddista24 febbraio 2014 alle ore 13:20

    c è del marxismo e di braudel nel libertarismo. i liberisti difendono la finanza. qui impresa e finanza vengono attaccati. posizioni variegate. melting pot del pensiero. la confusione è grande sotto il cielo, la situazione è eccellente.

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    1. Sicuramente ci sono punti in comune tra l’analisi marxista dello stato e quella libertaria di scuola austriaca. Hoppe lo spiega in un capitolo di un suo libro. Questa è una buona traduzione: http://gongoro.blogspot.it/2007/12/cos-vicini-cos-lontani.html

      Enrico
      ——————————————
      http://pulgarias.wordpress.com

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  3. Sentito il Renzi?
    Ha detto che provera' a rammendare il baraccone ed ha disegnato vagamente il suo percorso. Consapevole che dopo di lui il diluvio. Bah!
    D'altronde il baraccone nell'immaginario collettivo e' la fattoria e non esiste altro che l'abisso oltre la staccionata.

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    1. dna col sedere aderente al muro24 febbraio 2014 alle ore 20:52

      Scusi Renzi, CHI PAGA?

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    2. Un discorso pari a quelli che si vedono nei primi temi alle elementari... Walt Disney... Gigliola Cinquetti...

      Game over, man! Game over! We're fucked!

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  4. certo che sul bitcoin, che reputavi un sistema sicuro, hai preso una bella tranvata nel muso.

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    1. Ciao Anonimo.

      Che io sappia il protocollo Bitcoin non ha mai smesso di funzionare, nemmeno con il problema Mt. Gox. Il suo funzionamento non ne è stato influenzato.

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