lunedì 16 ottobre 2017

Perché l'euro è crollato dopo la rielezione della Merkel





di Philipp Bagus


Dopo le elezioni tedesche tenutesi il 23 settembre, l'euro ha iniziato un forte declino. Ma perché una tale discesa della moneta comune?

Alla fine il risultato delle elezioni non sembrava portare cambiamenti significativi. Nonostante le sue perdite, il partito della Merkel, il CDU, è rimasta la forza più consistente nel parlamento. La Merkel continuerà ad essere il cancelliere tedesco. È anche vero, però, che l'AfD (Alternative for Germany) con un'ala nazionalista e libertaria ha preso un sorprendente 12.6% dei voti e lo ha fatto per la prima volta da quando è nel parlamento. Ciononostante l'AfD euro-critico è anni luce dal poter far parte del governo. Tutti gli altri partiti lo ostracizzano per essere estremista.

Il prossimo governo tedesco sarà probabilmente costituito da una coalizione tra CDU, FDP (democratici liberali) e Verdi, perché i socialdemocratici (SPD) sino ad ora si astengono dal rinnovare la loro coalizione con la Merkel.

Così, con la Merkel che rimane cancelliere, perché l'euro è sceso in seguito alle elezioni? La risposta è legata al discorso del presidente francese Emmanuel Macron due giorni dopo le elezioni tedesche, in cui ha sostenuto una nuova fondazione per l'Europa. Fra le altre proposte, Macron ha chiesto un'imposta europea sulle transazioni finanziarie e l'armonizzazione delle imposte sulla previdenza sociale e quelle sulle imprese all'interno dell'Unione Europea. Le sue proposte includono anche un bilancio comune per i 19 membri dell'area Euro, come un ministro delle finanze dell'Eurozona e, infine, una certa tassazione in tutta Europa.

Perché Macron ha aspettato fino alle elezioni tedesche per dire tutto ciò? La risposta è facile da dare: gran parte della popolazione tedesca è contro un Superstato Europeo e il trasferimento della sovranità a Bruxelles come previsto da Macron. Se Macron avesse tenuto il suo discorso prima delle elezioni, la Merkel avrebbe dovuto reagire. Se avesse approvato i piani di Macron, probabilmente avrebbe perso molti altri voti. Dato che Macron si aspettava una resistenza da parte degli elettori tedeschi, ha aspettato. Immaginava una rinnovata coalizione pro-UE tra l'SPD e la Merkel per portare avanti la sua agenda. Giustamente temeva l'ingresso del FDP nel governo. Secondo Le Monde, a luglio Macron avrebbe dichiarato: "Se si allea con il FDP, sono morto".

La sua paura è fondata. Nel programma del partito FDP troviamo una chiamata per limitare i salvataggi nell'Eurozona, per introdurre una procedura sovrana di fallimento per l'area Euro, nonché una solida opposizione agli eurobond e una difesa della deregolamentazione del mercato.

Se il FDP entra nel governo tedesco, i piani per una maggiore centralizzazione, i salvataggi statali ed uno stato supremo europeo subiranno una grande battuta d'arresto. E questa è la ragione per cui l'euro è sceso dopo le elezioni e perché le azioni bancarie greche sono calate a settembre.

L'euro incarna l'aspettativa che ci sarà una maggiore centralizzazione nell'UE e che i tedeschi salveranno i governi sovraindebitati. Il rapporto debito pubblico/PIL in Francia, Spagna, Italia e Grecia è rispettivamente del 96%, 99%, 132% e 179% (nel 2016). Se questi Paesi vanno in bancarotta per i loro debiti, si porteranno dietro i rispettivi settori bancari. Le perdite per la BCE saranno enormi e l'euro imploderà.

Per anni i governi europei hanno calciato il barattolo lungo la strada, facendo così salire i loro debiti grazie alle politiche monetarie estremamente espansive della BCE. Non sono stati risolti i problemi strutturali come i governi sovraindebitati, i settori pubblici di enormi dimensioni, i settori bancari insolventi, il debito pubblico ed i mercati del lavoro non flessibili. Infatti le politiche della BCE hanno permesso di rimandare nel tempo la soluzione a tutti questi problemi. Una volta che la la BCE normalizzerà la sua politica ed i tassi d'interesse torneranno ad un livello più normale, sarà game over per i Paesi fortemente indebitati. Qualcuno dovrà pagare il conto. I mercati pensano che sarà la Germania. In altre parole, prima che il mandato della politica monetaria della BCE possa essere normalizzato, la socializzazione dei debiti europei dovrà essere una garanzia.

Ad oggi è fondamentalmente il sostegno tedesco che sostiene i governi sovraindebitati. L'aspettativa di una centralizzazione e socializzazione del debito e uno stato supremo europeo è ciò che mantiene a galla l'euro. L'aspettativa di Macron & Co., ovvero, una centralizzazione a passi più spediti dopo le elezioni tedesche, è diventata meno probabile grazie al possibile ingresso del FDP nel prossimo governo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


5 commenti:

  1. Non so come si svilupperà il disastro ma comunque andrà, sarà un vero subcesso.

    R.G.

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    1. come tutti gli esperimenti d'ingegneria sociale. Sparirà nel buio della notte, con o senza il botto.
      Questa è una grande abbuffata di debito e fiatmoney, non c'entra nulla con il libero mercato ed i nobili propositi di gente saggia come Konrad Aidenhauer, Schuman, DeGasperi, Einaudi ecc Su questo punto gary North aveva ragione, il libero mercato è sempre stato solo un esca.

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  2. Questo articolo è molto pacato e razionale.
    E spiega bene perché è importante cominciare a secedere a livello individuale e familiare da questo traballante castello di carte chiamato euro e UE.
    Il vento soffia oramai chiaramente verso un grande cambiamento.
    È molto stupido restare quelli col cerino in mano.
    Game over è scritto tutto intorno a noi. Impossibile non vederlo. Altrimenti si è proprio irrecuperabili.

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    1. Sì è vero. Ho trovato veramente interessante, il libro di Bagus sulla tragedia dell'euro: una disamina storica importantissima, che dovrebbero leggere tutti "quelli che quando stavamo con la lira......"
      E' pur vero, però che vivendo in un mondo alla rovescia, come ha scritto nei commenti qualche settimana fa un utente, l'Italia potrebbe continuare ad avvantaggiarsi in questa situazione, sempre che il suddetto mondo non finisca per essere rovesciato..... dipenderà tutto dai creditori tedeschi ed i loro cugini nordici, ovviamente. Sarà interessante per gli europei del futuro, analizzare questo periodo storico e questo esperimento: c'è tutto il sentiero degli stati democratici clientelari e welfaristici, dall'inizio alla bancarotta e le scappatoie disperate tentate dalle varie leadership.

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  3. Il Nulla compie il suo percorso di distruzione. Tra rassegnati senza speranza, irrecuperabili servi, illusi chierici ed indomabili resistenti.

    Ieri, nei vari tg, tutto uno strepito contro il preistorico contante e l'esaltazione del luminoso futuro fatto di pos obbligatori e di pagamenti con l'impronta digitale.
    Presto libertà e privacy saranno indicate come reliquie barbariche e l'impero della sorveglianza pervasiva riceverà l'ennesimo plauso dai servi più ignoranti, manipolati e sciocchi.

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