mercoledì 1 aprile 2015

Il segreto che ha fatto fiorire la civiltà – e il progresso umano





di Bill Bonner


Non possiamo rispondere direttamente a tutta la corrispondenza che riceviamo. Ma leggiamo tutto quello che ci arriva.

Vorremmo rispondere, ma spesso non abbiamo una buona risposta ai suggerimenti, alle domande e alle critiche che ci arrivano.

Ci sono sicuramente più cose in cielo e in terra di quante ne sogni la nostra filosofia. In caso contrario, è un mondo abbastanza triste.

Riportiamo ciò che vediamo... ciò che pensiamo... e le nostre ipotesi su ciò che significa e dove ci condurrà. A volte abbiamo ragione. A volte abbiamo torto. Sempre nel dubbio.

Oggi scriviamo di qualcosa che era nascosto nel nostro nuovo libro, Hormegeddon. Qualcosa nascosta dall'autore.

Quando si scrive un libro, si suppone che siate il padrone del vostro lavoro. Questo è particolarmente vero quando il manoscritto è praticamente inventato. Ma poi arriva qualcuno che dice:

"Non vedi? Ti sei perso il punto più importante."

Quando il nostro collega Porter Stansberry ci ha informati di un presunto "segreto" nel libro, e quanto successo avrebbe riscosso, eravamo perplessi. Non sapevamo di che cosa stesse parlando. Segreto? Quale segreto?

Abbiamo semplicemente sottolineato che le politiche pubbliche — perseguite troppo ambiziosamente — sono state le protagoniste di un fenomeno particolarmente pericoloso che abbiamo chiamato "hormegeddon". (Una parola che ci siamo inventati e che unisce la parola "ormesi" — che descrive quanto una piccola dose di una sostanza nociva abbia un effetto benefico — e la parola "Armageddon".)

Eravamo così concentrati su questo argomento che non siamo riusciti a notare un fenomeno ancora più grande e più importante — quello che descrive il successo nelle singole vite e carriere... e nel mondo degli affari e dell'investimento.

E' anche il segreto della civiltà. Senza di esso, la civiltà cadrebbe a pezzi.

Questo segreto era in bella vista. Ma il libro dell'autore — il sottoscritto — non l'aveva notato. C'è voluto un lettore intelligente per trascinarlo fuori dall'ombra ed esporlo alla luce del giorno.

Ma ora che il segreto è stato messo in mostra, esaminiamolo più da vicino. Cerchiamo di pungolarlo con un bastone, capovolgerlo sulla schiena... e vedere che tipo di bestia è.

La nostra conoscenza della vita umana in epoca preistorica è imprecisa. Abbiamo una documentazione archeologica limitata. Abbiamo anche leggende e storie, e abbiamo deduzioni con cui studiare tribù primitive in aree remote del globo... prima che la civiltà si impossessasse di loro.

Quello che ci dicono è che il filosofo Jean-Jacques Rousseau era uno sciocco.

Quando Ralph Waldo Emerson visitò l'Europa, venne praticamente trascinato a casa di Rousseau. Emerson non lo considerava nemmeno degno di un saluto.

Nel nostro libro ricordiamo che la teoria di Rousseau sul "contratto sociale" è assurda. Non si può avere un contratto con una controparte non propensa all'accordo, disinformata e inconsapevole.

I contratti vengono stipulati tra eguali, non tra governanti e governati. Non si può stipulare un contratto valido con qualcuno che vi punta una pistola alla testa. Né è possibile riservarsi il diritto di modificare i termini ogni volta che si desidera.

Ma un'imbecillità ancora più grande è il tema di Rousseau sul buon selvaggio. Non c'era niente di nobile nell'uomo incivile. Può aver avuto alcune buone qualità, ma era anche ignorante, omicida e crudele.

Questo non vuol dire che gli esseri umani civilizzati non siano ignoranti, proni alla violenza e crudeli. La differenza è che le popolazioni civili hanno lo scopo di diventare meglio di così; spesso ci riescono.

Se leggete i resoconti dei primi esploratori, potrete saggiare di prima persona come era la vita prima della civiltà. Ad esempio, nel XIX secolo un inglese trascorse del tempo con alcune tribù in quello che oggi è il Canada.

Osservò che a loro piacevano le incursioni, attaccare le altre tribù. L'idea era quella di uccidere gli uomini (e prendere i loro scalpi come prova) e di catturare le donne. Le donne catturate venivano stuprate ripetutamente per diverse settimane, trascinate in un'altra tribù e vendute.

Oggi questo genere di cose ancora accade, ma è il risultato di minorati mentali, sociopatici o criminali incalliti. Allora era la normalità.

In un'altra storia, raccontata brevemente in Hormegeddon, una tribù di "nativi americani" camminava per settimane nelle foreste del Quebec, portando con sé il suddetto esploratore inglese.

Infine il gruppo arrivò sulle rive del Baia di Hudson, dove trovarono un accampamento di Inuit. La battuta di caccia entrò nella sua fase più calda. Per la sorpresa e l'orrore del loro compagno, uccisero ogni uomo, donna e bambino nel campo... e poi tornarono nel proprio territorio.

A quanto pare questa era un'attività estiva di routine.

Cacciatori ed esploratori raccontano anche di come venivano trattati gli uomini catturati da altre tribù. A volte venivano uccisi sommariamente. A volte venivano torturati, con l'intera tribù — in particolare le donne — che prendeva parte al divertimento.

La civiltà di oggi ha ancora persone che amano torturare altre persone, ma queste pratiche sono fuorilegge. Coloro che partecipano a questi tetri piaceri lo fanno raramente e di nascosto.

La civiltà ha cambiato il comportamento. Più importante, ha cambiato quello che le persone pensano debba essere il loro comportamento. E' questo il vero significato dei dieci comandamenti che Mosè portò giù dalla montagna.

Quelle erano le nuove regole di un popolo civile. Si adattavano bene alla nuova fase della vita umana.

In seguito, Gesù di Nazareth spremette le regole per ottenerne l'olio essenziale: "Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te."

E' questo il messaggio della civiltà, e non c'è bisogno di essere cristiani per seguirlo.

Hillel il Vecchio, un leader religioso ebraico che visse nello stesso periodo di Cristo, disse la stessa cosa in modo diverso: "Ciò che è odioso per te, non farlo a nessun altro."

Questo nuovo codice — anche se spesso viene ignorato, trasgredito e dimenticato — fiorì perché rese possibile la civiltà, e la civiltà rese possibile il progresso materiale.

Se avete intenzione di vivere nella civiltà, non potete uccidere le persone solo perché non sono della vostra stessa tribù. E dovete essere pronti a commerciare con loro. Dovete rispettare la loro proprietà ed essi devono rispettare la vostra.

Le transazioni in questo nuovo mondo dovevano essere vantaggiose per tutti. In caso contrario, la gente non avrebbe fatto affari con voi.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. La regola aurea. La prima difesa dell'individuo. La libertà propria si ferma dove comincia l'altrui.
    Regola derogata continuamente, soprattutto nel Novecento (nel quale ideologicamente ancora viviamo), in nome di enti collettivi astratti: le fondamenta dello stato socialista (antiliberale, collettivista, paternalista e deresponsabilizzante, coercitivo, ladro e pure moralista).

    Dispiace dirlo, ma è ancora poco ciò che hanno visto sin qui (e che si meritano) i vecchi abitanti di questi territori. La loro mentalità diffusa li condurrà al destino cui anelano più o meno consapevolmente: un regime autoritario, retto da una oligarchia privilegiata e una miseria diffusa e reale. Deja vu. Di più della stessa cosa. Chi non ha futuro si volge indietro e si ritrova.
    Anche oggi un simpatico commerciante mi ha spiegato amabilmente che bisognerebbe aumentare salari e stipendi e controllare i prezzi, perché in giro ci sono troppi truffaldini. Irrecuperabile. Sarà contento quando gli arriverà una bella tassa patrimoniale subito dopo le elezioni prossime venture. Per il bene comune, ovviamente.

    L'utopia libertaria, anticoercitiva, responsabilizzante e pacifista, in questa realtà ignorante, servile, faziosa e sciocca è destinata a rimanere tale. Ma può essere coltivata individualmente come il segreto della civiltà.

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    1. Ciao Dna.

      Sai, ho notato una certa fretta in alcuni libertari. E' come se volessero affrettarsi a trovare soluzioni quando invece una delle soluzioni, a mio avviso, più efficaci in questo senso è semplicemente quella di sfilacciare le trame della confusione che tengono insieme quelle idee fallaci che al giorno d'oggi vengono sovente propugnate dalla maggior parte delle persone. Comprendere la natura dell'inganno è una soluzione essa stessa. Tale realtà viene spesso ignorata, ma è qualcosa di decisamente superiore a qualsiasi teorema o tesi astratta sul concepimento di una società alternativa a quella attuale. Certo, ci sta teorizzare un ambiente alternativo a quello attuale, ma sarebbe fine a sé stesso. In questo preciso momento storico sarebbe una strategia perdente. E' una cosa che comprese benissimo Leonard Read quando scrisse questo saggio: Io non lo so.

      E' qualcosa che ha capito anche il nostro caro Gdb che di recente ha dato un discorso rimarchevole proprio su questo tema. Una chicca da non perdere: https://www.youtube.com/watch?v=faE3_H1er80&list=PLSm1Y2fZ7NVbF-y35NbchjQb3_h7zuprA

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    2. Il video me lo guardo con calma.
      Non ho fretta di vedere la società libertaria, mi accontento di scambiare qualche pensiero con singoli libertari. E per questo mi piacerebbe il tuo parere sulle cose che ho scritto ieri in modo ultrasemplificato nel commento 4. Per verifica e precisazioni. Grazie.

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