lunedì 26 agosto 2019

Lo stato incoraggia l'indebitamento e distrugge il capitale

Il problema principale è che il sistema monetario fiat impone incentivi perversi. Le società vengono spinte ad accendere nuovi prestiti per acquistare beni capitali, perché il credito è artificialmente sottocosto e ognuno fatica a ripagare il proprio debito. E sotto tale pressione, i dirigenti aziendali trascurano le cose che sanno che dovrebbero fare: non riescono a mantenere il proprio patrimonio di capitali e alla fine falliscono come amministratori del capitale dei loro investitori. Quindi questo è un sistema che facilita eccessivamente l'acquisto di beni capitali e troppo difficile farci manutenzione (accantonando i costi di sostituzione). Queste sono facce della stessa medaglia: se è troppo facile acquistare un bene capitale, le imprese saranno sovrastimolate ad acquistarlo e inondare il mercato di sovraccapacità. Se c'è sovraccapacità, i prezzi si abbasseranno ed i ricavi di queste imprese tenderanno a diminuire. Possono tagliare i prezzi per aumentare il volume delle vendite, ma poi saranno i loro margini di profitto a calare. A parte questo, questa dinamica è molto apprezzata da consumatori ed economisti visto che tende a spingere i prezzi verso il basso. Chi non ama i prezzi più bassi? E i propagandisti del sistema monetario fiat possono rivendicare una bassa inflazione. (Occhio a non confondere la disinflazione e le distorsioni economiche che si espandono a raggiera sulla scia degli interventi centrali con la deflazione dei prezzi.) Ma qualcos'altro non regge. Per vederlo, chiedi cosa fanno i manager aziendali quando i ricavi sono deboli? Rinviano la manutenzione, gli aggiornamenti di capitale e non ripagano il debito che ha finanziato i loro capitali. Quindi cosa succede quando il bene di capitale raggiunge la fine della vita, ma il debito rimane (o è cresciuto)? Bancarotta. E tutti i beni capitali hanno una vita limitata: si consumano man mano che vengono utilizzati per produrre il bene di consumo o il servizio per il quale sono stati realizzati. In conclusione, i pianificatori centrali è come se stessero mangiando i propri semi piuttosto che piantarli, impoverendo nel processo la loro base fiscale e distruggendo la valuta.
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di Bill Bonner


POITOU, FRANCIA - Oh no... Ecco che ci risiamo...

Ieri Donald J. Trump ha rincarato la dose sulla sua guerra commerciale.

Non da ritardati totali... ma con un ritardo mentale come minimo di 3/4. Barron's:
Le azioni hanno perso terreno e sono scese in territorio negativo giovedì quando il presidente Donald Trump ha twittato che imporrà dazi del 10% su ulteriori $300 miliardi di importazioni dalla Cina.

Abbiamo predetto (tra le altre cose) che Trump non sarebbe mai agito da "Ritardato Totale" nella sua guerra commerciale contro la Cina.

Ha troppo da perdere: la sua reputazione di commerciante, le prossime elezioni... e la sua fortuna personale.

Tutti dipendono da una maggiore inflazione, vale a dire, da una quantità maggiore di denaro in tutto il mondo per pompare i prezzi degli asset e gli standard di vita dei consumatori. Ecco perché sta facendo pressione sulla Federal Reserve affinché abbassi i tassi sempre più velocemente.

Ma l'Europa, la Gran Bretagna, il Giappone, la Cina e gli Stati Uniti, tutte le principali economie mondiali, stanno già rallentando e sforzandosi di andare avanti. È una questione di "Inflaziona o Muori" per tutti.

Si dice che Trump stia cercando di mettere in ginocchio l'economia cinese, quindi sarà costretto a fare un accordo... Ma che tipo di bar avvelena il suo miglior cliente? Che tipo di truffatore si mette contro il proprio partner?

Abbattete la Cina ed il commercio mondiale rallenterà, i prezzi scenderanno, l'inflazione calerà e anche il mercato azionario statunitense calerà... trascinando l'economia verso il baratro.

Le persone non possono pagare le bollette e gli asset vengono scaricate sul mercato a centesimi. L'economia globale potrebbe finire in una depressione profonda.

La nostra tesi nell'articolo di ieri era quella di descrivere cosa abbia causato un calo dei tassi di crescita del PIL, proprio mentre i pianificatori centrali stavano facendo di tutto per spingerli verso l'alto.

Mai prima d'ora abbiamo avuto così poca crescita e pagato così tanto per averla. Perché?

E perché i salari dell'uomo della strada sono diminuiti, in termini reali, proprio quando il capitalismo stava raggiungendo il suo apice?

È stata colpa dei cinesi? O di quegli stupratori ed assassini dei messicani? Gli dei si sono rivoltati contro di noi? O i nostri stessi pianificatori centrali ci hanno pugnalato alle spalle?

Il capitalismo, ovviamente, richiede capitale reale. Risparmio reale di tempo e output, non solo foglietti colorati o cifre digitali.

Senza risparmi reali, un'economia non ha nulla su cui lavorare, niente su cui basarsi, nessun surplus che può essere utilizzato per creare più output.

Il debito non è capitale; il debito è l'antitesi del capitale. Rappresenta i risparmi di domani, sono soldi che non sono nemmeno stati ancora guadagnati...

Ogni dollaro di debito annulla un dollaro di risparmio. Più debito si ha, meno risparmi netti reali ci sono per far avanzare l'economia.

E oggi il debito mondiale è di circa $250.000 miliardi, più del triplo del PIL mondiale.

Perché così tanto? Perché le banche centrali lo hanno incoraggiato... e hanno scoraggiato i risparmi. Ma questo è solo l'inizio...

I pianificatori centrali, compresa l'amministrazione di Donald J. Trump, per anni hanno indebolito il capitalismo. Contiamo i modi:

In primo luogo, hanno reso inutili i risparmi offrendo pensioni garantite, assistenza medica gratuita, indennità di disoccupazione, welfare e credito facile.

Nei mercati finanziari hanno offerto la Greenspan Put, poi la Bernanke Put, la Yellen Put e la Powell Put... rassicurando gli investitori che i prezzi non sarebbero mai rimasti bassi tanto a lungo.

Quindi perché mettere da parte il capitale quando i pianificatori centrali dicono di aver messo fine alla scarsità? I tassi di risparmio netti sono scesi dal 10% negli anni '60 al 3% di oggi.

In secondo luogo, i pianificatori centrali hanno reso non redditizio il risparmio. Ieri la FED ha abbassato il tasso chiave al livello dell'inflazione dei prezzi al consumo, appena sopra il 2%.

A questo ritmo un risparmiatore guadagna zero. Potrebbe anche spendere i suoi soldi, ma è questa ovviamente l'idea (errata) alla base dell'abbassamento dei tassi d'interesse: spingere consumatori e aziende a sprecare capitale anziché accumularlo.

Terzo, i pianificatori centrali incoraggiarono la distruzione del capitale. I bassi tassi a breve termine della FED, negativi in ​​termini reali per la maggior parte degli ultimi 10 anni, hanno portato le imprese ad aumentare il carico del debito del 50%, a oltre $9.000 miliardi. Cosa hanno fatto con i soldi? Riacquistato le proprie azioni!

Quando una società riacquista le proprie azioni, non fa altro che far estinguere il capitale: usa i suoi guadagni per riacquistare le azioni.

O può accendere prestiti... In entrambi i casi trasferisce il capitale proprio agli azionisti.

Ecco le ultime novità dalla CNBC:
Le società statunitensi sono in procinto di battere un altro record nel 2019 per quanto riguarda i riacquisti di azioni, utilizzando una combinazione di liquidità e debito per spingere il totale a quasi $1.000 miliardi.

Per la prima volta sin dalla crisi finanziaria, secondo i calcoli di Goldman Sachs, le società hanno restituito agli azionisti più di quanto non stiano guadagnando al netto delle spese in conto capitale e dei pagamenti degli interessi o del flusso di cassa.

I tassi d'interesse bassissimi della FED inducono anche gli speculatori ad investire capitali reali in società strampalate, come Beyond Meat, Tesla o WeWork. Il credito a basso costo mantiene vivi questi morti e gli zombi distruggono sempre più capitale.

Quando un'azienda subisce una perdita, richiede preziose risorse vitali (soprattutto, risparmi) e le utilizza per realizzare prodotti che valgono meno delle risorse che vi sono investite.

In altre parole distruggono il capitale. Oggi il 29% delle piccole imprese sta subendo perdite, il tasso più alto sin dal 2008.

In quarto luogo, lo stato ha distrutto direttamente il capitale. Prende risparmi e li usa per pagare stipendi, sussidi agli agricoltori, guerre salariali e altri progetti dispendiosi.

Ai politici e ai loro sostenitori ingenui piace parlare di "investimenti" dello stato, ma è raro che la spesa pubblica produca un qualche ritorno positivo.

In quinto luogo, la FED ha distorto le informazioni sui prezzi. Come sottolinea George Gilder nel suo libro The Scandal of Money: Why Wall Street Recovers but the Economy Never Does, i prezzi impostati dal mercato sono cruciali per un sistema capitalista. Distorcete le informazioni e l'intero processo viene a cadere come un castello di carte.

E oggi, grazie al denaro fasullo, ai tassi d'interesse fasulli ed ai prezzi fasulli, alcune delle aziende più grandi del pianeta non stanno più nemmeno cercando di aumentare il capitale. Il loro modello di business mira a distruggerlo.

Avete mai sentito parlare di N26? No? Beh, nemmeno noi, fino a quando il nostro collega David Stockman ha citato il suo CEO all'inizio di questa settimana:
[...] in tutta onestà, la redditività non è una delle nostre metriche principali [...]. Negli anni a venire non vedremo la redditività. Non miriamo a raggiungere la redditività.

Non mirare a raggiungere la redditività? Che tipo di compagnia è questa? Che tipo di capitalismo folle supporta una cosa del genere?

E che tipo di stato mira a distruggere sistematicamente l'unica cosa da cui dipende la prosperità: il capitale?

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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