martedì 19 maggio 2020

Sono solo perdite sulla carta!





di Keith Weiner


La risposta al virus ha aggiunto un nuovo meccanismo di consumo di capitale ai molti che abbiamo documentato nel corso degli anni. Le aziende sono chiuse, ma continuano a sostenere spese. C'è un malinteso popolare che attanaglia politici e gente comune: che si tratta semplicemente di perdite sulla carta. Si può quasi immaginare una bomba a neutroni che in qualche modo cancelli le cose solo sulla carta, lasciando incolumi tutti i beni fisici e le piante. È una fantasia piacevole ed è piuttosto popolare, non solo tra tutti i soliti sospetti, ma anche un economista Austriaco di nostra conoscenza lo ha affermato.

A parte questo, ciò dimostra che, troppo spesso, gli economisti non hanno familiarità con gli affari. L'economista guarda un ristorante chiuso e pensa che non ci sia motivo per cui non possa essere sospeso temporaneamente per un giorno, una settimana, un mese o un anno. Il proprietario del ristorante obietterebbe di dover continuare a pagare alcune spese, anche se ha licenziato tutto il suo personale. E l'economista ribatte: "È solo sulla carta!"

La maggior parte degli economisti ed i politici pensano che lo stato e la sua banca centrale possano ripristinare il capitale perduto estendendo un prestito o persino distribuendo denaro gratis. Nei loro sogni è così, la realtà è ben diversa.

Una cosa dovrebbe essere chiarissima: qualunque siano le spese che questo ristorante paga, è un trasferimento di risorse reali dal ristorante ai destinatari. Questi ultimi comprano cibo, carburante, vestiti, case, ecc. Non è solo sulla carta.

Guardando più in profondità vediamo che, anche quando è chiuso, continua a consumare un po' di elettricità (anche se non tanto quanto i tempi normali). Ci sono premi assicurativi e la manutenzione degli edifici. Nel tempo l'esposizione a sole, vento, pioggia e neve danneggia il tetto, le finestre e persino le pareti. In estate e in inverno anche gli edifici non occupati devono avere aria condizionata e riscaldamento. Quindi continua a consumare elettricità e gas. Inoltre questi sistemi meccanici si logorano e devono essere curati e sostituiti. Anche il parcheggio ed i marciapiedi devono essere curati, così come il paesaggio (es. giardino).

Quanto sopra presuppone che tutti i dipendenti siano licenziati, ma questo porta ad un'altra forma di distruzione del capitale. Assumere una squadra richiede tempo e denaro. La formazione di una squadra richiede tempo e denaro. Per capirlo, pensate a cosa dovreste fare per aprire un ristorante. Per quanto tempo paghereste l'affitto mentre cercate uno chef e un direttore generale? Una volta inseriti nel vostro libro paga, di quanto tempo avrebbero bisogno per trovare il resto del personale e insegnare loro a lavorare in gruppo? Tenete presente che il giorno di apertura il cibo deve essere buono, consegnato rapidamente e servito con grazia. I commensali non danno una seconda possibilità ai cattivi ristoranti.

C'è del capitale reale investito in un team funzionale. Se la gente se ne va, questo investimento viene spazzato via.

Passando da un ristorante ad un centro commerciale, ci sono una serie di spese aggiuntive che il ristorante non ha. Quella ovvia è il personale di sicurezza in loco. Un centro commerciale sarebbe un obiettivo allettante se lasciato totalmente abbandonato. L'aria condizionata è molto più significativa in una grande proprietà commerciale che in un piccolo ristorante indipendente. Così come la manutenzione dei numerosi sistemi meccanici.

Le compagnie aeree hanno attirato l'attenzione del pubblico perché hanno chiesto decine di miliardi di dollari di salvataggi, accompagnati però da una folle richiesta: continuare a percorrere le stesse rotte di prima, nonostante un forte calo dei passeggeri. Questo, ovviamente, significa logorare lentamente gli aerei e pagare per costose manutenzioni. Anche a prescindere da ciò, qualsiasi operatore di macchine grandi e complesse deve affrontare lo stesso dilemma: se le macchine continuano a funzionare, bruciano energia e materiali e si consumano lentamente. Se vengono spente, il successivo riavvio può essere sia costoso che molto difficile.

Una compagnia aerea ha un caso molto più grave del dilemma di licenziare il personale: dato che impiega molti specialisti qualificati, come piloti e meccanici, la sfida di assumerne di nuovi quando riprende gli affari è molto più grande di quella affrontata da un ristorante. Una compagnia aerea è un'impresa molto più grande di un ristorante e, di conseguenza, un'operazione molto più complicata. Il know-how incorporato nelle sue risorse umane è esponenzialmente maggiore di quello dei cuochi e dei camerieri di un ristorante.

È altrettanto allettante e piacevole pensare che si possa fermare e riavviare un'economia. Supponiamo che la gente pensi che l'economia sia come un lettore musicale: basta premere il pulsante "Pausa" e, quando è pronto, premere nuovamente il pulsante "Play" per riprendere la playlist. Un'analogia migliore è con un organismo vivente: non potete fermare il battito del cuore di un animale e riavviarlo dopo un giorno, una settimana, un mese o un anno.

Il motivo per cui questa analogia è più calzante è perché un'economia è costituita da innumerevoli persone, cose e processi che sono in costante movimento: il flusso. Se interrompete queste persone, cose e processi, se interrompete il flusso, il riavvio richiede un investimento completamente nuovo e un grande sforzo.

Il filo conduttore che attraversa la discussione di cui sopra è che, anche quando viene sospesa temporaneamente, un'azienda continua a consumare risorse reali.

C'è un ultimo principio da tenere a mente: per consumare, si deve prima produrre. Ciò significa che se si consuma nel presente, ma non si produce nel presente, ciò che si consuma è ciò che è stato prodotto in passato. Ciò significa capitale: semi. Ogni azienda chiusa consuma capitale. Se l'attività si esaurisce, deve chiudere completamente o ricevere capitale che viene saccheggiato da un'altra attività che non ha ancora esaurito il proprio capitale.

Alla luce di ciò possiamo dire che la risposta al virus aggiunge un fattore completamente nuovo e molto grande di consumo di capitale a tutti gli altri fattori del nostro sistema monetario. E poi, per compensare l'ondata di consumo di capitale, lo stato offre sussidi e stimola un consumo ancora maggiore di capitale.

Ci viene in mente un vecchio spot di Febreze. L'annunciatore descrive i deodoranti convenzionali in modo sommario, affermando in modo spiritoso che coprano solo gli odori: "Ora la vostra casa odora di pesce e fiori!" Ora avete sovvenzionato le imprese che consumano capitali e il consumo del capitale delle imprese che miracolosamente continuano a funzionare.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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