mercoledì 7 luglio 2021

Come gli insider nello stato traggono profitto a scapito degli altri

 

 

di Bill Bonner

YOUGHAL, IRLANDA – Il tema di questa settimana è la trasformazione e la zombificazione.

L'amministrazione Biden desidera trasformare il governo, rendendolo più grande e migliore che mai. Per farla breve, quello che stanno facendo davvero è zombizzare l'intero Paese.

Ma i trasformatori sono in marcia ovunque.

Ogni gruppo ha i suoi feticci...

Gli "anti-razzisti" stanno cercando di trasformare la mente umana... Non avremo più i pregiudizi e le disuguaglianze che sono così naturali per tutti noi.

I vegani stanno cercando di trasformare la dieta umana... Dite addio a quelle bistecche di manzo e agli slogan "Got Milk"... Non solo questo fermerà lo sfruttamento degli animali, ma fermerà anche tutta quella flatulenza delle mucche che sta distruggendo il pianeta.

Gli attivisti democratici cercano di distruggere le ultime vestigia del Partito Repubblicano, cercando di prendere il potere tutto per sé stessi.

Gli attivisti repubblicani sperano di risorgere... e riportare il Paese sulla strada della rettitudine.

E gli attivisti desiderano trasformare le compagnie petrolifere in compagnie di energia pulita.

Per noi non si tratta solo di curiosità accademica. Il nostro "Trade del decennio" prevede petrolio e gas sul lato long (siamo short sul dollaro USA dall'altro lato).

Come stiamo andando? Continuate a leggere…

Solo perché gli attivisti prendono di mira un settore non significa che sia un cattivo investimento. I capitalisti sono conniventi... ed il capitalismo sopravvive. Ricordate, lo stato è intrinsecamente reazionario... cerca sempre di proteggere la vecchia élite che lo controlla. Quindi più i pianificatori centrali "trasformano" un settore, più è probabile che gli addetti ai lavori ne traggano profitto.

Ieri abbiamo esaminato le aziende produttrici di tabacco ed il nostro vecchio amico Chris Mayer ha sottolineato che la trasformazione operata da attivisti e regolatori non ha danneggiato minimamente gli investitori nelle grandi società del tabacco.

Nel 1998 il Tobacco Master Settlement Agreement richiedeva alle quattro principali compagnie di sigarette americane (Philip Morris, RJ Reynolds, Brown & Williamson e Lorillard) di pagare un minimo di $206 miliardi nei successivi 25 anni per saldare le richieste mediche contro di loro.

Poi, nel 2012, The Tobacco Atlas ha riportato: "I profitti dell'industria del tabacco sono più grandi che mai".

Come poteva essere?

Quando gli attivisti o i pianificatori centrali prendono di mira un settore, la prima conseguenza è che i soldi si allontanano da quel settore. Temendo tasse più alte, cattiva stampa o una regolamentazione più severa, gli investitori si spostano.

Nessuno avvia una nuova compagnia di sigarette quando i pianificatori centrali stanno cercando di vietare il fumo; e pochi investitori metteranno i loro soldi nella costruzione di nuove piattaforme petrolifere quando gli stessi pianificatori centrali insistono per diventare "verdi".

Questo ha l'effetto di rendere più prezioso il capitale esistente, già investito nel settore. Nessuna nuova concorrenza, in altre parole; maggiori profitti.

La seconda conseguenza, ed ecco perché siamo così ottimisti sull'energia, è che la mancanza di nuovi investimenti fa diminuire l'offerta.

Ma il tenore di vita odierno dipende in gran parte dall'energia del petrolio e del gas. Nel tempo uranio, idrogeno, pannelli solari e mulini a vento potrebbero svolgere ruoli più importanti, ma per ora usiamo petrolio e gas.

E con la nuova concorrenza in gran parte eliminata... e poca crescita o nuovi investimenti... le compagnie petrolifere saranno più redditizie che mai.

Ma anche loro verranno trasformate in zombi.

La produzione diminuirà... La domanda continuerà ad aumentare... ed i prezzi saliranno (successivamente gli attivisti ed i pianificatori centrali daranno la colpa alle compagnie petrolifere "avide" per l'aumento dei prezzi).

Il consumo di benzina è già tornato ai livelli pre-COVID negli Stati Uniti

Ed i nostri investimenti in petrolio e gas sono aumentati di oltre il 50% dall'inizio dell'anno. Finora il petrolio è il settore più performante.

Non solo gli investitori si aspettano maggiori profitti, ma stanno anche cercando petrolio e gas per proteggersi dall'inflazione.

Una volta che che si sta pompando petrolio, la spesa in conto capitale diventa "sommersa". Si può continuare a pompare finché il pozzo non si prosciuga e tenere il passo con l'inflazione aggiustando i prezzi verso l'alto.

Sì, anche questa è una grande storia oggigiorno: l'inflazione.

Quando l'offerta di beni e servizi diminuisce (grazie alla zombificazione dell'economia) e l'offerta di denaro aumenta (nei 12 mesi dell'isteria COVID-19, le principali banche centrali hanno aggiunto quasi $10.000 miliardi ai loro bilanci)...

…i mercati razionano i suddetti beni e servizi aumentando i prezzi.

Il che ci porta ad altre note nella nostra cronologia di un'economia in declino.

Il deficit di bilancio degli Stati Uniti lo scorso anno è stato di $3.200 miliardi... o 14,9% del PIL (per fare un confronto, l'Argentina, con un'inflazione del 50%, ha avuto un deficit di bilancio l'anno scorso dell'8,5% del PIL).

E ora Joe Biden ha proposto un budget di $6.000 miliardi. L'inflazione è ora una linea di politica intenzionale… deliberata… e disastrosa.

Il Financial Times è sul pezzo:

L'indicatore chiave dell'inflazione registra un grande balzo negli Stati Uniti.

Lo scorso aprile la misura dell'inflazione statunitense attentamente monitorata dalla Federal Reserve ha registrato il suo più grande balzo su base annua dagli anni '90, salendo più del previsto e alimentando preoccupazioni sugli aumenti dei prezzi.

Sta parlando dell'indice della spesa per consumi personali (PCE). Ora sta salendo del 3,1% su base annua (l'indice dei prezzi al consumo, IPC, un'altra importante misura dell'inflazione, è salito ad un tasso annuo del 5% durante il primo trimestre di quest'anno).

Il che di per sé non è così allarmante, ma preannuncia l'andamento dell'inflazione che ci aspettiamo.

Combinando gli ultimi dati di IPC e PCE, il blob statistico "emette un debole odore di stagflazione", ha affermato Paul Ashworth di Capital Economics.

Anche qui, alla deriva attraverso il mare cristallino del vento del Nord Atlantico fino alla nostra attuale sede in Irlanda, l'odore degli zombi è inconfondibile.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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