mercoledì 19 gennaio 2011

Roulette russa




di Johnny Cloaca


Grandi consigli e grandi saldi. Visto che la BCE non può incamerare tutto il pattume che vorrebbe, allora si utilizza la carta stampata per rincoglionire il povero consumatore/risparmiatore, che in balia delle forze della vita non sa dove potersi impiccare visto che potrebbero rubargli, oltre alle mutande, anche l'albero. In cerca di investimenti futuri di una certa stabilità, si corre verso i bond. Lo Stato non può fallire, giusto? E se fallsice c'è la BCE o il fondo salva-Stati che regge la carretta ancora per un pò, ho indovinato? Da qui si comprende la frase:
"Btp italiani, il miglior compromesso (o quasi) tra rischio e rendimento."[1]


Allora ecco che si sprona il cittadino a fare il gioco della banca centrale comprando il debito dello Stato (con interessi e spread sul debito in ascesa), inducendolo a connotare una presunta "stabilità" economica con una altrettanto presunta "sicurezza" futura. Uno sprone a favorire la spesa statale, a prestare ed a garantire per questa sconsiderata politica economica. Ma la situazione attuale non potrà durare a lungo. Ad esempio negli Stati Uniti si sta gonfiando la bolla obbligazionaria, con l'aiuto anche della Cina che compra a tutto spiano debito dagli USA mangiandosi parte dell'inflazione (a quanto pare i cinesi stanno anche aprendo il piatto ai bond spagnoli); ma tutto ciò ha un limite e quando la bolla scoppierà i tassi d'interesse arriveranno alle stelle e la scelta sarà tra due vie: inflazione o default. In entrambi i casi il consumatore/risparmiatore perde (nel primo perde a causa del potere d'acquisto che erode l'utilità dell'investimento e nel secondo perde l'investimento). Gli Stati Uniti non sono così lontani come si crede. Ed allora non sorprende leggere, in seguito, questa cosa:

"Nell’inverno dei tassi in rialzo e delle tempeste finanziarie causate dalla fragilità dei deficit europei, il mega debito italiano regge il colpo. E offre rendimenti interessanti (3,6% l’ultima asta quinquennale) a fronte di pericoli limitati."


Quante falle potrà coprire la BCE prima che l'acqua inondi la stanza? Il debitore che chiede più prestiti. Ma se poi spende tali soldi (non producendo alcunchè) il suo status si eleva? Sicuramente si, per lo meno se riferito alla corda che deve attaccare alla trave. L'articolo prosegue con un autogoal:

"Perché a breve il debito italiano è sostenibile e, soprattutto, lo stato patrimoniale delle famiglie italiane, per nulla indebitate, è un grande asso nella manica del Paese."


Da classici Keynesiani, ciò che conta è il breve termine, perchè nel lungo saremo tutti crepati. Falsa soprattuto la seconda parte della frase, visto che:

"Crescono le difficoltà delle famiglie italiane che con una situazione che non permette loro di fronteggiare spese impreviste, che le fanno indebitare e che sono in arretrato con debiti diversi dal mutuo. E’ uno spaccato che emerge dal nuovo rapporto Istat pubblicato oggi dal nome “Reddito e condizioni di vita in italia negli anni 2008-2009″.

[...] Il quadro offerto dagli indicatori di deprivazione e di difficoltà economica si presenta sostanzialmente immutato rispetto al 2008, quando era significativamente peggiorato rispetto al 2007 (anno in cui a soffrire di tre o più sintomi di disagio era stato il 14,8 per cento delle famiglie, contro il 15,8 per cento del 2008), anche se, evidenzia l’Istat, crescono le famiglie che non potrebbero far fronte a spese impreviste di 750 euro (dal 32,0 al 33,3 per cento in media), quelle che sono state in arretrato con debiti diversi dal mutuo (dal 10,5 al 14,0 per cento di quelle che hanno debiti) e quelle che si sono indebitate (dal 14,8 al 16,5 per cento)."[2]


Allora si capisce come questi dementi vogliano ficcare la testa del primo fesso di passaggio in una roulette russa dove prima o poi il colpo vero viene sparato, e lì nemmeno il 118 a suon di miliardi può far nulla. Logica vuole che per l'attuale situazione l'unica strada siano maggiori entrate ed un taglio netto alla spesa. Se si vuole riniziare a respirare bisogna prendere a pedate la palla di lardo rappresentata dall'enorme peso che lo Stato ha oggigiorno su di noi, tagliando di netto la spesa che incessantemente ogni giorno continua a salire (facendo lieviatare, di conseguenza, il debito ed i tassi su di esso). I pasti gratis sono finiti, certe spese ormai è evidente gli Stati non possono permettersele, le persone non possono permettersele e bisogna mollarle per non rimanerci secchi.

Consiglierei di fare come Ben Alì, prendere il primo aereo e gonfiarlo d'oro. Mica scemo il beduino.


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Note

[1] Fonte: LINK


[2] Fonte: LINK


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3 commenti:

  1. http://www.independent.ie/business/irish/central-bank-steps-up-its-cash-support-to-irish-banks-financed-by-institution-printing-own-money-2497212.html

    Il primo a fare l'occhiello nella corda ha la guinness in mano...

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  2. Ciao Anonimo. Questo articolo è la prova che tutte le cose pianificate centralmente sono destinate inevitabilmente a fallire.

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  3. Scusa se non mi sono firmato ma ero di fretta ;-)
    comunque sì, sono d'accordo!
    Sottolinerei la parola pianificazione, poichè tutto è pensato in modo tale che cela possono mettere. Credo che il modello Keynesiano, sia prorpio usato volutamente e consapevolmente per fottere il cittadino quotidianamente. Così come, hanno la consapevolezza di usare un sistema sbagliato!
    Solo per tenerci per le palle!

    Giuseppe.

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