martedì 23 dicembre 2025

Il calendario delle vaccinazioni finalmente finisce sotto accusa

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La traduzione in italiano dell'opera scritta da Wendy McElroy esplora Bitcoin a 360°, un compendio della sua storia fino ad adesso e la direzione che molto probabilmente prenderà la sua evoluzione nel futuro prossimo. Si parte dalla teoria, soprattutto quella libertaria e Austriaca, e si sonda come essa interagisce con la realtà. Niente utopie, solo la logica esposizione di una tecnologia che si sviluppa insieme alle azioni degli esseri umani. Per questo motivo vengono inserite nell'analisi diversi punti di vista: sociologico, economico, giudiziario, filosofico, politico, psicologico e altri. Una visione e trattazione di Bitcoin come non l'avete mai vista finora, per un asset che non solo promette di rinnovare l'ambito monetario ma che, soprattutto, apre alla possibilità concreta di avere, per la prima volta nella storia umana, una società profondamente e completamente modificabile dal basso verso l'alto.

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di Jeffrey Tucker

(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/il-calendario-delle-vaccinazioni)

Ebbene Donald Trump l'ha fatto: ha programmato una conferenza stampa sulla scienza dell'autismo, su ciò che sappiamo e ciò che non sappiamo, e l'ha gestita in modo magistrale. È profondamente consapevole che, come genitore e presidente degli Stati Uniti, può esprimere argomentazioni che invece i suoi consulenti scientifici non possono esternare per ragioni politiche, sociologiche e scientifiche.

Trump, tuttavia, sa che le future mamme e le famiglie devono ancora prendere delle decisioni e queste decisioni potrebbero influire sulla salute e il benessere dei loro figli per il resto della loro vita. Niente è più importante. Nel frattempo l'autismo è un'epidemia e qualcosa sta causando tutto questo.

Non esiste un'epidemia genetica, né è riconducibile a una diversa definizione del termine, altrimenti assisteremmo a una crescente diffusione anche tra gli adulti, cosa che non accade. Il direttore della FDA, Marty Makary, solitamente molto cauto nelle sue dichiarazioni, ha affermato una cosa semplice che nessuno ha mai affermato con altrettanta chiarezza: l'autismo è prevenibile.

Sebbene Robert F. Kennedy Jr., Jay Bhattacharya e Mehmet Oz fossero presenti e intervenuti, è stato Trump ad assumersi coraggiosamente l'onere di dire ciò che un gran numero di genitori e medici sospettano e sanno, ma che fino ad allora l'avevano relegato nel regno del pensiero proibito. Ha individuato due principali colpevoli: il Tylenol per le puerpere e i neonati e il fitto programma di vaccinazioni che colpisce i neonati con un cocktail di dosi i cui effetti combinati non sono mai stati studiati.

Trump è stato estremamente chiaro.

Non assumere Tylenol. Inoltre il calendario delle vaccinazioni dovrebbe essere modificato in modo che ogni iniezione sia un vaccino separato, distribuito su più anni. Inoltre alcune vaccinazioni, come quella contro l'epatite B, dovrebbero essere somministrate solo dopo i 12 anni, semmai dovessero essere effettuate. Questo significherebbe niente più vaccino MPR e tanto meno un vaccino MPRV che aggiunge la varicella al cocktail. Significherebbe una sola iniezione per il morbillo, una per la parotite, una per la rosolia e così via.

Al momento i prodotti non esistono in tale forma. L'intero percorso è stato quello di produrli in grandi quantità e questo è accaduto contemporaneamente a un'esplosione dei casi di autismo. Non è affatto azzardato ipotizzare una correlazione e Trump ha spiegato le storie di tante madri, più della metà di quelle citate, che segnalano cambiamenti comportamentali e cognitivi drammatici e immediati in seguito a un vaccino.

Queste persone sono state manipolate per 40 anni; sono state apostrofate con ogni sorta di epiteti orribili. Gli scienziati che hanno preso a cuore la loro causa sono stati esclusi dal mondo accademico, dalle associazioni professionali, dalle riviste e dichiarati non-persone, ma non hanno mai ceduto. Trump è personalmente d'accordo con loro da 20 anni; lui e Kennedy ne hanno a lungo discusso in privato.

L'intero campo è una mina vagante piena di pericoli, sia culturali che industriali. A un certo punto Trump si è reso conto che se qualcuno avesse potuto sbloccare la situazione su questo argomento, quello sarebbe stato lui. E così lo ha fatto, spingendosi molto più in là di quanto chiunque – e dico chiunque! – si aspettasse.

Ha sottolineato le folli aggiunte al programma delle vaccinazioni sin dal 1980. Da allora sono stati aggiunti i seguenti vaccini: HepB, Hib, PCV, RV, HepA, HPV, MenACWY, MenB e COVID-19. Questo porta le dosi da 12 a 35 e da 7 a 15 malattie. È una sorta di corsa all'oro innescata dallo scudo a livello di responsabilità civile introdotto nel 1986. Nel frattempo Trump ha fatto riferimento a “certi gruppi che non prendono vaccini o pillole e non hanno l'autismo”. Si è poi rivolto a Kennedy il quale ha detto tra i denti che alcuni studi hanno riguardato gli amish. Sì, ha detto Trump, “gli amish fondamentalmente non soffrono di autismo”.

Assistere a tutto questo in tempo reale è stata un'esperienza davvero incredibile. Sono tutti temi discussi in piccoli gruppi e organizzazioni di genitori di bambini autistici; essi hanno combattuto contro i produttori, ma con scarsi risultati a causa di tutte le tutele legali che circondano le aziende farmaceutiche.

Da una prospettiva più ampia, l'idea dei vaccini è presumibilmente quella di renderci più sani. È accaduto il contrario e questo ha sollevato una seria questione sulla complessità del sistema immunitario. Va bene debellare una malattia con un induttore immunitario, lo facciamo da centinaia di anni con gloriosi successi in particolare contro il vaiolo, ma questo successo ha anche dato origine a un'arroganza sconsiderata che ha immaginato che l'intero sistema immunitario potesse essere sostituito da esperimenti di laboratorio per superare in astuzia l'intero regno microbico.

L'industria farmaceutica è diventata così grande e potente da esercitare un enorme potere sul mondo accademico, sull'editoria accademica, sui governi e sui media generalisti attraverso il potere della pubblicità. La portata e l'influenza dell'industria delle vaccinazioni sono diventate così vaste che nel marzo 2020 hanno avuto un peso tale da spingere 195 governi in tutto il mondo a sospendere l'attività economica fino a quando non fosse stato possibile produrre e distribuire un antidoto per il COVID.

Il problema avrebbe dovuto essere ovvio anche per un lettore occasionale della letteratura medica. L'induzione dell'immunità tramite un'iniezione può avere un effetto sterilizzante su patogeni stabili come il vaiolo e il morbillo.

Diverso è il discorso per i virus respiratori, i quali mutano e si adattano in continuazione e possiedono anche un serbatoio zoonotico. Se un mammifero può essere portatore del nuovo ceppo, la vaccinazione sarà come un gioco di “Colpisci la talpa” senza fine. Nel frattempo la vaccinazione stessa può riprogrammare il sistema immunitario per resistere a un ceppo deprecato, esponendolo al contempo a nuove vulnerabilità provenienti da fonti inaspettate.

Tutto questo poteva essere previsto ed era noto. Hanno comunque proceduto. Poi c'è il problema di una nuova tecnologia chiamata mRNA modificata, somministrata tramite nanoparticelle che non controllano né il dosaggio né la distribuzione. Queste iniezioni sono state associate a quello che molti esperti definiscono un numero di lesioni e decessi senza precedenti, eppure le coperture di responsabilità civile hanno impedito qualsiasi contenzioso per il risarcimento dei danni.

Considerando questa situazione, sembra piuttosto ovvio che un momento di verità e responsabilità dovesse arrivare, in un modo o nell'altro. Trump rimane molto orgoglioso dell'Operazione Warp Speed, ma è profondamente incredulo riguardo al resto del programma per l'infanzia. La sua soluzione si articola in quattro punti:

  1. posticipare l'epatite B al dodicesimo anno;
  2. vaccinarsi contro una malattia alla volta;
  3. una dose per visita;
  4. niente mercurio nelle dosi dei vaccini.

Toby Rogers, il principale studioso di vaccini e autismo, afferma che queste misure porrebbero fine a tale epidemia.

Se avete qualche dubbio sul fatto che abbia ragione a essere scettico nei confronti del programma attuale, vi invito a leggere un nuovo libro dell'avvocato Aaron Siri intitolato, Vaccines, Amen. Di tutti i libri che ho letto sull'argomento, questo è il più avvincente e il più convincente. Documenta deposizioni, dati sulla sicurezza, se e in che misura queste pozioni siano mai state sottoposte a studi clinici controllati con placebo, e la vasta letteratura che è stata soppressa. Il libro vi stupirà, soprattutto per la sua ampia documentazione su come tutte le malattie contro cui ci vacciniamo fossero state ampiamente controllate prima ancora che il prodotto venisse immesso sul mercato.

Vorrei concludere con una nota personale, se mi è consentito: scrivo di pianificazione pandemica da 20 anni e in tutto questo lasso di tempo non sono riuscito a vedere, né tanto meno a comprendere, il ruolo dell'industria farmaceutica come mano nascosta dietro le quinte. Quando sono stati rilasciati i vaccini contro il COVID, non ho mai creduto che avrebbero funzionato nel senso normale del termine, ma non ero consapevole dei pericoli per la salute. Non avevo mai sentito il termine “no-vax” fino al 2021 e di certo non riuscivo ad articolare una giustificazione logica per questa opinione.

Non avrei mai immaginato di assistere e applaudire una conferenza stampa presidenziale che avrebbe sostanzialmente fatto saltare l'intera ortodossia che circondava il programma di studi per l'infanzia. Chiaramente la risposta alla pandemia di cinque anni fa ha aperto nuovi modi di pensare. I media generalisti stanno già urlando come se fosse la fine del mondo. Non lo è; invece è l'inizio della fine dell'indiscusso potere farmaceutico.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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