giovedì 25 aprile 2013

E' Tempo di Vendere il Vostro Oro?

Poi ci sono notizie come questa qui che ti stampano un sul volto un sorriso beffardo. E' così che va la vita: i fessi vengono fregati dai più furbi. Come si fa ad essere più furbi? Facendo affari in momenti come questi. Con l'argento ad esempio. La maggior parte di coloro che sono entrati nel mercato del metallo grigio lo hanno fatto nel 2011 quando un'oncia d'argento valeva circa $48. Oggi ha perso più della metà di quel valore. Quando l'oro cala di prezzo potete star sicuri che l'argento calerà del doppio, e in tempi come questi acquistare argento è u nvero affare. Soprattutto le cosiddette monete "junk silver." Se comprate a questi prezzi (dopo che ha preso una bella batosta), quando tornerà sui suoi passi avrete ottenuto un guadagno netto. Se pensate che i mercati dei metalli preziosi abbiano raggiunto il fondo questa è la vostra occasione; la vostra occasione per trarre profitto dall'ingenuità di coloro che si sono lasciati convincere a comprare all'apice del prezzo e che ora hanno subito diverse perdite.
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di Bill Bonner


Cari lettori, spesso ci chiedono delucidazioni sull'oro. E' il momento di venderlo? Di comprarlo? Di non pensarci più?

L'oro è sceso di $25 ieri; attualmente è pari a $1,575 l'oncia. Il prezzo dell'oro potrebbe arrivare fino a $1,000. Ma non ce lo aspettiamo. L'oro non è in bolla.

Come avete visto, l'oro non è né costoso né a buon mercato. Compra quello che dovrebbe acquistare. Forse un po' meno. Forse un po' di più.

Come facciamo a sapere che cosa "dovrebbe" comprare?

In realtà, non lo sappiamo. Ma l'oro è una cosa naturale. Le persone lo estraggono dalla terra utilizzando la tecnologia e le risorse a loro disposizione. Come la loro produttività aumenta in certe aree, lo stesso accade – in generale – alla loro capacità di estrarre l'oro dalla terra.

Se il PIL aumenta del 10%... la quantità d'oro di solito sale secondo lo stesso ammontare. Se l'economia va in declino, ci va anche l'industria mineraria dell'oro... riducendo il tasso di crescita dell'offerta d'oro.

Per queste ragioni, l'offerta d'oro è di solito più o meno in sincronia con le offerte di altri beni e servizi. E il tasso di cambio tra oro ed altri beni/servizi di solito è stabile.

Questa fu anche l'osservazione di Roy Jastram, che nel 1977 scrisse The Golden Constant. Jastram guardò ai 500 anni di storia britannica e scoprì che i prezzi – in termini di oro – erano notevolmente stabili.

E qui vediamo che anche i prezzi delle azioni erano stabili... finché l'oro – piuttosto che un economista – copriva la moneta.




Potete vederlo voi stessi dal grafico qui sopra (rapporto Dow/oro sin dal 1800). I prezzi delle azioni in termini d'oro sono andati in tilt solo dopo che il Congresso creò la Federal Reserve nel 1913.

Poi il mondo abbandonò il gold standard durante la Prima Guerra Mondiale. (La bolla degli anni '20 fu in parte causata dallo sforzo di tornare al gold standard.)

Poi ci fu un'altra grande salita dei prezzi delle azioni – in termini di oro – negli anni '50 e '60... e di nuovo negli anni '80 e '90. Il grafico mostra anche la discesa del rapporto Dow/oro negli ultimi 13 anni... senza alcuna chiara garanzia che abbia raggiunto il fondo.

Ma aspettate: i compratori d'oro non hanno già incassato tutti i profitti dall'oro? Tekoa Da Silva di BullMarketThinking.com spiega:

In risposta a ciò, il Principio di Pareto ci suggerisce che l'80% dei guadagni si trova nel 20% finale del mercato al rialzo. Allo stato attuale, il rapporto Dow/oro è pari a circa 9 a 1. Un movimento ad un rapporto 5 a 1 richiederebbe un prezzo di $2,907 l'oncia, un rapporto 3 a 1 richiederebbe un prezzo di $4,845 l'oncia, ed un rapporto 2 a 1 richiederebbe uno prezzo esorbitante di $7,268 l'oncia.

Un movimento verso un rapporto di 2 a 1 equivarrebbe ad un aumento del prezzo dell'oro del 400%, e, naturalmente, un rapporto di 1 a 1 ($14,500 l'oncia) sarebbe pari ad un aumento del prezzo dell'oro del 900% (l'ultimo nel mercato al rialzo dell'oro).


Siate Felici

Da Silva non lo dice, ma il rapporto Dow/oro potrebbe essere presentato in un altro modo. L'oro non deve salire di prezzo; le azioni invece potrebbero calare. Se il Dow dovesse scivolare a 8,000, per esempio, questo equivarrebbe ad un rapporto di 5 a 1.

Quando il mercato azionario è andato in crash nel 2000... e l'oro è continuato a salire... abbiamo pensato che i due fossero diretti verso una congiunzione storica. Forse a 2 a 1, forse a 1 a 1. Dove si sarebbero incontrati?

Abbiamo ipotizzato che succederebbe a circa 5,000. L'oro salirebbe a $5,000 l'oncia... e il Dow scenderebbe a 5,000.

O 2 a 1 – il Dow potrebbe scendere a solo 10,000... mentre il prezzo dell'oro salirebbe a $5,000 l'oncia.

Chi lo sa? Ma non c'è ragione di pensare che le cose siano cambiate in modo fondamentale.

L'oro è ancora denaro reale. Viene ancora portato avanti con molto sforzo ed investimenti. E le azioni del Dow rappresentano ancora un certo gruppo di società quotate in borsa negli USA da cui ci si può aspettare un certo flusso di guadagni. Non c'è motivo di pensare che la relazione fondamentale tra le azioni del Dow e l'oro sia stata alterato in modo fondamentale o eterno.

Per quasi tutto il XIX secolo... e in molti anni del XX secolo ... e di recente, nel 1980, il rapporto tra Dow/oro era di 1 a 5 o meno. Gli investitori pagavano cinque once d'oro per comprare il Dow ed i suoi guadagni.

Il Dow verrà di nuovo commerciato per 5 once d'oro o di meno? Quasi certamente. E probabilmente accadrà prima che il calo storico del rapporto Dow/oro raggiungerà il fondo.

Tenete il vostro oro, vendete le vostre azioni e siate felici.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


7 commenti:

  1. Sì, e' ora che lo vendiate, anzi, che lo svendiate... a me.

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  2. tornato ora dalla svizzera per giro esplorativo per clienti ed amici: le banche mainstream sono una succursale del ministero dell economia, ed hanno una fifa fottuta. per trovare qualcosa di piu elastico, piccole banche, finche saranno utili e percio tollerate. tornato a casa, sulla scrivania di mia figlia trovo il depliant della "new york - abu dhabi university, for the leaders of tomorrow". mmmm, è giovane, avra tempo. ma mi chiedo se i liberali siano recessivi perche non adatti a spravvivere, inutili dal punto di vista darwiniano

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  3. Ciao gdbarc, per quanto siano irrilevanti, non sono, non siamo, ancora estinti e la storia non finisce mai.
    E poi, ma quanto può durare un castello di carta colorata e fiduciaria? Proprio questi giorni di ipermanipolazione dell'oro di carta hanno dimostrato che da ogni parte c'è sempre piu gente di MainStreet che non si fida più delle banche centrali e delle politiche monetarie espansive.
    Personalmente non mi aspetto nulla di buono da qualsiasi governo di qualsiasi colore. Non aspetto soluzioni, mi muovo solo per proteggermi dal loro abbraccio mortale cercando di tenere il c... appoggiato al muro come meglio posso. Tanto quello cui puntano e' più che evidente: espansione monetaria e creditizia, mercantilismo, inflazione. Il tutto condito con patrimoniale più o meno mascherata ed in ultima istanza la ristrutturazione parziale del debito.
    E non è ancora esclusa l'uscita della Germania dalla eurozona perché non vedo più l'opzione delle due velocità.

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  4. Ciao a tutti.

    Io credo che ogni uomo può e deve cambiare solo se stesso, perché è solo se stesso che conosce a fondo. Se questo cambiamento avviene ed è per il meglio, l'uomo diventa esempio ed ispirazione per gli altri, che hanno così l'occasione di cambiare a loro volta.

    Poi c'è questo: "Elezioni 2013, il primo partito è quello dell’astensione, oltre 11 milioni di persone."

    Credo infatti che il valore dell'astensione stia nel suo essere un messaggio per gli schiavi più che per i padroni.

    Sapere di non essere soli dà coraggio.

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  5. Comprano anche nell'azionario. L'ho letto su usemlab che l'ha ripreso da bloomberg.
    Disperati? Indecenti? Accorti diversificatori?
    Vuol dire che possono manipolare il mercato azionario non solo iniettando fiatmoney, ma pure favorire direttamente gli amici e gli amici degli amici. Significa che con la stampante possono sostenere il castello di carta e riconfigurarlo a piacimento. Tolgo qui e metto li e... voila' il castello sta in piedi, ancora e nonostante tutto.
    La presunzione di avere in mano tutte le leve per controllare tutto, anche se è solo una illusione colossale, ma ben propagandata, gli fece dire che quel vecchio asset giallo e' solo una reliquia premoderna. E prima o poi anche quei fessi di MainStreet dovranno capirlo!
    Adesso, cari miei, facciamo sul serio! Con la nostra carta possiamo stendervi o innalzarvi! State molto attenti! Non abbiamo alcun limite, abbiamo la stampante dalla parte della tastiera e perciò state buoni e lasciateci fare, che non vi ritroverete male! Assecondateci e non ve ne pentirete. Non è più come una volta, non ci sono più remore culturali o morali. Siamo noi che comandiamo il sistema e siamo esperti e consapevoli degli errori di ingenuità commessi dai nostri predecessori. Non li faremo più. Siatene consapevoli! Adattatevi e vivrete piuttosto bene, lo facciamo anche per voi. Non ribellatevi! Cosa andate a cercare di meglio? Conformatevi spontaneamente... Vi conviene...

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  6. Beh Andrea, non è affatto sorprendente una cosa del genere. Infatti, come ricordavo in questo articolo dell'Ottobre scorso: "Stavolta non sarà affatto diverso. Come disse Mises, ogni qual volta i pianificatori centrali hanno iniziato ad intervenire nel mercato tentando di indirizzarlo secondo i propri scopi non possono più fermarsi perché anche il più piccolo dettaglio può mandare in frantumi i loro piani "ben congeniati." Un'immagine riassume perfettamente questo concetto."

    Adesso, dopo che la FED ha inaugurato questo corso, anche la Banca del Giappone si è messa a comprare pattume obbligazionario europeo. Ma questo è il gioco della confusione (guidato fondamentalmente dal mercato repo), ma basta il fallimento di una entità per mandare in vacca l'intero gioco. Con MPS hanno spennato i contribuenti... ma per quanto ancora potranno spennarli?

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  7. C'era molta ironia nel mio commento. Ovviamente.
    Però è quello che vorrebbero farci credere. E molti ci credono. Altri non si fanno domande. Altri sono confusi. Altri ignorano del tutto il sistema. È la propaganda la forza del sistema. Tanto è vero che le opinioni qui espresse sono anticonformiste, alternative o contrarian. Marginali, emarginate, pero' emergenti.

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