giovedì 14 novembre 2013

La crisi finanziaria che fa saltare una partita di bridge

Il fatto di essere finiti in una gabbia di matti non dovrebbe sorprendere chi ancora conserva un pizzico di sanità mentale. E' un po' come immedesimarsi in Sam Neil ne Il Seme della Follia. Chiunque l'abbia visto non dimenticherà la sequenza finale in cui un'orda di squilibrati ha invaso il mondo generando nient'altro che devastazione. Nel nostro caso il capo dell'orda è uno sciroccato economico che risponde al nome di James Bullard, secondo il quale è ragionevole (ragionevole!) che la FED stampi circa $85 miliardi al mese per "tenere bassi" i tassi di interesse. L'ha affermato in una recente intervista a CNBC. Falsificare circa $1 bilione l'anno non è un problema a quanto pare, tanto le stime ufficiali dell'inflazione sono "sottomesse." Bullard, bisogna notare, è presidente della FED di St. Louis, le cui stime danno l'inflazione all'1.2%. Egli è un monetarista, così come lo è stata da sempre la FED di St. Louis; secondo lui bisogna rivedere le teorie sull'inflazione. Lo credo bene, perché basta spostarsi alla FED di Cleveland per veder lievitare questo parametro. Secondo lui, inoltre, l'ingrossamento del bilancio non è un problema... tanto lo fanno tutte le altre banche centrali! E se generano bolle? Basta ignorarle, così come hanno fatto i Keynesiani ed i moentaristi prima che la bolla immobiliare scoppiasse. Non hanno fiatato, non hanno avvertito la popolazione; addirittura Greenspan e Bernanke hanno negato che ci fosse uan bolla immobiliare. Ma gli Austriaci, nonostante la loro incosistenza nelle sale accademiche mainstream, sono sempre stati lì a putnare il dito verso le incapacità dei pianificatori centrali e dei loro sgherri. Ed avevano ragione.
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di Bill Bonner


La mancanza di informazioni dopo l'annuncio storico della FED della scorsa settimana ci lascia interdetti.

Gli investitori azionari hanno già messo in conto il "QEternità"? Se sì, sanno che l'unica direzione in cui possono finire è solo verso il basso?

Lasceremo questo pensiero sul tavolo... ci alzeremo... e guarderemo fuori dalla finestra.

Sono passati sei anni da quando Bear Stearns è andata in bancarotta e cinque anni da quando Lehman Brothers ha dichiarato il fallimento. Che cosa è cambiato esattamente?

Avremmo voluto essere lì. Ci sarebbe piaciuto vedere la faccia dell'ex-capo di Bear Stearns Jimmy Cayne. Una volta era il player più ricco di Wall Street, con una partecipazione in Bear Stearns di oltre un miliardo di dollari.

Nel luglio 2007 stava giocando a bridge quando i dirigenti di Bear Stearns si riunirono.

"Uh, Jimmy... possiamo parlarti per un minuto?"

"Non adesso. Non vedete che sono nel mezzo di una partita importante?"

"Ma Jimmy, c'è una cosa che dovresti sapere... ed è qualcosa che non può aspettare."

"Va bene. Che cosa c'è? Sputate il rospo!"

"OK. Siamo al verde. Due dei nostri hedge fund sono crollati la scorsa notte. Non abbiamo avuto altra scelta. Abbiamo dovuto subito ricorrere al Chapter 11."

Povero Jimmy. Quel momento segnò la fine della sua grandezza... e prefigurava il Grande Deleveraging che sarebbe iniziato un anno dopo, quando Lehman Bros. avrebbe mangiato la polvere.

Cayne poi vendette la sua quota in Bear Stearns per $61 milioni — ed è stato fortunato a predere quei soldi.

Come sa ogni bipede senziente, il mondo è entrato in una crisi finanziaria nel 2008. In realtà, le prime crepe sono apparse un anno prima con Bear Stearns e con lo stress nel mercato più drogato tra tutti i mercati del debito spazzatura — mutui subprime.

Nel 2007 questo debito tossico è vertiginosamente sceso di qualità. Inoltre non c'era alcun metallo a coprirlo — prezioso o metallo comune. Era tutta carta. E la carta non valeva una frazione di quello che la gente l'aveva pagata.

Ma il fallimento della Lehman ha segnato l'inizio — come si è scoperto alla fine — del Grande Deleveraging.

Successivamente i federali si sono fiondati sul caso... portando i sacchetti di sabbia... spianando le foreste con agenti chimici... perforando la terra per coloro che erano intrappolati sottoterra... spingendo i detriti a bordo strada... e, in generale, facendo in modo che il disastro fosse tenuto sotto controllo.

Per questo una stampa compiacente li ha ricoperti di elogi. Le loro foto sono apparse in riviste economiche popolari con didascalie che li descrivevano come "eroi" e "geni." E dopo tutto, i federali andati in soccorso di Goldman Sachs non le hanno solo tolto le castagne dal fuoco; hanno salvato un'intera civiltà ed un modo di vita.

Erano riusciti ad evitare una Grande Depressione. Tutti lo dicono.

C'è mai stato un momento migliore per essere un banchiere centrale?

La stampa ha preso le loro parole... le ha esaminate attentamente... e non ha proferito una parola di critica. E nessuno ha sottolineato come le parole fossero vuote, senza senso o semplicemente stupide.

Invece la gente credeva che fossero cauti... o volutamente nebulosi... come se i banchieri stessero giocando ad un gioco la cui posta era talmente alta da non essere obbligati a far sapere ai loro datori di lavoro cosa diavolo stessero facendo. (Un'arte appresa nientemeno che dal "Maestro" stesso, Alan Greenspan.)

Ed ora ci guardiamo intorno e ci chiediamo: che cosa è migliorato? Come sono stati affrontati i problemi, gli squilibri e gli eccessi del 2007?

Un grande cambiamento, forse, lo si è visto nel mercato immobiliare negli Stati Uniti. Non è più così frizzante. La gente comune non si aspetta più di diventare ricca acquistando immobili residenziali. Ora è il turno dei grandi patrimoni privati come quelli di Blackstone Group. (La divisione immobiliare del gruppo ora ha in gestione $64 miliardi di asset.)

A parte ciò...

Cosa è successo alle grandi banche?

Sono più grandi che mai.

L'assistenza sanitaria... l'istruzione... la difesa... la finanza... Sono stati messi sotto controllo i settori zombie?

No. Sono più fuori controllo che mai. E stanno divorando un pezzo sempre maggiore del PIL.

E l'eccesso di debito — la vera causa della crisi finanziaria del 2008 — è stato eliminato, o almeno ridotto?

Non fateci ridere...

Nel settore privato degli Stati Uniti, il debito si è ridotto... ma solo un po'. Il tasso di risparmio delle famiglie è salito al 6% subito dopo la crisi. Ora è scivolato a circa il 4%.

E il debito totale (pubblico e privato) è più alto che mai — grazie "all'aiuto" dei federali.

Secondo l'ex-capo economista della Banca dei Regolamenti Internazionali, William White (uno dei pochi economisti che ha previsto con precisione la crisi dei subprime), il debito totale dei paesi sviluppati in percentuale del PIL è del 30% più alto rispetto al 2007.

I federali hanno deciso di combattere il fuoco con il fuoco. Per risolvere il problema del debito, hanno aggiunto altro debito! La genialità di questo piano, lo ammettiamo, non è stata immediatamente evidente. Ma nel corso del tempo abbiamo notato quell'elegante brillantezza che ci ha accecato.

I federali hanno sempre avuto un obiettivo prioritario: trasferire denaro e potere a se stessi. Non creano ricchezza. Possono ottenerla solo prendendola da altri. La crisi — nient'altro che una naturale correzione di mercato dopo un ciclo di debito innaturalmente estremo, generato in gran parte dai federali — ha dato loro la scusa per rubare su una scala ancora più grande.

TARP, QE, ZIRP, Operation Twist — nessuno ha avuto un effetto positivo sull'economia reale.

Il debito è il problema; ciascuna di queste correzioni ci ha lasciato con più debito. Ovviamente non è questo il modo per risolvere le cose. Ma dal punto di vista dei federali il programma ha funzionato splendidamente.

Se fosse stato permesso alla correzione di fare il suo corso, il deleveraging avrebbe spazzato via molti investitori e molte aziende — soprattutto nel settore finanziario.

Invece, grazie agli interventi dei federali, sono ancora in attività... ancora a trarre profitto dalle politiche debito-compatibili dei federali... ed ancora a riciclare per i federali gran parte del denaro che incassano.

Notizia flash: i soldi facili dei federali finiscono nelle tasche dei loro amici, clienti, sostenitori — ed anche nelle loro tasche.

Nel frattempo, nel mondo reale, le persone sono in difficoltà. Su Bloomberg c'è una storia che fa riflettere: un vecchio di 77 anni ex-vice presidente del marketing presso l'Oral-B, è stato costretto a girare hamburger per racimolare un salario:

Sembra un'altra vita. Al culmine della sua carriera aziendale, Tom Palome aveva uno stipendio a sei cifre e volava in prima classe nei suoi viaggi di lavoro in Europa.

Oggi il settantasettenne ex-vice presidente della sezione marketing di Oral-B, cerca di sbarcare il lunario facendo due lavori part-time: uno da $10 l'ora al Sam's Club, l'altro girando hamburger e servendo bevande ad un golf club per poco più del salario minimo...

Molti baby boomers benestanti, che si avvicinano alla fine della loro carriera, non si sono neanche avvicinati a risparmiare 10-20 volte il loro reddito annuale; secondo gli esperti d'investimento avrebbero bisogno di un tale ritmo di risparmio per conservare il loro tenore di vita nella terza età.

Per le famiglie della classe media con redditi che vanno dalle cinque alle sei cifre, la situazione è particolarmente preoccupante. Quando è arrivata la crisi finanziaria del 2008, Palome ha dovuto intaccare quel poco che aveva risparmiato — $90,000 — ed improvvisamente si è ritrovato in bisogno di denaro per mantenere il suo stile di vita. Con altri anni, se non decenni, di vita davanti a sé, Palome ha ricoperto i posti di lavoro che è riuscito a trovare.

In realtà quest'articolo ha un messaggio positivo. Aiuta a calmare i nostri nervi. Anche a 77 anni, se ci arriviamo, potremmo essere in grado di trovare lavoro come giratori di hamburger!

Diamine, ci potrebbe piacere girare hamburger!

Ma la maggior parte delle persone trarrà poco conforto da questa storia. La maggior parte delle persone preferisce stare a casa e raccogliere le proprie pensioni.

Ma i federali sono più avanti di loro. Riducendo il tasso di rendimento degli investimenti sicuri, i federali hanno preso migliaia di miliardi di dollari dalle tasche della gente come il signor Palome.

I loro risparmi guadagnano poco rendimento ed i fondi pensione in cui versano i loro soldi hanno difficoltà a tenere il passo con i loro impegni. I deficit crescono e si prospettano default e tagli.

Il reddito delle famiglie è tornato a livelli che non si vedevano dal 1984. Ed il numero di persone con posti di lavoro reali (in percentuale della popolazione in età di lavoro) non è mai stato così inferiore.

Se questo è il successo... allora dateci il fallimento!

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


5 commenti:

  1. Sarò superficiale, ma non mi interessa sapere se sono sopravento o sottovento rispetto ad una bella torta fatta di m. L'importante è sapere che quella è tutta m e che me ne starò alla larga. Scusate i toni ma mi guardo intorno e vedo gli esiti di questo imbroglio.

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  2. Tutto ruota attorno al NON RUBARE.... segue

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  3. Le predizioni economiche... Bah!
    E poi quali banconote sono soundmoney? Di certo non i rubli o eventuali panieri fiat del FMI.

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