lunedì 20 aprile 2015

Il mito degli eventi imprevedibili: credito vero e falso





di Mark Spitznagel


Come disse André Gide, premio Nobel francese in letteratura: "Tutto ciò che doveva essere detto, è stato già detto. Ma poiché nessuno ascoltava, bisogna ripeterlo."

In effetti, nessuno ha prestato ascolto agli ultimi cento anni di storia del mercato azionario USA.

Abbiamo dati che risalgono ad un secolo fa che ci permettono di calcolare la valutazione totale dell'industria americana (pensate al mercato azionario) in relazione al valore di sostituzione totale stimato insito nel suo stock di capitale (pensate a macchine, attrezzature, edifici, sedie, ecc.). E' simile al rapporto price-to-book.

E' conosciuto come Q-ratio di Tobin; maggiore è il rapporto, più alto è il prezzo delle valutazioni aziendali relative al loro capitale tangibile, e più è "costoso" il mercato azionario.


Il Q-ratio (rispetto alla sua media di lungo periodo)


Si potrebbe pensare che questo rapporto non debba distaccarsi troppo dalla media di lungo periodo. Se le aziende medie vengono valutate di più rispetto al loro capitale tangibile, ciò implicherebbe che incamerano rendimenti elevati sulle loro attrezzature presenti, e quindi ulteriori investimenti in attrezzature (crescita) porterebbero a maggiori introiti sotto forma di valutazioni più elevate.

Ma ogni dose aggiuntiva di investimenti porterebbe a salti più piccoli nelle valutazioni, riportando alla normalità il Q-ratio di quelle aziende medie. D'altra parte, se il Q-ratio delle aziende medie fosse troppo basso, allora sarebbe naturale supporre che si disferebbero delle attrezzature, o almeno fermerebbero la loro sostituzione, spingendo il Q-ratio di nuovo in alto.

Questi processi di feedback automatici, però, non avvengono in pratica... almeno non rapidamente.

Il grafico qui sopra indica che per tutto il secolo scorso, il Q-ratio (per l'aggregato di tutte le imprese) ha oscillato selvaggiamente. Si noti inoltre che attualmente il rapporto è estremamente alto. L'unica volta che ha raggiunto simili altezze è stato durante il picco della bolla dot-com.

Il capitale sociale, anche se più alto, dovrebbe raggiungere le valutazioni; questo non sta accadendo. Gli economisti keynesiani — in particolare James Tobin e i keynesiani moderni — non si sanno spiegare il perché. Non ci riescono perché non capiscono come i tassi d'interesse impostati per decreto dallo stato non sono equivalenti a tassi d'interesse impostati dal libero mercato; le persone reagiscono in modo diverso.

Quando i tassi sono bassi, grazie ad una grande abbondanza di risparmiatori pazienti, le aziende hanno l'incentivo a spendere, investire e produrre; questo crea un feedback negativo sul rapporto. Quando invece sono artificialmente bassi, e i risparmiatori si stanno indebitando a ritmi allarmanti, le imprese hanno l'incentivo a spendere per riacquistare le proprie azioni al fine di attirare quegli investitori che bramano rendimenti superiori. Questo spinge il rapporto, e i mercati azionari, sempre più in alto. Le bolle non sono naturali e inevitabili.

Gli scettici diranno che al giorno d'oggi è necessario capitale meno tangibile. Anche così il nostro rapporto resterebbe solamente un numero aggregato, e un rapporto elevato implicherebbe rendimenti superiori alla media sul capitale fisico degli imprenditori. Poiché la nostra economia è più competitiva che mai, la transizione verso un'economia di servizi di per sé non può spiegare un Q-ratio elevato.

Questi periodi di Q-ratio elevato sono chiaramente insostenibili, perché le aziende non possono prendere in prestito e riacquistare azioni per sempre. Quindi questo meccanismo altamente innaturale non ha implicazioni sugli investimenti e la crescita economica di lungo termine (come i keynesiani continuano a sperare), ma sui prezzi di breve termine delle azioni. Non c'è bisogno di un'analisi statistica complicata per confermarlo.

Ognuno di questi picchi nel Q-ratio — 1905, 1929, 1936, 1968, 2000 e 2007 — è stato seguito in breve tempo da perdite nel mercato azionario. La discesa (o la perdita tra il prezzo più alto e quello più basso) dopo ogni picco è stata rispettivamente del 19%, 85%, 36%, 29%, 44% e 50%.

Inoltre, questi periodi sono stati accompagnati da picchi nel credito bancario legati a specifiche mosse di politica monetaria: il Ministero del Tesoro stimolò l'inflazione agli inizi del 1900; la FED inflazionò deliberatamente nei ruggenti anni '20 per allentare la pressione sulla sterlina britannica (che era stata svalutata durante la prima guerra mondiale); nel 1933 l'amministrazione Roosevelt scatenò l'inflazione svilendo il contenuto aureo del dollaro; gli stampatori folli degli anni '60 portarono al crollo inevitabile del sistema Bretton Woods (dando i natali al denaro fiat); la stampa di denaro a ritmo sostenuto di Alan Greenspan negli anni '90 e, a seguito del crollo delle dot-com, negli anni 2000. Dalla fine del 2008 la FED di Bernanke si è impegnata in un'espansione monetaria senza precedenti.

I mercati orso che abbiamo visto a seguito di tutti questi periodi non sono stati affatti innescati da eventi "imprevedibili". Erano perfettamente prevedibili mediante la sola logica economica, la stessa logica che dice che gli stati non possono manipolare i prezzi di mercato senza creare distorsioni che, senza eccezioni, saranno controproducenti.

Nel prossimo crollo del mercato azionario è altamente probabile che la colpa verrà addossata ad un qualche shock economico o geopolitico. Imprimiamoci nella memoria fin da ora che tale formula è falsa, un effetto piuttosto che la causa principale. Quest'ultima è la stessa che sta causando disastri economici da oltre un secolo: mercati distorti e manipolati.

Questi mercati ci stanno parlando ancora una volta. Questa volta dobbiamo ascoltare.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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di Frank Shostak


Ci sono due tipi di credito: quello che verrebbe offerto in un'economia di mercato con denaro sonante e un sistema bancario solido (credito vero), e quello reso disponibile attraverso un sistema di banche centrali, tassi d'interesse artificialmente bassi e riserva frazionaria (credito falso).

Le banche non possono espandere arbitrariamente il credito vero. Tutto quello che possono fare, in realtà, è facilitare il trasferimento di un determinato bacino di risparmi dai risparmiatori (es. quelli che prestano alla banca) ai mutuatari.

Consideriamo l'esempio di un fornaio che sforna dieci pagnotte di pane. Dal suo stock di ricchezza reale (dieci pagnotte di pane), il panettiere ne consuma due e ne risparmia otto.

Presta le sue otto rimanenti al calzolaio in cambio di un paio di scarpe.

Si noti che il credito qui rappresenta un trasferimento di "roba vera", cioè, otto pagnotte di pane risparmiate dal panettiere al calzolaio in cambio di un paio di scarpe.

Inoltre, si osservi che la quantità di risparmi reali determina la quantità di credito disponibile. Se il fornaio avesse risparmiato solo quattro pagnotte di pane, l'ammontare di credito sarebbe stato solo di quattro pagnotte invece che otto.

Si noti che le pagnotte di pane risparmiate forniscono supporto al calzolaio. Cioè, il pane sostiene il calzolaio mentre la realizzazione delle scarpe lo tiene occupato.

Ciò significa che il credito, che sostiene il calzolaio, dà luogo alla produzione di scarpe e quindi alla formazione di ricchezza reale. Questo è il percorso di una crescita economica reale.



Moneta e Credito

L'introduzione della moneta non altera l'essenza del credito. Invece di prestare le sue otto pagnotte di pane al calzolaio, il panettiere può ora scambiarle con otto dollari e poi darli al calzolaio.

Con otto dollari il calzolaio può assicurarsi otto pagnotte di pane, o altri beni, per sostenersi mentre è impegnato nella realizzazione delle scarpe. Il fornaio sta fornendo al calzolaio la possibilità di accedere al bacino dei risparmi reali, che tra l'altro include anche le otto pagnotte prodotte dal panettiere. Si noti inoltre che senza risparmi reali, il prestito di denaro è un esercizio futile.

Il denaro svolge il ruolo di mezzo di scambio. Così, quando il panettiere scambia le sue otto pagnotte di pane con otto dollari, egli è come se conservasse i suoi risparmi reali.

Il denaro in suo possesso gli permetterà, quando lo riterrà necessario, di recuperare il potere d'acquisto delle sue otto pagnotte di pane e assicurarsi qualsiasi altro bene o servizio.

E' importante, però, che il flusso della produzione di beni continui; senza l'esistenza dei beni, il denaro in possesso del panettiere sarebbe inutile.

L'esistenza di banche non altera l'essenza del credito. Invece del panettiere che presta il denaro direttamente al calzolaio, il primo presta i suoi soldi alla banca che a sua volta li presta al calzolaio. Nel processo il panettiere guadagna un interesse per il suo prestito, mentre la banca guadagna una commissione per facilitare il trasferimento di denaro dal fornaio al calzolaio.

Il vantaggio per il calzolaio è quello di ricevere risorse reali in modo da poter realizzare le sue calzature.

Nonostante l'apparente complessità racchiusa nel sistema bancario, l'essenza del credito resta il trasferimento dal prestatore al mutuatario di roba vera risparmiata.

Senza un aumento dei risparmi reali, le banche non possono creare più credito. Al centro dell'espansione del credito vero c'è un'espansione del risparmio reale.

Quando il fornaio presta i suoi otto dollari, dobbiamo ricordare che egli li ha ottenuti scambiando le sue pagnotte di pane risparmiate. In altre parole, ha scambiato qualcosa di concreto per otto dollari. Così, quando una banca presta quegli otto dollari al calzolaio, la banca presta dollari pienamente "coperti".



Credito Falso: Un Agente della Distruzione Economica

I problemi emergono quando invece di prestare denaro pienamente coperto, una banca si impegna ad emettere moneta scoperta (riserva frazionaria).

Quando viene creato denaro scoperto, tale processo viene mascherato dalla supposizione che esso sia supportato da qualcosa di reale. Invece non viene creato alcun risparmio reale. Così, quando tale denaro viene prestato, non può aiutare il calzolaio: i pezzi di carta scoperti non lo possono sostenere nella produzione di scarpe — ciò di cui ha bisogno, invece, è il pane.

Dal momento che il denaro stampato si maschera come denaro autentico, può essere usato per deviare il pane da alcune attività e, quindi, indebolirle. Questo è ciò che costituisce la deviazione di ricchezza reale per mezzo del denaro "fiat".

Se le otto pagnotte di pane non sono state prodotte e risparmiate, non è possibile avere più scarpe senza danneggiare alcune altre attività che sono molto più in alto nella lista delle priorità dei consumatori per quanto riguarda la vita e il benessere. Questo a sua volta significa che il credito scoperto non può essere un fattore di crescita economica.

Invece di facilitare il trasferimento del risparmio in tutta l'economia verso quelle attività creatrici di ricchezza, quando le banche emettono credito scoperto mettono in moto un indebolimento del processo di creazione di ricchezza.

Bisogna capire che le banche non possono perseguire il prestito scoperto su base continuativa senza l'esistenza di una banca centrale. Quest'ultima, per mezzo del pompaggio monetario, fa in modo che l'espansione del credito scoperto non mandi in bancarotta le banche commerciali.

Possiamo quindi concludere che finché l'aumento dei prestiti è completamente sostenuto dal risparmio reale, viene promossa la formazione di ricchezza reale. Il credito falso, che viene generato "dal nulla", è una cattiva notizia poiché il credito non coperto da risparmio reale è un agente di distruzione economica.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


21 commenti:

  1. Non c'è più niente di economicamente sensato dal Novecento in poi. È tutta politica, baby!
    Ogni giorno che passa ringraziamo tutti quelli che credono obbediscono e combattono in nome del primato della politica e dei loro capi e rappresentanti benefattori e disinteressati!

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    1. E ci sta un sacco di gente che confonde un piano politico strategico con un fantomatico stato di mercato!
      http://www.repubblica.it/economia/2015/04/17/news/ttpi_giornata_mondiale_proteste-112202334/
      Nessuno che comprenda che le multinazionali non sono figlie del libero mercato, ma potenti strumenti di potere economico imperiale, così come lo era la Compagnia delle Indie per l'impero inglese che scortava i mercantili con le navi da guerra.
      Ma tanto non ci sta nulla da fare. Oramai tutto ciò che è vagamente economico è ammantato di sospetto è riprovazione e la soluzione resta sempre la solita, lo statalismo protettore. Ci si affida alla causa dei problemi scambiandola per la soluzione... Il peggiore degli errori: ce ne vuole di più!

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    2. Non so se il TTIP è buono o cattivo, tanto meno se lo sarà. Ma una cosa è certa, è un programma top down come l'euro è come tutti i programmi calati dall'alto serve a rafforzare e favorire solo i suoi proponenti, la super class, l'elite politicofinanziaria dell'inner circle, quelli delle supercommissioni ineffabili, delle fondazioni mondialiste, dei tecnocrati meritocratici selezionati per Qi, obbedienza e conformismo culturale.
      Pertanto, mi attengo ad un sano e doveroso dubbio liberale. Ma già vedo l'ennesimo uccello padulo che vola basso e si ficca nel ....!
      Poi, come già intuimmo, il TTIP sarà l'anticamera di una nuova moneta unica, moneta fiat, ovviamente, probabilmente solo elettronica. Un altro passo verso il Matrix.

      Ma, anticipando gdb, meglio essere dominati da uno statonazione o da un impero ineffabile retto dal confronto tra i "migliori", stile Star Wars? Meglio un potere vicino od un potere lontano?
      Ma coi mezzi attuali, siamo sicuri che sia possibile un potere lontano?

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    3. Scusatemi se sembro ot, ma il lato positivo del futuro che propongono le elites sarà sostenuto da una nuova rivoluzione tecnologica. Il lato negativo sarà forse che la libertà concessa sarà solo quella di, mentre la libertà da sarà considerata una reliquia barbarica. Come oggi non è ancora, ma quasi.
      Liberali e libertari sono una retroguardia?
      http://www.glistatigenerali.com/biomedicale_hardware_internet-delle-cose/more-than-moore-storia-e-futuro-della-prossima-rivoluzione-elettronica/

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    4. fiat e solo elettronica. L'ho scritto. ;)

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  2. quanto al primo articolo, mi pare che oggi il valore immateriale sia molto più rilevante che in passato.

    quanto al secondo, se ne concluderebbe che hanno ragione coloro che dicono che la moneta deve seguire la produzione reale. il monetarismo diciamo "originale". solo che è impossibile e c è l azzardo morale. quindi il discorso resta ancora una volta sospeso.

    quanto a dna. ci vorrebbe un equilibrio tra contropoteri, quello vicino e quello lontano, in reciproco ostaggio (e non in accordo) tra loro. questo è, amio avviso, allo stato il miglior quadro istituzionale per assicurare una più ampia liberta. poi, dev essere fatto tecnicamente bene. poi pero... il governo si allarga.

    si, quando mi confronto con mia figlia sento in me un minimo di retroguardia. ma per altri aspetti siamo sempre all avanguardia. è sempre una questione di dao. sto diventando supersaggio.

    siamo sempre tra color che son sospesi

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  3. Sebbene Padoan si sia affrettato a scuotere le braccia dicendo come tutto sia sotto controllo, non lo è affatto. Il rendimento obbligazionario italiano è una farsa alimentata dapprima dall'ukase di Draghi del 2012 ed ora dalla politica allentata della BCE. Questo significa che in caso di inadempienza della Grecia, Francia e Italia saranno le prossime sulla lista a finire sotto pressione poichè dovrebbero coprire parte delle perdite. Su questa china, l'UE avrebbe le settimane contate. La Grecia, infatti, non è il solo caso di stato in bancarotta. E' solo il più eclatante. Di conseguenza si sta cercando di concentrare l'attenzione dei mercati esclusivamente sul malato "più malato", lasciando da parte gli altri malati (forse più gravi): Francia e Italia.

    Draghi: urge azione risoluta nelle riforme strutturali di Italia e Francia

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  4. siamo sicuri di aver capito la situazione?
    http://www.lastampa.it/2015/04/13/blogs/underblog/fu-davvero-blackrock-a-ispirare-il-cambio-di-scena-del-in-italia-ej5SJuX0LL9ZyFoWYPOmbL/pagina.html

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    1. Che suggerisce l'articolo? Che ci vuole più stato contro lo grasso banchiere, vi ricordate?
      Che l'unico politico del 900 che si era opposto allo strapotere di ws fu FDR.
      Comincia il lobbying dei circoli Roosevelt? Ci vuole Hillary?
      Questi articoli non escono a caso e non vengono riproposti su altri giornali per caso. Marchionne e Fca vorranno incentivi pubblici per le nuove alfa?
      La maxi finanza funge da braccio non armato laddove i regime change si fanno senza guerre catastrofiche ma con il fiatmoney. Non sono le banche o i fondi a far politica. L'impero opera anche con banche e fondi. Meglio lo spread o le bombe? Io preferisco lo spread.
      Lo dicemmo, il sistema fiatmoney è instrumentum regni. Qui, invece, suggeriscono che lo strumento sia la mente. Non ci credo. Qui vogliono dirci che dobbiamo chiedere più stato. Stampa instrumentum regni.

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    2. E poi, casualmente?, il nome stesso della rivista richiama e allude all'impero.
      Il libero mercato di Mises e' considerato una minaccia dall'impero. L'impero consente il liberismo, cioè il mercato instrumentum regni, tutto deve rafforzare l'impero e non ci si può permettere una competizione economica avulsa dagli interessi imperiali. Anche perché la' fuori ci sono competitori parimenti imperiali.
      È uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo. E noi liberal libertari possiamo pure scalpitare e mostrare le truffe sostanziali e le manipolazioni operate dal sistema e la sua intrinseca debolezza misconosciuta ed abilmente occultata ai più, ma ... sempre meglio lo spread delle bombe. Concordo con gdb, finché dura questo è il migliore dei mondi possibili, nonostante tutto.

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    3. Lo scrittore dell'articolo sulla Stampa ricorda molto Stiglitz: tanti effetti, tante descrizioni dei "malanni", tanto fumo. Non comprendendo causa ed effetto la penna dell'articolo si scaglia a spada sguainata contro la "deregolamentazione". Credo non sia una novità ormai la volontà di implementare un nuovo Super Glass-Steagall Act. Questi pennivendoli dimenticano qualcosa: e Basilea I e II? Eppure queste due disposizioni si scagliavano contro una presunta fallibilità delle banche commerciali di "rimanere nella legge durante le proprie operazioni"... per non parlare di Basilea III. Non solo, ma nonostante i banchieri centrali si sbraccino affinché i banchieri commerciali concedano più prestiti, sono le attuali norme (come la Dodd-Frank, ad esempio) che intralciano parzialmente queste operazioni. Tra l'altro, come diceva Tacito, "Più uno stato è corrotto, più fa leggi."

      Gli hedge fund hanno acquisito enorme potere finanziario perché hanno fatto front-running alle banche centrali, come è accaduto tra il 2012 e il 2014 in cui sono stati ben volenterosi di accumulare pattume obbligazionario degli stati europei in bancarotta forti dell'ukase di Draghi. Non solo, ma allo stesso modo hanno riacceso il mercato immobiliare negli Stati Uniti raccattando, durante i pignoramenti e le vendite all'asta delle case di proprietà di famiglie fallite a causa degli eccessi durante la bolla immobiliare, una caterva di case sfitte e poi impegnandosi nell'attività di buy to rent. Si sono trasformati in padroni di case senza alcuna competenza, sfruttando invece il flusso degli affitti con cui cartolarizzare nuovi prodotti tossici (leggi asset bancked securities e altri strumenti junk) e inondare i mercati mondiali. E' una mancanza di leggi, oppure come sottolinea Dna si tratta di presunti pasti gratis dovuti ad un mezzo di scambio ottenibile quasi gratis?

      La nuova frontiera della crescita rappresenta il fagocitamento di entità minuscole da parte di entità più grandi che, sfruttando l'effetto Cantillon, hanno un accesso privilegiato allo sbocco del nuovo denaro nell'economia. O nel nostro caso, nei canyon dei mercati azionari. Diventeranno più grandi. Ma più saranno grandi, più rumore faranno qnado cadranno. Perché l'origine di questa deformazione finanziaria e di questa ingegneria finanziaria è da tracciarsi alle banche centrali. La disposizione di liquidità con cui finanziano le operazioni a leva non sono fornite da un mercato orientato alla produttività e all'efficienza; è un sottoprodotto della distorsione del libero mercato.

      From Buyout to Bankruptcy: Ranking the TXU LBO

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  5. a parte il fatto che oramai sembri il papà intelligente di fusaro.
    http://www.ibs.it/code/9788817107037/hardt-michael/impero.html

    ma almeno, a diversità sua, non siamo tifosi degli "altri". che non solo sono impero anche loro, ma ben peggiore di questo. perché questa analisi ha si una sua fondatezza, ma non si può confondere una parte con il tutto. la maturata consiste nel principio di realtà. ma troppo principio di realtà rischia di far compiere azioni orrende, proprio quelle che si parte dall idea di combattere. dicevo, non si può confondere una parte col tutto:
    non c è solo l impero, e comunque l impero non è solo quello. ci sono altre cose. e ci sono tante liberta. di sicuro quella economica, fondamentale, è fortemente condizionata. sono state impresse all economia regole diverse da quelle di mercato. obiezione: mica è grave, basta accettarle, ed il gioco è fatto. vero? si e no. no, perché seguire e nuove regole impone accettare anche quei modelli di vita che ne seguono. si, perché alla fine, l impero - se volgiamo chiamarlo così - questo impero di cui parliamo, è quello che allo stato assicura più liberta degli altri. e consente addirittura la coesistenza con forme democratiche che lo temperano. basta stare tranquilli. guardate la svizzera. democrazia partecipativa, struttura federale, stile di vita storicamente liberale. la stanno rovinando? un po, ma è colpa degli stati tassatori, del movimento roosevelt, non dell impero. attendiamo a dicembre il nuovo episodio si star wars. come noto ad hollywood sono tutti comunista, e mettono in cattiva luce il povero palpatine. che però ricorda più berlusconi o putin che obama. allora mi viene da dire che l impero (hollywood e roosevelt) dicono impero a black rock come il bue dice consunto all asino. in fondo l impepi di toni negri è quasi la repubblica di star wars. o meglio, la federazione di pianeti di star trek. potente, molto. imperialista, si: è la natura umana. si conquista lo spazio alla ricerca di nuovi mondo. ma ti lasci sempre un opportunità. con toni negri l opportunità non ce l hai.

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    1. di quel fusaro... manco il suocero!

      :D

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    2. cmq, gdb e Francesco, visto che siamo antifragili, nonostante alcune inevitabili e sacrosante incazzature del periodo storico, date un'occhiata a questi visionari anti-decrescita felice.
      Li ho trovati perché, da buon padre di famiglia, senza essere invadente, mi sto guardando intorno per capire se mio figlio, che vuole iscriversi ad ing.aerospaziale, avrà una prospettiva o meno...
      Spero di dargli qualche dritta utile.
      Come al solito, per vedere nella selva oscura ci vuole un Virgilio (tipo Francesco in economia)

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    3. ecco il link

      http://www.spacerenaissance.it/wp-content/uploads/2014/05/SRITALIA_Newsletter_04.05.2014.pdf

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  6. "la crisi ha anche i suoi sostenitori politici, che purtroppo sono alla guida di alcuni paesi importanti. Costoro credono che la crisi sia una sorta di benefica "purga", una specie di “selezione naturale". Purtroppo la crisi non elimina affatto la "cattiva" economia, le mafie ed i monopoli. Al contrario, possedendo molta liquidità, questi settori sono favoriti dalla crisi."

    sembra "contro la deflazione". finche ci sono le mafie, ci saranno queste crisi. inversione di a sua ed effetti. kondratieff mica l hanno inventato loro. ed ogni tanto le civiltà implodono, s chiama storia. in modo anche tragici. talora meno.ma come dicevo, è nella natura umana migliorare, esplorare, conquistare. spazio. ultima frontiera, eccovi i viaggi dell 'astronave enterprise col signor dna jr. tanto nello spazio ci sarà sempre la mafia, che parteciperà alla joint venture per l esplorazione. allora si cerca di migliorala. io sono contento quando i mafiosi passano da taglieggiatori ed assassini ad imprenditori e mandano i figli a scuola. i modi hanno una loro sostanza. si, va bene così

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    1. sfogliando il loro sito si ha l'impressione che siano parenti di quella bella figliola che è saltata sul tavolo di Draghi non per dirgli di togliersi di torno lui e le bc, ma per chiedergli di stampare molto ma molto di più e di inondare tutto e tutti col suo fiatmoney...
      dal loro manifesto:

      Obiettivi Politici

      La Space Renaissance intende cooperare con i governi, le imprese private, le istituzioni finanziarie e
      il pubblico per varare politiche e programmi che:
      a) consentano un investimento razionale e responsabile dei fondi pubblici nell'industria spaziale
      privata;
      b) istituiscano un clima fiscale favorevole alle imprese del settore spaziale;
      c) stabiliscano livelli di regolamentazione statale per l'industria spaziale coerenti con la
      sicurezza pubblica, ma che limitino gli oneri amministrativi al minimo necessario;
      d) creino fondi di investimento spaziale per consentire a numerosi piccoli investitori di investire
      nel futuro e aiutino gli imprenditori e le piccole imprese a sviluppare attività spaziali;
      e) sensibilizzino e motivino le persone allo spazio extra-atmosferico ed allo sviluppo spaziale;
      f) operino un riequilibrio degli investimenti pubblici attualmente preponderanti nel settore
      militare (un rapporto di 8 a 1 in alcuni paesi) a favore dello sviluppo spaziale civile.
      Per crescere, la nascente industria spaziale ha bisogno di tre elementi: finanziamenti,
      regolamentazione adeguata e percezione positiva da parte del pubblico.

      Fare gli astro-imprenditori col ... degli altri? :D

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    2. Oh accidenti, non ho saputo resistere dal tradurre anche questa sequela di "buone intenzioni. :)

      a) consentano un investimento razionale e responsabile dei fondi pubblici nell'industria spaziale
      privata;


      Traduzione: Vorremmo gentilmente abbeverarci anche noi dal bancomat dei soldi a cascata che sgorgano dalla refurtiva fiscale. D'altro canto non preferireste un'autostrada galattica da qui ad Andromeda invece dell'ennesima rotatoria all'incrocio sotto casa vostra?


      b) istituiscano un clima fiscale favorevole alle imprese del settore spaziale;

      Traduzione: Visto che vorremmo gentilmente abbeverarci dal bancomat a cascata della refurtiva fiscale, gradiremmo una qualche deduzione delle imposte. Vorremmo essere liberi di abbeverarci senza che a qualche burocrate passi per la mente di toglierci la fontana di bocca attraverso un qualche bislacco contributo contro i gas di scarico delle navette.


      c) stabiliscano livelli di regolamentazione statale per l'industria spaziale coerenti con la
      sicurezza pubblica, ma che limitino gli oneri amministrativi al minimo necessario;


      Traduzione: Gradiremmo anche non avere concorrenza. Qualche barriera all'ingresso è sempre gradita. La balla della "sicurezza pubblica" è sempre un ottimo escamotage.


      d) creino fondi di investimento spaziale per consentire a numerosi piccoli investitori di investire
      nel futuro e aiutino gli imprenditori e le piccole imprese a sviluppare attività spaziali;


      Traduzione: Per attirare più polli vi suggeriamo il classico sistema d'incentivi.


      e) sensibilizzino e motivino le persone allo spazio extra-atmosferico ed allo sviluppo spaziale;

      Traduzione: Invece di mandare i militari nei recinti pubblici, o meglio conosciuti come scuola pubblica, per cercare di coscrivere le giovani leve già mezze preparate dall'indottrinamento statale a seguire ordini, potreste mandare a giorni alterni qualche astronauta a decantare le bellezze di finire inceneriti nelle fasce di van Allen.


      f) operino un riequilibrio degli investimenti pubblici attualmente preponderanti nel settore
      militare (un rapporto di 8 a 1 in alcuni paesi) a favore dello sviluppo spaziale civile.


      Traduzione: Anzi, meglio cancellare i giorni alterni di cui sopra. Meglio mandare solo gli austronauti a fare il lavaggio del cervello alle giovani leve. Ormai il servizio militare è passato di moda. Lo spazio è il futuro, no?

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    3. beh? non è meglio esternalizzare l entropia di un sistema complesso saturo con una bella galattica contra Khan piuttosto che vicino casa?

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  7. lo vedi che avevo ragione? mafia intergalattica. ripulita e civilizzata.

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