lunedì 27 agosto 2012

Crescita economica e il bacino dei finanziamenti

Per qualcuno che riconosce i pericoli che si nascondono dietro la pianificazione centrale dell'economia attraverso la politica monetaria, c'è qualcun altro che ignora allegramente suddetti pericoli ed agisce come se non ci fosse un domani. Puro Keynesismo, potremmo dire. Il Presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in un'intervista allo Spiegel ha detto che, il finanziamento del deficit attraverso la banca centrale, e così monetizzando esplicitamente il debito, "può rendere assuefatti come una droga."
Il Presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha fortemente criticato i piani della Banca Centrale Europea di lanciare un nuovo programma per l'acquisto di titoli di stato. "Anche per me una tale politica ricorda il finanziamento pubblico attraverso la stampante," avverte in un'intervista allo Spiegel. "Nelle democrazie sono i parlamenti che dovrebbero decidere su una tale mossa rischiosa, e non le banche centrali."
Se si comprano i titoli di stato dei singoli paesi, "le carte finiscono nel bilancio dell'Eurosistema," avverte Weidmann: "In definitiva, pagano i contribuenti di tutti gli altri paesi." I problemi di base non si risolvono in questo modo, al contrario: "La benedizione delle banche centrali solleverebbe richieste di monetizzazione persistenti," ha detto Weidmann allo SPIEGEL. "Non dobbiamo sottovalutare il rischio che il finanziamento della banca centrale può essere un dipendenza come quella di una droga."
 Gli Stati Uniti non sono immuni a questa droga. Nemmeno l'Inghilterra.
Il 10% delle famiglie più ricche in Gran Bretagna ha visto aumentare il valore dei propri asset ad un massimo di £322,000 per effetto dei tentativi della Banca d'Inghilterra di utilizzare la creazione di moneta elettronica per risollevare l'economia dalla sua più profonda recessione del dopoguerra.
Threadneedle Street ha detto che le famiglie benestanti erano state le maggiori beneficiarie del suo programma di quantitativa-easing (QE) da £375 miliardi, in base al quale ha acquistato titoli di stato in cambio di contanti sin dall'inizio del 2009.
La Banca d'Inghilterra ha calcolato che il valore delle azioni e dei bond è aumentato del 26% -- o di £600 miliardi -- a causa di tale politica, pari a £10,000 per ogni famiglia nel Regno Unito. Ha aggiunto, tuttavia, che il 40% dei guadagni è andato al 5% delle famiglie più ricche.
Il cosiddetto effetto Cantillon favorisce coloro a stretto contatto con i painificatori centrali: banche e gruppi connessi all'establishment. Ma è una strategia a doppio taglio poiché si deteriora lentamente il potere d'acquisto della moneta scatenando effetti indesiderati in tutta l'economia, effetti che potrebbero ritorcersi contro i pianificatori centrali stessi poiché incapaci di manovrare ogni aspetto del tessuto economico. Effetti causati dal loro compito primario di salvaguardare il settore bancario, e con esso il governo; poiché quando l'inflazione di massa non sarà più uno spauracchio da poter nascondere, i tassi di interesse dovranno essere aumentati ed allora ci sarà da ridere guardando quale monnezza si portano dietro le varie banche centrali. Considerando che le principali banche centrali del mondo devono liberarsi di circa $20 bilioni in asset tossici, potremmo dire addio allo status quo. Fate le vostre scommesse.
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di Frank Shostak


Il cuore della crescita economica è la disponibilità dei mezzi di sostentamento per sostenere il mantenimento e il miglioramento delle infrastrutture di un'economia. I mezzi di sussistenza sono beni e servizi finali che sono necessari per sostenere la vita degli individui e il loro benessere.

La dimensione del bacino dei mezzi di sostentamento, che etichettiamo come bacino dei finanziamenti, determina la qualità e la quantità dei vari strumenti che possono essere creati. Se il bacino dei mezzi di sostentamento o dei finanziamenti è solo sufficiente a sostenere una giornata di lavoro, allora la realizzazione di uno strumento che richiede due giorni di lavoro non può essere soddisfatta. In breve, la dimensione del bacino dei finanziamenti imposta il limite dei progetti che possono essere realizzati.

Di regola, più è grande il bacino dei finanziamenti che possono essere generati con l'aiuto delle infrastrutture, più possono essere allocati verso un ulteriore miglioramento delle infrastrutture e maggiore sarà il livello di vita che potrà essere garantito.

Da notare che i mezzi di sostentamento sono generati per essere consumati dalle persone – per promuovere la vita delle persone ed il loro benessere. Da notare inoltre che un bacino dei finanziamenti supporta sia le attività produttive che quelle non produttive.

Quando i mezzi di sostentamento sono utilizzati per l'espansione della capacità di un'economia affinché generi ricchezza, ciò viene chiamato consumo produttivo.

Etichettiamo la parte del bacino dei finanziamenti che viene assegnata al mantenimento e all'espansione delle infrastrutture come risparmi reali.

Quando i mezzi di sostentamento sono utilizzati per attività non produttive ciò viene chiamato consumo non produttivo. (Da notare ancora una volta che la parte del bacino dei finanziamenti che viene destinata alla realizzazione delle attività che non espandono la capacità dell'economia di generare più ricchezza reale, è definita come consumo non produttivo Osserviamo quando i risparmi reali sono impiegati in consumo non produttivo).



Il bacino dei finanziamenti e il denaro

L'introduzione della moneta non altera l'essenza di ciò che è il bacino dei finanziamenti. Il denaro può essere visto come un permesso per accedere al bacino dei finanziamenti, o possiamo anche dire che il denaro è un credito nei confronti delle merci nel bacino dei finanziamenti.

Vari produttori che hanno scambiato i loro prodotti per denaro possono ora accedere al bacino dei finanziamenti ogni volta che lo ritengano necessario. Se un panettiere ha scambiato 10 pagnotte di pane per 10 unità di moneta, significa che ha ricevuto un credito nei beni finali che valgono 10 unità di denaro.

Inoltre, quando un individuo scambia i suoi soldi per le merci, tutto ciò che abbiamo è un atto di scambio e non un atto di pagamento – il denaro è solo il mezzo di scambio.

Il pagamento è sempre eseguito per mezzo di vari prodotti e servizi. Per esempio, un panettiere paga per le calzature mediante il pane che ha prodotto, mentre il calzolaio paga per il pane attraverso le scarpe che ha fatto. (Le calzature ed il pane fanno parte del bacino dei finanziamenti in quanto sono beni finali). Quando il fornaio scambia i suoi soldi per le scarpe, ha già pagato per le scarpe, per così dire, con il pane che ha prodotto prima di questo scambio.

Fino a quando viene conservato il flusso di produzione, il panettiere può sempre cambiare il suo denaro per i beni di consumo finali che ritiene necessari (cioè può sempre esercitare il suo credito sui beni e servizi finali). Ovviamente, se per qualche motivo il flusso di produzione viene interrotto, il fornaio non sarà in grado di esercitare pienamente il suo credito.



L'espansione monetaria e il bacino dei finanziamenti

Quando il denaro viene creato "dal nulla" causa un indebolimento del bacino dei finanziamenti. Perché? Il denaro di nuova creazione non è coperto da nulla per quanto riguarda la produzione di beni – è infatti apparso "dal nulla". Il titolare del denaro appena creato può usarlo per ritirare beni di consumo finali dal bacino dei finanziamenti, senza alcun contributo precedente al bacino stesso. Quindi, questo atto di consumo, o consumo non produttivo, mette sotto pressione il bacino dei finanziamenti. (L'individuo consuma beni senza alcun contributo al bacino dei finanziamenti).

Da ciò possiamo dedurre che quando il denaro viene creato "dal nulla" devia i mezzi di sostentamento dai produttori di ricchezza che hanno contribuito al bacino dei finanziamenti ai detentori del denaro appena creato.

Per un dato bacino dei finanziamenti, questo implica che i produttori di ricchezza scopriranno che il potere d'acquisto del loro denaro è diminuito dato che ci sono ora meno beni nel bacino – non possono esercitare pienamente il loro credito nei confronti dei prodotti finali dal momento che questi prodotti non ci sono.

Mentre il ritmo di creazione del denaro "dal nulla" si intensifica, esso mette maggiore pressione al bacino dei finanziamenti. Questo a sua volta rende molto più difficile implementare vari progetti per quanto riguarda il mantenimento ed il miglioramento delle infrastrutture. Di conseguenza, il flusso di produzione dei vari beni di consumo finali si indebolisce, cosa che a sua volta rende molto più difficile risparmiare. Tutto questo a sua volta indebolisce ulteriormente l'infrastruttura ed indebolisce così il flusso della produzione di beni di consumo finali.

Possiamo quindi concludere che, contrariamente a modi di pensare comuni, la crescita monetaria non può produrre un'espansione generale dell'attività economica – etichettata anche come crescita economica. Al contrario, deviando i mezzi di sostentamento da quelle attività generatrici di ricchezza verso quelle attività non generatrici di ricchezza l'espansione monetaria indebolisce solamente la crescita economica.

Fino a quando il bacino dei finanziamenti è in espansione, le politiche monetarie della banca centrale sembrano funzionare. Per esempio, utilizzando le cosiddette politiche anticicliche la banca centrale sembra essere in grado di "far andare avanti" l'economia. Tuttavia, tutto questo è solo un'illusione. Per mezzo delle politiche monetarie allentate la banca centrale può creare solo attività non generatrici di ricchezza. Ma non appena emergono i vari effetti collaterali spiacevoli di questa politica monetaria allentata – come ad esempio un'inflazione nei prezzi in aumento – la banca centrale inverte la sua posizione allentata. L'inversione della posizione indebolisce le varie attività che sono emerse grazie alla precedente posizione monetaria allentata e questo a sua volta porta ad un bust economico.

Dopo un certo periodo di "ripensamento" la banca centrale riattiva la sua posizione allentata. Questo fa rinascere le varie "forme artificiali di vita", e il cosiddetto boom economico emerge di nuovo.

Bisogna capire però che la crescita economica che accompagna il boom avviene a causa del fatto che il bacino dei finanziamenti è ancora in espansione. In altre parole, il bacino dei finanziamenti riesce ancora a sostenere non solo i produttori di ricchezza, ma anche le varie attività non generatrici di ricchezza.

Se, tuttavia, il bacino dei finanziamenti si impoverisce e cessa di crescere, o addirittura declina, allora l'economia cade in un "buco nero". Una volta che questo accade, la banca centrale può stampare tanto denaro quanto desidera, ma scopre che ciò non può "far rivivere" l'economia.

Al contrario, indebolisce ulteriormente il bacino dei finanziamenti e ritarda solamente la data di una ripresa economica significativa. Un bacino dei finanziamenti stagnante o in calo infrange quindi il mito che le politiche delle banche centrali possono far crescere l'economia.



Sintesi e conclusioni

La maggior parte delle persone nel mondo occidentale darebbe per scontata l'ampia disponibilità di beni e servizi. In effetti, la complessa struttura della produzione dà l'impressione che ciò che è necessario è semplicemente l'esistenza della domanda e tutto il resto seguirà ad essa.

E' molto meno apprezzato il fatto che la struttura sofisticata della produzione, che genera beni e servizi apparentemente illimitati, non abbia vita propria – richiede un ingrediente fondamentale, che è il bacino dei finanziamenti. E' il bacino dei finanziamenti che non solo mantiene la struttura di produzione, ma la migliora e favorisce in tal modo la nostra vita e il nostro benessere.

Vi è, tuttavia, una minaccia crescente per questo bacino e per gli standard di vita elevati a cui ci siamo abituati. Questa minaccia viene sollevata dal punto di vista secondo cui non c'è bisogno di preoccuparsi per la fornitura di beni, e che ciò che conta è solo la domanda. Queste idee, che vennero diffuse da John Maynard Keynes, dominano il pensiero degli economisti occidentali di oggi.

Data l'ipotesi che le merci saranno sempre lì, la maggior parte degli economisti si preoccupa di come la domanda di beni e servizi possa essere stimolata. Alla domanda su come la domanda verrà finanziata, la maggior parte degli economisti risponde: per mezzo del pompaggio monetario e di politiche di bassi tassi di interessi da parte della banca centrale. Per loro il finanziamento è qualcosa che può essere creato "dal nulla." Le politiche monetarie e fiscali, mascherate da politiche che mirano a far crescere l'economia, ottengono infatti l'esatto contrario.

L'unica ragione per cui le economie sono ancora in crescita non è a causa delle politiche della banca centrale e del governo, ma a dispetto di queste politiche. Fino a quando il bacino dei finanziamenti sarà ancora abbastanza grande da sostenere varie attività economiche, la banca centrale e il governo possono dare la falsa impressione che siano state le loro politiche ad aver reso possibile la crescita economica. Tuttavia, una volta che il bacino dei finanziamenti diventa stagnante o comincia a restringersi, la crescita economica seguirà lo stesso destino e il mito che le politiche del governo e della banca centrale possono far crescere l'economia andrà in frantumi.

Sin dalla fine del 2007 il bacino dei finanziamenti degli Stati Uniti è stato sottoposto all'attacco feroce derivato dalla riduzione aggressiva dei tassi di interesse e dal pompaggio monetario. Eppure, nonostante tutto il pompaggio monetario e la riduzione aggressiva dei tassi di interesse, l'economia ha continuato a lottare. Il fatto che l'economia non sia riuscita a rispondersi, come in passato a seguito di politiche monetarie e fiscali allentate, deve essere visto come un'indicazione che il bacino dei finanziamenti è in guai seri. Ciò a sua volta vuol dire che tutta l'aggressività sprigionata contro questo bacino deve essere interrotta il più presto possibile per evitare spiacevoli effetti collaterali economici che sono gli inevitabili risultati.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. Ciao Francesco

    articolo calzante con la situazione italiana.
    Non è difficile assistere alla disperata produzione continua di leggi e regolamenti che inseguono gli errori e le mancanze ovvie delle pianificazioni precedenti.

    La verità è che LO STATO È IN BOLLA.

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  2. Ciao Andrea.

    Hai ragione, e questa bolla è globale. I pianificatori centrali le stanno tentando tutte per nascondere che il fallimento è intrinseco al loro sistema di direzionamento del tessuto economico;è l'unico modo che hanno per riproporre in un'altra salsa il loro schema di potere top-down. Ma non tutti sono fessi. Gli Argentini, per esempio, pare che stiano imparando la lezione.

    In questa notizia riportata da Reuters, apprendiamo che la figura (benvoluta fino a poco tempo fa) della Fernandez è affondata nell'indice di gradibilità della popolazione del 30%. Perché? Perché l'inflazione nei prezzi calcolata dalle agenzie private va oltre il 25%, ed il governo multa chiunque contraddica la cifra (secondo le stime ufficiali) del 6%.

    Il redde rationem Argentino sarà il primo di una lunga serie...

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    1. È in bolla anche perché sono ancora tantissimi quelli che scommettono su questo sistema, nonostante tutto.
      Solo un paio di giorni fa il Corriere ha pubblicato gli esiti di proposte dai giovani per uscire dalla crisi. Ebbene, in tanti hanno chiesto più stato.
      Sarà l'atteggiamento disperato di chi non ha alcuna prospettiva alternativa (penso a certe zone del meridione), sarà certamente il risultato di decenni di propaganda corrotta, ma tant'è.

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