giovedì 16 agosto 2012

Le Politiche Monetarie Allentate Arricchiscono il Settore Finanziario?


«E' facile prevedere un miglioramento per gli altri; è facile organizzare qualcosa, istituzionalizzare questo o quello, approvare leggi, moltiplicare le agenzie burocratiche, formare gruppi di pressione, iniziare rivoluzioni, cambiare le forme del governo, armeggiare con la teoria politica.
Il fatto che questi espedienti sono stati provati senza successo in ogni possibile combinazione per 6,000 anni, non ha ancora ridotto la volontà sciocca e credulona di continuare ad implementarli di nuovo e di nuovo.»

~ Albert Jay Nock, Memoirs of a Superfluous Man

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di John Aziz


Ieri ho fortemente insinuato che la politica monetaria allentata arricchisce il settore finanziario a scapito del resto della società. Mi rendo conto che ho bisogno di illustrarlo più in dettaglio piuttosto che limitarmi a dire che quando la banca centrale si impegna nella politica monetaria, il settore finanziario prende il nuovo denaro per primo e riceve così un trasferimento ex nihilo di potere d'acquisto (l'effetto Cantillon).

Il primo sentore che ciò poteva essere giusto l'ho avuto guardando gli effetti del quantitative easing (espansione della base monetaria) sui titoli azionari (S&P500 Index), sui profitti delle imprese e sull'occupazione.




Mentre il quantitative easing ha drammaticamente rigonfiato i profitti aziendali e le azioni, non ha avuto un effetto simile sull'occupazione (né sui salari).




Tuttavia ci sono molti altri fattori coinvolti (compresi i licenziamenti governativi), e l'occupazione (ed i salari) è più viscosa dei profitti aziendali e delle azioni. Sarà difficile valutare appieno gli effetti del quantitative easing sugli esiti occupazionali senza un maggiore senno di poi (ma gli ultimi quattro anni non hanno un bell'aspetto).




Ciò che è chiaro, però, è che i profitti del settore finanziario a seguito del QE sono rimbalzati spettacolarmente verso il pre-picco del 2008, cosa che non è accaduta per i profitti del settore non finanziario:




Ma non è vero che negli ultimi anni la crescita dei profitti finanziari o degli asset finanziari è stata preceduta da una crescita della base monetaria; il picco dei profitti finanziari è avvenuto prima ancora che avesse luogo il QE. In effetti, la crescita della base monetaria a partire dal 2008 riflette un recupero rispetto all'enorme crescita vista nel credito a partire dalla fine di Bretton Woods. Durante il periodo post-Bretton Woods, la crescita degli asset finanziari nel settore finanziario ha significativamente superato la crescita degli asset finanziari nel settore non finanziario, e la crescita degli asset finanziari delle famiglie:




Questa disparità non è stata trainata dalla crescita della base monetaria, che è rimasta indietro fino al 2008. Invece è stata guidata da altre forme di crescita dell'offerta di moneta, in particolare la crescita del credito.

Questa è la relazione tra la crescita degli asset nel settore finanziario, e la crescita dell'offerta di moneta:




E la crescita dell'offerta di moneta è correlata inversamente con i cambiamenti del tasso dei Fondi Federali; in altre parole, mentre i tassi di interesse sono stati abbassati si è impennata la creazione del credito, e viceversa:




La misura in cui M2 è guidato dal tasso dei Fondi Federali (o viceversa) non è realmente rilevante; il punto è che il meccanismo di trasmissione scelto dalla FED è di per sé favorevole al settore finanziario.

L'allentamento delle condizioni di credito (in altre parole, il miglioramento della capacità delle banche di creare credito e migliorare di conseguenza il proprio potere d'acquisto) a seguito del crollo di Bretton Woods — in contrasto con l'espansione della base monetaria — sembra aver guidato la crescita del credito e della finanziarizzazione. Non era una situazione (almeno in precedenza al 2008) di banche centrali che stampavano denaro e lo consegnavano al settore finanziario; era una situazione del settore finanziario libero dai vincoli del credito.

Questo sembrerebbe essere stato accentuato dalla crescita dei prodotti di credito non tradizionali (ciò che Friedrich Hayek chiamava pseudo-denaro, in altre parole credito non monetario) nel settore bancario ombra:




Allo stesso modo, i derivati:




La politica monetaria nel periodo post-Bretton Woods ha adottato una certa serie di forme; la politica dei tassi di interesse, la politica della base monetaria e la politica della regolamentazione. L'associazione tra la crescita nel settore finanziario, la crescita del credito e la politica dei tassi di interesse dimostra che la crescita monetaria (se tale sia la forma della base del denaro, del credito o degli strumenti di credito non tradizionali) arricchisce i destinatari di nuovo denaro, come anticipato da Cantillon.

Ciò sottolinea la necessità di un sistema monetario e creditizio che distribuisca il denaro in un modo che non favorisca alcun settore particolare — soprattutto non il settore finanziario endemicamente corrotto.



AGGIORNAMENTO:

Tyler Durden ha risposto alla mia domanda con un grafico:




[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


4 commenti:

  1. Ciao Francesco

    quando uno stato diviene insolvente e va in bancarotta non può più onorare le sue promesse.
    O può onorarle solo in parte.

    Non dovrebbe resistere nessuno strumento garantito dal governo. Abbiamo visto i creditori della Grecia doversi accontentare di recuperare solo parte dei propri soldi con le regole cambiate obtorto collo.
    Falliranno pure strumenti indicizzati all' inflazione se garantiti dallo stato.
    Davvero non resta altro che l'oro fisico e forse investire qualcosa in cibo acqua energia e terreni agricoli.
    Tutto molto lontano da qualunque fiat money.

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  2. Ciao Andrea.

    Ecco un altro chiodo nella bara: Blink! U.S. Debt Just Grew by $11 Trillion." L'articolo di Bloomberg spiega inoltre come gli USA abbiano un buco da $222 bilioni (!!!) in debito fuori bilancio con cui dovranno presto fare i conti. Non solo, si avvicina anche il primo Gennaio 2013.

    Forse è per questo che ultimamente le cifre raccontano di come l'acquisto di oro da parte delle banche centrali sia praticamente raddoppiato. Forse, forse è per questo che il prezzo dell'oro rimane particolarmente depresso...

    Se hai un orticello o un appezzamento di terreno su cui coltivare cibo in proprio tienitelo stretto.

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  3. http://keynesblog.com/2012/08/23/video-stiglitz-zero-probabilita-di-default-per-gli-stati-uniti/

    per favore, controlla alcune affermazioni tra gli ultimi commenti.

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  4. Il tipo di nome Giorgio è esilarante. Mette insieme una serie di castronate economiche davvero rare da trovare.

    Politica restrittiva prima della Grande Depressione? Ma sto tizio sta fuori! Ha mai dato un'occhiata al cambiamento della base moentaria in quegli anni? Non credo dato che riesce a mentire così candidamente. Infatti, non saprebbe che pesci pigliare se gli si fa notare come la base monetaria venne contratta durante la depressione del 1920-21 e ciò diede luogo ad una ripresa economica da quella recessione.

    Non hanno una teoria economica su cui basare il fatto che c'è stata una recessione. Non ammetteranno mai di avere questa pecca. Infatti, non gl ipassa per niente nell'anticamere del cervello di domandarsi come mai ci fossero "più dollari che oro" in quel periodo, e come la manipolazione della carta sia un fatto assolutamente dannoso per la salute economica. I Keynesiani sono dogmatici, non hanno la facoltà di ragionare.

    Poi prosegue con il cliché di John Galbraith, ovvero, mettiamo a lavorare persone ne lsettore pubblico pagandoli battendo moneta. E' produttivo questo percorso? Chi se ne frega! Bisogna stimolare la domanda! Ennesima prova di come questa genete non usi il cervello.

    Ritorna poi la cazzate del "non puoi mangiare oro." Nemmeno la carta, se è per questo. Ma diversamente da quest'utlima, l'oro ha molti altri usi.

    Fantastico il commento successivo in cui riesce a negare l'espansione monetaria della FED. Perché? Perché per i Keynesiani non è mai abbastanza, se una cosa non ha funzionato è perché ne serviva di più! E poi da degli illogici a chi sostiene il gold standard...

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