venerdì 4 ottobre 2013

Buoni Immobiliari: Equa Opportunità di Condividere un Crimine





di Gary North


Remnant Review

Il Dipartimento dello Sviluppo Urbanistico ed Immobiliare (HUD) ha adottato i buoni immobiliari per finanziare la fuga delle famiglie dal centro città. Il programma è descritto qui. E' parte di un programma molto più ampio: l'HUD ha lanciato un programma completo per spostare i residenti del centro città verso la periferia e lo farà a spese dei contribuenti. La storia è qui.

La città di Memphis ha adottato questa strategia a metà degli anni '90. I risultati statistici hanno cominciato ad essere evidenti nel 2005, l'anno in cui mi sono trasferito dall'Arkansas a Memphis sul lato del Mississippi. Indovinate cosa è successo al tasso di criminalità nella periferia di Memphis -- i quartieri spesso occupati da neri della classe media. Non dovete indovinare, lo sapete. La storia è qui.



L'ECONOMIA DEI BUONI IN UNA LEZIONE

Un buono è un sussidio governativo a persone che rappresentano fallimenti economici. Questa è la morale della favola, ma senza abbellirla con fronzoli. Il sistema dei buoni è l'ennesimo programma di welfare state. Prende soldi da persone di successo e li gira a persone senza successo, consentendo in tal modo alle persone senza successo di acquistare un po' dello stile di vita delle persone di successo, ma senza diventare classe media.

Un buono è un sussidio statale di un genere specifico. Si tratta di una sovvenzione parziale. Secondo il linguaggio della teoria economica, si tratta di una sovvenzione marginale. Permette a poche persone che vivono sul lato cattivo della città di affittare o acquistare sul lato migliore della città. Uso la parola "città" come sostituto di "stile di vita." Più grande è il programma federale, più persone possono acquistare secondo il loro stile di vita preferito.

I destinatari dei buoni non devono cambiare internamente per averne diritto. In realtà, sono sovvenzionati per non cambiare affatto. Se trovano un lavoro, perderanno i loro buoni. Quindi si adagiano sugli allori, culturalmente parlando. I loro atteggiamenti non cambiano. La loro visione di causa ed effetto economico non cambia. Cambia solo il loro reddito... marginalmente. Non diventano classe media. Si limitano a comprare alcuni dei gingilli della classe media. Per dirla insensibilmente -- il modo in cui mi piace mettere le cose -- acquistano monili appariscenti borghesi. Questo infastidisce un sacco i membri della classe media, perché hanno lavorato duramente per i loro monili appariscenti.

La persona che riceve un buono dal governo lo gira a qualcuno che fa soldi con la vendita di beni o servizi. Al venditore non interessa dove l'acquirente abbia ottenuto il denaro, a patto che fosse legale. Conta il denaro, non le storie personali. Quindi egli vende oggetti, raccoglie un buono, poi lo gira al governo e quest'ultimo lo paga in denaro per il buono.

E' denaro facile per l'acquirente. E' denaro facile per il venditore. E' denaro facile per l'agenzia governativa che gestisce il programma. E poiché quasi nessun elettori segue i soldi per quanto riguarda i programmi di buoni specifici, la maggior parte degli elettori non se ne accorge. I programmi crescono.

Un miliardo di qui, un miliardo di là, e ben presto diventano un sacco di soldi.



I BUONI ALIMENTARI: LA MADRE DI TUTTI I PROGRAMMI DI BUONI

Circa 47 milioni di persone ricevono buoni alimentari al giorno d'oggi. Il programma è diventato così popolare che il governo ha deciso di cambiarvi il nome. Le parole "buoni alimentari" sono ampiamente intese -- con precisione -- come un programma di welfare del governo. Vi è quindi una certa stigmatizzazione da parte delle persone che ricevono tali buoni alimentari. Sono considerate dei fallimenti... forse perché rappresentano davvero dei fallimenti. Non possono o non vogliono competere.

L'intervento del governo è una delle principali cause del loro fallimento. In entrambi i casi sono pagati dal governo per non competere, altrimenti il governo renderebbe illegale assumerli. Le leggi sul salario minimo rappresentano il fattore principale.

Alla gente che vive di welfare non imparano le basi della gratificazione differita. La necessità non diventa la madre della loro invenzione personale.

Poiché il programma è divenuto popolare, il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha avuto un problema di pubbliche relazioni: la visibilità e la stigmatizzazione. Le persone della classe media in un negozio di alimentari in fila per pagare, possono vedere che il tipo davanti a loro utilizza i buoni alimentari per comprare il cibo. Questo crea risentimento. In secondo luogo, la persona che utilizza i buoni potrebbe percepire questo risentimento. Così, il governo ha fatto due cose: ha sostituito i buoni alimentari fisici con una carta di debito. In questo modo, nessuno in un negozio di alimentari può vedere che la persona di fronte ha il sussidio di disoccupazione. In secondo luogo, il governo ha cambiato il nome del programma in SNAP. Non è un titolo accattivante? SNAP è l'acronimo di Supplemental Nutrition Assistance Program.

Buoni alimentari/carte SNAP aumentano la domanda di cibo e questo a sua volta aumenta il prezzo del cibo. Questo programma ridistribuisce cibo da persone che lavorano in modo da poter mangiare verso quelle che non lavorano per poter mangiare. Le persone di successo pagano di più per il loro cibo, e le persone senza successo no. Nel frattempo, le imprese agro-alimentari fanno un sacco di soldi mediante i buoni alimentari. Le imprese agro-alimentari sono dei grandi sostenitori dei buoni alimentari. In altre parole, i gruppi con interessi particolari favoriscono sempre i programmi che prevedono l'utilizzo dei buoni. Ci sono tre principali gruppi con interessi particolari quando si parla di buoni. In primo luogo, ci sono i destinatari del sussidio (sotto forma di beni e servizi a basso costo). In secondo luogo, ci sono i fornitori di tali beni e servizi. In terzo luogo, ci sono i burocrati del governo che amministrano i programmi. Questa è la natura intrinseca di tutti i buoni.

Quando pensate ai " buoni," pensate ai "buoni alimentari."

Il governo federale sta per lanciare un nuovo programma di buoni immobiliari. Per capire come funzioneranno, è necessario comprendere come ha funzionato il programma dei buoni alimentari. E' stato ampliato senza sosta. Quando viene offerto qualcosa di gratuito, si trovano un sacco di acquirenti. Il cibo gratis richiama un sacco di acquirenti.




Per una infografica su quanto denaro costi questo programma ai contribuenti, cliccate qui.

Il numero di persone che cerca di entrare in questo programma è enorme, e il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti sta spendendo milioni di dollari l'anno per pubblicizzare la disponibilità del programma.

Il programma di buoni ha creato gruppi con interessi particolari che ricevono soldi dal governo tramite i buoni, e questo gruppo difenderà il programma fino a quando il governo non andrà infine in bancarotta. Questi programmi non vengono mai tagliati, crescono solamente.



L'HUD E CHICAGO

L'HUD è sempre stata la principale agenzia federale che ha distrutto i quartieri attraverso i sussidi governativi. Questo è tutto quello a cui serve. E' stato creato per questo scopo. Mezzo secolo fa, Martin Anderson scrisse su questo argomento nel suo libro, The Federal Bulldozer.

L'HUD ora promuove i buoni. Questo programma venne originariamente promosso da Milton Friedman come un modo per migliorare le scuole pubbliche. La logica è semplice:
  1. tassare le persone che hanno successo;
  2. creare i buoni per le persone senza successo;
  3. lasciare che le persone senza successo mandino i loro figli nelle scuole finanziate dal governo in quartieri di lusso, i cui residenti hanno speso un sacco di soldi per fuggire dalla presenza delle persone senza successo.

La Facoltà di Economia dell'Università di Chicago ha promosso diversi piani nel corso dei decenni che sono varianti dei programmi di buoni. Questi piani si basano su questo assunto: è possibile rendere più efficienti e più liberi i programmi del governo creando sussidi di pseudo-mercato finanziati dallo stato. Questi sussidi faranno presumibilmente sembrare lo stato più simile al settore privato. Renderà lo stato meno dispendioso. In questo modo, saremo in grado di tagliare i costi dello stato.

L'Università di Chicago ha costruito la sua reputazione in questo settore: a difesa dei buoni scolastici. Il grande promotore di questo schema era Milton Friedman. Friedman era sempre alla ricerca di modi per rendere lo stato più efficiente. Voleva che i contribuenti fossero fregati di più. Al contrario, io ho sempre privilegiato uno stato meno efficiente. Voglio che i miei soldi mi rimangano in tasca. Voglio meno burocrazia. Ma Milton Friedman ha sempre considerato sciocca questa idea.

Questo è il motivo per cui ha contribuito a sviluppare la tesi originaria per il sostituto d'imposta. Sapeva che avrebbe aumentato la capacità del governo federale di raccogliere maggior gettito fiscale. Ha sempre sostenuto durante la sua carriera post-Tesoro che questo piano fu un errore di gioventù. Ha sempre sostenuto che non era coerente con la sua filosofia. Al contrario, ne era il cuore, la mente e l'anima: rendere le istituzioni più efficienti. Ciò includeva lo stato.

Ha anche insegnato, come tutti gli economisti dell'Università di Chicago, che se si rende qualcosa più efficiente, ne si può abbassare il prezzo. Ma c'è un grande problema teorico con questa tesi quando applicata allo stato: la legge della domanda. La teoria economica ci insegna che quando si abbassa il prezzo di qualcosa, aumenterà la domanda. Così l'Università di Chicago, dal suo impegno per ridurre l'inefficienza e rendere lo stato più efficiente, ha sempre promosso inevitabilmente un'idea che, in caso di successo, avrebbe portato all'espansione dello stato. Ne sarà richiesto di più. Ciò è insito nella natura stessa dell'economia. Eppure agli economisti della Scuola di Chicago piace pensare a se stessi come a dei difensori di uno stato limitato. La loro posizione è quindi schizofrenica: più domanda per i programmi statali in nome di uno stato minimo.

Ciò che ci ha salvati è questo: i burocrati oppongono resistenza quando si parla di rendere i loro reparti più efficienti. Nella micro-economia dello stato, i burocrati preferiscono lo spreco. Questa è nota come legge di Parkinson. Questa politica non ufficiale, ma universale, crea sprechi macroeconomici su una scala senza precedenti. Continua a tenerci liberi. Le nostre tasche ne giovano.

Quello che continua a mantenerci liberi è questo: solo raramente gli economisti dell'Università di Chicago convincono un politico o un burocrate a rendere lo stato più efficiente. Questo è un enorme vantaggio per la società americana. Il governo federale resta inefficiente e quindi vi è un'opposizione dei contribuenti all'espansione della tassazione. Ecco la regola: quando i prezzi salgono, la domanda cala. Aumenta l'opposizione. Questo è il motivo per cui, negli Stati Uniti, il governo federale non è mai stato in grado di raccogliere più del 21% del PIL di entrate fiscali. Anche nel 1944 (nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale), quando il sostituto d'imposta raccomandato da Milton Friedman era nella sua fase preliminare, il governo federale raccolse solo il 20.8% del PIL di entrate fiscali. Il popolo americano non voterà per dare carta bianaca ai politici affinché raccolgano più del 20% del PIL di entrate fiscali. Il debito sì, ma non le entrate. Gli elettori vedono il quadro generale.

Gli economisti della Scuola di Chicago cercano di trovare strategie di pseudo-mercato per rendere leggermente migliori le funzioni di mercato controllate, regolate e finanziate dallo stato; la loro solerzia diventa la punta di diamante di un maggiore intervento dello stato. Le soluzioni di questo genere della Scuola di Chicago si basano sull'idea che sia sbagliato liberarsi da ogni regolamentazione e sussidio dello stato, e soprattutto da tutti i monopoli privilegiati creati dallo stato. Sarebbero proposte troppo radicali per gli economisti della Scuola di Chicago. Quindi cercano di trovare il modo di creare strategie di pseudo-mercato in cui il denaro dello stato non controlla direttamente il comportamento delle persone, come ad esempio un poliziotto che vi punta una pistola alla tempia. Invece i sussidi agiscono come modi indiretti per controllare il comportamento delle persone. Lo stato estrae denaro da un gruppo di contribuenti per trasferire i fondi ad un altro gruppo di contribuenti (privilegiato politicamente). Queste soluzioni non sono soluzioni basate sul mercato, sono semplicemente una qualche versione della combinazione di stato ed imprese che negli anni '30 veniva chiamata fascismo e che oggi viene chiamata stato corporativo.

I Keynesiani pensano che le norme statali possano inculcare più etica nelle imprese. Gli economisti della Scuola di Chicago pensano che le riforme incentrate sulle imprese possano rendere lo stato più efficiente. Entrambi i gruppi rifiutano l'analisi sulla burocrazia di Ludwig von Mises: egli dimostrò che i due sistemi di gestione sono fondamentalmente diversi. Non possono essere mescolati con successo.

Dubitate di me? Trovatemi un economista della Scuola di Chicago che dice che il Federal Reserve System sia una mostruosità statalista, un monopolio creato dal governo federale per il governo federale, per le grandi banche e contro gli interessi del popolo.



LA MIA GUERRA PERSONALE CONTRO I BUONI

Sono stato un oppositore dei buoni scolastici per oltre 50 anni. Ci può essere qualcuno in giro che lo è stato più a lungo di me, ma non l'ho mai incontrato.

Mi oppongo ai buoni per una ragione filosofica: sono contrario a tutti i finanziamenti fiscali per l'istruzione. Credo che nessuno debba essere costretto a pagare per l' istruzione dei figli di qualcun'altro. Non credo che lo stato debba essere responsabile dell'istruzione. I genitori ne sono responsabili nei primi anni; i genitori ed i figli possono esserne responsabili per il college; e gli adulti sono responsabili della formazione di se stessi e dei propri figli successivi. In nessuna fase lo stato gode del diritto morale di istruire qualcuno.

Ho sentito parlare dei buoni scolastici in una conferenza di Robert Cunningham al seminario estivo di West Coast della Intercollegiate Society of Individualists nel 1962. Un anno dopo venne pubblicato sul New Individualist Review il suo articolo sui buoni. La rivista venne pubblicata da studenti laureati dell'Università di Chicago. Milton Friedman divenne il principale fautore dei buoni scolastici nel suo libro Capitalism and Freedom (1962).

Non ho mai accettato l'idea. Si tratta di un programma basato sulla coercizione: distintivi e pistole.

Nel 1976 ho scritto un articolo per The Freeman su questo argomento: "Buoni: La Tassa Doppia." Ho discusso la questione con Milton Friedman sul The Freeman nel 1993. Potete leggere di quello scambio qui.



ALTRI OPPOSITORI DEI BUONI SCOLASTICI

Ecco un caso in cui i burocrati trincerati hanno fatto la cosa giusta. Il sindacato degli insegnanti odia i buoni. Odia i buoni per la stessa ragione per cui Milton Friedman li favoriva: forzerebbero un certo grado di concorrenza nel monopolio conosciuto come istruzione pubblica. Darebbe ai genitori una scelta limitata sul dove mandare i propri figli. Le scuole dovrebbero ancora essere autorizzate dallo stato e laiche (una cosa supervisionata dalla Corte Suprema). Il programma sarebbe finanziato dal governo locale. Il pensiero che un finanziamento statale possa permettere ai genitori di togliere i loro figli dalle scuole marce del centro città e mandarli in scuole medio-alte nella periferia, oltraggia il sindacato degli insegnanti che non si assume la responsabilità per la scarsa qualità delle scuole pubbliche.

In una certa misura, questo atteggiamento è corretto. Studio dopo studio, a cominciare dal Coleman Report (1966), abbiamo visto che non c'è molto che le scuole del centro città possano fare per migliorare il rendimento degli studenti. La ragione è questa: la differenza fondamentale tra scuole pubbliche buone e scuole pubbliche cattive è questa: la dedizione dei genitori ad una buona educazione. Il supporto dei genitori per l'educazione dei loro figli, emotivamente e nell'ambiente domestico, è il fattore più importante per il successo o il fallimento degli studenti.

Questo è uno di quei casi in cui è meglio non dare la colpa alle scuole statali. Sì, le scuole statali stanno fallendo. Sì, le scuole statali del centro città sono terribili. Ma se siamo coerenti, e se davvero crediamo che la responsabilità fondamentale per l'educazione sia nelle mani dei genitori, allora è il momento di smettere di incolpare le scuole statali. Il fatto che l'istruzione formale sia terribile nei centri delle città riflette il fatto che il supporto dei genitori per l'educazione nei centri delle città è debole. Queste sono per lo più famiglie composte da una madre single. I mariti sono assenti. Potrebbero anche non esserci mariti. I progenitori maschi sono assenti.

Incolpare le scuole statali per la disintegrazione sociale del centro città è fuorviante. È un fattore, ma non rappresenta quello principale. Dobbiamo biasimare le scuole statali per le istituzioni marce che sono: forzare un gruppo di genitori a pagare per l'istruzione dei figli di un altro gruppo di genitori. Ma il problema principale con le scuole del centro città non è in primo luogo il finanziamento statale, bensì il crollo dell'istituzione sociale della famiglia. L'unica cosa che il governo può fare per ridurre questo è smettere di finanziare i programmi che sovvenzionano un comportamento irresponsabile. Ciò comprenderebbe le scuole, ma più importanti sono i programmi legati al reddito delle famiglie. Lo stato non è in grado di migliorare le condizioni delle famiglie, ma è in grado di smettere di sovvenzionare la creazione di famiglie con una madre single. E' politicamente scorretto dire una cosa simile, quindi non viene mai detta in pubblico.

Gli insegnanti nelle scuole pubbliche non amano la concorrenza. Sono burocrati. Il finanziamento burocratico è sempre orientato verso l'anzianità dei dipendenti, e solo raramente orientato verso le prestazioni degli studenti. Questo sovvenziona la mediocrità. Questo sovvenziona i lavativi. Gli insegnanti peggiori vengono licenziati nei primi anni, prima che diventino di ruolo. Gli insegnanti buoni sono pressati per andarsene. Jaime Escalante è un esempio classico. Marva Collins ne è un altro.

Un altro gruppo che si oppone ai buoni scolastici è composto da quei genitori che vivono in periferia. Capiscono quello che rappresentano davvero: i buoni sono un modo per raggiungere un'integrazione forzata (a spese del governo) nelle scuole. Questi genitori pagano un sacco di soldi per uscire dalle città, in particolare nel tentativo di allontanarsi dal contesto sociale del centro città. Questo include anche allontanarsi dalle scuole del centro città. Con i soldi del governo, i genitori nel centro città saranno in grado di far uscire i loro figli ma senza dotarli di un background educativo, o guadagnare abbastanza soldi da poter vivere in quartieri in cui vi è meno criminalità, più sostegno dei genitori per l'educazione e migliori scuole pubbliche. In altre parole, i buoni scolastici sono sussidi governativi per una fuga sociale e generazionale.

Il Coleman Report ha scoperto che i figli dei neri hanno successo accademico solo quando vengono iscritti in scuole in cui i bianchi sono la maggioranza. Questo significa nelle scuole della periferia. Gli elettori bianchi possono vedere costa sta accadendo e si oppongono ai buoni.

I genitori di figli che sono iscritti nelle scuole di periferia, non vogliono che queste vengano invase da studenti cresciuti nel ghetto. Non vogliono che nelle stesse aule dei loro figli ci siano studenti scarsamente educati e che hanno due anni di più. Non possono competere con gli studenti della periferia che hanno loro stessa età. Dato che le scuole non vogliono liberarsi di questi elementi più anziani e dato che i loro genitori se ne risentirebbero, questi studenti poco educati sono messi in aule piene di ragazzi della loro età ma che sono accademicamente più grandi di due anni. Gli studenti che sono lì grazie ai buoni ne resteranno amareggiati, perché non possono competere e causeranno problemi. I genitori che vivono in periferia lo sanno, e si opporranno ai buoni ogni volta.

Quindi, non vi è un'alleanza. Ai libertari non piace l'istruzione finanziata col fisco, quindi si oppongono ai buoni. Al sindacato degli insegnanti non piace la concorrenza inter-scolastica, quindi si oppongono ai buoni. Ai genitori nella periferia non piace l'integrazione forzata, quindi si oppongono ai buoni. Tutto sommato, i buoni hanno rappresentato un fallimento gigantesco.



CONCLUSIONE

I buoni scolastici hanno fallito politicamente. Sono approvati a livello locale, e gli elettori non voteranno a loro favore.

Dopo 50 anni di fallimenti, l'HUD ha deciso di utilizzare un'altra forma di buoni: quelli non soggetti al voto locale. I buoni scolastici permettono ai figli di fuggire. Questa strategia è fallita. Quindi l'HUD ha ampliato il campo di applicazione dei buoni. Il biglietto di fuga sarà concesso ad intere famiglie. L'HUD offrirà sussidi di ogni genere per convincere le città dell'America a svuotarsi e riempire la periferia.

Se questi programmi non verranno de-finanziati, la vostra città potrebbe diventare come Memphis.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


35 commenti:

  1. Ciao Francesco.
    Effetti del fiatmoney e della deresponsabilizzazione generale. Tanto c'è il piccolo padre...
    Da noi si parla di reddito di cittadinanza.
    Ma chi c'è lo fa fare di lavorare? Una repubblica fondata sull'assistenzialismo, sulla raccomandazione, sul privilegio, insomma sulla sudditanza nei confronti dell'elargitore.
    Decivilizzazione progressiva e progressista.
    Nessuno deve rimanere indietro. Come dire: non ti azzardare a correre troppo, che tanto ti piglio e ti striglio per benino. Restate in gruppo che vi controllo meglio! Ehi, tu, dove stai andando? Accorciategli il guinzaglio!
    Almeno Serse ad Efialte gli prometteva ricchezze e piaceri senza fine... Oggi, invece, lo stato sociale ti assicura soltanto una parvenza di benessere, ma senza esagerare. L'importante è che ti inginocchi, che impari ad aprire le porte che contano coi piedi perché hai qualcosa tra le mani che ti impedisce di farlo altrimenti, e che al momento di votare tu sappia bene chi ti sfama.
    Dammi il voto ed avrai ciò per cui i fessi devono faticare, compreso u' pilu!!!

    RispondiElimina
  2. Refuso: ce invece di c'è. Chi ce lo fa fare?

    RispondiElimina
  3. Ciao Dna.

    Sì, l'apparato statale è diventato "efficiente" nello spacciare queste balle all'elettorato. Ma non solo, ha elargito anche una sana dose di strafottenza e presunzione di azione secondo cui basterebbe mettere la persona "giusta" al "posto giusto" per sistemare le cose. Questo non ha fatto altro che propagandare un livello di socialismo crescente che ha imbarbarito gli individui, presumendo che solo attraverso un ente sovra-individuale possa sopperire alle nostre esigenze.

    Ne conosco personalmente di persone simili. Nonostante le evidenze che in passato esistevano apparati volontari entro i quali le persone si aiutavano a vicenda (e che lo stato ha smembrato lanciadovi due guerre mondiali), come le società di mutuo soccorso.

    La sua insostenibilità è palese, ma si gira la testa dall'altra parte e addirittura ti prendono per il culo. Io, ovviamente, ragiono secondo questo principio "armi per chi le vuole, niente armi per chi non le vuole."

    Poi quando le promesse verranno infrante, coloro che rifiutano di pensare attraverso causa/effeto economico ne pagheranno conseguenze amare. In Olanda il processo pare avere inizio.

    Ma attenzione a tutti coloro che potrebbero iniziare a sventolare la bandiera del "senza stato saremo perduti e verremo lasciati a morire," perché il libero mercato ed un sistema volontario funzionano benissimo senza le lunghe zampe dello stato e attraverso la solidarietà degli individui che decidono di accordarsi tra di loro: http://youtu.be/cH7JczwOMhY.

    RispondiElimina
  4. "un livello di socialismo crescente che ha imbarbarito gli individui": questione epistemologica fondante: il buon selvaggio? homo homini lupus? prima non erano barbari? gasperino il carbonaro doveva restare nella sua bottega, ed al massimo farsi il bicchiere con gli amici la sera, che poi la moglie lo batteva. questo era il grande stato pontificio! per intanto sto ideando un modello di business per i prossimi tempi: poiche questa storia dei buoni favorisce gli speculatori, un ano modello europeo predilige il controllo dello stato sui prezzi praticati, percio eserciti convenzionati attraverso concessioni di pubblico servizio nel prossimo SAN, servizio alimentare nazionale, sulla falsariga del servizio sanitario. "il cibo è la base della salute" sara il nostro motto

    RispondiElimina
  5. curiosavo, e piu curioso meno capisco... chi sono i buoni? (se ci sono...)

    http://silverstockreport.com/2009/new-world-order.html

    ci sta anche ron paul...

    francesco, ne sai qualcosa?

    RispondiElimina
  6. mi sembra un po un fake... altra cosa curiosa: se digiti sul link nella pagina newworldorder.org ti escono fuori i test e punteggi delle universita americane. chissa perche un sito di universita deve chiamarsi così

    RispondiElimina
  7. http://www.colorofcrime.com/
    http://is.gd/ferlcr

    Se ti compri una casa a Detroit per un dollaro, un motivo ci sarà!La società rispecchia i singoli elementi che la compongono.
    Bob

    RispondiElimina
  8. Ciao gdb
    Provo a rispondere io. Di siti di personaggi che propugnano il soundmoney e vendono e coniano monete in argento da un'oncia con motivi complottisti c'è ne sono parecchi e sono tutti ironici. Se fai un salto su argentofisico di Er trovi altro materiale. Alcune monete sono anche belle secondo me: ne ricordo una con un simbolo che rappresenta logica retorica e grammatica e dall'altro lato un mucchio di pallottole d'argento con una scritta che dice, mi pare: una risposta semplice al collettivismo... Insomma collezioni particolari ed ironiche.
    Per questo trovi link a RonPaul.

    Del sito nwo coi link universitari, direi che e' opera di qualche studente o di qualcuno che lavora all'università e che usa i server dell'ateneo o si diverte ad infilare un sito complottista laddove non dovrebbe trovarsi. Direi goliardia da animal house.

    RispondiElimina
  9. Dove studia e si forma l'elite? A Yale, a Princeton, ...
    L'Inner ring viene da li.

    http://www.lewrockwell.com/2012/02/gary-north/the-crucial-pillar-of-the-new-world-order/

    Qualcuno s'è divertito a creare nwo.org ed a collegarci l'ivy.
    Tanto per esplicitare il messaggio ai navigatori...

    RispondiElimina
  10. Ciao gdb.

    Uhm... forse mi sono espresso male o ho scelto poco accuratamente le parole. Forse è meglio dire "rincitrullimento." Prendi ad esempio le cosiddette forze dell'ordine. In Italia fino al fascismo (e oltre), specialmente nel sud Italia, tutti avevano l'esatta percezione di chi fossero gli agenti di polizia, del perché fossero pagati e da che parte stessero. La situazione purtroppo cambiò soprattutto con l'opera di continua propaganda della scuola e soprattutto della zombie-box che trasformarono l'Italiano da suddito a "cittadino," ovvero, da mazziato a cornuto e mazziato.

    Devo dire, comunque, che non ne sapevo nulla di quella storia sulle monete d'argento. E meno male che c'è Dna :D

    Al suo intervento voglio solo aggiungere questo link, che è la traduzione italiana di quell'articolo di North.

    RispondiElimina
  11. http://sdbullion.com/silver-bullet-silver-shield-collection/

    Ecco quello cui mi riferivo. Queste sono tutte coniate da Chris Duane. Ma cercando qua e là c'è sicuramente altro ancora.
    Simpatiche, non è vero?

    RispondiElimina
  12. http://www.ebay.com/itm/ONE-TROY-OUNCE-999-FINE-SILVER-BU-GHOST-MONEY-MULLIGAN-MINT-PRE-ORDER-/171142862575?pt=US_Bullion_Bars_Rounds&hash=item27d8e8d6ef

    Eccone un'altra contro il papermoney...

    RispondiElimina
  13. Alla Mulligan Mint c'è roba interessante.
    E guardate che ho trovato...

    https://factorystore.mulliganmint.com/silver/1-oz/2009-silver-1oz-proof-like-lvmi-von-mises.html

    RispondiElimina
  14. Ciao
    Questo qua dice cose opposte a quelle solite sull'oro
    Varrà di più quando tornerà una crescita sostenuta. Ma non sa che l'oro è denaro? O non ho capito io?

    http://www.zerohedge.com/news/2013-10-04/guest-post-why-gold-will-soar-good-economic-news

    RispondiElimina
  15. North è come Alex Jones, soldi e carriera perché non offendono o minacciano la vera cricca governante, se lo facessero finirebbero nel dimenticatoio.

    RispondiElimina
  16. http://theamericanconservative.com/pdf/The%20Myth%20of%20American%20Meritocracy-Unz.pdf

    Ron Unz svela il nepotismo etnico che prevale nelle università americane più prestigiose, e non sono i cosiddetti wasp a ricorrervi.

    RispondiElimina
  17. Lungo, ma molto interessante e convincente

    http://www.zerohedge.com/news/2013-10-05/david-stockman-explains-keynesian-state-wreck-ahead-sundown-america

    RispondiElimina
  18. visto che talora vi dilettate di musica, modestamente sono un grande intenditore... di tutta la musica...
    per voi ho pensato a questo:

    http://www.youtube.com/watch?v=68zccrskOqQ

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non essendo un esperto come te, mi sono concentrato sul testo ed ho trovato queste due traduzioni che sono abbastanza diverse. Ed alla fine la interpretazione del testo è ambigua o perlomeno duplice a seconda del punto di vista dell' osservatore. Come sempre.
      Può essere una feroce critica marxista del capitalismo selvaggio sorretto dalle armi dell'imperialismo americano oppure una critica austriaca del sistema fiatmoney come sistema di potere criminale.
      È questione di occhiali.
      Resta uno scontro tra idee.

      Elimina
    2. http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=59&lang=it#lyrics_song

      Elimina
  19. le monete sono simpatiche, la cosa triste è che si commerciano in dollari, mentre dovrebbero essere accettate per gli scambi esentasse

    RispondiElimina
  20. sai che c'è Dna, che si parte da buone intenzioni, ma chi non conosce bene la tecnica perversa, e la scuola austriaca, alla fine si ribella e va a finire nel marxismo. cosi i tecnocrati hanno buon gioco a fare la figura dei buoni: meglio loro infatti di fascisti e comunisti... il trucci è vecchio, ma funziona sempre. va presa solo per un espressione artistica ed emotiva. non intellettuale. il problema nasce quando quest istanza si intellettualizza e si canalizza verso forme perverse piu di quella che si contesta. il che rafforza il potere dell elite

    RispondiElimina
  21. Era proprio quello che intendevo e non potevi dirlo meglio.

    RispondiElimina
  22. Non potevi dirlo meglio.

    Se hai voglia e tempo leggiti quel pezzo di Stockman che ho segnalato sopra. Magnifico per chiarezza e semplicità.

    Parla di loro. Ma, mutatis mutandis, spiega anche la versione nostrana della via verso la miseria e la schiavitù.

    RispondiElimina
  23. Vi propongo questo testo, ma per gioco non vi dico l'autore. Provate a scoprirlo.

    (...)
    - nel campo economico-sociale al fine di creare le condizioni giuridiche e le situazioni economiche atte a rendere meno disuguali che far si possa i punti di partenza dei singoli uomini nella gara della vita. Noi respingiamo l'uguaglianza assoluta che l'esperienza storica ha dimostrato essere fatalmente feconda di asservimento nella miseria, nell'abbrutimento e nella tirannia. Ma vogliamo che, entro i limiti posti dalla necessità di promuovere il risparmio ~ la produzione e di garantire la continuità della famiglia e la preservazione dei valori trasmessici dalle generazioni passate, e con efficace varietà di mezzi (imposte, assicurazioni sociali, lotta contro i guadagni di monopolio e di privilegio) si promuova grandemente tra i più 1'accesso alla proprietà delle terre (lotta contro il latifondo inerte) delle cose e delle imprese, si abbassino le punte troppo alte della ricchezza ed insieme si innalzi il livello dei redditi minimi e siano grandemente scemate le disuguaglianze e le miserie incompatibili con la dignità della vita umana;
    - e da ultimo nel campo finanziario e tributario (e si indica da ultimo perché nulla potrà farsi di bene in esso se non come conseguenza e nel tempo stesso condizione di quel che di buono si farà negli altri campi) a ristabilire l'ordine e 1'onestà nella amministrazione della cosa pubblica, a restituire al bilancio statale un pareggio, che sia compatibile con le necessarie e costose opere di ricostruzione, ed in primissimo luogo a restaurare la fiducia nella moneta, che vuolsi ridiventi un qualcosa tangibile, misurabile, visibile, invariabile; noto a tutti e da tutti di nuovo assunto a fondamento degli atti ordinari della quotidiana vita economica.
    Senza una moneta sana consistente in un peso determinato, a titolo noto, d’oro, e senza, una moneta fiduciaria, convertibile sul serio a vista al portatore in quel noto fissato disco aureo, vano è sperare rinascano fiducia e sicurezza; vano è credere vengano meno le competizioni e le ire e le invidie di tutte le classi e di tutti i ceti, gli uni contro gli altri armati. Per alzare lo sguardo verso l'alto, come vogliamo noi liberali, uopo è che l'uomo non tema lo spalancarsi sotto i suoi piedi dell'abisso di incertezza di sopraffazione e di latrocinio reciproco che la moneta falsa inevitabilmente reca con sé.
    (...)

    Gran parte del testo è condivisibile, ma non tutto.
    Incredibile è dove l'ho trovato. Ma ve lo dico più tardi.
    Cmq, siate consapevoli che, anche dalle nostre parti, all'americana, dietro l'appellativo "liberale" si celano gli interventisti social-democratici ed i postcomunisti, gli statalisti ed i keynesiani ed i loro epigoni.

    RispondiElimina
  24. Ciao tutti, e forse Luigi Einaudi ?

    Matteo M.

    RispondiElimina
  25. yeah, LE, lho postato il pezo sulla moneta su facebook senza fonte, voglio vedere se qualcuno mi critica come coplottista

    RispondiElimina
  26. Ciao a tutti.

    Ragazzi, non scordate che esistono anche le monete d'argento del principato di Freedonia. :'D

    Ci sono due immagini scorrendo la colonna qui a destra.


    ***


    Per quanto riguarda l'interrogativo di heavymetal, non saprei che rispondere. Ovvero, non so da dove possa saltare fuori questa ripresa prima di tutto. La stanno propagandando ora con quegli infimi numeri realtivi al taroccamento del PIL, ma tutto il resto è legato insieme con il nastro adesivo. Ma non sarà il prezzo dell'oro a segnare il punto di svolta dell'attuale sistema moentario fiat.

    Voglio dire, è giù accaduto circa dieci anni fa quando gli USA hanno cavalcato bolle e l'oro da circa $200 è arrivato a $1,900... ma non è successo nulla al sistema moentario fiat. Anzi, ancora si regge in piedi. La maggior parte delle persone non considera l'oro come un asset da detenere in caso di crollo. Circa l'1% è presente nei portfoli di tutto il mondo.

    L'unica minnaccia concreta al sistema monetario fiat odierno è esso stesso, ed è l'unica che sarà riconosciuta dalla maggior parte delle persone e degli opinionisti: il fallimento delle politiche delle banche centali e la loro perdita del controllo sull'economia. Solo successivamente l'oro inizierà ad essere tenuto in considerazione.


    ***


    Vi lascio anch'io una canzone, prestate orecchio:

    http://youtu.be/tcmGllrK2t0

    The wall on which the prophets wrote

    Is cracking at the seams.

    [...] Between the iron gates of fate,

    The seeds of time were sown,

    And watered by the deeds of those

    Who know and who are known;

    Knowledge is a deadly friend

    When no one sets the rules.

    The fate of all mankind I see

    Is in the hands of fools.

    RispondiElimina
  27. piu che una canzone, una perla del re cremisi

    RispondiElimina
  28. Bravi bravi!

    Proprio lui, LE.

    Ma io l'ho trovato dove non me lo aspettavo... Nella mia ingenuità...
    E confesso che mi ero anche dimenticato che da noi esiste storicamente la sinistra liberale ed il liberalsocialismo... Ossimori senza vergogna...

    Ho trovato il testo einaudiano su fondazione critica liberale, www.criticaliberale.it/news/25498
    Vi basti leggere le presenze nel comitato di presidenza onoraria per farvene una idea. Ma se esplorate le varie chicche in homepage procuratevi il plasil.
    Ho cercato LvM nel sito e l'ho trovato (!!!!!) citato soltanto in un testo di Dino Cofrancesco, lui davvero liberale, www.criticaliberale.it/news/4550
    Se leggerete il suo pezzo farete caso che compare solo il pollice verso per giudicarlo. Non è prevista l'approvazione... Roba da Animal Farm...

    RispondiElimina
  29. come hai trovato uel pezzo? che ci fa quell articolo su quella rivista? LEGGI COSE PERICOLOSE!!!

    RispondiElimina
  30. Vuoi sapere?
    Un certo FS ha aperto nel 2010 un blog libertario chiamato freedonia e nel post dell'11 giugno ha messo un testo che cita tre economisti che hanno previsto la crisi del 2007-8. Uno di loro Paolo Sylos Labini. Provo il link e da li' finisco su fcl dove il tipo è tra i padri ispiratori. Trasecolo e mi metto a curiosare nel tempio dell'azionismo, dell'interventismo e del costituzionalismo ideologico e trovo ciò che MAI avrei immaginato...
    Mistificazione clamorosa!

    RispondiElimina
  31. Correggo. Nel post del 9 giugno 2010.

    RispondiElimina
  32. Che ricordi. All'epoca ero ancora un Austriaco acerbo. :'D

    RispondiElimina