martedì 12 novembre 2013

Abraham Lincoln ed il Federal Reserve System: Una connessione dimenticata

I Greenbacker hanno una loro controparte pressoché simile anche in Italia: i signoraggisti. I punti focali su cui basano le loro analisi sono principalmente due: la manipolzione della moneta da parte di un ente centrale è una cosa buona e la nazionalizzazione della banca centrale. Secondo questo modo di pensare, quindi, se esistesse un ente controllato direttamente dal parlamento e stampasse tutta la moneta di questo mondo, risolverebbe gran parte dei nostri problemi economici. La prima proposizione propaganda un ambiente in cui i prezzi crescerebbero naturalmente come prerogativa strutturale del capitalismo, trascurando come nel XIX secolo è stato vero il cotnrario. Questa preposizione, infatti, crea una giustificazione clientelare per quella classe politica che intende ignorare e ritardare nel tempo i problemi economici che si ritrova tra le mani nel momento in cui ottiene la carica. La seconda preposizione, invece, viene smentita dall'effettiva natura pubblica di qualsiasi banca centrale. Nonostante la composizione "formale" sia privata, essa non può essere chiusa dal consiglio direttivo o dal suo presidente; essa svolge una funzione di pubblico interesse esercitata nei confini della normativa (es. politica monetaria, influenza dei tassi di interesse, gestione della moneta a corso legale degli stati, ecc.); essa è suprvisionata da un organo pubblico (es. Congresso); i suoi soci non possono ritirare il proprio supporto. Questi sono solo alcuni punti che rivelano come le banche centrali siano DE FACTO enti pubblici, anche se dovesse bastare notare come tutte le banche centrali siano state costituite per legge. Il principio di queste "teorie signoraggiste" è che lo stato sarebbe un ente buono e caritatevole, ma è messo in croce da potenti privati; dunque lo stato non ha colpe di tutto questo perchè non ha "potere" in merito. Purtroppo la propaganda dispone sempre di grandi altoparlanti e grandi oratori, per questo le acque rimangono confuse e le menti ancor più confuse. Per una confutazione più approfondita del pensiero Greenbacker, cliccate qui.
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di Gary North


Ci sono persone che dicono che Abraham Lincoln si oppose al settore bancario centrale. È vero il contrario.

Lincoln era in lizza per il potere legislativo nel 1832 come sostenitore di Henry Clay e di quello che Clay definiva il sistema americano: tariffe elevate, denaro federale per avviare progetti di lavori pubblici ed una banca centrale.

Al Congresso Clay era il principale sostenitore della Seconda Banca degli Stati Uniti. Nel 1816 la banca aveva ottenuto l'atto istitutivo dal governo federale. Era valido per 20 anni. Sarebbe scaduto nel 1836. Clay cercò di ottenere il rinnovamento dell'atto molto prima, nel 1832. Il Congresso si schierò con Clay, ma il presidente Jackson pose il veto sulla proposta di legge. Clay non aveva abbastanza voti per ignorare il veto.

Clay promise di sconfiggere Jackson l'autunno successivo. Ottenne la nomina dei National Republicans, che aveva perso nel 1828 con John Quincey Adams. Jackson aveva vinto nel 1828. Clay fece della Banca la principale questione politica alle elezioni del 1832. Jackson sconfisse Clay.

Anche Lincoln perse.

Clay nel 1833 contribuì a formare il Whig Party. Lincoln fu eletto al Congresso come Whig nel 1846 ma solo per un termine.

C'erano due tradizioni negli Stati Uniti nel 1832: i jeffersoniani e gli hamiltoniani. Nelle elezioni del 1832, le due tradizioni si scontrarono consapevolmente. Fino all'insediamento di Lincoln nel 1861, la tradizione jeffersoniana era dominante negli Stati Uniti. Dopo di che solo Grover Cleveland fu consapevolmente jeffersoniano.



PAUL WARBURG

Questo fa da sfondo alla storia poco conosciuta di un uomo le cui idee hanno dato i natali al Federal Reserve System, un immigrato di nome Paul Warburg. Veniva da una distinta famiglia di banchieri in Germania. Sposò la figlia del fondatore della Kuhn-Loeb, ed a partire dal 1902 divenne una figura importante in tale banca di investimento, l'anno in cui arrivò negli Stati Uniti.

Favorì la creazione di una banca centrale lungo le linee delle banche centrali europee. Iniziò a fare pubblicità a questo sistema nel 1902. Lo promosse pubblicamente anche nei primi mesi del 1907, poco prima del panico bancario. Scrisse: "I difetti e le esigenze del nostro sistema bancario," New York Times, 6 gennaio 1907. La tempistica lo rese una figura chiave nei sei anni di dibattito sulla creazione di una banca centrale.

La sua grande occasione arrivò nel 1910. Fu resa possibile dal senatore repubblicano del Rhode Island, Nelson Aldrich, ampiamente conosciuto come il senatore di John D. Rockefeller. (Il nipote è stato chiamato come lui: Nelson Aldrich Rockefeller.) Dopo il panico del 1907, Aldrich venne nominato presidente della National Monetary Commission. Condusse una squadra in Europa per studiare le banche centrali europee. Questo lo convertì. Usò la sua influenza nel 1910 per promuovere tale idea. Nel novembre del 1910 invitò Warburg ad una riunione segreta a Jekyll Island in Georgia, dove una mezza dozzina di uomini gettarono le basi del Federal Reserve Act. Entrambi rappresentavano Rockefeller e J. P. Morgan. Warburg era il cervello del gruppo.

Nel gennaio 1911 Warburg scrisse un articolo che venne pubblicato in Proceedings of the Academy of Political Science in the City of New York, Vol. 1, No. 2. Il titolo : "A United Reserve Bank of the United States." Faceva parte di un simposio: "La riforma della valuta." Negli ultimi tre paragrafi, pagine 340-42, Warburg scrisse quanto segue.

Non esiste alcuna buona ragione per cui le banche esistenti dovrebbero opporvisi. Ovunque è stata istituita una banca centrale, nonostante in un primo momento gli interessi costituiti hanno cercato di evitarne la creazione. Vedevano solo il pericolo di un cambiamento nelle condizioni di business che, anche se cattive in generale, sono state redditizie per loro. Hanno riconosciuto solo più tardi che questo cambiamento permetteva loro di trattare i loro business in sicurezza e di ingrandirli anche. Nessuno di questi paesi, in cui l'opposizione ha messo i bastoni tra le ruote ad una banca centrale, si muoverebbe per cancellarla poiché riscuoterebbe il minimo supporto. Né il socialismo né il capitalismo ne farebbe a meno; è diventata una delle parti fondamentali della vita economica delle nazioni moderne, come il telegrafo o la ferrovia.

Sarebbe ripugnante per il cosiddetto spirito americano? E' un'istituzione anti-americana? La nostra opinione è che si tratta di un insulto ed una calunnia agli americani affermare che sono moralmente o politicamente inadatti per adottare un sistema che si è dimostrato efficiente per Russia, Giappone, stati balcanici ed alcune delle repubbliche sudamericane, ed anche la Cina sta seriamente pensando di crearlo nel prossimo futuro. Noi crediamo che le persone si sveglieranno dall'umiliazione delle condizioni attuali e richiederanno senza incertezze una profonda modernizzazione del nostro sistema. Siamo propensi a pensare che l'ignoranza su cosa significhi davvero una banca centrale è la vera responsabile per l'antagonismo popolare ad un tale sistema. I buoni cittadini americani, che due generazioni fa hanno vissuto la dissoluzione dell'ultima Banca degli Stati Uniti e hanno avuto più familiarità con la sua storia rispetto alle persone di oggi, non la ritennero un'istituzione anti-americana. A questo proposito il primo discorso politico di Abraham Lincoln, che consegnò a New Salem nel 1832, può essere di un certo interesse. Disse:

"Amici e concittadini:

Sono Abe Lincoln. Ho acconsentito a diventare un candidato per la legislatura. I miei principi politici sono chiari e semplici. Credo in una Banca degli Stati Uniti; credo in una tariffa di protezione; credo in un sistema di miglioramenti interni, e sono contro la schiavitù umana. Se su questa piattaforma mi potete dare i vostri suffragi, ve ne sarò molto grato. Se no, niente di male, e vi porgo i miei distinti saluti, ABE LINCOLN."

Settantasette anni fa emergeva questo uomo semplice, con il suo istinto infallibile, che stabilì questo straordinario programma di cui solo una singola parte, "una Banca degli Stati Uniti," resta da realizzare. Speriamo che sarà il fiore all'occhiello della nostra generazione il raggiungimento di questo passo in avanti degli Stati Uniti.

La versione di Aldrich del disegno di legge non passò, ma la versione dei democratici, quasi identica, venne approvata a fine dicembre 1913, poco prima della pausa natalizia. Wilson la rese legge lo stesso giorno. Il terzo pilastro della piattaforma di Lincoln venne infine reso legge.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


8 commenti:

  1. È sempre storia di potere vs libertà. Ed il potere è sempre truffaldino.

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  2. http://www.zerohedge.com/news/2013-11-12/former-fed-quantitative-easer-confesses-aplogizes-i-can-only-say-im-sorry-america

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  3. http://www.zerohedge.com/news/2013-11-11/what-confidential-1974-memo-paul-volcker-reveals-about-americas-true-views-gold-rese

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  4. I link che ho postato dimostrano quanto sia vero e concreto tutto ciò che viene scritto e commentato in questo blog e da parte dei libertarian americani di Ron Paul e da parte degli economisti della Scuola Austriaca (mises.org).

    C'è tutto: il potere contemporaneo (ed i suoi collegati) che vuole conservarsi nonostante tutti gli abusi e gli errori/orrori compiuti. E, dall'altra parte, la dura replica della realtà che bussa sempre più forte alle sue porte.
    Assistiamo, in questi anni, all'incrinarsi inesorabile di quelle porte.
    Chi riesce a vedere lo scenario macro sa che deve allontanarsi il più possibile dal crollo.

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  5. Ciao Dna.

    Io ricordo una simpatica "metafora" che North usò non appenna venne annunciato il primo QE: il quantitative easing è come curare la diarrea con un cerotto. La cosa divertente è che quando salta fuori la verità su come sono andate le cose, e come stanno ora in conseguenza di decisioni passate, tutto procede come prima. Oro? Orrore! La maggior parte pensa alla "deflazione" (non sapendo nemmeno cosa voglia dire in questo contesto) massacrante, tralasciando come siano stati truffati (nero su bianco da come leggiamo da questi documenti!). Ma ancora non basta per tirare via le poltrene dai pianificatori centrali. A questo punto solo il dolore economico potrà dare un sussulto a questo panorama sociale decadente.

    ...ma c'è chi non ne è convinto: http://youtu.be/riPTAmgnk9c

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  6. questo è il miglior north… che scende fino al dettaglio e non te ne lascia passare una! appena letto il titolo ho capito che non poteva che essere lui

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  7. La storia della federal reserve è stata raccontata molto bene da David Griffin. Su YouTube esiste un lungo filmato (http://www.youtube.com/watch?v=Dba9OY0QatU)ricavato dal suo libro. Se avete una certa conoscenza dell’inglese, vale la pena guardarlo.

    Enrico
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    http://pulgarias.wordpress.com

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  8. Ciao Enrico.

    Vero, il libro di Griffin è uno dei migliori testi in circolazione che sottolinea davvero la reale natura della Federal Reserve. E soprattutto affronta quello che la maggior parte degli economisti ignora volutamente: è un cartello. Infatti sin da quando iniziano a studiare, i loro libri di testo universitari sono l'esempio lampante di schizofrenia intellettuale dato che trattano l'argomento "Federal Reserve" in un capitolo separato da quello sui "cartelli."

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