martedì 4 giugno 2019

L'unico modo reale per “aggiustare” il capitalismo





di Bill Bonner


YOUGHAL, IRLANDA - I mercati azionari mondiali sono già scesi di oltre $2.000 miliardi, presumibilmente a causa delle "preoccupazioni per la guerra commerciale".

E ora i dazi sono aumentati: $200 miliardi di importazioni cinesi ora subiscono prelievi del 25%, salendo dal precedente 10%. I mercati esteri stanno scendendo un po' di più, ma non in modo catastrofico.

Questi negoziati sono una grande perdita di tempo, da un punto di vista economico, ma sembrano aver aiutato l'approvazione nei confronti di Donald Trump. Non c'è niente come una guerra,- anche una guerra commerciale, per radunare le masse.

Ciò che non lo aiuterà è un grande, prematuro crash del mercato. Trump vuole incolpare la FED per la prossima recessione. Non può permettersi di innescarla ora...

La nostra ipotesi è che gli investitori si aspettino ancora un accordo con la Cina e un'ulteriore ipotesi è che Donald si assicurerà che ne ottengano uno.

Ma aspetteremo e vedremo...



Capitalismo politicamente corretto

Nel frattempo torniamo a Warren Buffett e Charlie Munger.

La saggezza ha un prezzo: invecchiamo, ma alcune persone la pagano cara... e ottengono poco nonostante tutti i soldi fatti.

Buffett aveva ragione sul tempo e sull'amore: queste sono le cose che contano davvero. Ma Buffett e il suo compare di lunga data, Munger, hanno entrambi torto su ciò che pretendono di capire meglio: il capitalismo.

Il capitalismo si sta prendendo un sacco di critiche recentemente. Naturalmente Alexadra Ocasio-Cortez, Elizabeth Warren e Bernie Sanders sono contrari. Vanno a caccia di voti dicendo di poter elargire pasti gratis. Mentre il capitalismo si tiene ben lontano dal promettere una cosa del genere.

Ma anche i ricchi sembrano essergli contrari. Non condannano il capitalismo, vogliono solo aggiustarlo... migliorarlo... renderlo più gentile e politicamente corretto.

Non eravamo consapevoli di quanto fosse pervasiva questa frase finché qualche anno fa non siamo stati ad una conferenza. Gli organizzatori volevano un dibattito tra coloro che volevano "aggiustarlo", persone che abbracciavano il "capitalismo cosciente", ed i capitalisti "incoscienti".

Pensavano che il sottoscritto sarebbe stato un buon sostenitore del secondo tipo di capitalismo, così lo hanno messo contro John Mackey, fondatore e CEO di Whole Foods, che è praticamente un santo.

Ci siamo subito resi conto che si trattava di una battaglia persa. Chi potrebbe essere contro un ambiente più pulito, salari migliori e un'impresa più responsabile? E perché le corporazioni non dovrebbero essere "consapevoli" di questi obiettivi e fare ciò che possono per raggiungerli?

Che tipo di mostro avrebbe preso l'altro lato di tale discussione?

Beh... il sottoscritto.



Aggiustare il capitalismo

Abbiamo provato la derisione, lo scetticismo e l'incredulità; abbiamo provato il sarcasmo... l'indignazione... e la presa in giro. Niente ha funzionato

Non potevamo spiegare facilmente perché il capitalismo dovrebbe essere indifferente alle preoccupazioni e alle mode della vita contemporanea.

E dire così ci mette in disaccordo, non solo con Mackey, ma con quasi tutti.

Solo nelle ultime settimane, oltre a Buffett, molte delle star del capitalismo (tra cui Ray Dalio, Jamie Dimon, Bill Gates, Steve Schwarzman e Howard Schultz) si sono svegliate tutte insieme e volevano aggiustarlo.

Ad esempio, in un articolo sul Wall Street Journal Buffett ha aperto la porta ad un'imposta sul reddito più elevata per alleviare il problema della disuguaglianza. In altre parole, Buffett è "consapevole" di chi dovrebbe ottenere cosa.

Ma ciò che spiega la maggior parte delle fortune dei miliardari di oggi non sono le "uova d'oro" del capitalismo onesto, ma le uova marce del capitalismo clientelare.

E questo è aggiustabile... non attraverso la generosità della legislatura... dando via il denaro degli altri ai gruppi privilegiati... ma lasciando che il capitalismo onesto funzioni di nuovo.

A questo proposito il compare di Buffett, Charlie Munger, coglie meglio il succo diquesta storia. Per quanto riguarda la disuguaglianza, "andrebbe via da sola", ha detto. Ha ragione su questo.

Lasciate che la FED annunci che non è più responsabile di mantenere gonfiati i prezzi degli asset. Nel giro di poche ore, i ricchi perderebbero la metà... forse anche tre quarti... della loro ricchezza. Problema risolto!



Capitalismo accidentale?

Ma anche Munger non è un fan del capitalismo vero. Ecco cosa dice della crisi del 2008:
Eravamo nei guai. Eravamo alla vigilia di una grande recessione che avrebbe potuto trasformarsi in una Grande Depressione, seguita poi dall'ascesa di persone come Adolf Hitler e così via. Avevamo di fronte una vera catastrofe.

Non abbiamo mai stampato tanto denaro e speso così velocemente e indebitatoci così tanto come accaduto sin da allora. Era ed è un territorio inesplorato, e nessuno sapeva per certo come avrebbe funzionato.

Nessuno stava cercando di arricchire i ricchi. Era solo un sottoprodotto accidentale di una decisione statale corretta fatta su una base bipartisan.

Un'emergenza? Dov'era il fuoco? Il mercato stava semplicemente correggendo gli errori degli ultimi 30 anni, inclusi gli errori principali della FED: mantenere i tassi troppo bassi per troppo tempo... lasciarli salire per cercare di sgonfiare la bolla che aveva causato... rigonfiare la bolla con più tagli dei tassi.

Un incidente? Sì e no.

Potrebbe essere stato un errore in buona fede quando i federali hanno creato soldi falsi nel 1971 rimuovendo il tessuto connettivo tra l'oro e il biglietto verde, ma nel 2008 sapevano cosa stavano facendo.

All'epoca il CEO di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, parlò con il capo del Tesoro statunitense Hank Paulson almeno due dozzine di volte.

Ponetevi questa domanda: se le politiche della FED avessero tagliato a metà i prezzi delle azioni, delle obbligazioni e degli immobili... il programma sarebbe continuato per un altro anno, per non parlare di 10 anni?

Bipartisan? È incredibile quante persone appoggeranno un programma che sposta $30.000 miliardi nella loro direzione.

Ed è così che il capitalismo "cosciente" funziona davvero: trucca il gioco. Le persone si infilano gli assi nelle maniche e fingono di proteggerci da Adolf Hitler.

Sistemano a loro modo il mazzo, affermando che si tratta di rendere più felici gli impiegati o più verde il pianeta. Danno alle carte come meglio gradiscono.



Il vero capitalismo

I capitalisti sono coscienti, infatti cercano sempre di ottenere i risultati che vogliono... e non si preoccupano di barare quando possono farla franca.

Il capitalismo vero, d'altra parte, non è cerebralmente morto; non ha mai avuto un cervello, tanto per cominciare. Non importa cosa pensiate, non importa quello che volete, non gliene frega niente del pianeta... dell'impiegato... dell'azienda... o dei suoi proprietari. Il capitalismo non ha una destinazione in mente e non lo saprebbe se arrivasse lì.

E la disuguaglianza? Il capitalismo non si preoccupa del risultato; si preoccupa solo del processo.

Di recente gli organizzatori del grande dibattito capitalistico, che ora lo definiscono tra "capitalismo cosciente e pura avidità", sono tornati alla ribalta. Hanno chiesto se avremmo preso di nuovo le parti della "pura avidità".

Abbiamo respinto l'invito con questa nota:
Tutti sono avidi, capitalisti e non, ma il capitalismo stesso non lo è perché è incosciente. È organico... come un virus... irriflessivo e non orientato. Non intende né far del bene, né far danno.

Un piano invece è cosciente, l'omicidio premeditato è cosciente, le guerre commerciali sono coscienti. Ma il capitalismo è in coma e non appena lo si sveglia, non è più capitalismo... è clientelismo, o socialismo, o corporativismo, o benevolenza coercitiva. Cioè, il capitalista non dà più ai clienti quello che vogliono; dà loro ciò che vuole che abbiano.

Ecco perché la famosa mano di Adam Smith è "invisibile". Il capitalista non sa cosa vuole il cliente... o cosa dovrebbe dargli. Lascia che "la mano invisibile" lo guidi.

Entro i limiti della decenza, un capitalista dovrebbe preoccuparsi solo di fare soldi e l'unico modo onesto per fare soldi è non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. Non volete migliorare la loro vita o creare un mondo migliore... non sapreste come farlo.

Dovete solo provare a fornire un servizio o un prodotto migliore... e soddisfare il cliente. Lasciate che vi dica cosa fare. Qualsiasi intrusione "cosciente" nel capitalismo è vanità.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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