giovedì 29 aprile 2021

In Endgame Thanos passa dall'essere malthusiano all'essere rivoluzionario

 

 

di Jordan J. Ballor

Dopo il secondo fine settimana in cui è uscito, i registi di Avengers: Endgame hanno dichiarato che gli spoiler sono concessi, quindi è tempo di riprendere da dove avevamo lasciato ed esplorare lo sviluppo del malvagio Thanos da Infinity War a Endgame.


Il punto di vista neo-malthusiano di Thanos

Come ho già avuto modo di dire, il punto di vista di Thanos in Infinity War è neo-malthusiano:

La sua adesione dogmatica al credo neo-malthusiano richiede che egli compia un sacrificio, prima della sua stessa figlia e poi della metà dell'intero cosmo.

Ma in Endgame Thanos scopre che quelli rimasti dopo lo schiocco di dita non lo acclamano come un salvatore, come qualcuno che si è sobbarcato l'onere di fare il lavoro sporco e che dovrebbe quindi essere lodato. Invece continuano a resistere, anche anni dopo. Così Thanos si adegua: niente più mezze misure. La sua misericordia nell'eliminare metà del cosmo era un difetto.

Invece, dice Thanos, deve rifare tutto l'universo da zero. Coloro che ricordano il modo in cui le cose andavano e tenevano a coloro che sono morti, non sarebbero mai in grado di accogliere la nuova normalità. Quindi, invece di sbarazzarsi di metà degli esseri viventi, Thanos decide di voler usare il Guanto dell'Infinito per creare un mondo ed un ordine completamente nuovi.


Ciò che è vecchio è ora di nuovo nuovo

Proprio come il Thanos di Infinity War che universalizza la visione neo-malthusiana, il Thanos di Endgame universalizza una visione rivoluzionaria del mondo. Qui possiamo pensare alla "nuova umanità" promessa da Rousseau e Marx, un'umanità liberata dalle catene del passato e dalle costrizioni della civiltà. Se il Thanos di Infinity War è una specie di Paul Ehrlich cosmico, allora il Thanos di Endgame è una specie di Stalin cosmico.

Come dice Lester DeKoster in Communism & Christian Faith:

È inconcepibile come un marxista che abbia vissuto prima e durante la rivoluzione possa entrare in una società senza classi. Come potrebbe accettare il "nuovo uomo" al posto di quello che era stato formato da tutte le tensioni della lotta di classe? E se introducesse nella nuova società una delle vestigia del passato, diventerebbero germi da cui potrebbe svilupparsi ancora una volta il male.

Questa è la verità che realizza il Titano impazzito in Endgame e si impegna ad essere l'artefice di un mondo completamente nuovo, in cui tutte le vestigia di quello antico, della sua gente, della sua storia, dei suoi ricordi, vengono sradicati. Almeno Thanos salta altre mezze misure, come i gulag ed i ​​campi di rieducazione. E, ahimè, ciò che è vecchio viene fatto passare per nuovo per l'ennesima volta.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/

 

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