Il manoscritto fornisce un grimaldello al lettore, una chiave di lettura semplificata, del mondo finanziario e non che sembra essere andato “fuori controllo” negli ultimi quattro anni in particolare. Questa è una storia di cartelli, a livello sovrastatale e sovranazionale, la cui pianificazione centrale ha raggiunto un punto in cui deve essere riformata radicalmente e questa riforma radicale non può avvenire senza una dose di dolore economico che potrebbe mettere a repentaglio la loro autorità. Da qui la risposta al Grande Default attraverso il Grande Reset. Questa è la storia di un coyote, che quando non riesce a sfamarsi all'esterno ricorre all'autofagocitazione. Lo stesso è accaduto ai membri del G7, dove i sei membri restanti hanno iniziato a fagocitare il settimo: gli Stati Uniti.
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(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/le-stablecoin-in-soccorso-del-dipartimento)
“Digital Money” era il titolo della presentazione del TBAC al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti il 30 aprile 2025, un argomento importante che vale la pena discutere. Il TBAC, acronimo di Treasury Borrowing Advisory Committee, è composto da esperti di investimento provenienti dalle principali banche, broker, hedge fund e compagnie assicurative. Il più delle volte questa commissione informa lo staff del Tesoro sulle condizioni di mercato e formula raccomandazioni sull'emissione di debito. Le raccomandazioni del gruppo hanno in genere un peso significativo per il Dipartimento del Tesoro americano. Nella sua riunione più recente il TBAC ha discusso di denaro digitale, meglio conosciuto come stablecoin, come “nuovo meccanismo di pagamento” che può avvantaggiare il Dipartimento del Tesoro americano generando “una domanda significativamente maggiore” di obbligazioni sovrane.
Considerato che il denaro digitale è ormai una realtà e che il TBAC fornisce consulenza al Dipartimento del Tesoro americano in merito, vale la pena riassumere la relazione del TBAC e discutere di come potrebbe avere un impatto sul mercato dei titoli del Tesoro e cambiare il sistema finanziario.
Per maggiori informazioni sulla digitalizzazione degli asset, che potrebbero aiutarvi a comprendere meglio le stablecoin, vi consigliamo di leggere il nostro articolo Tokenizzazione: la nuova frontiera per i mercati dei capitali.
Cosa sono le stablecoin?
Le stablecoin sono un tipo unico di crittovaluta progettato per mantenere un valore costante. A differenza della maggior parte delle crittovalute, come Bitcoin, il cui valore oscilla notevolmente, le stablecoin puntano a fluttuazioni di prezzo prossime allo zero. In genere, il valore delle stablecoin è ancorato a una valuta, come il dollaro statunitense.
Poiché il loro valore è pressoché costante, le stablecoin sono molto più adatte alle transazioni digitali rispetto ad altre crittovalute. Analogamente ai fondi del mercato monetario e ai conti di risparmio/conti correnti nell'ecosistema finanziario tradizionale, le stablecoin fungono da riserva di valore nell'ecosistema delle valute digitali.
Per raggiungere la stabilità chi emette stablecoin garantisce i propri token con dollari, titoli del Tesoro americani, accordi di riacquisto (repo) e altri asset. Tra le stablecoin più note ci sono Tether (USDT) e USD Coin (USDC). Sono ampiamente utilizzate nella finanza decentralizzata (DeFi) e per i pagamenti transfrontalieri grazie alla loro bassa volatilità e alla compatibilità con le reti blockchain.
Il grafico qui sotto indica che oltre l'80% degli asset a copertura di Tether è costituito da liquidità, equivalenti della liquidità e altri depositi a breve termine. Il restante 20% è costituito da asset più rischiosi di quelli che la maggior parte dei fondi del mercato monetario può detenere.
Le stablecoin offrono transazioni più rapide ed economiche rispetto al sistema bancario tradizionale. Facilitano inoltre l'inclusione finanziaria per le persone che non hanno accesso ai servizi bancari convenzionali. Infine fungono da “denaro contante” nel mondo delle crittovalute, consentendo transazioni digitali o semplicemente detenere fondi nel mercato digitale senza un rischio minimo di fluttuazioni di valore.
Secondo la relazione del TBAC:
Le stablecoin sono asset digitali progettati per mantenere un valore stabile ancorando il loro valore a un asset di riserva, come la valuta fiat (USD). La stabilità prevista delle stablecoin le ha rese un elemento chiave per i pagamenti e come riserva di valore negli ecosistemi on-chain.
Il grafico qui sotto, tratto dalla relazione sopraccitata, mostra che alcune stablecoin sono incredibilmente sicure, in quanto supportate da titoli del Tesoro americani, transazioni repo e fondi del mercato monetario. Tuttavia, proseguendo lungo il grafico, si scopre che altre utilizzano asset più rischiosi, come algoritmi e smart contract.
Benefici per il Dipartimento del Tesoro americano
La presentazione del TBAC analizza come le stablecoin potrebbero apportare benefici al Dipartimento del Tesoro americano.
Secondo un diagramma nella relazione, mostrato di seguito, attualmente ci sono circa $234 miliardi in stablecoin. Il TBAC ritiene che questo numero potrebbe moltiplicarsi fino a $2.000 miliardi entro il 2028. Si stima che circa $120 miliardi in Buoni del Tesoro siano oggi garanzia delle stablecoin. Inoltre, sulla base della sua stima di $2.000 miliardi per la crescita delle stablecoin, ritiene che oltre $1.000 miliardi in Buoni del Tesoro potrebbero essere utilizzati per sostenere la crescita futura.
Se fosse vero, un simile afflusso significherebbe che chi emette stablecoin deterrebbe più titoli del del Tesoro americani rispetto al Regno Unito ($779 miliardi) e alla Cina ($765 miliardi), rispettivamente il secondo e il terzo maggiore detentore sovrano di titoli del Tesoro americani. Solo il Giappone ne deterrebbe di più, con $1.130 miliardi.
Cambiamento dei modelli di emissione dei titoli del Tesoro americani
Il TBAC considera l'aumento della domanda uno sviluppo positivo per i finanziamenti del Dipartimento del Tesoro americano. A suo avviso, potrebbe potenzialmente ridurre i rendimenti fornendo una nuova base di acquirenti. Inoltre la diversificazione dagli acquirenti esteri sostiene maggiormente la stabilità fiscale degli Stati Uniti e rafforza il dominio globale del dollaro.
Una domanda aggiuntiva di Buoni del Tesoro pari a $1.000 miliardi richiederebbe probabilmente un cambiamento nelle modalità di emissione del debito da parte del Dipartimento del Tesoro americano. Un aumento dell'offerta di Buoni del Tesoro americani per soddisfare la nuova domanda si tradurrebbe in una minore emissione di titoli a più lungo termine. A parità di altre condizioni, tale risultato dovrebbe portare a tassi d'interesse a lungo termine più bassi. Tuttavia spostare una maggiore emissione da scadenze più lunghe a scadenze più brevi introduce dei rischi: ad esempio, potrebbe essere costoso se la curva dei rendimenti si invertesse e i tassi a breve termine superassero quelli a lungo termine.
Il GENUIS Act
Il GENUIS Act, una legge proposta a febbraio, impone a chi emette stablecoin di mantenere riserve in rapporto uno a uno con asset di alta qualità. GENIUS sta per “Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins”. La legge menziona esplicitamente i Buoni del Tesoro statunitensi con scadenza inferiore a 93 giorni; inoltre cerca di limitare la capacità delle stablecoin di offrire rendimenti.
Il seguente tweet del promotore del disegno di legge, il senatore Bill Hagerty, riassume i vantaggi del GENIUS Act.
The GENIUS Act:
— Senator Bill Hagerty (@SenatorHagerty) May 29, 2025
1️⃣ Brings America’s payment system into the 21st century
2️⃣ Cements U.S. dollar dominance
3️⃣ Protects customers
4️⃣ Increases demand for U.S. treasuries
Rischi bancari
Mentre il Dipartimento del Tesoro americano potrebbe beneficiare di nuova domanda, le banche potrebbero risentirne. Se le stablecoin offrono rendimenti competitivi, alcuni clienti delle banche tradizionali potrebbero optare per la loro comodità, pertanto le banche dovrebbero aumentare i rendimenti per mantenere i depositi presso di esse, altrimenti rischierebbero di perdere una fonte di finanziamento vitale.
Tenete presente che le banche utilizzano i depositi per erogare prestiti, pertanto livelli inferiori di depositi potrebbero comportare una riduzione dei prestiti a lungo termine e, di conseguenza, una crescita economica più lenta.
La FED
La FED è attualmente in grado di utilizzare i tassi d'interesse e il suo bilancio per influenzare significativamente i prestiti bancari, che a loro volta influenzano direttamente l'offerta di moneta. Tuttavia è importante ricordare che la FED non stampa denaro, tutto il denaro viene prestato tramite la riserva frazionaria delle banche commerciali. La FED fornisce riserve alle banche, incentivandole a prestare denaro.
Se le banche svolgono un ruolo minore, la capacità della FED di influenzare l'economia attraverso le sue operazioni di riserva potrebbe ridursi. Pur avendo un controllo minore sulla massa monetaria, potrebbe anche essere più difficile per la FED supportare le istituzioni non bancarie nel mondo delle crittovalute durante una crisi.
Per evitare una crisi causata dalle stablecoin, il governo statunitense dovrà emanare requisiti rigorosi per quanto riguarda il tipo di garanzia e l'ammontare delle riserve a supporto delle stablecoin.
Riepilogo
La FED e il Dipartimento del Tesoro statunitense faranno tutto il possibile per garantire che quest'ultimo raggiunga i costi di finanziamento più bassi possibili. Come abbiamo scritto nel nostro pezzo d'opinione intitolato Bank Regulators Will Help The Treasury:
Secondo un articolo del Financial Times intitolato, US Poised To Dial Back Rules Imposed In Wake of 2008 Crisis, le autorità di regolamentazione bancaria statunitensi si stanno preparando a ridurre i requisiti patrimoniali delle banche. Di particolare interesse per il mercato obbligazionario è il coefficiente di leva finanziaria supplementare, meglio noto come SLR. A differenza di altre norme sul capitale basate sul rischio a cui aderiscono le banche, l'SLR applica un requisito patrimoniale minimo a tutte le attività di bilancio delle banche. La norma è stata introdotta nel 2014 per limitare un'eccessiva leva finanziaria.
Ridurre i coefficienti di leva finanziaria per le banche più grandi aumenterà la loro capacità di detenere più titoli del Tesoro americani. Allo stesso modo le stablecoin, coperte dai titoli del Tesoro statunitensi, offrono un'ulteriore fonte di finanziamento per il Dipartimento del Tesoro americano.
Le stablecoin e il concetto di moneta digitale rappresentano un cambiamento significativo rispetto al sistema attuale. Sebbene la moneta digitale presenti numerosi rischi, presenta anche delle potenzialità. Commissioni di transazione più basse e transazioni più rapide sono due di questi vantaggi. Naturalmente, come accennato in precedenza, un nuovo acquirente per i titoli del Tesoro statunitensi rappresenta un altro vantaggio significativo.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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