mercoledì 4 agosto 2010

Il tesoro degli Stati Uniti sta evaporando

Il vigore dello Stato? La guerra. La rovina del popolo? Lo Stato e la guerra. La cosa bizzarra poi è quando, al momento dello "scrocettamento folle", ci si dimentica come quelle stesse persone che compongono il "leviatano statale", considerate poco prima ladre e assassine, diventino l'unico motivo per la prosecuzione della società.
Qualcuno chiedeva qualche tempo fa quale fosse il senso della vita: ora più che mai l'asservimento.

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di Paul Craig Roberts


La casa bianca sta sbraitando come un maiale. Il rilascio dei documenti da parte di WikiLeaks sulla guerra in Afghanistan "mette le vite dei nostri soldati e di quelle dei nostri alleati in pericolo".

Che scemenza. E' la gerra di Obama che mette in pericolo le vite dei soldati ed il comportamento codardo e da fantoccio degli Stati "alleati", che prestano servizio come mercenari per gli Stati Uniti, a mettere in pericolo la vita dei soldati.

Ricordate che c'è stato qualcuno nell'esercito statunitense che ha lasciato trapelare i documenti a WikiLeaks. Ciò significa che c'è una scintilla di ribellione all'interno dell'impero stesso.

E giustamente. I documenti trapelati mostrano che gli Stati Uniti hanno commesso numerosi crimini di guerra e che il governo e l'esercito statunitense hanno mentito per insabbiare il fallimento delle loro politiche. Queste sono le rivelazioni che Washington avrebbe voluto tenere segrete.

Se ad Obama fossero interessate le vite dei nostri soldati, non li avrebbe mandati in guerra, lo scopo della qualle non riesce nemmeno ad identificare. In precedenza nel suo governo, Obama ha ammesso che egli non conosceva in cosa consistesse la missione in Afghanistan. Aveva promesso di scoprire gli scopi della missione e di rivelarlo, ma non l'ha mai fatto. Dovo aver ricevuto una lavata di capo dal complesso militare e della sicurezza, che riciclano i profitti della guerra in contributi per le campagne politiche, Obama semplicemente ha dichiarato che la guerra fosse "necessaria". Nessuna ha mai spiegato il perchè della sua necessarietà.

Il governo non può spiegare questo fatto, perchè non è necessario che il popolo americano lo sappia. Ogni ragione necessaria per la guerra ha a che fare con l'arricchimento di ristretti interessi privati e con programmi tenuti segreti. Se tali programmi fossero dichiarati e se fossero identificati quali interessi privati fossero favoriti, perfino il gregge americano potrebbe ribellarsi.

Il governo Obama ha fatto della guerra il business d'America. L'intensificazione degli eventi in Afghanistan è andata a braccetto con attacchi di droni in Pakistan e con l'uso di forze delegate a condurre guerre in Pakistan e Nord Africa. Attualmente gli Stati Uniti stanno conducendo esercitazioni navali provocatorie al largo delle coste di Cina e Nord Corea e stanno istigando la guerra tra la Colombia ed il Venezuela in Sud America. Il precedente direttore della CIA Michael Hayden ha dichiarato il 25 luglio che un'attacco sull'Iran sembri inevitabile.

Con la stampa e la TV imprigionate, perchè Washington semplicemente non ci dice che il paese è in guerra senza affrontare il problema della guerra? In questo modo l'industria delle munizioni licenzierebbe i suoi lavoratori e si metterebbero gli stanziamenti militari direttamente negli utili. Potremmo evitare i crimini di guerra e le vite sprecate dei nostri soldati.

L'economia statunitense ed il benessere degli americani sono sacrificati per le guerre del governo. Gli Stati sono a pezzi e licenziano insegnanti. Perfino la "ricca" California, precedentemente propagandata come "la settima più grande economia del mondo", è ridotta ad emanare elaborate leggi ed a tagliare la paga dei suoi dipendenti pubblici al salario minimo.

Stanziamenti supplementari di guerra sono diventati una consuetudine, ci si appella al deficit di bilancio solo quando bisogna bloccare ogni aiuto verso gli americani -- ma non per Israele. Il 25 luglio il giornale israeliano, Haaretz, riportò che gli Stati Uniti ed Israele avevano firmato un'accordo multi miliardario con la Boeing per munire Israele di un sistema missilistico.

Gli americani non possono ricevere nessun aiuto da Washington, invece l'ambasciatrice statunitense all'ONU, Susan Rice, ha dichiarato che l'impegno di Washington alla sicurezza di Israele "non è negoziabile". L'impegno di Washington verso la California e la sicurezza del resto di noi è negoziabile. La spesa bellica ha fatto salire il deficit di bilancio ed il deficit preclude ogni aiuto agli americani.

Con gli Stati Uniti che finiscono da soli in bancarotta a causa delle guerre, la Cina, il creditore più grande dell'America, se l'è presa con l'affidabilità creditizia statunitense. Il capo dell'agenzia d'affidabilità di credito più grande della Cina ha dichiarato: "Gli Stati Uniti sono insolventi e stanno affrontando la bancarotta come una nazione puramente debitrice".

Il 12 luglio Niall Ferguson, uno storico degli imperi, ha avvertito che l'impero americano potrebbe collassare improvvisamente, a causa della debolezza derivata dai suoi enormi debiti e che tale collasso potrebbe essere più vicino di quanto si pensi.

Sorde, mute e cieche, le ciance della politica di Washington su circa "trenta e più anni di guerra".


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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