lunedì 9 agosto 2010

Denaro: importanza, origini ed operazioni #1


Superbo saggio di Rothbard che espone l'utilità del denaro e le connessioni che scaturiscono dal suo utilizzo nella società. Semplice, intuitivo e leggero; un'analisi profonda, ed allo stesso tempo facilmente assimilabile anche dai profani dell'economia, di quel mezzo di scambio tanto "disprezzato" poichè malamente compreso. Buona lettura.

Parte uno di quattro.
_______________________________________________


di Murray N. Rothbard


I. Denaro: origini ed importanza


1. L'importanza del denaro

Oggi le cifre sulla fornitura di denaro invadono la stampa finanziaria. Ogni venerdì gli investitori guardano col fiato sospeso le ultime cifre del denaro e Wall Street di solito reagisce all'apertura del lunedi seguente. Se la fornitura di denaro è andata su bruscamente, i tassi di interesse possono o non possono muoversi verso l'alto. La stampa è satura di lugubri previsioni di azioni della Federal Reserve, o di regolamentazioni di banche ed altri istituti finanziari.

Questa vicina attenzione alla fornitura di denaro è piuttosto nuova. Fino agli anni '70, durante le molte decadi dell'era keynesiana, parlare di denaro e credito bancario era lasciato alle pagine dei libri della finanza. Piuttosto si enfatizzava sul prodotto nazionale lordo e sulla politica fiscale del governo, sulle spese, sulle entrate e sui deficit. Banche e fornitura di denaro erano generalmente ignorati. Ancora dopo decadi di inflazione cronica ed accelerante -- che i keynesiani non sono stati in grado di curare -- e dopo molti periodi di "recessione inflazionistica", divenne ovvio a tutti -- perfino ai keynesiani -- che qualcosa andava storto. La fornitura di denaro quindi divenne un argomento fondamentale di cui parlare.

Ma l'individuo medio potrebbe essere confuso da così tante definizioni della fornitura di denaro. Che significano tutte le M, da M1A e M1-B fino a M8? Quale è la vera cifra della fornitura di denaro, se ogni singola di quelle può esserlo? E forse l'aspetto più importante di tutti, perchè i depositi bancari sono inclusi in tutte le varie M come una parte cruciale e dominante della fornitura di denaro? Chiunque sa che i dollari di carta, distribuiti oggigiorno esclusivamente dalla FED ed impressi con le parole "questo biglietto è una valuta a corso legale per tutti i debiti, pubblici e privati", costituiscono il denaro. Ma perchè i conti correnti sono denaro e da dove provengono? Non devono essere riscattati in denaro contante su rischiesta? Quindi perchè i conti depositati sono considerati denaro e non solo i dollari di carta dietro di essi?

Un'implicazione che semina confusione per quanto riguarda l'inclusione dei conti di deposito come una parte della fornitura di denaro, è che le banche creano denaro, loro sono, in un certo senso, industrie sforna-denaro. Ma le banche non incanalano semplicemente i risparmi che noi gli prestiamo e li imprestano a consumatori necessitanti un prestito ed a investitori produttivi? Se le banche prendono i nostri risparmi e li imprestano, come possono creare denaro? Come possono le loro passività diventare parte della fornitura di denaro?

Non c'è nessuna ragione per il profano a sentirsi frustrato se non riesce a trovare coerenza in tutto ciò. I migliori economisti classici combatterono tra di loro attraverso tutto il diciannovesimo secolo sul se o in quale senso le banconote private (ora illegali) o i depositi sarebbero o non sarebbero dovuti essere parte della fornitura di denaro. Molti economisti, infatti, sono approdati su quella che noi ora sappiamo essere la parte sbagliata del problema. Gli economisti in Inghilterra, il grande centro del pensiero economico durante il diciannovesimo secolo, erano particolarmente a rischio su questo problema. L'eminente David Ricardo ed i suoi successori della Scuola Valutaria, persero una grande opportunità di stabilire veramente la moneta forte in Inghilterra poichè non compresero mai il fatto che i depositi bancari sono parte della fornitura di denaro. Abbastanza strano fu che negli Stati Uniti, allora considerati un luogo arretrato nelle teorie economiche, gli economisti per primi insistettero che i depositi di banca, come le banconote, erano parte della fornitura di denaro. Condy Raguet, di Philadelphia, per primo puntualizzò questo nel 1820. Ma gli economisti inglesi del periodo prestarono scarsa attenzione ai colleghi americani.


2. Come inizia il denaro

Prima di esaminare cosa sia il denaro, dobbiamo occuparci dell'importanza del denaro e, prima di farlo, dobbiamo capire come il denaro sia comparso. Come Ludwig von Mises ha dimostrato in conclusione nel 1912, il denaro non può originarsi per volere dello Stato o da qualche sorta di contratto sociale stipulato da tutti i cittadini; si origina sempre e comunque da processi di libero mercato.

Prima del conio, c'era il baratto. I beni erano prodotti da quelli che erano in grado di produrli ed i loro avanzi erano scambiati con i prodotti degli altri. Ogni prodotto aveva il suo prezzo di baratto in sintonia con tutti gli altri prodotti ed ogni persona guadagnava qualcosa di cui aveva bisogno dallo scambio di un prodotto di cui necessitava di meno con uno di cui necessitava di più. L'economia del mercato volontario divenne una rete di scambi di cui mutualmente beneficiare.

Nel baratto c'erano severe limitazioni nella portata dello scambio ed inoltre nella produzione. In primo luogo per comprare qualcosa che si voleva, ogni persona doveva trovare un venditore che voleva precisamente ciò che lui aveva da scambiare. In breve se un venditore d'uova voleva comprare un paio di scarpe, doveva trovare un calzolaio che voleva, in quel momento, comprare uova. Supponiamo che il calzolaio fosse pieno di uova. Come faceva il venditore d'uova a comprarsi un paio di scarpe? Come poteva essere sicuro che potesse trovare un calzolaio a cui gli piacevano le uova?

O per porre la domanda in termini più schietti, io per vivere faccio il professore d'economia. Se volessi comprare un giornale in un mondo regolato dal baratto, dovrei girare in lungo ed in largo e trovare un giornalaio che volesse ascoltare, diciamo, un dieci minuti di letteratura economica da me come scambio. Conoscendo gli economisti, come potrei presumibilmente trovare un giornalaio interessato?

Questo elemento cruciale nel baratto è ciò che si chiama doppia coincidenza degli intenti. Un secondo problema è quello dell'indivisibilità. Possiamo vedere chiaramente come gli scambiatori possono aggiustare i loro rifornimenti e le loro vendite di burro, o uova, o pesce, in modo preciso e giusto. Ma supponiamo che Jones possieda una casa e vorrebbe venderla per poi comprare una macchina, una lavatrice o qualche cavallo. Come farebbe? Non potrebbe dividere la sua casa in 20 diversi segmenti e scambiarne ognuno con altri prodotti. E' chiaro che dal momento che le case sono indivisibili e perdono tutto il loro valore se vengono divise, ci troviamo di fronte un problema senza soluzione. La stessa cosa si potrebbe dire per trattori, macchine ed altri prodotti abbastanza grandi. Se le case non possono essere facilmente scambiate, in prima istanza non molte sarebbero prodotte.

Un altro problema con il sistema del baratto è ciò che accadrebbe col calcolo finanziario. Le aziende devono essere in grado di calcolare se stanno guadagnando o perdendo ricchezza in ognuna delle loro transazioni. Nel sistema del baratto, il calcolo di guadagni/perdite sarebbe un obiettivo senza speranza.

Il baratto, inoltre, non potrebbe sostenere un'economia industriale moderna ed avanzata. Il baratto non potrebbe avere successo oltre i bisogni di un villaggio primitivo.

Ma l'uomo è ingegnoso. Ha trovato il modo di superare questi ostacoli ed oltrepassare il limitativo sistema del baratto. Provando a superare le limitazioni del baratto è arrivato, passo dopo passo, ad una delle invenzioni più ingegnose, importanti e produttive della sua storia: il denaro.

Prendete, per esempio, il venditore d'uova che sta provando disperatamente a comprare un paio di scarpe. Pensando tra se e se: se il calzolaio è allergico alle uova e non vuole comprarle, cosa vuole comprare? La necessità è la madre dell'invenzione e così l'uomo delle uova è costretto a trovare un modo per capire cosa il calzolaio voglia ottenere. Supponiamo che scopra che sia il pesce. Quindi il venditore d'uova va e compra del pesce, non perchè lo voglia mangiare lui stesso (egli potrebbe essere allergico al pesce), ma lo vuole per poterlo poi rivendere al calzolaio. Nel mondo del baratto, gli acquisti di ognuno erano puramente per se stessi o per l'uso diretto della famiglia. Ma adesso, per la prima volta, un nuovo elemento di domanda è apparso:

il venditore d'uova sta comprando pesce non per se stesso, ma invece per usarlo come un indispensabile modo per ottenere le scarpe. Il pesce è adesso usato come un mezzo di scambio, come uno strumento di uno scambio indiretto, come anche potrebbe essere acquistato direttamente per un uso personale.

Una volta che un prodotto inizia ad essere usato come un mezzo di scambio, quando la voce si diffonde, genera anche un maggiore uso del prodotto come mezzo. In breve quando si sparge la voce che il prodotto X è usato come mezzo in un certo villaggio, più persone che vivono o commerciano con quel villaggio acquisteranno quel prodotto, dal momento che loro sanno che è usato lì come mezzo di scambio. In questo modo un prodotto usato come un mezzo alimenta se stesso ed il suo uso aumenta vertiginosamente, finchè dopo tanto il prodotto è usato in generale attraverso tutta la società o il paese come mezzo di scambio. Ma quando un prodotto è usato come mezzo per la maggior parte o tutti gli scambi, quel prodotto è definito come denaro.

In questo modo il denaro entra nel libero mercato, poichè i partecipanti del mercato iniziano a selezionare prodotti adatti per l'uso come mezzo di scambio, il quale uso rapidamente si intensifica finchè il mezzo di scambio generale, o denaro, diventa stabile nel mercato.

Il denaro era un salto in avanti nella storia della civiltà e nel progresso economico umano. Il denaro -- come elemento in ogni scambio -- permette all'uomo di sorpassare tutte le immense difficoltà del baratto. Il venditore d'uova non deve cercare un calzolaio a cui gli piacciano le uova; ed io non devo trovare un giornalaio o un droghiere che voglia ascoltare alcune lezioni d'economia. Tutto quello che dobbiamo fare è scambiare i nostri beni o servizi per denaro, per la merce denaro. Possiamo fare ciò nella sicurezza che possiamo prendere questo prodotto universalmente desiderato e scambiarlo con qualsiasi altro bene di cui abbiamo bisogno. Allo stesso modo le indivisibilità sono oltrepassate; chi possiede una casa può venderla per denaro e poi scambiare quest'ultimo con vari beni e servizi che desidera comprare.

Similmente ora le aziende possono calcolare e rendersi conto di quanto stiano guadagnando, o perdendo, denaro. Le loro entrate e le loro spese per tutte le transazioni possono essere espresse in termini di denaro. L'azienda ha incamerato, diciamo, 10,000$ l'ultimo mese e speso 9,000$; chiaramente c'è stato un netto profitto di 1,000$ per quel mese. Non più un'azienda deve provare ad aggiungere o sottrarre in proporzione agli oggetti. Un'azienda che manifattura l'acciaio non deve pagare i suoi dipendenti in barre d'acciaio inutili per loro o in altre miriadi di prodotti fisici; può pagarli in denaro ed i lavoratori possono poi usare il denaro per comprare altri prodotti a scelta.

Inoltre, conoscendo il "prezzo" di un bene, uno non dovrà più guardare ad una tabella praticamente infinita di quantità relative: il prezzo del pesce per le uova, il prezzo della carne per la corda, il prezzo delle scarpe per la farina e così via. Ogni merce è prezzata in un unico prodotto: il denaro; e così diviene semplice confrontare col denaro questi singoli prezzi di uova, scarpe, carne o qualsiasi altra cosa.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


(1). Link alla Seconda Parte

(2). Link alla Terza Parte

(3). Link alla Quarta Parte


Nessun commento:

Posta un commento