martedì 21 settembre 2010

Cooperazione umana


Uno dei più bei passaggi che finora mi è capitato di leggere. La delineazione perfetta dell'umanità e della strategia in suo possesso per costruire una società pacifica e volontaria. Ed è proprio per questo motivo che l'uomo oggigiorno è "mantenuto" in una condizione di lotta per la sopravvivenza "artificiale", dove la paura dilagante nella società altro non è che il perno per la persistenza di questa situazione a vantaggio di chi si spaccia di "proteggerci" da tutti i problemi e fare il nostro "bene".
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di Ludwig von Mises


La cooperazione umana è diversa dalle altre attività che prendono parte nel regno animale e tra persone isolate o gruppi durante gli antichi anni. La specifica facoltà umana che distingue l'uomo dall'animale è la cooperazione. Gli uomini cooperano. Ciò vuol dire che, nei loro interessi, anticipano quelle attività per altre persone al fine di realizzare certe cose, in modo da raggiungere il risultato prefisso con il loro stesso lavoro.

Il mercato è quello stato degli affari in cui io do qualcosa a te in modo da ricevere qualcosa da te. Non so quanti di voi abbiano qualche sentore, o l'idea, della lingua Latina, ma già in un detto latino di circa 2000 anni fa c'era la migliore descrizione di mercato -- do ut des -- io do a te in modo che tu possa dare qualcosa a me. Io contribuisco con qualcosa in modo che tu possa contribuire con qualcos'altro. A parte ciò da qui si sviluppò la società umana, il mercato, cooperazione pacifica di individui. Cooperazione sociale vuol dire divisione del lavoro.

I vari membri, i vari individui, in una società non vivono le proprie vite senza una qualsiasi referenza o connessione con gli altri individui. Grazie alla divisione del lavoro, siamo connessi con gli altri lavorando per loro, ricevendo e consumando ciò che altri hanno prodotto per noi. Come risultato abbiamo un'economia di scambio che consiste nella cooperazione di molti individui. Tutti producono, non solo per se stessi, ma per le altre persone nella conseguente aspettativa che queste altre persone produrranno per loro. Il sistema richiede atti di scambio.

La pacifica cooperazione, le pacifiche conquiste degli uomini, sono effetti del mercato. La cooperazione vuol dire ncessariamente che le persone stanno scambiando servizi e beni, i prodotti dei servizi. Questi scambi hanno come risultato il mercato stesso. Il mercato è precisamente la libertà delle persone di produrre, consumare, determinare cosa debba essere prodotto, in qualsiasi quantità, di qualsiasi qualità e dovunque questi prodotti debbano andare. Tale libero sistema senza un mercato è impossibile; tale libero sistema è il mercato.

Noi abbiamo l'idea che le istituzioni degli uomini siano:
  1. il mercato, scambio tra individui;
  2. il governo, una istituzione che, nella mente di molte persone, è qualcosa di superiore al mercato e potrebbe esistere in assenza di mercato.

La verità è che il governo -- che sarebbe il ricorso alla violenza, il necessario ricorso alla violenza -- non può produrre niente. Tutto quello che è prodotto è fatto dalle attività degli individui ed è usato nel mercato in modo da ricevere qualcosa in cambio.

E' importante ricordare che qualsiasi cosa sia fatta, qualsiasi cosa l'uomo abbia fatto, qualsiasi cosa la società faccia, è il risultato di simile cooperazione ed accordo volontario. La cooperazione sociale tra gli uomini -- e ciò vuol dire il mercato -- è quella che fa scaturire la civiltà ed è ciò che ha causato tutti i miglioramenti nelle condizioni umane di cui oggi noi facciamo uso.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note


Estratto da Ludwig von Mises on Money and Inflation: A Synthesis of Several Lectures, compilato da Bettina Bien Greaves. Questa lettura è stata data alla Foundation for Economic Education (FEE).


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