sabato 14 maggio 2011

Ricchezza Tramite la Decentralizzazione

Un altro centro segnato dal sorprendente North che in questo estratto delle sue fatiche analizza nel dettaglio il principio del laissez-faire e di come possa portare redditività nel mondo dell'economia e non solo. Un principio sostenuto a gran voce anche da Mises: "Lasciate libere le persone, e loro saranno in grado di sorprendervi...". La pianificazione centrale ormai trabocca in ogni angolo da cui ci si ferma a guardare: economia, politica, istruzione, ecc. L'intera società è permeata da questo obsoleto ed inutile meccanismo, la quale "non" si accorge di essere preda di poche persone che fanno i porci comodi con la produzione del resto della popolazione.
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di Gary North


La ragione principale per cui sono stato in grado di fare molti soldi, come anche sfornare 50 libri e così tanti articoli che nemmeno risco a contarli, è che nessuno mi ha detto di farlo.

Semplice non è vero? E' chiamato laissez-faire: lasciateci in pace.

Una delle migliori rappresentazioni che io abbia mai visto sull'applicazione di questo principio nelle organizzazioni si trova qui.

Una delle ragioni principali per cui il mercato immobiliare non tornerà alle sue vette del 2007 è perchè le compagnie che rifiutano di onorare questo principio non stanno crescendo o non stanno assumendo, mentre le compagnie che lo onorano stanno crescendo e stanno assumendo. Quando il principio del laissez-faire è onorato, la grandezza delle sedi centrali si restringe. Quindi la domanda per gli immobili commerciali esistenti si restringe.

Il principio del laissez-faire è un principio di libero mercato. I miei primi cinque lavori a tempo pieno erano con organizzazioni gestite da sostenitori del libero mercato. Tutti e cinque gli uomini capivano come applicare questo principio libertario.

Quindi, perchè le più grandi organizzazioni non adottano questo principio? Se è redditizio, il libero mercato dovrebbe adottarlo. Primo, perchè al libero mercato non è permesso di operare. Secondo, perchè le persone che arrivano sulla cima delle piramidi istituzionali odierne vogliono più potere che denaro. Sacrificano la redditività per il potere personale. Pensano che il potere centralizzato sia più produttivo. Rifiutano di mitare aziende proficue che sono più decentralizzate.

Ciò fornisce opportunità per le organizzazioni più piccole i cui proprietari e manager sono più interessati nella produzione che al controllo. Bisogna ammettere che non ci sono molte di queste persone, ma questo è a loro vantaggio...ed al vostro, se lavorate per una di loro.


APPLICANDO LA LEGGE DI PARETO

Vilfredo Pareto era un sociologo ed un economista della fine del diciannovesimo secolo. Scoprì quella che è conosciuta come legge di Pareto o principio di Pareto: la legge del 20-80. Ho scoperto anche che si applica a quello che faccio. Circa 80% della mia produzione deriva da quello che faccio nel 20% del tempo.

In una qualsiasi organizzazione, 80% dei profitti deriva dal 20% degli impiegati.

Quando identificate questi impiegati, lasciateli fare. Date loro obiettivi generici. Date loro indicatori di successo misurabili. Poi toglietevi dalla loro strada.

I membri del personale devono essere più prevedibili. Si devono presentare in orario se l'azienda coinvolge clienti en passant. Queste persone devono essere prevedibili. Ma per necessità, sono rimpiazzabili, perchè sono prevedibili.

Lo scopo corretto è di sguinzagliare persone imprevedibili. I clienti imprevedibili richiedono questo.

La storia di Henry Ford ed Alfred Sloan illustra i due approcci. Ford era un ficcanaso. Gestiva un'azienda centralizzata. Fu molto produttiva dal 1910 al 1920. Ma poi la General Motors prevalse sulla Ford e la sorpassò di gran lunga.

Sloan decentralizzò la compagnia. Eresse diverse divisioni. Le mise in competizione l'una con l'altra. Le fece vendere a specifici segmaneti dell'economia. Tagliò i costi tramite acquisti su larga scala di fattori produttivi.

Assunse un inventore chiamato Charles Kettering. Lasciò Kettering in pace. Lo pagava per inventare. Kettering tratteneva parziale possesso delle sue invenzioni. Le sue invenzioni potevano essere poi usate da tutti i marchi di auto dentro la compagnia. Era incredibilmente produttivo. Divenne ricco. Come anche Sloan.

Le persone creative hanno bisogno di essere lasciate in pace per fare il loro lavoro. Più un'azienda trova il modo di lasciare liberi i propri impiegati, più potrà guadagnare dalla loro produzione.

Alcuni impiegati preferiscono essere diretti. Dovrebbero essere messi in posizioni che sono ripetitive e prevedibili. Anche in questi lavori, la vita senza interferenze dall'alto è migliore. I manager dovrebbero giudicare la produzione più che i fattori produttivi del lavoro. Dovrebbero offrire addestramento per i membri del personale i cui lavori richiedono intereazione con i clienti. I clienti non sono prevedibili.


LA MENTALITA' COLLETTIVISTA NELL'ISTRUZIONE

Tutto ciò sembra contro-intuitivo per la persona che crede nella produzione attraverso la pinificazione centrale. Questa persona vede se stessa come la chiave della produttività altrui. Le persone furbe tendono a fidarsi del proprio giudizio. Non si fidano della capacità del mercato di generare produttività su una base decentralizzata – quello che l'economista F. A. Hayek chiamò l'ordine spontaneo.

Questa fiducia nell'esperto stipendiato è la mentalità dell'insegnante di scuola, che vede il successo accademico in termini di esaminazioni formali, mantenimento dell'ordine scolastico e prestazioni a memoria degli studenti.

Questo approccio contemporaneo è criticato da John Taylor Gatto. Tre volte è stato eletto Insegnante dell'Anno nel sistema scolastico di New York. E' stato insegnante dell'anno per lo Stato di New York. Poi ha smesso. Scrisse un articolo per il Wall Street Journal sul perchè stava lasciando il sistema scolastico finanziato dalle tasse.

Questo articolo ricevette così tanto sostegno dai lettori che decise di iniziare una nuova carriera: persuadere i genitori e gli studenti a diventare più creativi nella loro istruzione formale, ovvero uscire dalle scuole finanziate dalle tasse. Scrisse un libro, The Underground History of American Education. Descrive la motivazione economica di coloro che hanno fondato in America il sistema d'istruzione obbligatorio finanziato dalle tasse. Lo ha pubblicato gratis sul suo sito web.

Il suo libro completa lo studio dettagliato di R. J. Rushdoony sulla motivazione religiosa di questi pionieri, The Messianic Character of American Education (1963).

Lew Rockwell ha intervistato Gatto sulle sue esperienze dentro il sistema scolastico. Gatto porta avanti l'idea di lasciare gli studenti liberi.

Il problema è questo: il sistema educa gli studenti finchè infine lasciano la scuola. Ciò potrebbe avvenire a 30 anni se vanno all'università. La loro formazione è mirata a soddisfare i criteri formali fissati dai burocrati. Seguono corsi finanziari diretti da persone che non hanno mai gestito un'impresa. Seguono corsi d'istruzione diretti da persone che non hanno mai insegnato in un'istituzione non governativa.

Lo standard della performance è pertanto burocratico. E' dall'alto verso il basso. Ma il libero mercato invece è dal basso verso l'alto. Il cliente ha la merce più commerciabile: il denaro. Ha il controllo, perchè ognuno vuole il denaro. Non tutti vogliono prodotti e servizi specifici. Il venditore è in svantaggio: un mercato ridotto per quello che deve vendere.

Così, invece di formare i giovani per soddisfare la richiesta dei clienti, il sistema li forma per soddisfare le richieste imposte dai burocrati che non sono dipendenti dei clienti. Il risultato è un'istruzione che deve essere sostituita sul lavoro, una volta che il laureato entra nel libero mercato.

In contrasto a ciò c'è la Khan Academy. E' un sito web gratuito che fa conoscere i fondamentali agli studenti tramite un numero crescente di corsi in video. Gli studenti vengono da tutto il mondo. Possono accedere al sito in ogni momento, studiare i corsi alla loro velocità, rivedere quei video che non capiscono e poi sostenere gli esami. Non c'è nessuno che li sorveglia. Non c'è nessuno che elemosina voti.

Questo è laissez-faire in azione. Minaccia la sopravvivenza dell'istruzione burocratica. Il sistema di certificazione imposto dallo Stato è ora sotto assalto. C'è un'alternativa per gli studenti auto-motivati.


INSEGUENDO LA PRODUZIONE

Quando si cercano le istituzioni per un sostegno, si cerchino quelle che sono impegnate nella decentralizzazione, sia filosoficamente che operativamente.

Quando pensate alla vostra carriera, considerate attentamente il livello di indipendenza che il vostro attuale datore di lavoro vi offre. Siete soggetti alle costrizioni descritte nel video iniziale che ho linkato? Se si, dovreste pensare tramite i limiti posizionati alla vostra produttività.

Ciò che mi salvò da una vita di guadagni da classe media fu la sovrabbondanza di dottorati, fenomeno che avvenne nel 1969. Ero ancora alla scuola di specializzazione post-laurea. A quel tempo ero pronto per il mercato del lavoro, ma non c'era quasi alcun posto per lavori accademici.

Trovai la mia strada col mio primo lavoro, nel 1971. Il mio datore di lavoro pubblicò i miei articoli per quattro anni: alla Foundation for Economic Education. Scrivevo perchè mi piaceva scrivere, ma anche perchè la FEE pagava bene i suoi autori esterni. Avevo bisogno di denaro per l'università. Quando un membro anziano del FEE lasciò il posto per ricoprire il ruolo di presidente del Hillsdale College, io ero disponibile. Per tutti noi si rivelò una giusta tempistica.

Così alla scuola di specializzazione post-laurea, che è burocratica fino al midollo, imparai come produrre per un'organizzazione editoriale che non era certificata da nessuna agenzia del governo. Non era regolata, eccezion fatta per un punto: non poteva pubblicare materiale politicamente di parte. Non avevo alcun interesse a fare ciò, sia allora che ora.

Quell'esperienza fu il mio salvagente nella vita. Mi fu lanciato da qualcuno che aveva iniziato la sua carriera nel settore privato, un uomo senza alcuna istruzione universitaria: Leonard E. Read. Fu quel salvagente che mi salvò dalle paludi di una istruzione superiore.

Negli anni settanta incrementai le mia abilità nel marketing. Nel 1979 ero completamente indipendente da un qualsiasi datore di lavoro. Ero dipendente di 22,000 sottoscriventi paganti.

Siamo sempre dipendenti da altri. La divisione del lavoro assicura ciò. Ma essere indipendenti da un qualsiasi datore di lavoro unico è un grande beneficio. Ciò non è quello che il sistema di istruzione formale insegna. Insegna l'opposto.

E' anche quello che i genitori insegnano ai loro figli, pagando loro un sussidio fisso e garantito. Fermatevi!

Quando siamo al servizio di altri e ci poniamo l'obiettivo della produzione, controlliamo il principio fondamentale della redditività. Impariamo che il cliente è la fonte della nostra ricchezza. Prima impareremo ciò, meglio sarà.

Tuttavia la nostra società non insegna questo principio.

Il governo, in un sistema politico repubblicano, insegna ufficialmente che gli impiegati del governo sono servi pubblici. Questo è sempre stato una leggenda, ma sistematicamente fittizio dopo la creazione dell'Amministrazione Statale nella seconda metà del 1800. Questo sistema protegge i burocrati stipendiati sia dal libero mercato sia dagli elettori.

Gli uomini d'affari vanno in cerca di regolamentazioni da parte del governo per eliminare concorrenti più efficienti.

Gli educatori richiedono libertà accademica: il diritto di insegnare qualsiasi cosa, a spese del contribuente, fintanto che quello che insegnano è approvato dall'auto-regolata ed auto-selezionante gilda accademica. E' garantita loro una docenza a vita, ma solo dopo che i loro superiori dipartimentali hanno deciso di attenersi alla Linea del Partito.

Così il concetto della "produzione che soddisfa il cliente" è fatto deragliare dal sistema di restrizioni d'impiego imposto dal governo. Gli uomini cercano questa protezione contro la concorrenza. Consegnano la loro libertà (e la nostra) in modo da acquisire questa protezione.

Le imprese imitano la struttura burocratica del governo qualora il governo intervenga nel mercato. Quando il successo è basato sul soddisfare le regole del governo piuttosto che soddisfare la richiesta del cliente, gli individui imitano il modello burocratico, il quale è basato su entrate fornite dai contribuenti. Ludwig von Mises chiamò questo il modello di gestione burocratico. La differenza è basata sul finanziamento: finanziamento sicuro basato sulle leggi del passato in opposizione al finanziamento incentrato sulle future decisioni del cliente. E' il finanziamento che fa tutta la differenza.


INCERTEZZA E LIBERTA'

Per sostenere la libertà dobbiamo affermare la legittimità dell'incertezza. Quando richiediamo sicurezza a spese dell'incertezza, rinunciamo alla libertà.

Tuttavia non si può scappare all'incertezza. Possiamo solamente cambiare la sua grandezza. Potremmo affrontare le incertezze giornaliere del libero mercato. A volte potremmo vincere. A volte potremmo perdere.

Quando consegnamo l'obiettivo di affrontare l'incertezza ai burocrati del governo, creiamo l'ambiente per maggiori incertezze.

Lo tsunami in Giappone ha esposto l'incertezza di una forma di energia nucleare regolata, autorizzata e protetta dal governo. Ogni qual volta avviene un grande disastro naturale, ascoltiamo questa scusa universale: "Abbiamo fatto tutto quello che potevano per proteggere la gente". Traduzione: "Non prendetevela con noi". Ciò vuol dire: "Non tagliate il nostro bilancio l'anno prossimo".

Non possiamo evitare l'incertezza. Possiamo decidere come l'ordine sociale la possa affrontrare, o tramite la proprietà privata oppure tramite la regolamentazione ed il finanziamento del governo. Quando adottiamo la proprietà privata, andiamo incontro a piccoli contrattempi ed a progressi occasionali che producono grandi profitti. Quando adottiamo la burocrazia del governo, andiamo incontro a grandi contrattempi con enormi perdite – perdite che sono pagate dai contribuenti, non dalle persone che hanno preso decisioni sbagliate.

Pensate a "Katrina" ed al "Corpo Militare degli Ingegneri". Pensate al "grande salvataggio delle banche del 2008" ed ai "grandi bonus alle banche nel 2010".


CONCLUSIONE

La centralizzazione è sempre rischiosa. E' molto più rischiosa di quanto gli educatori, i politici ed i burocrati di ruolo dicono alla gente, la politica delle "Troppo Grandi Per Fallire" è sempre a carico dei contribuenti. Più ad un governo viene data la possibilità di elargire protezione, più grandi saranno le catastrofi che avverranno.

La decentralizzazione è il metodo della libertà. Funziona per le industrie private. Funziona per i governi. Quando si parla di centralizzazione, è meglio averne meno nella stragrande maggioranza dei casi. A questo punto, la decentralizzazione è quasi una cura per tutto.

Per un veloce, veloce, veloce sollievo, decentralizzare.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. Buon fine settimana Johnny!
    Mi ero alzata di luna storta (sto ancora aspettando le mie medicine e la febbre non molla) e questo articolo mi ha ravvivato la giornata! Grazie!

    ...alla fine la libertà è un fatto di crescita personale.

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  2. Ammalarsi in questi periodi è davvero una tortura, però se starnutisci davanti il primo candidato politico che ti passa davanti (semmai dove sei ci siano elezioni ora) avrai fatto una buona azione ed il karma ed il resto della popolazione tene saranno grati. :)

    Decentralizziamo i batteri dentro il nostro corpo, anche a loro la libertà di infettare chicchessia!


    ...alla fine la libertà è un fatto di crescita personale.

    La libertà infatti è una grande responsabilità, che l'immaturità odierna pare disprezzare; non solo, ma a quanto pare è oltretutto orgogliosa di mollare le redini del fato dell'individuo in mano ad un manipolo di dementi pronti a togliere anche le mutande al disgraziato di turno.

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