sabato 27 ottobre 2012

Stavolta Non E' Affatto Diverso





di Francesco Simoncelli


Peculiare di ogni crescita economica è la frase di rito che accompagna qualsiasi tentativo di zittire coloro che avanzano delle critiche, "Questa volta è diverso." Sapete, sembra proprio una di quelle frasi che si potrebbero udire in una piazza in cui una folla esterrefatta guarda attonita una mandria di economisti mainstream fustigarsi la schiena per non sentire le voci della ragione avanzate da coloro che dalla folla tentano di fermare questo scempio. Un ritorno al Medioevo? Forse è quello che ci attende, data la mole di devozione che bisogna porgere all'apparato burocratico statale che si fa sempre più ingerente. Ormai è idolatrato. Rappresenta il massimo della divinizzazione, è puro, senza peccato, capace di distinguere senza errore il bene dal male, incapace di sbagliare una singola mossa. Nessuno può contrastare il suo volere, l'aristocrazia di cui è costituito è la vera regina dei suoi editti e delle sue volontà: la burocrazia. La crescita del suo potere sta oscurando le ultime vestigia di libertà in possesso degli individui, un nuovo periodo tenebroso si sta appropinquando.

La sua è una lotta per la sopravvivenza. La sopravvivenza della sua presa sulla popolazione. Metterà in campo ogni mezzo, metterà in campo ogni teoria che può giustificare la sua sconsideratezza e la sua lascivia, metterà in campo ogni tipo di tattica per conservare lo status quo. Ma il privilegio ha un prezzo. Inebriata dal potere, la burocrazia non riesce a vederlo o non vuole vederlo dato che determina la sua inevitabile fine. E' per questo che ha tentato di trasformare l'indole umana sibilando nel suo orecchio quel meschino sentimento d'odio: il conflitto. Si è insinuata nel mondo con leciti sotterfugi, ingigantendo le sue folli promesse. Ha creato un apparato di falso sostegno a cui gli individui avrebbero potuto ricorrere in caso di ingiustizie. Ingiustizie che essa stessa faceva trapelare nel mondo esterno, ergendosi di conseguenza da nemica ad amica della popolazione.

La burocrazia ha saputo sfruttare il lato oscuro dell'indole umana: ottenere qualcosa in cambio di niente. Ha annientato progressivamente la responsabilità individuale, la cooperazione tra le persone. Ha incapsulato l'individuo in un guscio ermetico rendendolo incapace di comunicare con i suo pari. E' questo quel sentimento di inermità che si prova quando si ascoltano le costanti notizie di corruzione che tempestano ultimamente nei media mainstream. "A chi rivolgersi se coloro che dovevano proteggermi sono dei farabutti?"

Vorticosamente, l'individuo si perde in folli schemi di rivoluzione che porteranno semplicemente energia alla casta burocratica che nel tempo si è scavata una nicchia sicura all'interno dell'animo umano, infatti non si riesce ad immaginare il superamento dello stato attuale delle cose. Non esiste possibilità oltre lo stato. Il compromesso di una falsa sicurezza ha imbrigliato la volontà progressiva e di miglioramento degli individui. Ha annullato sapientemente quegli stimoli che hanno portato il genere umano a migliorare la sua condizione precaria nel corso del tempo. Attraverso la subdola propaganda della sicurezza e della lotta all'incertezza ha venduto un prodotto civetta alle persone: io ho la risposta a tutto, fidatevi. Senza stimoli e costantemente relegati ad attori passivi dello spettacolo della propria vita, le persone hanno delegato crescentemente ogni aspetto della propria vita a quell'apparato di coercizione e forza che si erge a cavaliere senza macchia.

Non è possibile progresso senza stimoli. Non è possibile una crescita senza stimoli. La tanto decantata crescita economica non ci sarà perché ormai è palese che lo stato e la sua pianificazione centrale sono il problema. Le sue promesse sono vuote, i suoi metodi brutali, i suoi esiti infausti. Non ci sarà futuro.

E' stata proprio quell'incertezza che tanto viene verbalmente massacrata a consentire alle persone di migliorare la propria posizione nel corso dei secoli. La loro libertà di unirsi e porre rimedio alle difficoltà che la natura poneva loro davanti ha fatto in modo che la sopravvivenza del'umanità arrivasse fino ad ora. Lo stimolo di vincere e sopraffare le crescenti sfide a cui la natura sottoponeva l'uomo erano il cardine e la spinta del suo potenziale e, una volta superate, del suo effettivo successo. La vittoria individuale di ogni persona risiede solo in sé stessi, non ha bisogno di una folla.

Scrisse Thoreau:

[...] Quando dialogo con i più indipendenti dei miei vicini, ho l'impressione che, qualsiasi cosa essi possano dire riguardo l'ampiezza e la serietà del problema, e la loro preoccupazione per la pace pubblica, il succo della questione è che essi non possono fare a meno della protezione dell'attuale governo e che hanno paura delle conseguenze che deriverebbero alle loro proprietà e alle loro famiglie in caso di disobbedienza. Per parte mia, non mi attrae proprio l’idea che debba mai confidare nella protezione dello Stato. Ma se mi rifiuto di accettare l'autorità dello Stato quando mi presenta il conto delle tasse, sono certo che quanto prima esso esproprierebbe e porterebbe alla rovina tutte le mie proprietà, e tormenterebbe me e i miei figli all'infinito. La qual cosa è dura da sopportare. Ciò rende impossibile ad una persona vivere onestamente, e al tempo stesso confortevolmente, sul piano materiale. Non varrebbe la pena accumulare proprietà; la cosa sicura è che esse ci sfuggirebbero di mano. Devi vivere in affitto o occupare un pezzo di terra da qualche parte, ottenere un piccolo raccolto, e consumarlo al più presto. Si deve vivere per sé e fare sempre affidamento su sé stessi per qualsiasi eventualità ed essere pronti a ripartire da zero e non occuparsi di molte faccende. Una persona può diventare ricca persino in Turchia, basta che sia, in ogni caso, un suddito diligente del governo Turco. Confucio ha detto: "Se uno Stato è governato dai principi della ragione, povertà e miseria sono oggetto di vergogna; se uno Stato non è governato dai principi della ragione, ricchezze e onori sono oggetto di vergogna." No: fino al momento in cui esigo che la protezione dello stato del Massachusetts si estenda a me in qualche lontano porto del Sud, dove la mia libertà corre rischi, o fino a quando sono orientato unicamente a costruire una proprietà con mezzi pacifici, mi posso permettere di rifiutare di obbedire allo stato del Massachusetts, e alle sue pretese sulla mia proprietà e sulla mia vita. Mi costa meno, in tutti i sensi, incorrere nell'ammenda che si applica in caso di disobbedienza allo Stato di quanto non mi pesi obbedire. In quest'ultimo caso mi sentirei come se valessi di meno.



LA NASCITA DEL DRAGONE

Dopo la tremenda e sanguinosa dittatura comunista di Mao, nonché delle sue disastrose politiche economiche, la Cina vide una luce in fondo al tunnel con la riforma agricola di Deng Xiaoping. Vennero intrapresi piccoli passi verso il sentiero capitalista come la privatizzazione dell'agricoltura, la legalizzazione della libera impresa e l'apertura ai mercati dei capitale esteri. Ciò traghettò la Cina verso una crescita negli anni '80, incoraggiata anche dalla popolazione e dalla sua voglia di liberalizzazione economica. Una sorta di rinascimento economico, come quello incoraggiato dalla letteratura di Smith e Hume che culminò nel XIX secolo con la grande crescita dell'Occidente. In particolare degli Stati Uniti. Infatti, il periodo tra il 1827 ed il 1914 fu un secolo d’oro per l’economia Americana.

Quindi, la strategia della liberalizzazione economica, della modernizzazione e dello sviluppo delle infrastrutture ripagò l'economia Cinese con un tasso di crescita del PIL del 9.5% dal 1978 al 2010, contribuendo a far uscire centinaia di milioni di Cinesi dalla povertà. Infatti le necessità di urbanizzazione, dato l'afflusso di nuove persone che abbandonavano i villaggi poveri, andò a costituire una forte costruzione di nuove città. Abitazioni e fabbriche rappresentavano il nuovo trend della crescita Cinese, nonché il bisogno di migliori standard di vita da parte della popolazione. Sebbene la Cina stesse crescendo ad un ritmo galoppante da due decenni, è solo di recente che è entrata nei ranghi delle economie più grandi del mondo ed a ricevere attenzioni da potenziali investitori e consumatori. Ad oggi, la Cina è la seconda super-potenza del mondo dopo gli USA.

Il crescente desiderio della Cina di essere comunista solo sulle carta condusse ad una privatizzazione su larga scala delle imprese gestite dallo stato all'inizio degli anni '90, con una decrescita del 48% di tali imprese tra il 2001 ed il 2004.[1]



L'ESTINZIONE DEL DRAGONE

Dopo tre decenni di crescita galoppante, l'economia della Cina iniziò a surriscaldarsi nel 2007 ed a mostrare segni di eccessiva esuberanza, come una breve bolla nel mercato azionario.




La crisi finanziaria che risucchiò le economie Occidentali causò un calo delle esportazioni in Cina mandando nel panico l'establishment Cinese che iniziò subito a prendere provvedimenti. Nel Novembre 2008, la Cina lanciò un massiccio programma di stimolo da $586 miliardi che era principalmente indirizzato a progetti pubblici, al settore immobiliare, allo sviluppo agricolo e alla ricostruzione di quelle aree distrutte dal terremoto del 2008. Tale stimolo alleviò temporaneamente i problemi che bussavano alla porta della Cina, ma tale politica ha delle ripercussioni: l'inflazione, la speculazione e la sete di costruzione si impadronirono dell'economia Cinese mentre il denaro appena creato iniziava ad inondare l'economia più ampia. Da qui, nacquero i semi della gigante bolla immobiliare Cinese.


Lo stimolo economico, sotto forma di denaro fiat creato dal nulla, è il modo più immediato (e peggiore!) per creare una crescita economica. Questi pacchetti di stimolo servono come escamotage per truccare i dati e fare in modo che l'attuale establishment sia osannato per aver d'improvviso trovato la pietra filosofale dell'economia. E' un'illusione. Ritarda gli aggiustamenti necessari al prezzo di maggior dolore nel futuro. Fa appello al lato oscuro dell'uomo, crea un'illusione di sicurezza che vuole essere perpetuata nel tempo dagli stessi che vengono imbrogliati in prima istanza. In questo modo si crea un circolo vizioso che prevede che l'entità centrale risolva i problemi che essa stessa ha causato. Quali problemi? Falsa occupazione, attività finanziate artificialmente, inflazione.

Il problema con i pacchetti di stimolo artificiale è che svalutano furtivamente la moneta facendo in questo modo calare il potere d'acquisto di coloro che ricevono per ultimi il nuovo denaro creato. Questa tassa furtiva deruba silenziosamente i risparmiatori ed i salariati fissi. Non solo, tale denaro una volta che penetra nell'economia più ampia lo fa in modo disordinato e da luogo ad attività finanziate artificialmente fintanto che tale flusso di denaro fiat viene mantenuto vivo dalla banca centrale. Questi sono progetti d'investimento che in un clima economico privo di distorsioni non sarebbero stati intrapresi. In questo modo, le risorse scarse vengono incanalate in attività in bolla chiamate "investimenti improduttivi." Data la loro improduttività hanno bisogno di quantità di denaro sempre crescenti, ma questo significherebbe la distruzione totale di un'economia. Quindi, alla fine, la banca centrale tira il freno a mano.

Sin dal lancio di questo pacchetto di stimolo l'economia Cinese è cresciuta del 90% in tutto il 2009. Il consumo Cinese di cemento e la spesa nelle costruzioni sono subito schizzati in alto mentre venivano costruito edifici sempre più stravaganti ma, cosa più importante e degna di nota, vuoti. Non solo, ma l'ipotesi che avvalorava ancora di più l'enorme pompaggio di una bolla nell'economia Cinese era la fretta con cui venivano portati a termine questi progetti, proprio per il fatto di poter cavalcare la bolla senza uscirne "perdenti." Questo intaccava non poco la qualità delle opere concluse. Ad esempio: questo ponte chiuso una settimana dopo la sua inaugurazione per problemi di sicurezza, l'incidente del cosiddetto treno più veloce del mondo ed i relativi problemi elettrici, la nuova autostrada crollata dopo il suo test, ecc.

Le bolle economiche ed i boom del credito vanno di pari passo, e la Cina non fa eccezione.




I governi locali della Cina hanno finanziato i loro progetti di costruzione senza senso attraverso una bolla del credito "subprime" da $1.7 bilioni, di cui $540 miliardi è probabile che siano cattivi debiti. L'elenco degli avvertimenti e degli allarmi circa la situazione pericolante della Cina potrebbe andare avanti (ad esempio Ficht, il FMI e Larry Lang hanno costantemente sottolineato il disastroso stato del settore bancario Cinese nel corso del tempo), ma quello che conta qui è comprendere come la rapida crescita economica Cinese combinata con una bolla del credito in espansione ed un pacchetto di stimolo artificiale del governo abbiano rappresentato terreno fertile per l'inflazione che ha colpito con affitti in aumento e prezzi alimentari crescenti.

Indice dei prezzi delle proprietà in Cina
Così alta inflazione, tassi d'interesse reali negativi ed opzioni d'investimento limitate hanno incoraggiato la popolazione a "rifugiarsi" nel settore immobiliare per proteggere i propri risparmi contro l'inflazione, fornendo maggiore carburante al settore delle costruzioni principalmente "scelto" dai governi locali come sbocco dei nuovi investimenti resi possibili dal pacchetto di stimolo artificiale. Dal 2007 al 2011 i prezzi degli immobili sono saliti di un incredibile 140% a livello nazionale, dimostrando ancora una volta che l'uomo ha una certa resistenza ad imparare dai propri errori. Soprattutto quelli commessi in precedenza dai fessi in America che credevano che gli immobili erano come verdure da comprare e "rifinanziare" un giorno sì e l'altro anche. Questi ingredienti hanno creato una delle bolle immobiliari più tremende mai viste sino ad ora, peggiore di quella Americana e di quella Spagnola, con i governi locali che hanno alimentato ancora di più la bolla per ripagare i debiti precedenti ed un totale di 64 milioni di appartamenti vuoti (senza contare le altre costruzioni). Ad oggi, abbiamo intere città sull'orlo della bancarotta, inversione massiccia nei settori gonfiati dalla spesa sconsiderata, e conseguenze profonde nelle altre economie. Soprattutto in Oceania e negli Stati Uniti.

Le cosiddette "conseguenze non volute" sono sempre dietro l'angolo. Infatti, la bolla Cinese ha contribuito a sostenere altre due bolle: quella immobiliare e delle materie prime in Australia, e l'enorme bolla obbligazionaria legata ai bond del Tesoro degli Stati Uniti. Entrambe sono connesse al fato della Cina, ma mentre l'Australia potrebbe avere grossi guai dall'inversione di tendenza Cinese al momento gli Stati Uniti possono bearsi dal rinnovato interesse Giapponese per la carta straccia Americana. Se poi ci aggiungiamo il rinnovato interesse del Giappone per il seppuku, attraverso ulteriori giri di QE, capiamo benissimo la natura di questo trend.




D'altronde era lo stesso gioco a cui giocava la Cina fino a poco tempo fa. Prestando denaro allo zio Sam la Cina ha stampato denaro e comprato gli IOU Statunitensi, impoverendo di conseguenza la propria popolazione a vantaggio di un piccolo settore economico: le esportazioni. La svalutazione dello Yen ha reso il dollaro più forte e capace di comprare maggiori prodotti in Cina, spingendo le industrie presenti sul territorio a delocalizzare in Cina (ad esempio) per cercare di competere sul mercato. Gli Americani, quindi, perdono il proprio lavoro, smettono di pagare le tasse ed iniziano a raccogliere i sussidi del governo.

Questo vuol dire che lo zio Sam avrà ancor meno entrate ed ancor più spese. Nel frattempo, le persone che hanno ancora un lavoro sono disperate nel mantenerlo, così tendono a lavorare di più ma non a ricevere più denaro. Quando il dollaro vale meno e non se ne guadagnano di più, siamo in stagflazione. Ed è per questo che lo zio Sam si ritrova nel Comma 22: non può aumentare le tasse o tagliare la spesa senza far peggiorare la recessione.

E non può far creare più denaro alla Federal Reserve senza far peggiorare l'inflazione. Per il momento può prendere in prestito, ma dato che non riesce nemmeno a pagare gli interessi sul debito che ha già, ciò renderà la sua inevitabile bancarotta molto peggiore. La Cina pare avere capito questa lezione, ed anche come il mercantilismo ed il Keynesismo siano solo degli espedienti facili per creare una crescita illusoria seguita da un crollo molto doloroso.



EURO-SPAZZATURA

Tutto il mondo sta ricorrendo allo stimolo artificiale della propria economica perché la connessione dei vari debiti all'interno di un sistema bancario decrepito può far scoppiare il prossimo bubbone economico, gettando nel panico l'intero globo data la mole di distorsioni ad oggi accumulate all'interno del tessuto economico mondiale. Per questo tutti i leader mondiali si affrettano a rassicurare i mercati starnazzando di aver curato le proprie economie.

Obama, infatti, acclama la presunta ripresa del settore immobiliare, il nostro Monti ci dice come lo spread sia sceso in questi giorni. Nessuno dei due avanza una parola sulla "magia" che sta alle spalle di questi eventi.




Nel caso particolare dell'Europa lo zio Mario dalla BCE fa sapere che è pronto a sostenere i governi deboli della zona Euro e che tale azione non avrà conseguenze nefaste. Parole sue. Secondo lui, stavolta è diverso. Secondo la realtà, stavolta non è affatto diverso.

La spesa pubblica Spagnola dal 2000 al 2009 è raddoppiata. In Germania è salita solo del 20% nello stesso periodo. Nonostante le promesse fatte di portarlo al 6%, la Spagna nel 2009 aveva il rapporto deficit/PIL al 9.4%. E come se non bastasse di recente è arrivata anche la notizia di come il debito Italiano sia ora al 126% del PIL. Chi è quindi che ancora mantiene a galla questi zombie recalcitranti? Sì, la BCE che ha promesso un acquisto illimitato di bond dei PIIGS.

Questo ha per ora tolto pressione da quei paesi che sono andati in sofferenza questa estate. Ovvero, Spagna e Italia. Ma lo zio Mario ha richiesto a questi paesi determinate regole da rispettare in cambio del suo aiuto. Ci sarà liquidità solo per coloro che si conformeranno ai dettami della BCE. Ovviamente, i paesi chiamati in causa prometteranno di adeguarsi (come sta succedendo in Italia con la diatriba dei saldi invariati per la legge di stabilità e in Grecia dopo i recenti annunci di nuovi tagli). Fino ad ora sono state mantenute promesse simili fatte in precedenza? No.

Monti sta svolgendo il ruolo di assassino prezzolato. Il suo obiettivo è quello di mantenere al lazzo la popolazione Italiana facendo ripagare con più tasse l'ubriachezza durante i periodi di vacche grasse. E' Keynesismo da manuale. Vuole (anzi, vorrebbe) stabilizzare l'assetto degli oneri legati agli interessi sul debito per cercare di mandare avanti la baracca, in modo che l'italia non sia considerata l'ennesimo domino pronto a cadere. Perché altrimenti non verrebbe più considerato uno dei "paesi salvatori," bensì un paese da salvare. E il cappio si stringerebbe sempre di più attorno al collo dei contribuenti Tedeschi. E, no, non sta facendo un "buon" lavoro perché sta uccidendo semplicemente quel che rimane della classe imprenditoriale di questo paese. Forse non ha mai sentito parlare di Laffer, chissà... Sta di fatto che l'obiettivo finale è comprare tempo, tutto qui.

Lo stesso vale per Draghi. Il suo obiettivo ufficiale è la stabilità dei prezzi. Il suo obiettivo ufficioso è mandare avanti la baracca comprando tempo. Il suo è un bluff. Cerca di vendere un prodotto fasullo al mercato internazionale in cambio di maggiore tempo, e di conseguenza di maggiore dolore. Cerca di vendere la promessa che gli stati dell'Eurozona sono pronti a fare diversi passi indietro per salvare quel che ne rimane delle loro economie. Non funzionerà. Perché? Perché gli stati mentono. Non c'è stata alcuna austerità fino ad ora. Non ci può essere alcuna austerità perché questa misura va contro ogni natura su cui lo stato fonda la sua forza. Lo stato non può tirarsi indietro perché la sua esistenza trae vitalità dal fatto di derubare sempre più persone per mantenere in piedi una struttura burocratica crescente.

Con la burocrazia crescono legacci burocratici e spese. Per mantenere la burocrazia e per giustificare la sua esistenza. Lo stato non si tirerà indietro, è un parassita. E come tale si ingozzerà fino a scoppiare. Assisteremo ad un botto epico, mentre il resto dei pianificatori centrali potrà solo guardare come il loro castello di carte finirà a terra in uno slow-motion da ricordare e raccontare ai propri figli. La popolazione ormai è assuefatta alla droga del denaro facile e del welfare-state. Non esiste modo che non implichi la sopportazione di dolore per staccare questo deletereo cordone. Si chiederà più stato. La popolazione sarà accontentata. Lo stato crescerà e con esso la sua fame. Sarà dura per gli amanti della libertà.

Ma non durerà. Ci sarà dolore. Un brusco risveglio. Verranno infrante molte promesse e con questo evento il redde rationem definitivo: la maschera dello stato cadrà a terra. Il panico nell'establishment correrà veloce poiché il bluff con cui tenevano imbrigliata la dignità delle persone si spezzerà consentendo a coloro truffati da anni di socialismo rampante di operare una scelta: credere a promesse più folli ("Stavolta sarà diverso!", grideranno) o rifiutare l'illusione secondo cui lo stato è la massima aspirazione possibile a cui l'uomo può arrivare. Non siamo affatto in cima. Il miglioramento dell'uomo è infinito. E' nella nostra natura migliorare costantemente i nostri standard di vita. Siamo sopravvissuti negli anni grazie a questo elemento motore.

E' sopito, non smarrito.



CONCLUSIONE

Stavolta non sarà affatto diverso. Come disse Mises, ogni qual volta i pianificatori centrali hanno iniziato ad intervenire nel mercato tentando di indirizzarlo secondo i propri scopi non possono più fermarsi perché anche il più piccolo dettaglio può mandare in frantumi i loro piani "ben congeniati." Un'immagine riassume perfettamente questo concetto.




Tutte le grandi bolle possono iniziare come boom economici guidati dalla volontà del mercato. Gli Anni Ruggenti degli Stati Uniti iniziarono grazie alla commercializzazione di radio, automobili ed altri prodotti che la popolazione poteva solo sognare di possedere un decennio prima. La bolla Giapponese degli anni '80 crebbe dopo il miracolo economico post-bellico guidato fondamentalmente dall'avanzamento tecnologico e dal settore manifatturiero. La bolla dot-com si è sviluppata sulla scia della rivoluzione informatica degli anni '90. Nonostante questi possano essersi sviluppati spontaneamente, questo non vuol dire che non siano stati manipolati ad arte dal sistema statale per i propri fini clientelari.

La bolla della Cina non fa eccezione. Partendo come un boom guidato dal miglioramento delle condizioni economiche attraverso una maggiore libertà ed una modernizzazione degli standard di vita delle persone, è finito per diventare una corsa speculativa nel settore immobiliare con la costruzione di città vuote ed il sostegno di progetti improduttivi sin dalla nascita. Il sistema bancario centrale ha una grande colpa per questo esito.

Proprio come accadde per gli Stati Uniti nel 1929, dopo la straordinaria ripresa dalla depressione del 1921, anche la Cina potrebbe sperimentare una Grande Depressione tutta sua al momento del bust della grande bolla immobiliare in cui è immersa. E' uno dei due ineluttabili finali di un boom fatto persistere artificialmente. Iperinflazione o Depressione, non è mai diverso. Non lo sarà mai.


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Note

[1] Rawski, G. Thomas et al. (2008), "China's Industrial Development", China's Great Transformation, Cambridge: Cambridge university press

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2 commenti:

  1. “Quando vi accorgerete che il commercio é fatto non per consenso, ma per costrizione, quando vedrete che per poter produrre avete bisogno di un permesso da parte di uomini che non producono, quando vi renderete conto che il denaro sfuma dalle vostre mani e va verso di loro, quando osserverete che gli uomini diventano più ricchi rubando e costringendo anziché lavorando, e che le leggi non vi proteggono contro di essi, ma proteggono loro contro di voi… quando vedrete che la corruzione viene ricompensata e l’onestà diventa un olocausto… allora capirete che la vostra società è condannata.”

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