venerdì 14 dicembre 2012

Nello Status Quo del Welfare Francese, Stiamo Osservando il Futuro dell'America?

L'articolo di oggi, come potete intuire dal titolo, farà le pulci al sistema del welfare Francese. In questo modo, l'autore cerca di lanciare un monito a tutti i governi del mondo che continuano a sostenere questo grande schema di Ponzi rappresentato proprio dal moderno welfare. Soprattutto agli USA. A quanto pare è un monito lanciato nel vuoto dato che, secondo gli ultimi dati dello SNAP, gli Americani che vivono a carico del governo sono aumentati a circa 50 milioni. Considerando anche che l'ultimo uragano ha fatto un bel po' di danni, questo dato aumenterà inevitabilmente. Questa immagine, invece, mostra i cambiamenti mensili nel programma food stamps e in quelli di disabilità. I politici e i burocrati realizzeranno pian piano di essere a corto di denaro altrui da destinare coattamente in questi programmi. (Programmi che hanno un solo scopo: controllo sociale. Col paravento dell'elemosina si plasma una "sottoclasse" per fini di controllo sociale da parte di stati e classi dirigenti, gente per cui vengono fatte una sequela di leggi liberticide.) Le banche centrali possono creare denaro per tamponare questo "ammanco." Ma ciò si limiterà solamente a ritardare la resa dei conti finale. La base imponibile diminuirà, quindi dovranno aumentare i deficit affinché gli stati possano rimanere al passo col loro crescente potere guadagnato nel corso del tempo. Accadrà tutto ciò? Credo proprio di sì. Ma le banche centrali non possono intervenire per sempre. Finiranno per uccidere le loro valute. Se smetteranno di intervenire entreremo nell'ennesima Grande Depressione. Fate le vostre scommesse.
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di Sylvain Charat


Il welfare è diventato una caratteristica delle politiche interne del Presidente Obama. Negli ultimi quattro anni c'è stato un aumento dei cittadini Americani dipendenti dal welfare, incluso un aumento del 50% di persone dipendenti dai food stamp (da 32 a 47 milioni). E' una forma di intossicazione da welfare.

Come cittadino della Francia, conosco molto bene tale società. La Francia ha 60 anni di esperienza con le politiche del welfare, legate ad una sorta di "welfareship." E' una società democratica basata fortemente sul welfare, e diffida dai valori del libero mercato.

Nel 2009, 11.2 milioni di Francesi hanno ricevuto pagamenti dal welfare, su una popolazione totale di 65.3 milioni. Ciò equivaleva a $78 miliardi di pagamenti. Inoltre, questi 11 milioni di beneficiari hanno famiglia (genitori, coniugi, figli); quindi, più di 35 milioni di persone stanno beneficiando direttamente o indirettamente dai pagamenti del welfare, cifra che va oltre il 50% della popolazione Francese. Se questo tasso dovesse essere applicato all'America, circa 157 milioni di Americani farebbero affidamento sul welfare.

Data la quantità di denaro versata nel welfare, ci si dovrebbe aspettare un "ritorno sociale sugli investimenti" e condizioni di vita dei Francesi in miglioramento? In altre parole, la politica del welfare funziona?

Prendiamo in considerazione tre indicatori: il tasso di povertà; il "Reddito di Solidarietà," che è la prestazione sociale più importante della Francia; ed un ente caritatevole privato chiamato "Restos du Coeur", cioè, "Ristoranti del Cuore."

In primo luogo, il tasso di povertà: Nel 1990, il 13.8% della popolazione Francese era povero, nel 2009 la percentuale è rimasta quasi invariata al 13.5%. In 20 anni, la povertà non è diminuita, nonostante tutti i pagamenti del welfare.

In secondo luogo, il "Reddito di Solidarietà" che simboleggia il sistema del welfare Francese: Ha sostituito un pagamento precedente chiamato "Reddito Minimo di Inserimento." Entrambi rappresentano la stessa cosa; è cambiato solo il nome. Quest'ultimo è stato lanciato nel 1989, creando benefici per 370,000 persone. Nel 2009, questo "reddito" è stato dato a 1,697,357 persone. Si tratta di un enorme aumento. Bisogna solamente riconoscere il suo fallimento.

Il terzo indicatore è un'organizzazione filantropica nazionale chiamata "Restos du Coeur." E' stata creata nel 1985 per combattere la povertà. Fornisce pasti durante l'inverno per quella porzione di popolazione a basso reddito. Durante l'inverno 1985-1986, sono stati consegnati 8.5 milioni di pasti. Da allora, non hanno mai smesso di aumentare. Durante l'inverno 2010-11, sono stati consegnati circa 109 milioni di pasti — un salto del 1,282% in 25 anni.

In pratica, il welfare Francese è un fallimento, e vi è una spiegazione economica. La politica del welfare non crea ricchezza; non ci sono incentivi per la creazione di ricchezza. Nonostante le sue buone intenzioni, ha creato una "trappola della povertà." Considerate le seguenti cose:

Prendiamo una madre disoccupata che vive da sola con due bambini tra i sei e i 10 anni. Nel 2010, c'erano 284,445 famiglie Francesi in questa situazione che erano dipendenti dal welfare.

A questa madre sarà dato il "Reddito di Solidarietà." Dal momento che lei ha due figli, l'importo sarà di $1,100. Se lei vive in un appartamento con un affitto di $650, otterrà gli "Aiuti per la Casa," pari a $620. Poi riceverà "Assegni Familiari," che ammontano ad altri $160. Infine, aggiungiamoci il pagamento denominato "Fondo per l'inizio dell'anno scolastico," che è di $750 una volta l'anno, o $62.50 al mese. (Potrebbe anche beneficiare di altri aiuti, ma questi sono i più comuni.) Avrà un totale di $1,942.50 al mese.

Ora immaginate che questa madre abbia trovato lavoro e sarà pagata col "salario minimo legale," che ammonta a $1,820 lordi — o $1,430 netti. Dal momento che guadagnerebbe $1,430, non riceverebbe più il "Reddito di Solidarietà." I suoi "Aiuti per la Casa" verrebbero abbassati a $460, ma le saranno comunque dati gli "Assegni Familiari" e il "Fondo per l'inizio dell'anno scolastico." Pertanto, il suo reddito complessivo sarà pari a $2,112.50. Apparterrà quindi al 50% dei lavoratori Francesi che guadagnano $1,960 al mese.

Per questa madre di due figli, lavorare di nuovo porterà alla sua famiglia un reddito aggiuntivo di soli $170. Inoltre, questi $170 probabilmente verrebbero persi nel costo del trasporto verso il lavoro, dal momento che il costo del carburante in Francia è di $7 a gallone. In ogni caso, una tale piccola somma di denaro non è un incentivo per tornare a lavoro. Tra stare a casa e lavorare, la scelta è semplice: il welfare è un affare migliore.

Questa madre, come molte in Francia, è caduta nella "trappola della povertà." Poiché il lavoro non può portare un reale miglioramento nella vita quotidiana, è meglio rimanere "poveri" e non fare nulla, che non è gratificante. L'assistentato diventa più importante dell'imprenditorialità.

Gli Americani devono trarre insegnamento da queste lezioni. Devono sapere che la politica del welfare non è ottimale. Più è il welfare, meno sarà il benessere.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


12 commenti:

  1. E pensare che l'articolo non considera i costi per la macchina statale derivanti dall' welfare che aumentano esponenzialmente data l'assuefazione delle persone ai pasti gratis.

    PIù sono i costi dello stato sociale maggiori dovranno essere le entrate per farvi fronte,ergo: incremento del gettito tributario che diminuirà i margini di operatività delle imprese che creano ricchezza reale. In Francia stiamo assistendo proprio a questo fenomeno di sottrazione della ricchezza a fini redistributivi che incentiva l'improduttività, altrimenti non si spiegherebbe l'aliquota al 75% (SETTANTACINQUE) per i redditi superiori al milione di euro imposta da Robin Hood Hollande

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  2. Siamo sempre lì: se un uomo muore di fame non devi dargli un pesce, ma insegnargli a pescare.
    E parliamo della Francia... in Italia il welfare è ancora più mostruoso, con un INPS che mantiene migliaia di falsi invalidi.

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  3. Ciao Francesco,

    ma non vorrai mica contestare il modello europeo!
    Quello che "non lascia nessuno indietro".
    E lo mette a (quasi) tutti nel didietro!
    Comunque, anche nel Regno Unito siamo a livelli simili.
    The Road to Greece...

    Bella l'espressione "trappola della povertà".
    Questa me la gioco quando capiterà di affrontare qualche simpatica polemica coi sinceri democratici.

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  4. è evidente che il lavoro vale poco perchè ipertassato per aiutare chi non lavora dedotti i costi altissimi d'apparato. insomma, è chiaro a tutti che chi produce è bastonato in favore di chi ne approfitta. il che disincentiva tutti a lavorare, incentivandoli invece ad approfittare, magari arrotondando in nero. meglio ancora chi ha accesso a fondi e fonti di stato per diretto approviggionamento professionale o d impresa. questo è in verità un sistema di potere e controllo sociale. creare dipendenza crea persone dipendenti dagli schiacciatori di pulsanti: gli aiutati sono i loro dipendenti.ne costituiscono il potere.
    detto l'ovvio, cosa accadra? liberalizzare la produzione, no. sicuro, neanche a parlarne. siamo andati troppo avanti. normativamente (che fai, sbrogazione dei regolamenti e direttive UE?) e ideologicamente(gli schiacciatori rinnegano tutto? e dopo che fanno? ed al popolo che dici? "da oggi si lavora, fatti vostri"...?). ipertasse? non reggono: a parte che siamo al limite, il grande capitale emigra (già fatto), paga aliquote sostitutive ridotte (ovunque), fa pianificazione fiscale internazionale, ed ogni paese cerca di attirarlo. in piu anche le persone se ne vanno: io mandero le mie figlie fuori (stanno a scuole internazionale)e chi puo se ne va. chi volete che investa qui per pagare il debito italiano? l unica cosa sul punto è che altrove è spesso uguale...
    arriveranno i disperati migranti, e loro dovranno pagare come schiavi il debito italiano? li devi escludere dal welfare e fargli pagare il debito lasciato dagli italiani, dopo aver pagato pure gli scafisti...

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  5. stamperanno per mantenre le loro promesse o le ritireranno, mantenendo comunque alta le pressione fiscale, facendo finta di mantenerle (gia oggi il s.s.n. spesso non fornisce le prestazioni...)?
    probabilmente avremo un misto tra default, maggiore schiavismo tra meno salari e piu produttivita (modello cina), alta imposizione fino ad erodere il patrimonio (indifferente se si chiama o no patrimoniale: se ti levano i soldi per vivere, o non vivi o ti vendi quel che hai)e negazione dei diritti "acquisiti" facendo finta ce non è vero.
    ecco, la cosa piu probabile è tutto questo, e 20 anni di crisi e recessione. danso colpa agli evasori ed al liberismo capitalista. come ha felicemente detto andrea, la paura in un nuovo feudalesimo di carta

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  6. Ciao Luca G.

    >E pensare che l'articolo non considera i costi per la macchina statale derivanti dall' welfare che aumentano esponenzialmente data l'assuefazione delle persone ai pasti gratis.

    Proprio per questo motivo la maggior parte delle persone parte dal presupposto fallace che l'INPS riesca a dare una pensione in regime di forte calo demografico e relativa fuga di cervelli. La domanda quindi diviene: a chi ruberà l'INPS i soldi per la pensione? Chi ha figli conosce già la risposta. Agli altri più giovani consiglio di considerare "persi" i contributi e togliere il disturbo il prima possibile, in un paese civile di loro scelta (in bocca al lupo per trovarne uno).

    ***

    Ciao Luca V.

    >Siamo sempre lì: se un uomo muore di fame non devi dargli un pesce, ma insegnargli a pescare.

    Consigli per la lettura: La carità che uccide.

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    Ciao Andrea.

    Sono convinto che nel frattempo l'età pensionabile potrebbe aumentare a 90 anni, calcolando poi l'inflazione fino al 2045 (quella reale, non quella dell'Istat) bisognerebbe rassegnarsi all'idea che nel 2045 nessuno andrà in pensione. Bramando un tozzo di pane per tirare fino al giorno dopo, i fessi penseranno: "aveva ragione quel tipo di Freedonia, non dovevano far votare tutti insieme quei bastardi per decidere cosa fare dei nostri soldi!"

    Ma con un po' di fortuna ci sarà una guerra civile stile Allegri Balcani verso il 2027, quindi potremmo avere problemi più urgenti a cui pensare.

    Probabilmente si potrebbe manifestare il proprio dissenso, oltre che con il "voto" (pfffffftt!), anche prendendo a calci una trentina di sindacalisti al giorno, i quali non hanno alcun interesse per la vostra "pensione" ma si contentano di essere puntualmente foraggiati da chi li mantiene.

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  7. Ciao gdbarc.

    >arriveranno i disperati migranti, e loro dovranno pagare come schiavi il debito italiano? li devi escludere dal welfare e fargli pagare il debito lasciato dagli italiani, dopo aver pagato pure gli scafisti...

    Ormai i muratori multiculturali sono un ricordo del passato, il settore immobiliare (tra l'altro) è in perenne calo. Rimangono solo i ciucciawelfare a questo punto.

    A proposito di pensioni riguardanti il nostro paese: INPDAP.

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  8. The road to Greece ...
    The road to Argentina ...
    The road to North Korea ...

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  9. http://www.zerohedge.com/news/2012-12-14/france-threatens-kick-belgium-out-socialist-club

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  10. «Quando la Francia sarà liberale, tutto il mondo sarà liberale.» -- F.A. Hayek

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  11. girovagando su internet è oramai una farsa... siamo alle comiche, alla torre di babele... ci sta gente che invoca il duce, altri il ritorno del comunismo, i grillini, il popolo viola, quelli che invocano keynes, altri che se la prendono con il signoraggio. altri ancora sono per la mmt, tutti urlano:"la sovranità torni allo stato", "siete antieuropeisiti" , "è colpa di berlusconi", "no, di prodi". il debito c'è quello buono e quello cattivo (ndr: è buono il tuo se io non sono creditore, è cattivo il mio se devo pagarlo. se lo paga qualcun altro è buono il mio). poi ci sta la dottrina sociale della chiesa, i moderati, il PPE ed i socialisti europei (che non si sa bene le differenze). infine i gruppi facebook di satira: il partito comunista reazionario, accelerare il declino, marxisti per tabacci (almeno fanno ridere). tutti sono per "eguaglianza, giustizia sociale, solidarietà, redistribuzione". che problema c'è allora? dette queste parole, la crisi è risolta. tutti contro l'individualismo più bieco. mentre quasi tutti definiscono questo modello "capitalista di liberismo selvaggio"....(?!!!?)". per assenza di regole (qui sto trattenendo una risata...) succede quel che succede... bisogna pur fare qualche legge... speriamo la nuova riforma del condominio porti un po di pil agli avvocati, oggi i giovani sono in difficoltà, sempre redistribuzione è, facimmo ammuina...
    poi dicono ancora che giannino e soci vogliono l'ultraliberismo. ma se avevano appena detto che quello è il modello vigente; allora per giannino e soci non c'è più nulla da riformare: che vogliono ancora questi?.
    mi consola il principio dell'impersistenza. quasi quasi compro un titolo greco ad alto rendimento, tanto ci sta l'impersistenza... il denaro è illusione (fin quando la gerit non ti pignora la casa: quella è un illusione più realistica). cosi ti frega il ristorante zen: piatto vuoto e conto salato. pagare con assegno zen, adeguarasi tanto ci sta l'impersistenza...

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  12. Ciao gdbarc.

    Ti sei scordato gli squilibrati. Ti fornisco un esempio lampante costituito dalle ultime scempiaggini di Barnanrd -- disclaimer: leggere solo se si ha uno stomaco forte, non si rimborsano tastiere imbrattate di vomito a causa della seguente lettura :P -- http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=518

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