mercoledì 27 maggio 2015

Banalità, ipocrisie e la “magnacciocrazia”





di Bill Bonner


Diamo uno sguardo a come sono cambiati l'economia americana, il denaro e il governo da quando il presidente Nixon abolì il sistema monetario coperto dall'oro.

Non in meglio.

Sappiamo già cosa è accaduto al denaro. Sin dal 1971 è stato un sistema basato sul credito, non sull'oro.

L'economia pre-1971 aveva tre caratteristiche fondamentali:

  1. Era in buona salute — L'industria faceva cose e le vendeva ad un profitto.
  2. Era giusta — Il progresso finanziario era equamente distribuito.
  3. Era solvibile — Gli Stati Uniti erano una nazione creditrice, non un debitrice.

Gli americani dicono ancora di credere nel libero mercato, nella democrazia e nella rettitudine finanziaria, ma sono solo luoghi comuni e ipocrisie.

Le industrie americane sono state in gran parte vendute alla Cina e ad altri produttori nei paesi emergenti.

Ma tutto ciò non è avvenuto così, "su due piedi". E' stato finanziato dalla politica monetaria allentata della FED. I consumatori americani hanno acceso prestiti per spendere più denaro di quanto potessero permettersi. Walmart ha soddisfatto i loro desideri con lo slogan "Prezzi Bassi Tutti i Giorni", per gentile concessione dei lavoratori cinesi a basso reddito.

Questi hanno spedito i dollari in Cina. I cinesi hanno usato i profitti per costruire fabbriche migliori. Peccato per gli imprenditori americani che hanno cercato di competere: sono stati sopraffatti.

Hanno dovuto pagare stipendi 10 volte superiori a quelli dei cinesi. Hanno anche dovuto piegarsi alle regole — fiscali, ambientali, lavorative — che li hanno fatti arrancare e li hanno ostacolati.

Non c'è rimasto molto nell'economia industriale americana. Il settanta per cento dell'economia degli Stati Uniti è composta dalla spesa dei consumatori. Il settore manifatturiero è sceso al 12% dell'economia... rispetto al 24% nel 1971. E oggi rappresenta la principale fonte di ricchezza in soli sette stati.

La de-industrializzazione degli Stati Uniti viene affibiata alla diminuzione dei salari della classe media americana. Stesso discorso per l'immigrazione e i robot.

"Non è ingiusto", dicono le persone che l'hanno provocata. "E' solo il libero mercato."

Ma il libero mercato è stato una delle prime vittime del denaro fiat.

In un libero mercato, le persone guadagnano soldi lavorando (reddito) o risparmiando e investendo (crescita del capitale).

Ma il denaro basato sul credito non necessita né di lavoro, né di risparmio; basta conoscere le persone giuste. Le banche private, aiutate e incoraggiate dalla Federal Reserve, hanno potuto creare tanto denaro fiat quanto desideravano e finanziare i loro compari a Wall Street.

La nuova moneta poteva quindi trasformare l'acqua in vino.

Per i privilegiati era quasi gratis; la FED ha fatto in modo che lo fosse. Ma per i consumatori è diventata un pesante fardello.

E per l'economia è diventata un meccanismo d'inflazione per le bolle finanziarie.

L'ultimo scoppio l'abbiamo sentito quando le banche e le agenzie di mutui (Fannie e Freddie in parte di proprietà dei federali) hanno prestato migliaia di miliardi di dollari a quegli individui che volevano acquistare una casa, i quali però si sono ritrovati un debito che non potevano permettersi su case di cui non avevano bisogno.

Nel 1995 il mercato dei prestiti subprime era di circa $65 miliardi. Nel 2007 si era gonfiato a $1,300 miliardi — un aumento del 1,900%.

Quando il castello di carte è crollato nel 2008, i federali si sono mossi velocemente. Non per aiutare i proprietari di case, ma per salvare Wall Street e le grandi case automobilistiche.

I salari aumentano quando i lavoratori diventano più produttivi. Gli incrementi di produttività richiedono investimenti di capitale (formazione, nuove tecnologie, nuovi materiali, ecc.). Ciò rende possibile nuovi risparmi. Questi nuovi risparmi diventano la fonte di nuovi investimenti di capitale.

Ma negli anni '80 e '90 il tasso di risparmio degli Stati Uniti è sceso.

Perché preoccuparsi di risparmiare quando si può ottenere denaro falso dalle banche controllate dalla FED?

Inoltre la FED si è assicurata che i tassi d'interesse restassero ultra bassi. Ciò ha reso più attraente il credito, poiché il costo dell'indebitamento è sceso. E ciò ha reso meno attraenti i risparmi, poiché i tassi d'interesse sui risparmi sono calati.

Meno risparmi hanno portato a meno investimenti in fabbriche, magazzini, nuove imprese e nuove tecnologie che generano posti di lavoro veri e propri.

Perché correre il rischio di sviluppare la propria attività in nuovi mercati, quando si può semplicemente prendere in prestito denaro e acquistare le proprie azioni?

Perché preoccuparsi di avviare una piccola impresa, quando tutto il credito va a quelle grandi?

Per la maggior parte della classe operaia americana, i salari reali hanno raggiunto il picco a metà degli anni '70. Da allora sono calati. I ricchi sono diventati più ricchi. Le classi povere e medie si sono indebitate ulteriormente per cercare di tenere il passo.

Sin dalla crisi del credito nel 2008, quasi il 100% dei guadagni nei prezzi degli asset è finito in tasca al 10% della popolazione. Non è stato un caso. La FED ha messo la sua stampante a disposizione dei ricchi — surriscaldando i prezzi degli asset, ma lasciando al freddo il resto dell'economia.

Ora gli Stati Uniti sono il più grande debitore del mondo. Non in rapporto al PIL. Questo titolo va al Giappone. Ma è una distinzione degna di nota: gli Stati Uniti sono passati dall'essere creditori a debitori in poco più di una sola generazione.

Cos'è successo? Il processo naturale della storia? Un colpo di fortuna?

Probabilmente no. E' il risultato di decisioni politiche prese da scribacchini, tirapiedi e vecchi politici che ne hanno ottenuto il massimo guadagno.

Non ci sono stati dibattiti popolari. Non ci sono stati voti. Piccole ma potenti élite hanno creato il dollaro fiat, il TARP, la ZIRP e il QE. Sono state anche responsabili delle spese, delle regolamentazioni e delle decisioni fiscali prese da Washington. Che queste disposizioni abbiano favorito queste stesse élite, non è solo una coincidenza.

Il nostro vecchio amico Jim Davidson la chiama "magnacciocrazia". Almeno con le passeggiatrici abbiamo un rapporto qualità/prezzo. Invece con i "magnaccia" no. Essi sfruttano le prostitute... e i loro clienti.

Oggi abbiamo semplicemente riscoperto che il denaro fiat conduce sempre alle stesse conseguenze: indebolisce l'economia e la società che lo adotta.

Può anche accadere quando si ha un sistema monetario coperto dall'oro.

L'impero romano fu una delle prime vittime. Quando conquistava qualcosa, il denaro facile — il bottino e il lavoro degli schiavi — tornava a Roma e andava ad aumentare i prezzi. Il lavoro degli schiavi riduceva i salari dei lavoratori liberi e il bottino di guerra concorreva con i prodotti di produzione locale. Ciò indebolì l'economia interna di Roma.

La Spagna cascò in questo tranello nel XVI secolo. L'oro tornava dal Nuovo Mondo in quantità tali che gli spagnoli credevano di poter vivere col denaro facile.

Trovarono una montagna piena d'argento a Potosí, in Bolivia, e vi inviarono schiavi per estrarlo. I prezzi aumentarono notevolmente in tutta Europa. E quando svanì l'illusione del denaro facile, l'economia spagnola crollò.

Non si è ripresa finché la Spagna non ha aderito all'Unione Europea nel 1986.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. È il PRIMATO DELLA POLITICA, baby!!!

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  2. 2 quiz:

    1. fmi o qe4?

    https://www.youtube.com/watch?v=S1xTFM3hWPU

    2. dunque siamo d accordo che in regime monetario metallico l interesse nominale è avulso dal tempo (quello reale si giova della deflazione da produttività) e deriva dallo spossessamento del denaro?

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    1. Ciao gdb.

      A quanto pare abbiamo travisato il discorso dello zio Ben del 2004. Devo ammetterlo, non mi aspettavo che si conformasse alle nuove tecnologie. Ormai è l'unico modo che hanno per "stimolare" l'economia visto che hanno reso pressoché illiquido il mercato obbligazionario.

      Per quanto riguarda il secondo quesito, sì, il tasso d'interesse nominale è dato dalla messa a frutto delle proprie risorse monetarie. Credo che ciò valga per qualsiasi tipo di moneta, comunque.

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