martedì 13 settembre 2016

Una rivolta populista -- per davvero stavolta





di Gary North


Il termine "rivolta populista" è stato usato per oltre un secolo. Ma, fatta eccezione per le tre campagne presidenziali fallite di William Jennings Bryan -- 1896, 1900, 1908 -- non ne abbiamo mai avuta una.

Eppure il termine è sopravvissuto. Perché? Perché l'Old Boy Network rappresentato dal Council on Foreign Relations ne è spaventato a morte. Essi e i loro portavoce intellettuali nei media e nel mondo accademico, vogliono che gli elettori credano che i "bifolchi nelle frange" sono una minaccia per l'America.

Fino a quest'anno, i populisti sono stati un semplice fastidio. Ma quest'anno, sono finalmente arrivati. Ce ne sono milioni, e stanno ignorando i media. Non possono essere manipolati dall'Old Boy Network.

La vecchia guardia del Grand Old Party ha perso il controllo. La situazione che sta affrontando Paul Ryan è simbolica. Era titubante nel sostenere Trump. Ora Trump ha restituito il favore con le stesse parole di Ryan. Il 6 maggio scorso quest'ultimo ha detto: "Non sono ancora pronto a sostenerlo." Il 2 agosto scorso Trump ha detto: "Non sono ancora pronto a sostenerlo."

Il 9 agosto Ryan potrebbe perdere le primarie repubblicane nel suo distretto. Un parvenu, Paul Nehlen, sta correndo contro di lui. L'establishment del partito repubblicano è preoccupato che questa situazione potrebbe diventare un replay del 2014, quando Eric Cantor perse contro uno sconosciuto



RYAN E IL TPP

Ryan è un promotore del TPP di Obama: il Trans-Pacific Partnership, una mostruosità da 2,000 pagine in cui gli Stati Uniti cederanno la loro sovranità ad una versione asiatica del NAFTA.

Obama ha detto che lo sottoporrà al Congresso dopo le elezioni. Sarà un Congresso "zoppo". Obama confida nella memoria corta degli elettori. Coloro che votano per il TPP contro l'aperta ostilità dei loro elettori, alla fine la faranno franca. Gli elettori non se ne ricorderanno nel 2020. Tutto sarà perdonato. "Ne sarà passata di acqua sotto i ponti." Si tratta di un gioco di potere anti-democratico. Clinton ha rinnegato il TPP.

Obama lo vuole come sua unica vittoria importante dopo l'ObamaCare del 2010. Ha davvero poco altro da mostrare per i suoi otto anni come presidente. Ma sembra che non avrà i voti. Quest'anno sono arrivati per davvero i populisti. Non vogliono la globalizzazione.

Ryan non ha detto che si opporrà apertamente al piano di Obama affinché il Congresso supporti il TPP dopo le elezioni. Ha usato la retorica del libero scambio come copertura.

Non c'è affatto libero scambio nel TPP. Non ci vogliono 2,000 pagine di parole senza senso per avere il libero commercio. Tutto ciò che serve è un voto, sì o no sulla riduzione dei dazi in base ad una percentuale specifica. Ma i globalisti non hanno mai voluto il libero scambio. Vogliono un commercio gestito -- commercio gestito da burocrati internazionali senza volto che non possono essere licenziati dai politici.

I burocrati sono anti-democratici. Non vogliono mantenere il potere in base ai capricci dei politici che affrontano gli elettori volubili ogni tot. anni. Vogliono posti di lavoro a vita e il potere a vita sulle masse. Questo è il motivo per cui hanno promosso leggi sul pubblico impiego fin dal 1880. Il TPP è solo la prossima fase della presa di potere burocratico che ha avuto inizio in Occidente agli inizi del XIX secolo in Francia: regolamentazione da parte di funzionari non eletti. È l'obiettivo dei socialisti in tutto il mondo. Ludwig von Mises lo descrisse nel suo libro del 1944, Bureaucracy:

I campioni del socialismo si definiscono progressisti, ma suggeriscono un sistema caratterizzato da una rigida osservanza della routine e da una resistenza ad ogni tipo di miglioramento. Si definiscono liberali, ma sono intenti a sopprimere la libertà. Si definiscono democratici, ma bramano la dittatura. Si definiscono rivoluzionari, ma vogliono rendere onnipotente lo stato. Promettono le benedizioni del giardino dell'Eden, ma hanno in programma di trasformare il mondo in un gigantesco ufficio postale. Ogni uomo, un impiegato subordinato in un ufficio. Che utopia allettante! Che nobile causa per cui combattere!

In nome del libero scambio, i globalisti esigono che gli elettori e i loro rappresentanti politici si arrendano ai burocrati internazionali.

Trump si oppone a tutto questo. Considera giustamente questo obbrobrio burocratico come "Figlio del NAFTA."

Sono un sostenitore del libero commercio -- tasse ridotte sulle vendite delle merci importate -- e lo sono sempre stato. Ciò risale ad un articolo che ho scritto nel 1969: "Guerra dei dazi: lo stile libertario." Ma mi sono opposto al NAFTA. Questo perché il NAFTA era un costrutto anti-libero scambio. Sostituiva alla sovranità nazionale una burocrazia internazionale. Una riduzione delle imposte sulle vendite delle merci importate, non merita la cessione della sovranità giudiziaria nazionale.

Obama comprende la natura di questo scambio. Lo vuole come sua eredità politica. Ryan è timido su questo tema. Non parla del TPP.

La maggior parte degli elettori americani non vuole questa cessione. I populisti di certo non la vogliono. Sono finalmente riapparsi come blocco unito di voti. Erano scomparsi fin dal 1908. Sono una minaccia per l'Old Boy Network che gestisce questo paese, e che è stato globalista fin dalle sue origini nel periodo successivo alla prima guerra mondiale. È stato fondato dall'intellighenzia britannica nel primo decennio del XX secolo: the Round Table Network. Poi venne fondato il Council on Foreign Relations nel 1921: il ramo americano del Round Table.

Se Ryan verrà sconfitto il 9 agosto, questo esito consegnerà un messaggio inequivocabile ai repubblicani al Congresso: "Le vostre carriere sono in pericolo." Sei membri repubblicani della Camera che erano saliti a bordo del rullo compressore TPP, sono appena scesi. Consigliano ad Obama di non attuare il suo piano.

Ovviamente non hanno fegato. Erano a bordo, ma hanno alzato le dita in aria per vedere da che parte soffiasse il vento. Si tratta di un uragano di livello 3. Così hanno spedito una lettera al Presidente.

Come i nostri elettori hanno ripetutamente espresso, l'America è profondamente preoccupata per l'impatto negativo degli accordi commerciali internazionali sui posti di lavoro americani, sulla produzione e sull'economia.

Così consigliano una rinegoziazione di questa mostruosità. Sono disposti a vendere la sovranità giudiziaria degli Stati Uniti. Vogliono solo un prezzo migliore.

Crediamo che sia necessario molto lavoro per le rinegoziazioni, in modo da garantire che il Trans-Pacific Partnership (TPP) funzioni per i lavoratori americani -- e non solo per quelli dei nostri partner commerciali.

Sono ancora a bordo, in linea di principio.

Un accordo di alto livello è fondamentale per il futuro del commercio, dal momento che non include solo gli attuali 12 paesi partecipanti, ma anche un modello affinché altri paesi possano unirsi in futuro.

Ma, per ora, consigliano una posticipazione.

Prenderò quello che posso ottenere. Questa posticipazione ucciderà il piano. Non c'è modo che questa mostruosità possa essere rinegoziata. È stata messa insieme in completa segretezza da eserciti di burocrati in tutto il mondo. Non volevano che i dettagli trapelassero tra la popolazione prima che l'accordo fosse siglato.

Obama cercherà di siglarlo come il suo canto del cigno.

Se Paul Ryan verrà sconfitto, il 9 agosto, Obama si brucerà dopo l'8 novembre se cercherà di convincere il Congresso a rompere sia con Trump che con la Clinton nella loro opposizione al TPP. Non credo che voglia questo esito come sua eredità politica. Non vuole essere ricordato come un cane al guinzaglio dell'Old Boy Network.



CONCLUSIONI

Il populisti sono arrivati -​​- milioni di loro. Stanno combattendo come non mai. Non possono essere placati. Trump è davvero la loro voce.

L'Old Boy Network è preoccupato per il loro ritorno alle urne sin dall'elezione fatidica del 1912, quando tre progressisti gareggiavano per la Presidenza: il Presidente Taft, Teddy Roosevelt e il professor Wilson. I populisti scomparvero nel 1912. Si fusero con l'elettorato generale, il quale non ha mai minacciato l'Old Boy Network.

Ora, senza preavviso, sono tornati. L'OBN è allo sbando.

Ryan ha raccolto 12 volte il denaro che ha raccolto Nehlen.

Nel 2014 era un candidato vincente.

La rivolta è appena iniziata. Nella prossima recessione, che sarà peggiore di quella 2008-9, la rabbia sarà enorme. Sarà chiaro a milioni di persone che i programmi dell'establishment non possono portare prosperità permanente. L'establishment ripeterà quello che ha detto nel 2009. Niente funzionerà come promesso.

Poi inizieranno le vere battaglie politiche.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. Sono riusciti a smuovere addirittura un burbero come Dinamite Bla.
    Stavolta l'han fatta grossa...

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  2. Siamo in un momento storico di svolta per tutto l'Occidente.
    Ad un bivio.

    Da una parte l'establishment politicofinanziario attuale che è globalista e tecnocratico perché vuole un unico governo mondiale, il NWO, dominato da elite estranee a qualsiasi processo democratico. In pratica un mondo dominato dalle corporations multinazionali americane.
    E questi hanno il potere sui media mainstream ed i loro burattini nei posti di governo di tutto l'Occidente. E stare con loro significa essere conformi al piano, cioè conformisti.

    Dall'altra parte le varie forze politiche che si oppongono a questo progetto storico e che vedono nel recupero della propria sovranità il baluardo della scelta democratica. Sono forze che fondamentalmente si rivolgono al ceto medio, che ha più perso nella attuale crisi economica e finanziaria. Questi guardano ad un mondo multipolare e per questo vedono di buon occhio l'ascesa di Cina e Russia come bilanciamento delle tecnocrazie dominanti.

    Non so come andrà a finire.
    Si dice che la guerra sia la salute dello status quo. Mi auguro non arrivino fin lì. Anche se la saggezza antica afferma che Dio acceca quelli di cui vuole sbarazzarsi.

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