giovedì 27 dicembre 2018

La libertà è nulla senza la responsabilità





di Tyler Brandt


Che aspetto avrebbe una società libera secondo voi?

Sarebbe un'utopia anarco-capitalista in cui gli individui sono liberi di sparare con AK-47 nei loro campi privati di marijuana? Sarebbe una società armoniosa, libera da una pianificazione centrale burocratica, in cui le persone commerciano e si impegnano liberamente nel commercio? Sarebbe il vostro appartamento, con nessuno che vi urla di fare i piatti?

Quali componenti sono necessari affinché possa esistere una società libera? La fiducia, l'indipendenza, la tolleranza, o la pace? È il principio di legalità e il trionfo dei diritti negativi? È l'assenza di coercizione?

È un esperimento mentale intrigante, ma vi chiederei di aggiungere una cosa alla vostra visione. Una società libera è impossibile senza una sana dose di responsabilità.

So che somiglio a vostro padre, ma prestatemi orecchio, ok?



L'assenza di responsabilità è il caos

La libertà e la responsabilità sono inseparabili. A prima vista questo potrebbe sembrare un paradosso, perché la responsabilità è un limite intrinseco alla libertà. La responsabilità è l'assenza di flessibilità e scorrevolezza. Tuttavia coloro che vogliono veramente la libertà, devono volere anche la responsabilità.

Essendo ognuno il padrone di sé stesso, bisogna anche accettare che le azioni intraprese producono conseguenze reali. Bisogna quindi scegliere attentamente quali azioni intraprendere, in quanto si è anche i proprietari delle conseguenze. Senza un giusto senso di responsabilità, gli individui non sarebbero in grado di produrre una società prospera.

Il dover sopportare l'onere delle conseguenze costringe ogni individuo a ponderare il proprio peso di conseguenze e rendere ogni angolo del proprio mondo un posto migliore. Poiché se gli individui non si fanno carico di essere responsabili, allora il mondo diventerà un luogo caotico, un luogo di disprezzo. È in questo senso che la responsabilità è una componente necessaria della libertà.



La responsabilità è scelta

F. A. Hayek dedica un intero capitolo alla responsabilità e alla libertà nel suo libro, The Constitution of Liberty. Dichiara che "La libertà e la responsabilità sono inseparabili". Espande questa affermazione sostenendo:
Una società libera non funzionerà a meno che i suoi membri non considerino un diritto che ogni individuo prenda atto dalle sue azioni e le accetti. Anche se possono esserci singole possibilità e anche se il risultato dei suoi sforzi dipenderà da innumerevoli casi, dirige con forza la sua attenzione su quelle circostanze che può controllare come se fossero le uniche che contano.

Qui vediamo perché la responsabilità è una condizione necessaria per la libertà. Ma perché vorremmo vivere in una società in cui le persone sono gravate da responsabilità? Perché dovremmo lasciare che le persone decidano il loro percorso? Non sarebbe meglio vivere in un mondo in cui un re filosofo decide quali morali e ruoli le persone dovrebbero ricoprire, in base al fatto che alcuni di noi non hanno la capacità di essere responsabili? Su tale questione Hayek afferma:
Questo non significa che un uomo sarà sempre considerato il miglior giudice dei suoi interessi; significa che nessuno li conosce meglio di lui e che desideriamo sfruttare appieno le capacità di tutti coloro che potrebbero contribuire allo sforzo comune di mettere il nostro ambiente al servizio degli scopi umani.

Questo è il motivo per cui dovremmo prendere sul serio la libertà e la responsabilità. Anche se un uomo può non sapere cosa sia meglio per sé stesso, nessuno oltre a sé stesso lo sa. Significa lasciare che le persone decidano come utilizzare le proprie capacità nel miglior modo possibile per servire meglio la società.



Responsabilità e vantaggio comparato

Ciò alimenta la prosperità umana in termini di vantaggio comparato. Cioè, permettiamo alle persone di affinare le loro abilità uniche per poi utilizzarle in un particolare settore. Potreste essere un musicista straordinario, un falegname di talento, un intellettuale, o un grafico, tra le altre abilità. L'economia di base ci dice che il mondo è meglio se i Paesi commerciano liberamente i beni che sono meglio in grado di produrre, quindi perché non estendere tale logica anche agli individui?

Hayek dice anche:
La convinzione che il successo dipenda interamente da sé stessi è probabilmente l'incentivo pragmaticamente più efficace per un'azione di successo; più un uomo si abbandona alla propensione ad incolpare gli altri, o le circostanze, per i suoi fallimenti, tanto più insoddisfatto e inefficace diventerà.

La responsabilità personale consente agli esseri umani di coltivare le loro migliori capacità e virtù. Senza la responsabilità personale, c'è la responsabilità di tutti. E con la responsabilità di tutti, non c'è responsabilità di nessuno. Questa è la terra dell'inazione. Se vogliamo una società efficace e capace, allora permettiamo che esistano la libertà e la responsabilità.



La responsabilità porta all'apprendimento e alla crescita personale

Credere nel successo che dipende interamente da voi stessi, è anche il modo migliore per imparare. È l'accettazione della responsabilità che vi permette di imparare attraverso le conseguenze. Se non fossimo ritenuti responsabili delle nostre azioni, a ragione o torto, non impareremmo a cambiare le nostre azioni per influenzare i risultati.

Questo è il problema con le politiche del welfare state, i salvataggi bancari e altre situazioni che comportano l'azzardo morale. I vantaggi sono internalizzati ed i costi sono esternalizzati. Permette alle aziende e alle persone di fallire più e più volte, solo per continuare a guadagnare un profitto garantito. Non c'è da meravigliarsi se i nostri sistemi siano inefficienti; nessuno è ritenuto responsabile per il fallimento. Una società basata sulla responsabilità per le proprie inadempienze è l'unico modo in cui possiamo imparare, e imparando siamo incentivati a creare risultati migliori per noi stessi e, successivamente, sistemi migliori.

Inoltre la responsabilità non è solo favorevole all'apprendimento e alla costruzione di società produttive, è anche ciò che Jordan B. Peterson definisce "la cosa che dà senso alla vita".
La vita ha un senso con la responsabilità: più responsabilità ci assumiamo, maggiore sarà il significato della nostra vita; più alto sarà il grado di responsabilità che accettiamo volontariamente, più ricca sarà la nostra vita.

Ecco. La vostra vita è priva di significato? La vostra vita è piena di nichilismo? Provate risentimento? Provate la sana dose di responsabilità di Peterson. Questo potrebbe tirarvi fuori da quel solco depressivo in cui siete stati bloccati per un bel po' e permettervi di vedere la luce del mondo. Prendere in carico la responsabilità significa avere qualcosa per cui valga la pena di soffrire, significa avere un posto nel mondo, significa preservare la bellezza nell'assoluta realtà dell'entropia.



La statua della responsabilità proposta da Frankl

Non credete ancora nell'importanza della responsabilità? Permettetemi di dirigere la vostra attenzione verso lo psichiatra austriaco, autore stimato e sopravvissuto all'olocausto, Viktor Frankl. Nato a Vienna nel 1905, andò all'Università di Vienna dove studiò medicina e successivamente si specializzò in neurologia e psicologia.

Nel 1942 Frankl fu deportato nel ghetto nazista di Theresienstadt. Trascorse il suo tempo lì a lavorare come psichiatra per aiutare i compagni di prigionia a superare il dolore e la tragedia. Successivamente fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz e poi in altri fino a quando fu liberato nell'aprile 1945.

Dopo che Frankl fu nei campi di concentramento, sperimentando sofferenze abiette e le più oscure profondità della miseria umana, continuò a scrivere il suo libro, Man’s Search for Meaning. Nel libro racconta le sue esperienze, ma parla anche di come sia possibile trovare un significato nella sofferenza. Parla della responsabilità come parte di quel puzzle. Frankl credeva così tanto nel potere della responsabilità da aver persino proposto una "statua della responsabilità".
La libertà, tuttavia, non è l'ultima parola. La libertà è solo una parte della storia e metà della verità. La libertà è solo l'aspetto negativo dell'intero fenomeno, il cui aspetto positivo è la responsabilità. Infatti la libertà rischia di degenerare in mera arbitrarietà, a meno che non sia vissuta in termini di responsabilità. Ecco perché raccomando che la Statua della Libertà sulla costa orientale sia integrata da una Statua della Responsabilità sulla costa occidentale.

Ecco il punto: se un uomo come Frankl può essere soggetto alla disperazione più estrema nei campi di concentramento e uscire con un atteggiamento ottimistico sulla responsabilità, allora anche voi siete capaci di trovare un significato nella vostra vita. Smettete di inventare scuse e adottate più responsabilità che potete. Se le persone possono vedere i loro cari affamati, ridotti pelle e ossa e poi mandati in camere a gas, allora potete superare qualunque problema abbiate e vivere una vita piena di intenti. Non è una cosa facile, ma potete cominciare ad adottare piccole responsabilità oggi. È una filosofia praticabile.

La libertà e la responsabilità sono inseparabili. Non solo la responsabilità è una condizione necessaria per far prosperare una società libera, ma vi aiuterà anche a diventare la persona migliore che potete essere. La responsabilità vi consente di coltivare le abilità che ritenete migliori e quindi condividerle col mondo. Questo crea una società migliore e un'esistenza ricca di significato. Avere responsabilità vi dà un senso di scopo. Creando un voi stesso migliore, creerete una vita ricca di significato, e con questo processo farete parte della creazione di un mondo migliore.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://francescosimoncelli.com/


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