venerdì 27 novembre 2020

Le nazioni unite e l'origine del “Great Reset”



di Antony P. Mueller

Circa 2400 anni fa il filosofo greco Platone descrisse l'idea di uno stato e società in base ad un piano elaborato. Platone voleva "uomini saggi" (filosofi) al timone del governo, ma chiarì anche che il suo tipo di stato avrebbe avuto bisogno di una trasformazione degli umani. Nei tempi moderni i promotori dello stato onnipotente vogliono sostituire i filosofi di Platone con i proverbiali esperti e creare l'uomo nuovo attraverso l'eugenetica, che ora si chiama transumanesimo. Le Nazioni Unite e le sue varie organizzazioni secondarie giocano un ruolo centrale in questo progetto, il quale ha raggiunto la sua fase attuale nell'Agenda 2030 e nel Grande Reset.


Lo sforzo per realizzare un governo mondiale

Il Grande Reset non è arrivato dal nulla. I primi tentativi di creare un'istituzione globale con una funzione governativa furono avviati dal governo di Woodrow Wilson, presidente degli Stati Uniti dal 1913 al 1921. Con l'ispirazione del colonnello Mandell House, primo consigliere del presidente e migliore amico, Wilson voleva istituire un forum mondiale per il periodo successivo alla prima guerra mondiale. Tuttavia il piano di partecipazione americana alla Società delle Nazioni fallì e la spinta verso l'internazionalismo e la creazione di un nuovo ordine mondiale venne ritirato durante i ruggenti anni Venti.

Una nuova spinta verso la gestione di una società come un'organizzazione avvenne durante la Grande Depressione. Franklin Delano Roosevelt non lasciò passare la crisi senza portare avanti tale agenda con il suo "New Deal". FDR era particolarmente interessato ai privilegi esecutivi che derivarono dalla seconda guerra mondiale. La resistenza fu quasi nulla quando gettò le basi per una nuova Società delle Nazioni, che ora sarebbe stata chiamata Nazioni Unite.

Sotto la guida di Stalin, Churchill e Roosevelt, ventisei nazioni accettarono nel gennaio 1942 l'iniziativa di istituire un'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), che entrò in vigore il 24 ottobre 1945. Sin dal suo inizio, le Nazioni Unite e le sue filiali, come la Banca Mondiale e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno preparato i Paesi del mondo a rispettare gli obiettivi annunciati alla sua fondazione.

Nonostante le dichiarazioni di voler promuovere "pace e sicurezza internazionali", "sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni" e lavorare per "progresso sociale, migliori standard di vita e diritti umani", esse nascondono la volontà di stabilire un governo mondiale con poteri esecutivi il cui compito non sarebbe quello di promuovere la libertà e il libero mercato, ma un maggiore interventismo e controllo attraverso organizzazioni culturali e scientifiche. Ciò divenne chiaro con la creazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) nel 1945.


Eugenetica

Dopo la fondazione dell'UNESCO nel 1945, il biologo evoluzionista inglese, eugenetista e globalista dichiarato, Julian Huxley (il fratello di Aldous Huxley, autore del libro Il Mondo Nuovo), divenne il suo primo direttore.

All'inaugurazione dell'organizzazione, Huxley parlò di un "umanesimo scientifico mondiale, di portata globale" (p. 8) e parlò di manipolare l'evoluzione umana vero un fine "desiderabile". Riferendosi al materialismo dialettico come "il primo tentativo radicale di una filosofia evolutiva" (p. 11), il direttore dell'UNESCO disse che l'approccio marxista al cambiamento della società era destinato a fallire a causa della sua mancanza di una "componente biologica" indispensabile.

Con queste idee, Julian Huxley era in rispettabile compagnia. Sin dalla fine del diciannovesimo secolo, l'appello per il miglioramento genetico della razza umana attraverso l'eugenetica guadagnò molti seguaci: John Maynard Keynes, ad esempio, considerava la promozione dell'eugenetica e del controllo della popolazione una delle questioni sociali più importanti e un'area cruciale di ricerca.

Keynes non era solo. L'elenco dei sostenitori dell'allevamento della razza umana per il proprio miglioramento è piuttosto ampio e impressionante. Questi "riformatori illiberali" includono, tra molti altri nomi noti, gli scrittori H. G. Wells e G. B. Shaw, il presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt e il primo ministro britannico Winston Churchill, nonché l'economista Irving Fisher e i pionieri della pianificazione familiare Margaret Sanger e Bill Gates Sr., il padre di Bill Gates, co-fondatore di Microsoft e capo della Bill and Melinda Gates Foundation.

Nel suo discorso alla fondazione dell'UNESCO, Julian Huxley fu abbastanza preciso sugli obiettivi e sui metodi di questa istituzione. Per ottenere il tanto desiderato "progresso evolutivo" dell'umanità, il primo passo doveva essere quello di sottolineare "la necessità ultima di un'unità politica mondiale e un trasferimento della piena sovranità da nazioni separate ad un'organizzazione mondiale".

Inoltre l'istituzione doveva considerare il compromesso tra "importanza della qualità rispetto alla quantità" (p. 14), il che significa che doveva tenere dell'esistenza di "una gamma ottimale di dimensioni per ogni organizzazione umana come per ogni tipo di organismo" (p. 15). L'organizzazione educativa, scientifica e culturale dell'ONU dovrebbe prestare particolare attenzione alla proverbiale "unità nella varietà dell'arte e della cultura del mondo, nonché alla promozione di un unico insieme di conoscenze scientifiche" (p 17).

Huxley chiarì che la diversità umana non è per tutti. Varietà per "deboli, sciocchi e deficienti morali [...] non può che essere un male", e poiché "una percentuale considerevole della popolazione non è in grado di trarre profitto dall'istruzione superiore" e anche una "percentuale considerevole di giovani uomini" soffre di "debolezza fisica o instabilità mentale" e "questi motivi sono spesso di origine genetica" (p. 20), tali gruppi devono essere esclusi dagli sforzi per far avanzare il progresso umano.

Nel suo discorso Huxley disse inoltre che "l'effetto indiretto della civiltà" è piuttosto "disgenico anziché eugenetico", e che "il peso morto della stupidità genetica, debolezza fisica, instabilità mentale e la propensione alle malattie, che già esiste nella specie umana, si rivelerà un fardello troppo grande per raggiungere un reale progresso" (p. 21). Dopotutto era "essenziale che l'eugenetica sia portata interamente entro i confini della scienza, poiché come già indicato, in un futuro non molto remoto il problema del miglioramento della qualità media degli esseri umani rischia di diventare urgente; e questo problema può essere ottenuto solo applicando i risultati di un'eugenetica veramente scientifica" (pp. 37-38).


Uso della minaccia climatica

Il passo successivo verso la trasformazione economica globale venne compiuto con la prima relazione del Club di Roma. Nel 1968 venne inaugurato presso la tenuta Rockefeller Bellagio in Italia. La sua prima relazione venne pubblicata nel 1972 con il titolo "The Limits to Growth".

Il presidente emerito del Club di Roma, Alexander King, e il segretario, il generale Bertrand Schneider, spiegarono nel loro Rapporto del Consiglio del Club di Roma che quando i relativi membri erano alla ricerca di un nuovo nemico, elencarono l'inquinamento, il riscaldamento globale, la scarsità d'acqua e le carestie come lotte più opportune da perseguire con l'implicazione che l'umanità stessa deve essere ridotta per tenere sotto controllo suddette minacce.

Dagli anni '90 diverse iniziative globali verso un sistema di controllo globale sono state intraprese dalle Nazioni Unite con l'Agenda 2021 e l'Agenda 2030. Quest'ultima è stata adottata da tutti gli stati membri delle Nazioni Unite nel 2015. Il progetto è un cambiamento globale con invito a raggiungere diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Il concetto chiave è "sviluppo sostenibile", il quale include il controllo della popolazione come strumento cruciale.

Salvare la Terra è diventato lo slogan dei guerrieri della politica verde. Sin dagli anni '70 il riscaldamento globale è stato uno strumento utile nelle loro mani per acquisire influenza politica e infine governare il discorso pubblico. Nel frattempo questi gruppi anti-capitalisti hanno acquisito un'influenza dominante nei media, nei sistemi educativi e giudiziari, e sono diventati attori importanti nell'arena politica.

In molti Paesi, in particolare in Europa, i cosiddetti partiti dei verdi sono diventati un fattore cardine del sistema politico. Molti dei rappresentanti sono così diretti nelle loro richieste (es. rendere la società e l'economia compatibili con elevati standard ecologici) da richiedere un profondo reset del sistema attuale.

Nel 1945 Huxley (p. 21) notò che fosse troppo presto per proporre un programma di spopolamento eugenetico, ma disse che sarebbe stato importante per l'organizzazione "passare al vaglio il problema eugenetico con la massima cura, e informare l'opinione pubblica delle questioni in gioco affinché ciò che ora è impensabile possa diventare pensabile".

La cautela di Huxley non è più necessaria. Nel frattempo i rami delle Nazioni Unite hanno acquisito un tale livello di potere che anche le sub-organizzazioni originariamente minori delle Nazioni Unite, come l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), sono state abilitate a far rispettare i loro ordini ai singoli governi di tutto il mondo. L'OMS e il Fondo monetario internazionale (FMI) – la cui condizionalità per i prestiti è cambiata dagli obblighi fiscali al grado in cui un Paese segue le regole stabilite dall'OMS – sono diventati il ​​binomio supremo per stabilire un nuovo ordine mondiale.

Come sottolineò Julian Huxley nel suo discorso del 1945, è compito delle Nazioni Unite farla finita con la libertà economica, perché "laissez-faire e sistemi economici capitalisti" hanno "creato una grande quantità di bruttezza" (p. 38) . Era quindi giunto il momento di lavorare per l'emergere di "un'unica cultura mondiale" (p. 61) e ciò doveva essere fatto con l'aiuto esplicito dei mass media e dei sistemi educativi.


Conclusione

Con la fondazione delle Nazioni Unite e delle sue sotto-organizzazioni, la spinta a far avanzare i programmi di eugenetica e transumanesimo ha fatto un grande passo in avanti. Insieme alle attività del Club di Roma hanno dato il via al Grande Reset, in corso attualmente. Con la dichiarazione di una pandemia, l'obiettivo di un controllo completo da parte dello stato sull'economia e sulla società ha compiuto un altro balzo verso la loro trasformazione. La libertà affronta un nuovo nemico. La tirannia è mascherata da un governo di esperti e da una dittatura benevola. I nuovi governanti non giustificano il loro diritto al dominio in base alla divina provvidenza, ma lo rivendicano in nome della salute e della sicurezza.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


1 commento:

  1. Quando depositai al Ministero dell'Interno il simbolo 'Forza Evasori Stato Ladro' per il Movimento Libertario che si presentava a delle elezioni (ovviamente ce lo cassarono, alla faccia delle libertà della democrazia), il funzionario mi fece firmare la liberatoria sulla privacy!!
    Glielo dissi: Ma che vuol dire? come un qualsiasi supermercato che raccoglie info per la tesserina dei punti spesa? Ma se poi chiedo la cancellazione, il Ministero dell'INTERNO mi CANCELLA dai suoi archivi? Cancellerà una qualsiasi cosa che mi riguarda anche solo marginalmente? anche solo una virgola?
    Il funzionario e le due segretarie del banchetto ebbero la stessa reazione, sorrisetto imbarazzato borbottando che certo è strana una cosa del genere proprio per l'Interno ma tant'è.
    In effetti le vie delle follie burocratiche dello Stato, senza mai responsabilità per quel che combina e senza mai che paghi personalmente per i propri errori, sono imperscrutabili.

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