lunedì 17 gennaio 2022

La presente impennata nell'homeschooling ed il suo futuro

E fortunatamente anche in Italia questo fenomeno sta dilagando. La sopravvivenza psico-fisica alla mattanza burocratica degli ultimi due anni ha richiesto più che mai conoscenza ed informazione da parte dei genitori al fine di salvaguardare i propri figli. Con quale coraggio continuare a far indossare strumenti di tortura a dei bambini? Con quale coraggio continuare a colpevolizzare i bambini per un eventuale contagio di parenti più anziani quando tale tesi è stata smentita? Con quale coraggio continuare a fidarsi di un branco di burocrati incapaci e, soprattutto, di un branco di parassiti che sopravvivono al giudizio del mercato grazie al monopolio statale? L'alternativa a tutto questo marciume è diventata inevitabile e l'ordinamento spontaneo del libero mercato offre sempre soluzioni.

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di Alice Salles

Nel 2020 i genitori di tutta l'America sono stati colti impreparati di fronte la chiusura di massa delle scuole pubbliche. Poco dopo molti hanno deciso che loro ed i loro figli ne avevano avuto abbastanza dello status quo. Erano ad un bivio: riforma o ripudio?

La sconsiderata ondata di chiusure scolastiche dello scorso anno ha costretto decine di migliaia di genitori a ripensare all'istruzione dei propri figli. Quando l'aula è stata costretta ad entrare nelle loro case tramite Zoom, i genitori si sono resi conto di quanto fossero carenti i curricula e la tutela dei loro figli.

Le statistiche riguardanti le famiglie che fuggono verso l'homeshooling dovrebbero preoccupare l'establishment dell'istruzione.

Dal 2012 al 2019 il tasso dell'homeschooling si è aggirato intorno al 3,3% degli studenti statunitensi alle elementari/medie. Quella cifra è salita al 5,4% nella primavera del 2020; nell'autunno successivo è più che raddoppiata all'11,1%.

Tra le famiglie nere, l'aumento è stato particolarmente degno di nota considerando che solo il 3,3% dei bambini neri ha studiato a casa nella primavera del 2020 rispetto al 16,1% in autunno.

Mentre i media generalisti si sono concentrati sui casi di genitori che tenevano i figli a casa per paura del Covid, i critici di lunga data del sistema scolastico pubblico hanno sostenuto che la pandemia ha contribuito a far conoscere ai genitori gli abusi e le carenze che hanno afflitto a lungo l'istruzione pubblica.

Alcuni hanno scelto l'homeschooling, ma molti altri genitori hanno partecipato alle riunioni del consiglio scolastico, affrontando la bestia a testa alta e facendo a pezzi l'ingannevole ingegneria sociale. Tutto il clamore finora è andato a quest'ultimo gruppo.

Hanno sviluppato un movimento decentralizzato con conseguenze politiche immediate non solo nelle elezioni governative della Virginia, ma anche nelle gare dei consigli scolastici in tutto il Paese.

Axios, la popolare testata giornalistica con sede a Washington gestita da ex-giornalisti di Politico, ha riferito della crescita del Project 1776, un nuovo comitato di azione politica incentrato sulla riforma dei sistemi scolastici pubblici a livello locale.

"Il mio PAC sta conducendo una campagna a favore delle mamme e dei papà che desiderano avere un migliore accesso all'istruzione dei propri figli", ha detto ad Axios il fondatore del PAC, Ryan Girdusky.

Il Project 1776 ha vinto tre quarti delle sue cinquantotto gare in sette stati, dimostrando che l'attenzione della destra populista sulle guerre culturali è una politica intelligente.

Ora i repubblicani al Congresso stanno spingendo una "carta dei diritti dei genitori" prima delle elezioni primarie del 2022. Sono inclusi i cosiddetti diritti di sapere cosa viene insegnato a scuola, il diritto di essere ascoltati e il diritto alla trasparenza sui budget e sulle spese scolastiche.

"Questo elenco di diritti chiarirà ai genitori quali sono i loro diritti e chiarirà alle scuole quali sono i loro doveri verso i genitori",  afferma il disegno di legge.

La posizione della riforma si concentra sul dovere della scuola nei confronti dei genitori e ipso facto sui figli. Ma quali sono i doveri dei genitori nei confronti dei loro figli?

E se, invece di puntare il dito collettivo contro i consigli scolastici, i genitori si guardassero allo specchio? E se si chiedessero come o perché si sentono autorizzati ad avere un posto dove lasciare i propri figli per tredici anni di lavaggio del cervello da parte dello stato?

Qualsiasi contribuente ha una ragione perfetta per opporsi all'obbligo di mascherina o all'insegnamento di ideologie razziste e gender. I genitori devono iniziare a pensare più profondamente alla situazione.

Per alcuni candidarsi per le posizioni del consiglio scolastico è il modo migliore per aiutare a fornire ai propri figli ed a quelli dei vicini un'istruzione migliore. Il problema è che in troppi posti c'è una crisi assoluta dell'istruzione che non può più aspettare una riforma, non importa quanto dettagliata.

Ogni famiglia e comunità in definitiva applica il principio cattolico di sussidiarietà, la nozione secondo cui il modo migliore per organizzare la società è che ogni azione o decisione sia presa in base alla più piccola scala necessaria, affinché si possa valutare meglio ciò che deve essere fatto su cose come l'istruzione.

Rifiutando di accettare ciò che le autorità federali o statali hanno spacciato per tutto il 2020, i genitori hanno giustamente accettato maggiori responsabilità, dimostrando chiaramente che quando le cose passano sul livello personale, le persone faranno tutto il necessario per riprendere il controllo.

Qualunque sia il passo in tale direzione, il bambino starà meglio. Nel suo grande saggio, "Istruzione: gratuita ed obbligatoria", Murray Rothbard sosteneva che le leggi riguardo la scuola pubblica e la scuola dell'obbligo tendono a vittimizzare il bambino: "L'effetto delle leggi statali sulla scuola dell'obbligo non è solo quello di reprimere la crescita di scuole private specializzate, in parte individualizzate per le esigenze di diverse tipologie di bambini. Impedisce anche l'istruzione del bambino da parte delle persone che, per molti aspetti, sono le più qualificate: i suoi genitori".

Sfortunatamente troppo pochi genitori si considerano qualificati, tanto meno i migliori educatori qualificati dei loro figli. Sono facilmente portati a credere che semplici riforme "ripareranno il sistema" da cui sono diventati dipendenti essi stessi da bambini.

"Sentiamo sempre dire, Oh è disfunzionale. Non è disfunzionale, fa esattamente quello per cui è stato progettato", ha detto Katie Phipps Hague ai sostenitori del Mises Institute all'ultimo ritrovo in Florida.

Hague ha condiviso la sua esperienza con i suoi sette figli e ha incoraggiato altri genitori a fare un tentativo, chiedendo essenzialmente: cosa avete da perdere?

So che sembra che io sia una persona folle, ma se avete ritirato i vostri figli da scuola [...] per un anno intero, includeteli in tutto ciò che fate durante tutti i vostri viaggi e in tutte le vostre conversazioni, fate frequentare loro persone intelligenti e capaci che tutti voi avete nelle vostre cerchie e lasciate che si sentano a loro agio con esse. Queste sono molto probabilmente le cose migliori che potreste mai fare per i vostri figli.

È meraviglioso che il movimento populista di destra stia prendendo di mira la burocrazia scolastica, una delle grandi radici del decadimento della società. C'è molto potenziale, ma non se punta su semplici riforme. Un futuro molto più luminoso risiede in un populismo libertario in cui i genitori si liberano del tutto dai sistemi statalisti decrepiti e sviluppano istituzioni alternative.

I genitori devono essere responsabili dell'istruzione dei loro figli proprio affinché i bambini imparino ad essere autonomi. Le persone autonome non supportano le politiche tiranniche, quindi prima i genitori abbracciano il proprio potenziale, prima i loro figli saranno in grado di scatenare il proprio.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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